Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: berettha    24/06/2024    1 recensioni
“Cosa ha che non va il Crouch? Si fa a prima ad elencare quello che invece va, in quella testa.
L’ho sentito, sa? Parlare da solo. Ieri notte, nemmeno sono uscita a vedere se davvero fosse lui perché riconoscerei la sua voce tra mille, con tutte le volte che l’ho sentito lamentarsi con quel povero cuore della madre.”
“Da solo?”
“Da solo.”
“E cosa diceva, se posso chiedere?”
“Mi manchi, mi manchi, continuava a ripeterlo come una litania. Ho pensato stesse avendo visioni di quel tipo morto, il Rosier. Quante volte è stato ospitato dai Crouch! Li ricordo giocare in giardino, Rosa aveva comprato una piscina in plastica che a fine estate lasciava un cerchio di bruciato nell’erba del giardino sul retro, quei due stavano tutto il giorno in ammollo, con gli occhiali da sole come gli americani mentre il povero padre si spezzava la schiena al Ministero.
Una vergogna che Rosier abbia preso quella strada, dopo tutto quello i Crouch hanno fatto per lui..."
Genere: Hurt/Comfort, Slice of life, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bartemius Crouch junior, Bartemius Crouch senior, Evan Rosier, Regulus Black, Rita Skeeter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Bartemius Crouch Junior [ di anni diciannove, statura media, corporatura esile, capelli ed occhi castani] viene arrestato il 20/12/1981 e per decisione del Direttore Dell'Ufficio Applicazione della Legge Sulla Magia, Bartemius Crouch, e viene condannato ad una reclusione forzata di  anni, presso la prigione di Massima Sicurezza di Azkaban.
Quello che segue è il rapporto delle sue affiliazioni criminali, compilato dalla giornalista Rita Skeeter, a cui è stata affidata l'inchiesta dal Ministero Della Magia.


Dal diario di gioventù di Rita Skeeter, al tempo ventenne e vicina di casa della famiglia Crouch, prima di diventare giornalista per la Gazzetta del Profeta e il Settimanale delle Streghe.

 

9 Marzo, 1980.
All’indomani del funerale di Evan Rosier -nota postuma alla pubblicazioni del diario, aggiunta dalla stessa autrice: Cosa so di Evan Rosier? Ragazzo pallido, biondo, con le occhiaie. Serpeverde, quando frequentavo il terzo anno lui iniziava il primo. Un moccioso dallo sguardo irrequieto e le unghie sporche di terra perché scordava di lavarle uscito da Erbologia.- Barty Cruch jr -nota postuma: diciotto anni al tempo della guerra.- accese la musica in camera sua, per nascondere le urla.
Tutta la strada seppe delle urla, in realtà, perché non importava quanto il volume del giradischi fosse alto -nota postuma: album di fattura babbana. Sulla sua copertina era riprodotto il nome di Romina Power. Come si seppe in seguito, la madre del ragazzo, Rosa Crouch aveva origini italiane.-, di sottofondo si palesavano le urla dissacranti del ragazzo, che come il più terribile dei graffi sulla superficie del vinile stonava con la canzone invece allegra. 
Nessuno, comunque ci fece caso. 
Non io, impegnata a scrivere il mio report sulle superfici dei calderoni in lamina d’acciaio per il Ministero, non il resto della strada su cui sorgeva casa Crouch: in fondo, il ragazzo era problematico, e questo già si sapeva. Perché se non erano le urla, erano le lunghe litigate col padre, che poveruomo doveva affrontare le crisi emotive del figlio, o i pianti inconsolabili della madre dietro il vetro della finestra della cucina, nascosta in bella vista dalle tende in pizzo da cui nessuno osava affacciarsi.
Ma se pensavo di potermene scordare, di poter lanciare un incantesimo per nascondere al mio udito quei lamenti animali (più che un ragazzo, Barty Crouch jr, ricordava una bestia), mi sbagliavo di grosso. 
Perché questa mattina, la sofferenza tanto imbarazzante della famiglia Crouch è stata interrotta da una visita inaspettata: il rampollo della famiglia Black -nota postuma: si sta parlando di Regulus, Black e non di Sirius, di cui già i coniugi Black avevano perso le tracce.- si è Smaterializzato alle sei e trentasette, pochi minuti prima che l’alba sorgesse sul quartiere, sul vialetto d’ingresso. 
Si è avviato, stringendosi nel suo cappotto nero per schernirsi dall’aria pungente della mattina, verso l’ingresso principale della casa, quello che si affaccia sulla strada e che noi spettatore possiamo ammirare semplicemente passeggiando sul marciapiede adacente; ha sollevato il pugno guantato e ha bussato, aspettando che qualcuno gli aprisse la porta.
Ho avuto il tempo di finire il mio caffè e di salire velocemente in camera da letto per prendere piuma e taccuino, che il giovane Black era ancora davanti alla porta in legno massello e non una luce in casa Crouch si era accesa per accogliere l’ospite forse inatteso. Non credo, comunque, che Regulus Black abbia bussato altre volte, se non la prima, davanti ai miei occhi che lo osservavano curiosi dalla finestra della mia, di cucina.
A separarci, il muro della casa che avevo acquistato da poco, le mie aiuole di pansy, un marciapiede, una strada, un altro marciapiede. Poi, per ultimo, il giardino disseminato di giochi scoloriti dal sole, a ricordo dell’infanzia che visse anche Barty Crouch jr. 
Dopo quella che mi è parsa un’eternità, ecco finalmente qualcuno che si affacciava dall’ingresso, aprendo la porta di uno spiraglio grande abbastanza da far sbucare all’esterno un volto arrossato dal pianto e una zazzera di capelli castani: Barty jr. 
Una breve confabulazione, che non ho avuto modo di udire, e vidi Regulus Black che scivolava dentro casa Crouch in punta di piedi. 
Non si accese alcuna luce, in casa rimasero evidentemente al buio. Non so se la natura dell’incontro fu di cordoglio per la morte dell’amico -nota postuma: ai tempi non si sapeva della partecipazione del ragazzo Crouch alle attività di Mangiamorte; quella di Evan Rosier era invece ben nota alle autorità, qua presente tra i documenti mostrati per il report anche l’articolo della Gazzetta del Profeta (firmato Annes Goldfinch) che parla della sua uccisione per mano dell’Auror Moody, Alastor, sezione 15 intitolata “Gli Amici.”-, o quanto meno un breve saluto. 
Esattamente dieci minuti dopo, Regulus Black è uscito da quella stessa porta d’ingresso, non accompagnato, e si è diretto verso il marciapiede a passo fermo. Mi sono spostata dalla finestra, per non farmi cogliere dell’atto di osservarlo, ma i suoi occhi hanno lo stesso puntato proprio la mia casa, e bisogna credermi quando dico che quello sguardo mi diede i brividi. 
In ogni caso, si è Smaterializzato senza troppe cerimonie e il dolore a casa dei Crouch ha continuato a consumarsi nell'indifferenza del rispetto che il vicinato prova verso il padre.

