Presagio di morte
Era ormai quasi l’ora di pranzo quando Goku entrò
alla Capsule Corporation,
Bulma l’aveva chiamato appena cinque minuti prima, dicendogli
di avere delle
notizie importanti su Gohan e sul suo probabile assassino.
<< Accomodati pure! >> gli disse
ricevendolo con un sorriso
<< E se hai fame mangia pure quello che
c’è sul tavolo! Io torno subito!
>>
Pur non essendo di ottimo umore, il saiyan accettò
volentieri l’invito e si
tuffò sul vassoio dei toast ancora tiepidi.
C’erano latte, caffè, dolci..
sembrava una colazione ancora non consumata.
Bulma tornò poco dopo con quel suo aggeggio portatile ed un
insieme di fogli
tra le mani.
<< Scusa se ti ho avvisato così tardi, ma
sai... avevo bisogno di
recuperare un po’ di sonno.. >>
<< Non importa >> fece Goku mandando
giù il quarto toast <<
piuttosto dimmi cos’hai scoperto >>
<< Ecco... è una cosa talmente strana... ho
fatto fatica a crederci
all’inizio, eppure... pare sia vero... >>
La donna cominciò a sfogliare le pagine frettolosamente,
dopo qualche secondo
finalmente trovò ciò che cercava: un foglio
bianco, con dei piccoli simboli neri
scritti a penna, ognuno con una breve spiegazione accanto.
<< Questi sono i segni incisi sul braccio di Gohan...
ecco, in realtà si
tratta di sillabe che compongono una frase... cioè
“tutto si compie” >>
<< Come?! Vuoi dire che significano davvero qualcosa??
Ma.. ma come hai
fatto a sapere... >>
In quell’ istante, la porta si spalancò.
<< Bulma!! Dove diavolo hai messo i... >>
Vegeta ammutolì quando vide Goku seduto in tavola.
<< Ah.. ciao Vegeta! >> fece Goku.
<< Ciao Kakaroth... >> rispose il principe
scoccando un’occhiata
furibonda alla moglie, che evidentemente non l'aveva avvisato
dell'arrivo del
rivale in casa loro.
<< Oh Vegeta, giusto in tempo! Stavo proprio per spiegare
a Goku cos’hai
scoperto ieri... vuoi pensarci tu, mentre ti rifaccio la colazione?
>>
Goku ebbe come la sgradevole sensazione che Vegeta lo stesse
letteralmente
uccidendo con lo sguardo.
<< Ehm... questa.. non sarà mica la tua...?
>> domandò indicando il
resto del toast mangiucchiato che aveva in mano.
<< ..precisamente... >> ringhiò
Vegeta.
<< Su, su, non fare storie! Ti sei alzato tardi, si stava
raffreddando
tutto... >> lo rimbeccò la donna con
l’aria di chi sta per esplodere
dalle risa.
Sorvolando sull’accaduto, Vegeta spiegò a Goku
(non senza un certo distacco)
ciò che aveva scoperto la sera prima, e con sua incredibile
sorpresa, il saiyan
si dimostrò molto più serio delle altre volte.
Forse perché questa volta c’era
in mezzo la vita di suo figlio.. oppure perché infondo lo
interessava il
passato del suo vero popolo.
<< Quindi... è un messaggio da parte di un
saiyan? >>
Il principe alzò le spalle.
<< Non ne ho idea, sicuramente non esiste più
nessun saiyan in vita a
parte noi due, ma dubito ancor di più che possa essere stato
un alieno a
scrivere quei simboli >>
<< Perché? >>
<< La nostra lingua era prevalentemente orale, pochi
saiyan d’elité erano
capaci di scriverla e leggerla... e tra le altre cose, fuori dal nostro
pianeta
si comunicava in ben altri modi, nessuno si prendeva la briga di
studiarla,
tanto meno gli stranieri >>
<< C’è un’altra cosa..
>> intervenne Bulma << come mai i
simboli che hai scritto tu sono leggermente diversi da quelli.. beh...
incisi
sul braccio di Gohan? >>
<< La distorsione dei simboli sarà
data dalla difficoltà
d’incisione... >>
Goku fissò Vegeta come se avesse appena parlato in lingua
namecciana.
