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Autore: IvanaAnkhese    29/04/2024    0 recensioni
Il mio primo romanzo di fantascienza.
Strani fatti stanno incominciando ad accadere in tutto il mondo, soprattutto a Napoli. Un giovane misterioso piomberà improvvisamente nella vita di una ragazza napoletana, per avvisarla che tutto verrà sconvolto: una nuova guerra o la fine del mondo?
Volevo dirvi che per quanto riguarda il protagonista maschile, mi sono ispirata un po' alle fattezze dell'attore Freddie Highmore, per sua sorella alla cantante Avril Lavigne, e per il marito di quest'ultima, l'antagonista principale, al cantante ucraino Mélovin, di cui il mio personaggio porterà anche una parte del suo nome. Nonostante sia una storia di fantascienza, cercherò di introdurre temi ed elementi che possano renderla realistica e attuale.
Spero di avervi incuriosito, buona lettura!
Genere: Azione, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ivy si preparava con comodo per andare all'università. Si prospettava un'altra giornata calda e soleggiata. Sua madre e suo fratello erano già usciti per altre commissioni, per cui era rimasta sola in casa. Adorava quando poteva prepararsi in silenzio, senza che nessuno potesse distrarla o disturbarla, anche se poi finiva sempre per fare tardi, perché era già lenta di suo, e poi perché al mattino preferiva rimanere qualche minuto in più a letto o perdeva tempo rilassandosi ad ascoltare musica. Fortunatamente, o forse sfortunatamente, quel giorno la prima lezione si sarebbe svolta in tarda mattinata, così se la prese comoda. Mentre sistemava il suo zaino, in cucina il televisore era acceso: stava trasmettendo il telegiornale. La ragazza, incuriosita, si fermò ad ascoltare. "Violenta scossa di terremoto a New York."  "COSA?! ANCHE IN AMERICA ADESSO?!", pensò la ragazza. Cosa stava succedendo?? Poi la notizia successiva: "Intanto sono pronti i nuovi vaccini per il Covid 19" ; stanca di sentire sempre le stesse cose, Ivy cambiò canale, e ciò che le capitò di ascoltare fu senza dubbio più interessante: "Campania, Vesuvio e Campi Flegrei: si evidenziano deformazioni del suolo e variazioni nei gas emessi dal suolo e dalle fumarole. " La ragazza però non ebbe il tempo di preoccuparsi, perché quando alzò lo sguardo verso l'orologio, si rese conto che aveva fatto tardi. Così spense la TV, e si precipitò fuori casa. Beh, forse la giornata non era incominciata proprio bene!

Dopo una pesante lezione di Mitologia Greca e Romana, a tutti gli studenti del corso fu assegnata una ricerca. Ivy si recò in biblioteca. Adorava studiare lì! Mentre si muoveva con difficoltà tra i vari scaffali e spazi angusti, un libro attirò la sua attenzione. All'interno vi era un capitolo sui semidei. "Ah, sicuramente parlerà dei figli che gli dei greci e romani avevano con gli umani...Ora capisco da dove è nata la storia dei rapimenti alieni, delle donne incinte di extra - terrestri e di altre sciocchezze!", pensò la ragazza diffidente facendo una smorfia. Nonostante tutto, curiosa, lo prese. Dopo aver sceso la scala goffamente e sbuffando per la fatica, si girò verso l'aula studio per trovare la scrivania più libera. Non si era accorta però che in quell'aula, di fronte a lei, seduto già a una scrivania, vi era un ragazzo che la seguiva attentamente con lo sguardo: era lui, Michael. Esercitava un certo magnetismo con quegli occhi: sembrava la stesse controllando a distanza! Ivana lo riconobbe. Non appena gli si avvicinò, le sorrise dolcemente. << Ciao!! >>, lo salutò entusiasta sottovoce, senza infastidire gli altri che studiavano in silenzio. << Hi! >>, le rispose lui con un sorriso, sorriso che si spense subito quando i suoi occhi caddero sul libro che Ivy aveva preso. << Studi per la ricerca...? >>, le chiese incuriosito. << Sì! Mi anticipo un po'! >>, rispose la ragazza sistemandosi i lunghi capelli scuri e sedendosi. << Sicura di farla da sola? Il professore ha detto di lavorare in gruppo...Posso aiutarti io...! >>, propose deciso. Ivana rifletté. Era sempre stata una ragazza che amava lavorare in solitudine, e temeva che un'altra persona avrebbe potuto metterle i bastoni tra le ruote: voleva decidere lei di quale argomento occuparsi! Poi lo guardò: era davvero carino...I raggi del sole che attraversavano i vetri del balcone lo illuminarono, e poté notare che i suoi occhi erano di un verde - azzurro chiaro, limpidi, e i suoi capelli ondulati erano di un castano chiaro dorato! Sembrava una visione angelica. La ragazza percepì qualcosa di strano, ma non ci dette tanto peso. Non era sicura se frequentare un ragazzo dopo quello che le era successo, cioè dopo quello che era successo ai suoi genitori. Inoltre era per ragioni di studio, e aveva paura di innamorarsi inutilmente, e di innamorarsi di uno qualunque. O comunque aveva paura di innamorarsi. Poi però pensò che le sarebbe stato davvero utile un aiuto, soprattutto con il computer! Così accettò. << Facciamo da te o da me? >>, chiese lui. << Prima da me! >>, rispose lei risoluta.

