Crossover
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Autore: Sayman    23/04/2024    0 recensioni
Salve a tutti mortali! Benvenuti nelle cronache di Enoch. Sono Enoch, il Guardiano dell'Omniverso. In queste cronache vi racconterò della mia caduta e di tutte le avventure che ne sono scaturite.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cartoni, Film, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di Enoch'
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Capitolo 7
 
 

Il TARDIS del Guardiano atterrò con delicatezza (si era schiantato) in uno dei tanti vicoletti di una cittadina americana mediocre, a cui non aveva nemmeno senso dare un nome. Ovviamente, la cittadina aveva un nome, semplicemente non mi va di dirvelo. Se la casa di Ryan era casa americana.exe, questa era cittadina americana.exe. L'unica cosa interessante di questo angolo di mondo era l'orda di mostri che stava creando il caos in giro per la città.

Un minotauro stava assaltando il bar locale, mentre diverse furie volavano intorno a un gruppo di innocenti come piccioni attorno ai turisti, desiderosi di avere una briciola del loro panino. Un giorno di questi vi racconterò di quando passai un anno sotto forma di piccione e di tutti gli amici che mi ero fatto. Il piccione Bernard era un tipo davvero simpatico.

<< Ehi, stronze! >> Dean urlò contro le furie, per poi sparare loro con un fucile a pompa, abbattendone diverse. Nel frattempo, suo fratello Sam si occupava di portare via i civili, aiutato da Clara.

Poco più in là, Hope stava massacrando qualsiasi mostro le si parava davanti. Lei era il potente tribrido e ora più che mai lo stava dimostrando. Bruciò tre gorgoni con la sua magia, decapitò un vampiro con uno schiaffo e strappò il cuore di una succube con la mano destra. Devo dire che quella succube era davvero carina: bionda, con gli occhi azzurri e le curve giuste. Okay, sto divagando. Hope era arrabbiata perché per lei questa era una faccenda personale: Inadu le aveva rovinato l'infanzia.

Nel cielo, un gigantesco dragone dorato ruggiva e sputava fuoco ovunque. Ad un certo punto, però, il lucertolone si sentì tirare da dietro e vide un piccolo umano volante che lo teneva per la coda. Era Mark, che cominciò a far roteare il rettile fino a lanciarlo lontano dalla città. Sfortunatamente, ci aveva messo così tanta forza che la coda si strappò dal corpo e rimase nelle mani del viltrumita. Mark, dopo averla guardata con disgusto, la lanciò contro le furie che non erano ancora state uccise dal Winchester maggiore, uccidendole sul colpo.

Dopo di che, il giovane eroe vide una famiglia che era stata messa all'angolo da un ciclope. Il grosso bestione stava per colpirli con la sua grossa clava, quando l'eroe arrivò e tirò un gancio destro in faccia al monocolo. Purtroppo, Mark ci aveva messo fin troppa forza, generando uno spettacolo splatter. Spinta dal poderoso pugno, la testa si staccò dal corpo e finì contro un muro. Dal collo decapitato uscì un getto di sangue che inondò la famiglia che aveva appena salvato, lasciandoli inorriditi e urlanti. Imbarazzato, l'eroe se ne andò. Erano salvi, quindi...

Mercoledì e Crowley stavano combattendo contro altri mostri, ma non essendo questo un punto focale della storia, passiamo al Dottore e Donna.

I due, non possedendo abilità combattive di rilievo, specialmente Donna, si stavano dedicando a portare in salvo più civili possibile. Quando un gruppo di orribili mostri, forse dei Ghul, si avvicinarono a loro, il Dottore estrasse il suo cacciavite sonico e fece esplodere le macchine vicine, incenerendo anche i mostri. La scena fu osservata da lontano da Dean, che una volta usciti da questa situazione avrebbe chiarito alcune cose con quell'alieno.

Ovviamente anche noi ci unimmo alla battaglia, o meglio, i miei compagni. Io me la stavo facendo sotto. Avevo ancora ben impresso il dolore che avevo provato poco fa e non volevo riviverlo. Onestamente, ragazzi, io sono un grande guerriero. Avevo combattuto nella guerra delle guerre, ve lo avevo già detto, ma un conto è farlo come me stesso, un altro è farlo come un frammento mortale.

Il Necromante aveva preso possesso delle varie categorie di non morti e le aveva fatte rivoltare contro i loro stessi alleati. Il Guardiano e Bobby stavano sparando a più mostri possibili, mentre Landon ne affettava gran parte con la sua falce. E a proposito di falce, la Morte stava correndo in lungo e in largo per la città decapitando chiunque gli capitasse a tiro. Quel lupo mi faceva davvero paura!

Ryan, mentre combatteva abilmente contro alcuni mostri, si ritrovò faccia a faccia con Hope.

<< Sei qui? Credevo non vessi più essere coinvolto >> gli disse lei, che era non poco confusa riguardo la sua presenza.

<< Il destino del multiverso è a rischio, inoltre devo rimediare con Landon >> le spiegò lui.