 

Sezione 15 del report su Barty Crouch jr, “Gli amici.”
Dalla Gazzetta del Profeta, prima pagina dell’edizione del 7 marzo 1980.

 

MORTO MANGIAMORTE, il raid organizzato a Londra finisce nel sangue. 

di Annes W. Goldfinch.

Il Ministero aveva tenuta segreta la cella di Mangiamorte sgominata nel centro di Londra, che si era celata alle autorità presentandosi come uno squat (nda. luoghi d’interesse tra i giovani babbani), almeno fino al raid avvenuto tra la notte del 5 e del 6 marzo, organizzato dal Capo della Sezione Auror, Alastor Moody.
Conclusasi con il sequestro dell’immobile in cui si sono nascosti i Mangiamorte e con decine di arresti (tra i nomi annoveriamo Amycus Carrow, Frederick Smith-LaQueen e Harriet Bourgeoisies), l’unico cadavere ritrovato sulla scena è stato quello di Evan Rosier, figlio dei coniugi Rosier, impegnati da sempre nel Ministero a gettare le fondamenta del Primo Partito Conservatore per i diritti dei Sangue Puro.
Evan Rosier aveva diciotto anni, compiuti appena il mese precedente, e il simbolo impresso sul suo braccio non ha lasciato dubbi alla sua affiliazione con il gruppo di estremisti. 
I genitori hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito, chiedendo che venisse rispettato il proprio lutto. 

 

