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Autore: 24maggio2011    01/05/2024    0 recensioni
Dove Stiles deve presentare Derek a suo padre come fidanzato, ma riesce a presentarlo solo come amico.
Ciò che alla fine dirà lo sceriffo, vi sorprenderà.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una parola di troppo.
 

Stiles non ci poteva credere, il giorno più bello della sua vita, si stava trasformando in un incubo ad occhi aperti.

Se fino a poche ore prima era felicissimo di rivedere Nick, ora sta sperando con tutto il cuore che se ne ritorni col primo volo diretto in Italia. Sebbene fosse Scott il suo migliore amico, Isaac era quasi a pari livello ormai e nessuno gli e lo doveva toccare. Neppure Nick. Eppure, ora, per una parola di troppo di Nick, non solo si deve ritrovare a calmare il suo fidanzato, furente di ira, ma deve anche tranquillizzare Scott e curare Isaac ancora inerme e privo di sensi in un freddo pavimento di un lurido cesso di scuola.

- Isaac, svegliati per favore amore mio. - Singhiozza disperato Scott mentre prova a rianiamarlo.
- Derek per l'amor del cielo datti una calmata. - Sbraita Stiles, obbligando Derek a togliere le mani dal collo di Nick.
- Ha fatto del male ad Isaac e ha detto di volerti fottere nel giorno del nostro anniversario. 
- Ma che dica cosa vuole, Derek. Pensiamo ad Isaac ora. Il medico dovrebbe essere qui a momenti.
- Il medico è mio cugino e si Derek, te lo ripeto, prima fotto Stiles e poi Scott oppure li fotto tutti e due insieme. Li ho amati entrambi, sai? - Spiega Nick.

Derek semplicemente non ci vide più.

Il suo pugno destro si serrò all'istante e andò a scontrarsi con quella faccia da culo del nuovo arrivato. Stavolta neppure il suo Stiles riuscì a calmarlo. Nick si guardò di sfuggita in uno specchio appeso sopra ad un lavandino e sputò un grumo di sangue dalla bocca. I suoi occhi si accecarono di rabbia e avvicinandosi a Derek e parlandogli ad un orecchio, diede libero sfogo ai suoi pensieri.

- Il tuo uomo ti ha mai detto che odio essere toccato e di come l'ho punito per bene una volta che lui lo fece con me? - Sussurra malizioso Nick.

Derek dovette reprimere un conato di vomito dalla rabbia. 
Stiles tremò appena al ricordo. Nick non aveva mentito, non del tutto almeno.

- Derek, dai amore vieni qui. - Prova a calmarlo Stiles stringendogli la mano.
- CHE DIAVOLO SUCCEDE QUI. - Urla spazzientito il preside.
- Papà? - Chiede sorpreso, Nick. Non si aspettava che suo padre, entrasse nel bagno per una rissa di poco conto.
- Niente papà, qui. Qui non sono tuo padre, ma il tuo preside. Te l'ho già detto a casa, non dovevi osare chiamarmi così davanti ai tuoi compagni di classe. 
- Mi scusi, preside. 
- Allora? Voglio una spiegazione. 
- Io vorrei sapere dov'è il medico per il mio fidanzato che è ancora svenuto perchè questo qui - urla rabbioso Scott, indicando Nick - l'ha spintonato e gli ha fatto sbattere la testa contro le mattonelle.
- Amore, una volta non mi chiamavi "questo qui".

Il preside ignora la sfacciatagine di Nick chiedendosi come mai un cretino simile, possa essere suo figlio e risponde al povero Scott.

- E' qui, McCall, si rilassi.
- Dio, svegliati amore mio, te ne prego. - Singhiozza disperato Scott.

Stiles trema spaventato e Derek lo abbraccia.

- Ragazzi ho fermato l'emorragia ma preferisco portarlo ugualmente in ospedale per una lastra o una TC cranio per escludere danni. L'ambulanza sarà qui in due minuti, McCall, potrà andare con lui se il preside le lascia il permesso. 
- Certo, McCall, vada pure. Stilinski ed Hale, potete andare pure voi in ospedale con i vostri amici. Ormai vivete in coppia, siete tutti giustificati.
- Grazie preside.

Poi un colpo di tosse e un respiro pesante gli fan voltare in direzione di Isaac.