<< In realtà, il Guardiano si è presentata a casa sua senza il suo permesso e gli ha rubato il sangue per salvarmi. Il merito va alla Time Lady e non a fratello argilla, anche se poi è stato utile >> disse Landon raggiungendo i due e sorridendo alla sua ragazza.

Hope andò subito a baciarlo, poi disse:

<< Mi sei mancato è un piacere vederti >>

Lei ancora non credeva che il suo amato fosse di nuovo lì accanto a lei. Era come un sogno, fino a che non fu svegliata da una cascata di sangue che la sommerse. La ragazza guardò in alto e vide Mark che aveva appena ucciso un altro mostro volante passandogli attraverso. Il cadavere precipitò poco più in là.

<< Scusate! >> Si scusò l'eroe.

<< Piccola dobbiamo smetterla di vederci così >> le disse Landon, anche lui ricoperto di sangue.

<< Se il mondo continua ad andare a puttane non è colpa nostra >> sbuffò lei.

<< Siamo due giovani molto sfigati e anche defunti eppure siamo ancora in piedi. Direi che poteva andare peggio >> disse Landon e lei ridacchiò per poi baciarlo ancora una volta.

<< Aww!! >> esclamò Donna, che aveva visto tutta la scena poco più in là. Il Dottore roteò gli occhi e poi riportò alla realtà la sua amica ricordandole che erano ancora circondati dai mostri.

Altrove, più precisamente all'interno del campanile, Inadu stava osservando la scena compiaciuta, quando sentì dietro di sé un battito d'ali. Si girò e l'ultima cosa che vide furono gli occhi brillanti di Castiel, dopo di che fu il nulla.

Sì, la nemica finale è già morta, ma che vi aspettavate? In primis, questa è la mia storia e non quella di Hope, Inadu o chi altri. Inoltre, se vai ad invadere un mondo abitato da angeli super potenti, lo scontro non può andare diversamente.

Castiel si teletraposortò accanto a Hope.

<< Ho ucciso Inadu, restano solo i mostri >> disse con il suo solito tono tra l'apatico e lo stordito. Hope annuì. Onestamente, per quanto avrebbe voluto ucciderla con le sue mani, alla fine era solo contenta che la faccenda si fosse risolta. Inadu era un incubo del passato che sperava di non rivedere mai più.

<< Se uniamo i nostri poteri in convergenza, possiamo creare un'onda di energia per disintegrare i mostri >> disse Hope, mentre guardava Castiel e Crowley che si era avvicinato a loro, come la maggior parte dei loro alleati.

I due annuirono e dopo essersi presi per mano, generarono un'onda d'urto che atomizzò tutte le creature abbiette che vi erano nelle vicinanze. Dopodiché, tornammo tutti nel TARDIS di Clara per rifocillarci.

<< È imperativo che tu sistemi questo casino il prima possibile >> mi disse Castiel con sguardo severo e io lo guardai male. Se fosse stato facile lo avrei già fatto no? Stupido essere piumato!

<< Direi che è ora di andare, questo mondo ha un percorso stabilito e la nostra presenza qui potrebbe già averlo rovinato >> disse il Guardiano.

<< Mi devi dare un passaggio, il mio TARDIS non viaggia tra gli universi come il tuo >> le disse il Dottore e lei annuì.

<< Dottore aspetta! Ti devo parlare >> disse Dean prendendolo da parte.

<< Che cosa c'è? >> Gli domandò una volta che si erano allontanati.

<< Voglio sbatterti in faccia la tua ipocrisia! Prima, quando hai fatto esplodere quelle macchine e quei ghul con esse, hai a conti fatti ucciso delle creature! Tu mi hai giudicato perché uso le armi, ma tu usi il tuo cervello nello stesso modo! Supera le tue idee del cazzo e rifletti una buona volta! >> Detto ciò il ciacciatore se ne andò lasciando il Dottore scosso, forse Dean aveva ragione?

<< Anche il mio TARDIS non viaggia per il multiverso >> disse Clara.

<< Lo so, darò un passaggio anche a te. Utilizzerò il campo di forza del mio TARDIS per trainarvi fuori da questo universo >> le ripose la donna vittoriana, per poi uscire da li seguita dagli altri. Io però rimasi, dovevo discutere in privato con la Ragazza Impossibile.

<< Prima hai detto che la tua prossima destinazione sarà la città sacra di Varanasi, cambiala, nessuno vuole la tua presenza lì >>

<< Perché? >> Mi chiese lei confusa.

<< Perché verresti punita da una delle mie forme più primordiali e potenti: il Signore Brahma. In questa forma non mi piacciono le persone come te che si prendono gioco dell'equilibrio cosmico. Torna a Gallifrey e muori, dobbiamo farlo tutti prima o poi >> le dissi io con un tono severo.

<< Sei caduto vero? Bhrama sei tu, sarà praticamente umano >> mi sifidò lei.