Erano seduti davanti al computer, e Ivy aveva le dita sulla tastiera. Si sentiva imbarazzata: non sapeva come procedere, e aveva gli occhi di Michael puntati su di lei. Il giovane sorrise, e le disse: << Puoi chiedermi, se hai bisogno...>>. La ragazza abbozzò una risatina nervosa. << Ehm, allora...quale divinità antica ti affascina di più?? >>, balbettò lei, cercando di capire i gusti e la personalità del suo nuovo collega. Fare amicizia non le risultava tanto semplice!! Michael fece quello che poteva sembrare un piccolo ghigno, e rispose: << Non ce n'è uno in particolare. A te?? >>, << Io avrei voluto dedicare un capitolo in particolare alla dea della Morte e della Magia Ecate, se ti va...>>, disse Ivana mentre scriveva. << Oh, non avevo dubbi!! >>, ironizzò il ragazzo ridacchiando. << Davvero!?? Già mi conosci, vedo!! Sai, sono una persona un po' dark...>>, ribattè lei onorata. << Eh sì, l'avevo capito!! >>, ammise Michael sfacciatamente. << Senti...vuoi studiare solo, oggi, o vuoi fare altro, dopo?? >>, continuò lui. << Accendiamo la tv e vediamo se troviamo qualcosa di interessante?? >>, propose lei. << Credo troveremmo solo brutte notizie...! >>, rispose il ragazzo. << Ah, quindi anche tu hai saputo...? >>, chiese Ivy con curiosità. << Amo questa città, e non vorrei andarmene già...>>, disse il ragazzo preoccupato. A sentire quelle parole, Ivy si sentì stringere il cuore: che cosa aveva voluto dire? Lo aveva appena conosciuto e lui già progettava di andare via? << Vuoi dire che tra poco ripartirai? >>, chiese trepidante. Sperava di essersi preoccupata inutilmente e prima del tempo...Nonostante ciò, avrebbe comunque voluto conoscere i progetti del ragazzo una volta terminati i suoi studi lì. << Vedi, è proprio di quello che volevo parlarti...>>, rivelò Michael. La sua voce lasciava trasparire una lieve agitazione, come se avesse avuto fretta di fare qualcosa. Ma non potè finire la frase che il suo cellulare si illuminò. Quando il suo sguardo si posò su di esso, cambiò espressione. << Ora devo andare, si è fatto tardi.>>, proferì. Ivana lo accompagnò alla porta, ma prima di salutarla, lui le porse un pacchetto: << Volevo ringraziarti di avermi invitato qui oggi. Questo è per te! >>. << Oh grazie, ma non dovevi...>>, disse la ragazza mentre scartava il regalo. Rimase sorpresa quando scoprì che il contenuto era una sorta di braccialetto con annesso un piccolo aggeggio tecnologico di ultimissima generazione. Non sapeva cosa fosse, ma aveva un aspetto prezioso e singolare. << Spero ti piaccia. Non stancarti troppo per questa ricerca, ti consiglio di non fare altro e di andare subito a riposare. Ci vediamo domani mattina! >>, detto questo, egli se ne andò. Ella rimase colpita dallo strano comportamento del ragazzo, ma apprezzò molto il regalo. Michael le sembrava una persona gentile ed educata!

Mentre si preparava per andare a letto, fece capolino nell'altra stanza dove era accesa la televisione: Edizione Straordinaria del Telegiornale: la Russia dichiara guerra all'Ucraina. Cos'era quella novità?? Ivana decise di non farsi domande, spense la tv, indossò quella sorta di bracciale che le aveva regalato Michael e si addormentò. Quell'oggetto si illuminò a contatto con la sua pelle, e sul piccolo schermo di cui era dotato comparvero dei numeri e un segnale lampeggiante. Quel segnale fu inviato a un Supercomputer.

Tutto era incominciato.








Ciao a tutti ragazzi!! Finalmente dopo tantissimo tempo ho deciso di aggiornare questa storia. Mi scuso per la mia assenza, ma solo negli ultimi giorni ho avuto l'ispirazione!! Spero che qualcun altro possa interessarsi a questa storia, perchè l'ho immaginata a lungo dentro di me e ci tengo molto. Vi prometto che non vi deluderò neanche stavolta. Seguitemi!!


   
 
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