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Autore: HeyCass    26/04/2024    1 recensioni
Quando la tempesta arriva,travolge ogni cosa.
Dalla storia:
Quando Yui aprì gli occhi ,al posto della creatura trovò davanti a se una figura vestita di nero.
"E ..tu chi diavolo sei?" Fu l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
"E' davvero la prima cosa che ti viene in mente?” Chiese la voce,ma Yui continuò a guardare la figura incredula.
“Be sappi solo che sono quello che ti sta salvando la vita ,mi ringrazierai dopo" rispose la persona davanti a se, poi con quella che sembrava un'enorme spadone, talmente grande che Yui fu certa potesse essere più grande persino del suo stesso proprietario, colpì il mostro, allontanandolo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kurosaki Ichigo, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“These wounds they will not heal.
Fear is how i fall
confusing what is real."
Linkin Park




Yui si svegliò di soprassalto con il respiro corto ed il cuore che batteva nel petto. 
Aprì gli occhi, una forte luce bianca la investì,  si coprì il viso, fino a che i suoi occhi non si abituarono. Si mise a sedere e si toccò la testa ancora dolorante, mentre si guardava attorno.  Era distesa per terra in una stanza ben illuminata ma vuota, completamente da sola. 
Nessuno. Non c'era assolutamente nessuno, se non lei. 
La ragazza portò una mano sul petto, cercando di calmare il cuore che batteva e il respiro accelerato, doveva calmarsi.
Strinse i pugni, mentre ancora poteva vedere gli occhi della sesta espada e la sua mano così vicini.
C'era quasi riuscita, era quasi riuscita a scappare e mettersi in salvo. Aveva trovato i suoi amici e aveva sentito l'odore della libertà, ed ora...
Ed ora era di nuovo in trappola. 
Si alzò lentamente, ancora un pò stordita e si mise a camminare per la stanza, in cerca di qualsiasi via d'uscita e quando mise un piede avanti, proprio a metà della stanza, andò a sbattere contro qualcosa ricadendo a terra.
La ragazza si guardò perplessa in giro, davanti a se non c'era assolutamente nulla. Si alzò ancora incredula e mise lentamente le mani avanti e quelle inaspettatamente, aderirono sopra qualcosa. Qualcosa di invisibile che per un momento sfarfallò al suo tocco, poi tornò a sparire.
Era una barriera.
Ma cosa ci faceva una barriera lì? 
Si sentì mancare quasi il respiro, era in gabbia? 
Sbatte una mano sulla barriera, una, due, tre volte, poi presa dal panico iniziò a colpirla con tutta se stessa.
“Lasciatemi andare! Maledetti!” Disse con forza, ma quella barriera invisibile, rimase intatta. Disperata si appoggiò ad essa, abbassando il capo, mentre le lacrime pungevano ancora una volta.
“Voglio solo tornare a casa” disse con tristezza infinita.
“Tutto bene, Yui-san?” Chiese una voce improvvisamente. 
La ragazza sussultò e alzò il viso incontrando quello sorridente di Ichimaru Gin.
“Tu..” Disse quasi in un sussurro. Fra tutte le persone che si sarebbe aspettata di vedere, lui era sicuramente l'ultimo.
 “Ti vedo preoccupata, Yui-san!” 
“Che diavolo vuoi da me? Lasciami uscire!”
“Mmh meglio di no. Vedi, Aizen-sama non ha apprezzato gran che la tua fuga” spiegò  guardandola da sotto la frangia lilla. 
“Peccato, perchè è stata  davvero un ottima fuga!” Disse lei, con un sorriso di sfida.
Lui assottigliò lo sguardo.
“Giochi sempre con il fuoco tu. Arrogante ragazzina!”
“Non ho paura del fuoco, men che meno di te!” Rispose lei con forza. Gin di tutta risposta sorrise con il suo solito ghigno.
“Dovresti.” Disse, mettendo le mani dentro alle larghe maniche della sua giacca bianca.
Si guardarono affondo per un po'.
“Perchè mi avete rinchiuso qui? Non era una vostra ospite?” Chiese verso l'uomo, Gin sorrise.
“Gli ospiti non tentano di scappare a gambe levate.”
“Perchè gli ospiti di solito possono andarsene quando vogliono, cosa che io non posso fare.”
“L'ho sempre detto ad Aizen-sama, che avremo dovuto trattarti come una prigioniera,” Continuò facendosi serio.