<< In quella forma sono anche chiamato Vedanatha (Dio dei Veda), Gyaneshwar (Dio della saggezza), Chaturmukha (colui che ha quattro facce), Svayambhu (autogenerato), Brahmanarayana (metà Brahma e metà metà Vishnu), pensa a questi nomi e soprattutto all'ultimo e poi pensa se vuoi ancora sfidarmi, ragazzina >> la minacciai io e lei impallidì. Quando me ne andai, lei cambiò prontamente la sua destinazione.

Secondo voi sono stato troppo severo? Secondo me no, la stessa esistenza di Clara mi dà sui nervi. Sono Lord Ordine e una ragazzina che non è ne carne ne pesce che si trova tra la vita e la morte senza un motivo ben preciso, mi da altamente fastidio. Clara è fortunata ad avere un destino, altrimenti l'avrei già annientata, tutte le versioni di lei.

Dopo aver salutato i Winchester e Bobby, entrai nel TARDIS del Guardiano e lo guardai per bene per la prima volta. Prima lo avevo solo visto di sfuggita, ero troppo agitato. La console esagonale in legno era situata sopra un piccolo ripiano, anch'esso in legno. Accanto vi era una piccola scrivania con una pianta sopra. Sulla sinistra, delle scale a chioccola portavano al piano superiore che si affacciava su quello in cui ci trovavamo. Si potevano vedere svariate librerie e anche diverse piante rampicanti. Vi erano varie arcate: in una vi erano appunto le piante, da un'altra si poteva intravedere un bagliore azzurrino, in un'altra delle librerie, dei tubi e via dicendo. Era un posto caldo e accogliente, che era un po' in contrasto con la personalità della Time Lady. Magari lo aveva reso più accogliente per i suoi giovani protetti. Anche Landon stava guardando con la bocca aperta quel posto.

<< Ho fatto un selfie con il Dottore! Mj sarà super geloso! >> Urlò Landon facendo ridacchiare la sua ragazza, dio quanto gli era mancato.

Dopo essersi smaterializzata la signora gotica mi guardò, per poi indicare la porta. << Esci >>

<< Cosa? Perché?! Conosci la mia missione, non mi vuoi aiutare?! >> Le chiesi io con veemenza.

<< Non è compito mio farlo, ora esci >> Mi rispose seccamente lei.

Prima che potessi replicare, fui gettato fuori da una potente onda telecinetica generata dal Necomante. Sappi una cosa, Necrostronzo, un giorno di questi mi vendicherò!

<< Era necessario? >> Le chiese Landon, dispiaciuto per me.

<< Come ho detto, non è compito nostro. Questo è un viaggio che Enoch dovrà fare per lo più da solo >> gli rispose lei e lui annuì.

<< Quale è il piano ora? >> Le chiese Mercoledì.

<< Continuare a viaggiare per il multiverso. Se ci troveremo in dei guai inerenti a questo problema interverremo, altrimenti no >> disse lei, per poi guardare Ryan. << Devi ricreare la Triad, abbiamo bisogno di più aiuto possibile >>.

Prima che l'ex Golem potesse rispondere, un suono richiamò la loro attenzione. Il Guardiano accese il Monitor e apparve il volto di un bel giovane dai capelli rossi e gli occhi verdi. Costui era Alan, mio grande amico e buon amico anche del Guardiano.

<< Guardiano, sono Alan. Ho tentato più volte di contattare Enoch, ma senza successo. Non mi risponde e ciò mi preoccupa. Inoltre, mi trovo nel mondo Pokémon, più precisamente nella regione di Alola. Non so come, ma i Digimon la stanno attaccando. Contattami il prima possibile >>.

<< Sappiamo dove andare >> disse la Time Lady e quel gruppetto di disagiati partì per una nuova e mostruosa avventura.

Intanto altrove, in un altro universo il TARDIS del Dottore atterrò nella Londra vittoriana. Il Dottore aprì le porte con un sorriso, ma appena lo fece sentiì una voce dire:

<< Ciao dolcezza >>.

Altrove, in una bolla spazio-temporale, al di fuori del tempo e dello spazio, vi era una gigantesca città futuristica tutta bianca. Fu proprio in una delle piazze di questa città che apparve il TARDIS di Clara. Una volta uscita, la ragazza fu raggiunta da una donna in un'armatura viola e bianca, molto simile a quella di Iron Man. Quando la figura si tolse il casco, Clara rimase stupita, perché si ritrovò ad osservare se stessa. Poco dopo apparve un'altra Clara, questa volta vestita con delle vesti Gallifreyiane.

<< Clara Oswald, benvenuta nel concilio delle Clara >> le dissero le due in coro.

Questa me l'avrebbero pagata, eccome se l'avrebbero fatto. Un concilio di calamità? Non buono.

Infine, poco lontano da una città in stile medievale, io stavo camminando imprecando contro qualsiasi cosa, quando fui circondato da un gruppo di soldati che portavano lo stemma di un leone. Non feci in tempo nemmeno a parlare che fui steso da un bestione di uomo alto più di due metri. Il resto, beh... lo scoprirete nelle cronache di Enoch volume 2.

Ora come ora vi ringrazio per aver letto questa mia prima storia e andate a nanna, ciao!

 

   
 
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