13 Marzo, 1980.
-Nota postuma: Molte pagine del mio diario non sono state annoverate nel report perché ininfluenti all’indagine sulla partecipazione di Bartemius Crouch Jr in organizzazioni criminali durante la Guerra.-
Barty Crouch, senior, esce di casa per andare a lavoro di mattina presto; ventiquattr'ore al fianco e panciotto talmente tirato che i bottoni pargono resistere alla forza fisica che li vorrebbe separare con le unghie e con i denti.
In quei pochi frangenti di tempo, prima che torni a casa per il pranzo diligentemente cucinato dalla consorte, le finestre di casa si aprono, lasciando entrare l’aria mattutina a rinfrescare tende, cuscini e materassi. Sono le uniche ore in cui il vicinato ha un po’ di calma: il figlio della coppia non urla, non strepita, non litiga con nessuno. 
Dalle finestre spalancate si può osservare una sua gamba sbucare nell’inquadratura, sdraiato sul letto eternamente sfatto, o scendere in cucina e dare un bacio alla madre sulla cima della sua pettinatura giallo canarino. 
Rosa Crouch ha iniziato a tingersi i capelli di quel colore oltremodo orribile anni fa, qualche tempo dopo la nascita di Barty: forse per come meccanismo di difesa di fronte a quel bambino che non sembrava mai star fermo un secondo. Io aveva solo qualche anno più di lui, ma essendo già molto più matura di quello che non lasciava trasparire la mia tenera età, sapevo che fare amicizia con quel bambino agitato non avrebbe mai portato alcun giovamento alla mia persona.
Anche quando ci ritrovammo ad Hogwarts, entrambi Corvonero, non penso di avergli mai rivolto qualcosa in più di saluto di cortesia: la crosta che andava a formarsi ai lati delle sue labbra, per quella sua disgustosa mania di leccarsi nei momenti di stress, mi disgustava.
Ma a discapito di quel che si potesse pensare, i suoi voti fiorivano come le viole nei giardini con l’arrivo della primavera e non era raro che si trovasse primo in tutte le materie: questo attirò immediatamente le attenzioni del professore Lumacorno, così come quelle dei suoi compagni di scuola.
Non so dire con precisione quando a fiorire fu invece la sua amicizia con il più giovane dei Black e con l’unico figlio dei Rosier, entrambi Serpeverde, ma fu lampante all’intera scuola come i ragazzini andassero d’accordo e quanto squisito fosse trovarsi in loro compagnia;
Le doti di ciascuno mettevano in risalto quelle degli altri, Rosier brillava negli sport quasi quanto Crouch accademicamente, e chiaro era anche come fosse Black il collante del terzetto, colui che ne tirava le redini e ne gestiva le interazioni.
La scuola sembrava divisa in due circoscrizioni: quelli che anelavano alle attenzioni dei tre ragazzi e quelli che invece si erano schierati dalla parte di Sirius Black, che non perdeva occasione di sussurrare pettegolezzi e dicerie oscure sulla loro famiglia, con cui non tenne mai un rapporto affettuoso.
Per questo non fui sorpresa quando vidi Barty Crouch jr uscire di casa, la scorsa notte.
Stavo chiudendo le tende della mia camera da letto, quando lo vidi sgusciare a piedi nudi in giardino, nonostante il freddo: teneva le braccia attorno al corpo, in un modo grottesco che poteva ricordare un abbraccio, cercando evidentemente di scacciare il gelo.
Se avesse indossato le scarpe, comunque, non ci sarebbe stato bisogno di tali scene.
Regulus Black arrivò qualche istante dopo, Smaterializzandosi sotto l’albero di cedri che Rosa Crouch curava con una passione quasi maniacale.
I due si salutarono con un fugace abbraccio, le braccia di Crouch abbandonarono la propria missione attorno al suo corpo per ricongiungersi attorno ai fianchi del giovane Black. 
Era chiaro che i due ragazzi non sapessero dei miei occhi a spiarli, perché in tal caso non si sarebbero lasciati andare a tali manifestazioni d’affetto. 
Sciolto l’abbraccio, parlottarono per qualche minuto, ma ovviamente non fui in grado di udirli. Ai momenti dei saluti, non si abbracciarono nuovamente ma Regulus si allontanò di qualche passo per poi Smaterializzarsi. 
Barty Crouch jr è rimasto così immobile per svariati istanti, a piedi nudi impalato nella sua stessa solitudine, prima di tornare in casa. 

Nota postuma: La Guerra era nel pieno del suo svolgimento. Per questo immaginai che stava accadendo qualcosa, considerando anche l’affiliazione agli ambienti estremisti del giovanissimo Evan Rosier e la vicinanza che aveva avuto con i due ragazzi.
Ed è sempre per questo il giorno dopo andai dalla nostra vicina, la signora Fritznghard, la cui casa si ergeva alla destra di quella dei Crouch, donna con l’abitudine di rimanere sveglia svariate ore nella notte per i dolori ai piedi che l’affliggevano ormai da anni.
Riporto la trascrizione letterale del colloquio che avemmo, mascherato da chiacchiere da salotto:

“Cosa ha che non va il Crouch? Si fa a prima ad elencare quello che invece va, in quella testa.
L’ho sentito, sa? Parlare da solo. Ieri notte, nemmeno sono uscita a vedere se davvero fosse lui perché riconoscerei la sua voce tra mille, con tutte le volte che l’ho sentito lamentarsi con quel povero cuore della madre.” 
“Da solo?” Chiesi.
“Da solo.” Confermò la sua versione della storia.
Immaginai che Regulus Black fosse stato più intelligente di Crouch, lanciando un incantesimo per mascherare la sua presenza nel vicinato, cosa che invece il secondo non aveva avuto l’accortezza di fare. 
Non lo nominai, comunque, per paura di una qualsiasi ripercussione: ai tempi i Black erano tra le persone più influenti del paese e la mia carriera era lungi dall’essere ben avviata. 
“E cosa diceva, se posso chiedere?” Chiesi, sbocconcellando un biscotto alla crema di limone. Dopo poco mi confidò che quella crema era casalinga, ma che non erano limoni ma i cedri dell’albero di Rosa.
Mi manchi, mi manchi,” La signora Fritznghard imitò con grazia la voce gracchiante del ragazzo, “Continuava a ripeterlo come una litania. Ho pensato stesse avendo visioni di quel tipo morto, il Rosier. Quante volte è stato ospitato dai Crouch! Li ricordo giocare in giardino, Rosa aveva comprato una piscina in plastica che a fine estate lasciava un cerchio di bruciato nell’erba del giardino sul retro, quei due stavano tutto il giorno in ammollo, con gli occhiali da sole come gli americani mentre il povero padre si spezzava la schiena al Ministero.
Una vergogna che Rosier abbia preso quella strada, dopo tutto quello i Crouch hanno fatto per lui.” 
“Ha molti ricordi di Evan Rosier?” 
“Non direi. Veniva solo d’estate, qualche settimana in agosto.” 
“Ha idea di che natura potesse essere il rapporto tra i due?” 
La signora Fritznghard si portò una mano all’orecchio, toccandoselo con la punta dell’indice, un gesto alquanto eloquente, “Che rimanga tra di noi, mi raccomando! Non voglio dare altre preoccupazioni inutili a Rosa, ma penso proprio che quel ragazzo sia… Beh, Ci siamo capiti, no? Non mi faccia dire quella parola!” 
Continuando con il colloquio, quello che ne derivò fu un idilliaco quadretto estivo di due ragazzi compagni di scuola e all’apparenza migliori amici -nota postuma: al tempo come allora, decisi di non esprimermi in giudizi sulla presunta sessualità di Barty Crouch jr.- ; anche Bartemius Crouch pareva tollerare di più la presenza del figlio, mitigata da quella più facilmente gestibile del biondo.
Addirittura, si annovera di un barbeque organizzato dalla famiglia stessa, a cui con grande sorpresa partecipò buona parte del vicinato: Rosa aveva condito la carne e preparato generose quantità di pasta, Barty senior stava invece in piedi davanti alla griglia assieme agli altri mariti, in quella gloriosa giornata del 1975. Ne è la prova una fotografia scattata da un ragazzo della zona : Davey Gudgeon.-, che mi ha gentilmente regalato per la compilazione del report.
È possibile trovarla nella Sezione Fotografia, contrassegnata dal numero 4.

Tornando a Regulus Black, nessuno sembrava serbare un qualsiasi ricordo di lui.
E che fosse solo un tacito accordo, quello di non vedere il fiore all’occhiello della casata Black in giro per il nostro quartiere (magari pure in pantaloncini corti e polo verde brillante come tutti noi, perché nonostante la Guerra iniziasse ad imprimersi nella nostra realtà, avevamo rubato per un breve periodo la moda ai giovani babbani), non mi fu ancora dato saperlo. E se non avessi avuto modo di poter osservare di persona la sua presenza a casa Crouch (non una, ma ben due volte), non mi sarebbe risultato difficile credere ad un Barty solo, pazzo, febbricitante d’allucinazioni riguardanti l’amico ucciso qualche giorno prima.

 


Sezione Fotografica del report su Barty Crouch jr, elemento n.4:

La data in basso alla fotografia segna il 7 agosto, 1975. Sullo sfondo, casa Crouch anni prima dell’arresto di Barty.
Le famiglie presenti nella fotografia sono state riconosciute dallo stesso Davey Gudgeon, autore dello scatto e di poco più grande dell’indagato, come -da destra verso sinistra-: Theodore ed ex consorte Kyong Gudgeon -la separazione della coppia sarebbe avvenuta qualche giorno lo scatto-, Oscar ed Annais Fritznghard, Bartemius e Rosa Crouch, Olmo ed Amelia Bones, Hansel e Lena Skeeter.
Barty Crouch jr è presente nell’immagine assieme ad Evan Rosier, alla destra degli ospiti.
Si tiene in disparte e ha il viso coperto da un grosso paio di occhiali da sole rossi, mentre Evan Rosier sorride alla polaroid, a petto nudo e con le spalle arrossate dal sole.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: berettha