“Fammi uscire!” Disse minacciosa la ragazza.
“Va tutto bene, Yui!” 
Lei sussultò.
Quella voce l'avrebbe riconosciuta ovunque e sentì un brivido di inquietudine. 
Aizen avanzò verso la barriera, senza però toccarla, poi alzò il viso incontrando gli occhi della ragazza. 
“Non credevo che saresti arrivata a tanto, Yui” Disse in un tono offeso.
“Mi credi davvero poco furba, se pensavi che non avrei cercato di fuggire alla prima occasione, Aizen!  Sono più che sicura che te lo aspettavi e a anzi, oserei dire che poteva anche essere uno dei  tuoi piani..” Rispose lei dura e tagliente, Aizen sorrise.
“Devo smentirti Yui! Vedi, c'è una cosa che non è mai rientrata nei miei piani, è quella cosa sei tu!”
Lei si ammutolì.
“Tu sei l'unica cosa di cui io non avevo tenuto conto...” Ammise, guardandola intensamente.
“Ho sperato che potessi stare dalla mia parte, sarebbe stato decisamente più facile se tu ti fossi fidata di me..”
“Fidarmi di te? Parli come se la fiducia fosse qualcosa da dare con facilità. Non mi hai mai messo in condizioni di fidarmi di te! Tu mi hai rapito! Mi hai strappato alla mia vita per portarmi fino a qui! Come avrei mai potuto fidarmi di te?”
Lui fece mezzo sorriso.
“Ho sperato comunque che lo facessi, ti ho dato così tanto... Ho lasciato che tu avessi più libertà di qualsiasi mio espada! Vedi Yui, io sono riuscito a far credere ad un intero gotei  tredici che ero uno di loro, posso essere una persona piuttosto convincente se voglio, ma tu... ” 
“Ma io non sono il gotei tredici! Io sono solo una ragazza di sedici anni, che voleva solo essere lasciata in pace a vivere la sua noiosa e normale vita. Tu mi hai strappato via da tutto. Credi davvero che avrei mai potuto sentire qualcosa come la fiducia nei tuoi confronti?”
Lui la osservò silenzioso per un attimo.
“Sono un uomo molto ottimista...”
“Oh ma tu non sei un uomo.. Sei un mostro!”
Quelle parole arrivarono più dure di quanto Aizen si aspettasse e lo sguardo della ragazza, lo infastidì. 
“Perchè mi hai rinchiuso qui?” 
“Forse hai ragione Yui...”
Lei non capì quelle parole.
“Forse sono davvero un mostro...” Disse lui, con lo sguardo fisso verso il nulla.
Lei lo guardò intensamente.
“Infondo solo un mostro potrebbe fare una cosa del genere...” Disse lui, guardandola infine.
Lei non capì, continuò a guardarlo affondo e poi...
Poi realizzò ed il suo cuore  tremò per la paura.
“Mi dispiace Yui, ma tu non sei mai stata il mio obiettivo..”
La ragazza sentì le mani tremare, il viso imperlarsi di sudore freddo, fino a quel momento erano state tante le volte in cui si era trovata di fronte a lui, ma mai, mai come quel momento lei si sentì spaventata.
Era terrorizzata.
 “E' stato inaspettato trovarti e non nascondo che mi hai sorpreso più d ogni altra cosa. Non avevo realmente pensato ad un piano per te, volevo solo che tu fossi il più vicino possibile, che fossi a portato di mano. Ti ho allenato, ti ho fatto diventare più forte. Ho rafforzato il tuo corpo, la tua tecnica ed ho aggiunto qualcosa in più alle tue conoscenze e tutto per arrivare  a questo preciso momento.”
Yui strinse i pugni, ormai era in preda alla paura, ma non vacillo, non poteva mollare, non ora, si ripromise che qualsiasi cosa fosse successe lei avrebbe combattuto, fino all'ultimo respiro. 
“Mi dispiace ma io.. devo farlo, dopo tutti questi anni, io finalmente..” Ma l'uomo non riuscì a finire la frase.
“Aizen..” Lo chiamò lei. 
Lui la guardò.
“Qualsiasi cosa tu voglia fare, devi ascoltarmi. Non so quale legame ci fosse fra te e lei, so che era importante, ma qualsiasi cosa tu stia pensando di fare, fermati.”
Lui rimase un attimo in silenzio, poi inclinò la testa leggermente.
“Non posso.”