- Amore mio, ciao. Andiamo in ospedale per un controllo, ok? Sono qui, sono con te. 
- Non piangere, Scott. - Sbiascica Isaac.
- Non sono ancora morto. Non muoio per questo stronzo qui! Guardami negli occhi se hai il coraggio coglione, non te la perdonerò tanto facilmente. 
- Dio, cognatino risparmia il fiato che devi riprenderti. - Dice Stiles, accarezzandogli i ricci biondi.
- Ehi Scotty bello, di al tuo amico che ha rovinato l'anniversario dei nostri migliori amici. - Svariona Isaac.

La flebo inizia a fare effetto e l'ambulanza arriva.

Mentre Isaac e Scott fanno pace in ospedale, Stiles e Derek sono nell'atrio a sorseggiare caffè scadente di una macchinetta ancora più scadente e a divorare una sigaretta dietro l'altra.

- Anniversario movimentato eh'. - Rompe il silenzio, Stiles.

Derek sorride appena e gli stringe la mano.

- Non preoccuparti, non è ancora finito e andrà meglio i prossimi anni. - Lo rassicura Derek.
- "I prossimi anni" è proprio una bella dichiarazione d'amore.
- Sai che ti amo, Stiles. Lo sai bene ma sai anche bene che mi devi dire la verità. Cosa c'è stato tra te e quel verme, prima di me?
- Niente, te lo giuro.
- Non mentirmi, quando quel Nick da strapazzo mi ha sussurrato quella cosa oscena all'orecchio, il tuo corpo ha tremato appena, proprio come ora. Tremi sempre, quando menti.

Stiles sospira e confessa.

- Ci fù un bacio. Ed un altro ancora! Fù grazie a lui che capì di essere omossessuale. Al terzo bacio lui mi morse il labbrò e curioso, feci lo stesso con lui ma non la prese bene. Ti disse che mi punì ma si limitò a non baciarmi più, mai più, lui crebbe di punirmi in questa maniera ma mi fece un favore. In cuor mio, non volevo stare con lui, sapevo che qualcosa non andava in lui a livello sentimentale intendo, perchè come amico è apposto. 

Al sol pensiero, per la rabbia, Derek accartoccia il cartoncino di caffè appena finito tra le sue mani, bruciandosi appena. 

- Am... - Prova a curarlo, Stiles, ma Derek lo interrompe.
- Tranquillo amore non ce l'ho con te e sto bene, ho agito così perchè non mi piace che inventa cose su di te.
- Ma che ti importa? Tu conosci la verità, giusto?
- Ti conviene. 

Poi, Stiles sorride e lo bacia. Lo bacia come si deve, li, su una panchina davanti a qualche vecchietto col bastone che sorrideva compiaciuto e davanti a qualche giovane ragazza col pancione. Lo bacia come quando sono a casa, da soli, in camera da letto. Lo bacia e fa una cosa nuova. Una cosa che non aveva mai avuto il coraggio di fare in pubblico. Gli morde le labbra e gli e le succhia e Derek vorrebbe già essere a casa, in camera da letto.

- Mio Dio, quanto ti amo. - Ansima Derek.

La voglia, è troppa. 

- Oggi me lo dici spesso, che mi ami è... 
- E' la verità, coglione io che non te lo dico sempre, ogni volta che lo penso. 
- Guarda che ti amo anche io, musone.

Derek rotea gli occhi.

E' mai possibile che Stiles in un modo o nell'altro debba sempre dargli del lupo, del musone o dello scorbutico? Lui sa di esserlo, non lo nega ma lo è solo quando gli altri ci provano con lui, vale a dire sempre. 

- Se fossimo in macchina, adesso mi stavi ancora baciando. - Risponde Derek.
- E se fossimo in camera da letto a quest'ora ti stavo già sco...
- STA ZITTO o mando a cagare quei due e andiamo in camera, adesso, immediatamente.
- E quando andiamo in camera farò quello che ti stavo dicendo ma che mi hai interrotto.
- Ovvio! - Risponde Derek.

Dio mio, Stiles così audace è un evento più unico che raro e quando capita vuol goderselo a pieno. Il suo fiume di pensieri venne fermato dalle parole di Scott, che arrivava vicino a loro mano per mano con Isaac.

