Neville Paciock, l’elemento comico del potterverse canon.
Da piccolo, è cicciotto e imbranato, sottovalutato dai suoi, schernito dagli altri.
Trattato con impazienza da Piton, McGranitt, Bumb e Sprite.
Deriso dall’autrice (il cognome significa “sederone”), e dai traduttori, con il bonario ma svilente “Paciock”.
Nato lo stesso giorno di Harry, ma con un destino ben diverso.
Harry diventa il più giovane cercatore della storia, Neville sviene per il pianto della mandragola.
I genitori di Harry hanno un'aura gloriosa per la morte eroica, i Paciock sono ricoverati, immemori e impazziti, al San Mungo.
Harry cerca gli Horcrux, Neville resta a Hogwarts a organizzare la resistenza, in difesa dei compagni che lo hanno sempre deriso.
Neville, più abituato alla fatica che alla fortuna, che non concepisce estetica senza etica (per essere bello, dev’essere anche buono).
Che fa sghignazzare Voldemort e i Mangiamorte quando li affronta nella battaglia di Hogwarts,
ma lui li affronta lo stesso, armato delle sue certezze e di un maglione fatto in casa.
Neville che nel “mio” robiverso prende in mano la sua vita e impara (dolorosamente) a farsi beffe delle beffe.
Vuoi vedere che alla fine la profezia lo riguardava, e l’eroe è davvero lui?