Yui tirò all'improvviso un pugno alla barriera.
“Tu non capisci! Lei, lei non è più qui! Kaori se ne andata, qualsiasi cosa tu voglia da lei, non la troverai, non qui, non dentro di me!”
“Io devo tentare”
“NO! Dannazione!!” Disse la ragazza, abbassando lo sguardo con disperazione.
“Non la troverai, non troverai nulla dentro di me. Lei se n'è andata, ha lasciato tutto e solo per aiutarmi a sopravvivere qua dentro. Non troverai quella donna, non qui, non dentro a questo corpo ne dentro a quest'anima! Non riuscirai a riportarla qui!” E lo disse quasi con supplica.
Lui la guardo, senza pietà, ne sentimento.
Lei strinse gli occhi, sentì tutta la speranza provata scivolare via, non riusciva più a vedere una via di scampo, non più.
Tutto ciò che aveva fatto, tutto quello che aveva provato, ogni tentativo di sopravvivere, di combattere tutto si riduceva a quel momento.
Nonostante avesse resistito così allungo, si rese conto che quella sarebbe potuta essere la fine.
La vera fine.
Senza gloria, ne orgoglio.
Si sentì stringere in una morsa, di panico, paura e solitudine, la morsa di chi sa di essere in trappola e di non poter scappare.
Sentì gli occhi bruciare per lacrime che avrebbero voluto scendere, le trattenne tutte. 
Non poteva piangere..
Non davanti a lui, non così.
“Lasciami andare... Ho solo sedici anni, ho tutta una dannata vita da vivere, una vita che non appartiene a Kaori e che lei non vorrebbe, ha dato se stessa per proteggermi, credi davvero possa accettare una cosa del genere?”
“Lo farà, perchè lei starà con me.”
Fu quello il momento in cui Yui si rese conto, che nessuna parola lo avrebbe mai convinto, perchè non c'era niente dentro a quell'uomo, se non cattiveria, egoismo e brama di potere. 
Lei non era nulla, era solo una misera vita da sacrificare per il suo volere.
Sarebbe voluta crollare, ma non lo fece.
Resistì ancora una volta.
Solo per quell'ultima volta.
Si ricompose e lo guardò negli occhi.
“Non la riavrai mai indietro.”
Lui non rispose, di tutta risposta tolse dalla giacca qualcosa.
Yui sentì l'aria farsi improvvisamente elettrica, poi sentì un potere investirla, come un onda impetuosa che ti travolge e lo riconobbe prima ancora di vederlo.
 L'hogyoku.
Era piccolo e luminoso. 
Era la prima volta che Yui posava il suo sguardo su di esso, per un secondo si sentì persa dentro a quella luce, dentro a quel potere, come se stesse volando, chissà dove, dentro a quella sfera luminosa, lontano e in profondità.
Per un momento si dimenticò di ogni cosa, persino del posto in cui era e rimase semplicemente ipnotizzata, dentro a quella sfera luminosa.
Sentì il potere accarezzargli la pelle, provocargli le pelle d'oca.
Era così forte.
Dentro alla profondità di quel potere Yui sentì qualcosa..
“Sono qui..” Disse una voce, lontana.
Lei era così vicina, così vicina a lui..
“Gin, attiva la stanza!”  Disse Aizen.
Ma Yui sentì quella voce come un eco, come se lui non fosse lì vicino a lei.
Voleva urlare e dirgli di fermarsi, ma non lo fece. 
Non poteva.
In quel momento, per quanto fosse in pericolo, poteva vedere solo lui.
Poteva sentire solo l'hogyoku.
Era incatenata e ipnotizzata dal suo potere.
Aizen si avvicinò alla barriera, con la sfera fra le mani. Yui lo guardò intensamente, mentre quello posizionava l'oggetto in una fessura. Quando lo lasciò li incastrato,  lei fece un balzo verso la barriera, nel punto in cui c'era la sfera.
“Che cosa credi di fare?” Chiese Aizen.
Ma lei non rispose, non le importava di altro se non di quella sfera.
Quella dannata sfera che sarebbe potuta essere la sua salvezza, che l'aveva chiamata per tutto quel tempo, che l'aveva incantata e sedotta.
Lei lo bramava.
Lo voleva per se.
Avvicinò una mano nel punto della barriera in cui vi era l'hogyoku.
“Attiva la barriera anti- dispersione” Ordinò Aizen, mentre la osservava senza capire.