- Visto? Non ha rovinato nessun anniversario. 
- Poco ci mancava. Come ti senti, Isaac? - Chiede Derek.
- Bene, mi hanno dimesso. Nulla di grave, noi andiamo a cena. Voi, sicuro dovete andare a casa. - Risponde Isaac, scoppiando a ridere come un pazzo mentre il suo Scott lo riempiva di baci.
- Si, si ho giusto giusto da ricordare a questo ragazzino qui, due cose. 
- Ragazzino a chi? 
- Stiles, saluta e andiamo.
- Wo, amico sei nei guai. Ti sta comandando! L'hai eccitato e poi mandato in bianco? 
- Scott, pensa a curare il tuo fidanzato tu. - Risponde Stiles.
- Ovvio. - Risponde Scott, più malizioso che mai.

Derek fa un veloce calcolo.

- Che fai? 
- Sto calcolando, Stiles.
- Ma cosa?
- Niente, ho fatto. A piedi è più vicina casa mia. Andiamo! Ciao Isaac buona guarigione, Scott non t'azzardare a chiamare Stiles se hai la cagarella per almeno tre ore e arrivederci. 

Poi, tutto trafelato se lo trascina di corsa a casa sua. Per fortuna, nè Malia, nè Peter sono in casa. La corsa alla camera da letto di Derek, fu breve, in un attimo Stiles ribalta le posizioni e con una passione travolgente lo fa suo, per l'ennesima volta nell'arco di un anno. Ma la previsone di Derek andò un pò fuori tempo massimo. Altro che tre ore...

- Dio, è l'una di notte. - Borbotta Stiles, con i capelli sfatti e sudati mentre si veste alla svelta e morto di fame. 
- Dormi qui?
- Derek, no. Devo dormire a casa mia, non ho avvisato mio padre in tempo e tra poco rientra dal turno.
- Che palle.
- Che palle cosa? 
- Volevo stare ancora con te. 
- Beh, dormi tu da me. Tuo zio e tua cugina non si sa neppure che fine hanno fatto.
- Son partiti, mi hanno scritto d'urgenza tre ore fa ma ero troppo occupato per rispondere. Ok, dormo da te. Mi lavo il viso e andiamo. - Risponde Derek dandogli un bacio sulle labbra e tirandogli una pacca sul culo.
- Motivo del perchè mi hai toccato il culo? - Sbraita Stiles, infilandosi le scarpe. Odia quando lo fa, senza motivo.
- Non c'è un motivo, è il mio culo e te lo tocco quanto voglio. - Risponde altrettanto serio, Derek mentre va al bagno.

Stiles rotea gli occhi e ridacchia divertito, Derek da questo punto di vista è un caso senza speranza. Appena esce dal bagno, prende le chiavi dell'auto e con Stiles si dirigono a casa Stilinski. Ma li.. 

- Stiles, cosa cazzo ci fa all una e mezza di notte alla porta di casa tua con del cibo fastfood sto coso lordo? - Urla Derek.

Stiles si pietrificò.
Nick, era li.
Ed era bello, non c'era nulla da dire al riguardo.

- Non lo so. - Balbetta Stiles.
- Basta, quel pugno non gli è bastato. Ora mi sente!
- Derek, per Dio, la portiera. - Urla Stiles.

L'aveva sbattuta così forte da far rimbalzare il rumore per tutto l'abitacolo.
E Derek amava la sua auto.

- Allora? Mi dai una spiegazione del perchè sei a casa del mio fidanzato a quest'ora della notte? - Sbraita Derek. E' furente di ira.
- L'ho aspettato per la cena. - Risponde calmo, Nick.
- Te l'ho tenuta in caldo, tesoro. - Prosegue ancora, rivolto a Stiles.
- Giuro che se non la finisce chiamo tuo padre, Stiles e lo faccio allontanare tramite la legge.
- Nick, per favore è stata una giornata pesante. Va a casa tua, ceneremo insieme un'altra volta! - Prova Stiles.
- Va bene, tieni ti lascio la cena. Non puoi rifiutare!
- Notte Nick.
- Notte mio piccolo fiore. 

Poi, gli bacia un angolo della bocca.

- P...
- DEREK ANDIAMO DENTRO. 

Ma quando la porta di casa Stilinski fu chiusa... 

- Che cazzo vuol dire che "ceneremo insieme un'altra volta"?
- Non vuol dire niente, cercavo solo la scusa per mandarlo via. Però adesso possiamo cenare noi.

Ridacchia famelico, Stiles.

- E se non sarai troppo sazio, se vuoi, tu poi mangerai mai.
- Io non sarò mai sazio di te.


Piccolo spazio autrice:
I personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Jeff Davis e questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.
  
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