Yui però non ascoltò, toccò la barriera e nonostante lei non potesse toccare l'hogyoku, lo sentì sotto alla pelle.
Quel potere scorse sulla sua mano.
Lei chiuse gli occhi e lasciò che quello entrasse dentro di lei, nonostante la barriera. 
D'improvviso, smise di avere paura e si sentì quasi in pace, avvolta da quel bagliore e da quel potere.
“Yui..” La chiamò Aizen, lei lo sentì in lontananza.
“Sono qui” Disse lei, ma non all'uomo, bensì all'hogyoku.
D'improvviso, ci fu una esplosione di luce, così forte da investire qualsiasi cosa e poi ci fu solo il buio.


Quando riaprì gli occhi, c'era solo l'oscurità. 
Lei non capì dove fosse, si sentì sola in quel posto. 
Non riusciva a capire cosa stesse succedendo. 
“Sono qui” Disse una voce, Yui si voltò ed  incontro la figura di un uomo che la osservava.
Era bellissimo. 
Capelli dorati, la pelle e gli occhi evanescenti.
Sembrava un angelo.
“Lo so.” Rispose lei.
Lui continuò a guardarla.
“Mi porterai via?”
Lui annuì.
“Ma io non voglio andare via...”
“Mi dispiace Yui, lui è forte. Lui mi controlla.” 
Lei continuò a fissarlo.
“Perchè continui a chiamarmi?”
“Perchè anche tu sei forte. Io ti vedo Yui Asai, io ti voglio..”
Lei allungo una mano.
“Allora vieni!”
“Non ora, non sei pronta.”
Ci fu un clangore in lontananza, Yui si voltò ma non vide nulla. 
“Devo prendere qualcuno” Disse l'uomo.
“Ma lei non è qui...”
Il rumore delle catene spezzò di nuovo il silenzio e Yui vide un'ombra.
“Ma io devo prendere comunque qualcuno..” rispose quello.
D'improvviso ci fu di nuovo il silenzio ed una figura comparve poco distante da lei, esattamente alla sue spalle. 
Yui sussultò nel riconoscerla, nel vedere quegli occhi azzurri, freddi e spaventosi. 
La figura sorrise. 
“Ti stavo aspettando, Yui!” Disse quella con un ghigno. La ragazza la guardò  duramente, poi abbassò la testa.
 “Lo sapevo..” Disse con disperazione.
 “Oh non fare così ! Come hai detto: sapevi! Era questione di tempo” Disse l'arrancar osservandola. Si mosse un poco, facendo muovere così anche le sue catene. 
La ragazza alzò il viso.
“Io non voglio!” Disse con sicurezza, l'arrancar sorrise.
“Ne sei sicura? Perchè sai che questa è l'unica alternativa che ti resta!” Rispose la donna dai capelli azzurri.
Ne era consapevole. 
L'hogyoku doveva prendere qualcuno e quella era l'unica maniera...
Se la donna dagli occhi azzurri fosse uscita, lei avrebbe potuto nascondersi ancora e Aizen non si sarebbe sbarazzato di lei, avrebbe creduto che ci fosse ancora un modo, per riportare Kaori fuori..
Se voleva avere una possibilità.. quello era l'unico modo, anche se..
Qualsiasi cosa fosse successa da quel momento in poi, lei non l'avrebbe potuta controllare, perchè sarebbe rimasta lì assopita dentro se stessa, mentre qualcun altro avrebbe preso il controllo.
Ma era l'unico modo, per sopravvivere a lui, per non morire miseramente per mano di quel mostro.
Si voltò verso l'uomo evanescente.
“Se solo tu venissi con me... ” supplico lei, verso l'uomo.
“Non ora, la sua volontà è troppo forte. Lui mi comanda.”
Yui abbassò lo sguardo.
“Mi dispiace” disse l'uomo.
Non ci provò nemmeno a combattere, aprì le braccia ed incastrò il suo sguardo in quello dell'uomo evanescente.
“Questa non sarà l'ultima volta che ci vedremo! Io riuscirò ad averti, riuscirò a controllarti e allora.. allora il tuo potere sarà mio!” Disse con forza la ragazza.
Lui sorrise.
“Ci conto!” Disse l'uomo.
Poi le catene dell'arrancar si spezzarono.
L'ultimo ricordo della ragazza fu solo l'oscurità e una gabbia buia e fredda e poi...
Il nulla.
  
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