<< In parole povere... >>
sospirò Vegeta << è più
difficile
incidere su un braccio che scrivere normalmente su un pezzo di carta:
per
questo i caratteri sono così imprecisi >>
<< Capisco. Adesso è chiaro.. >>
concluse Bulma lasciando soli i
due saiyan << ..ti sei meritato la colazione, signor
principe! >>
Vegeta fece una smorfia e promise a sé stesso di farla
pagare in qualche modo
alla moglie più tardi, finché Goku non interruppe
i suoi silenziosi piani di vendetta,
alzandosi dal tavolo.
<< Sarà meglio che vada adesso, Chichi e suo
padre mi aspettano in attesa
di novità... >> incrociò gli occhi
dell'altro e aggiunse
<< Grazie per l'aiuto, Vegeta >>
Il guerriero annuì e lo osservò mentre si
allontanava verso l'uscita.. poi,
finalmente, decise che la loro rivalità poteva essere
accantonata almeno in
quella circostanza.
<< Ehi, Kakaroth.. >>
Quello rallentò, senza voltarsi.
<< ..che si tratti o no di un alieno, il bastardo che ha
ucciso tuo
figlio... Lo troveremo. >>
Non servirono altri ringraziamenti tra i due: il sorriso di Goku valeva
più di
mille parole.
Da
quel giorno di
inquietanti scoperte, trascorse una settimana priva di risvolti.
La ricerca alle sfere del drago era già iniziata, ma
poiché le indagini sul
nuovo nemico erano giunte ad un punto morto, ancora si temporeggiava a
riportare in vita Gohan, con grande rammarico di Chichi. Fu
così che, nel
tentativo di distrarla, un pomeriggio Bulma la convinse ad uscire in
centro,
portandola a fare acquisti in dozzine di negozi
d’abbigliamento, ma nonostante
lo shopping ed il dolce sapore dei gelati, comprati nel più
rinomato centro
commerciale di West City, Chichi non sorrise per tutto il giorno,
neanche una
volta.
I suoi occhi scuri sembravano cercare in ogni cosa il volto di quel
ragazzo, di
quell’uomo, che per lei era sempre rimasto il suo bambino.
<< ..Lo odio >> disse improvvisamente la
donna con voce gelida,
arrestando il passo.
<< Mh..? Come...? >> chiese Bulma presa
alla sprovvista.
<< Odio quello sciocco di mio marito! >>
<< .. Goku?! E perché mai, Chichi??
>>
<< Lui avrebbe potuto evitarlo... lui avrebbe potuto
salvare Gohan!
>>
<< E in che modo? Eravate fuori, quella notte, o sbaglio?
>>
<< Ma loro percepiscono le auree nemiche!!
>> sbraitò la donna, facendosi
sentire da parecchi passanti << Loro avvertono sempre la
presenza dei
mostri, dico bene!? E allora perché Goku non ha sentito
niente!? >>
<< Ma eravate distanti da lui, Chichi... è
più strano il fatto che non
l’abbia avvertito Gohan, non ti pare? >>
sussurrò Bulma in tono
comprensivo, cercando di calmarla.
<< Io.. io non ci capisco niente.. So solo che.. che...
non sarebbe
dovuto succedere.. non al mio bambino... >>
Chichi scoppiò in lacrime e all’amica non rimase
che abbracciarla ancora una
volta.
<< ..e poi... cosa voleva dire quella frase...!? Voleva
anche lasciarci
la firma, quell’assassino...!! >>
<< Ma no, Chichi, no... io credo piuttosto che volesse
dire... >>
A Bulma morì la voce in gola.
In un lampo, le venne in mente il significato di quei simboli saiyan.
"..Tutto si compie..”
Rimase
impietrita. Il
mento e le mani le tremavano terribilmente. Sentì il gelo
soffocarle il cuore.
Come aveva potuto peccare così di leggerezza? Concentrata
com’era sull’origine
di quei simboli, non aveva minimamente pensato a cosa realmente
stessero
comunicando...
<< Tutto si compie... >>
sussurrò Bulma scossa dai brividi.
Qualcosa di agghiacciante si stava compiendo, qualcosa che con tutta
evidenza
era già stato stabilito: da chi, e perché, adesso
non aveva importanza...
Gohan non era che il primo della lista. Ce ne sarebbero stati altri.
<< ..Tutto si compie... >>
Non
c’era un istante da
perdere. La sentenza di morte era già pronunciata.
L’assassino, il mostro che con efferata brutalità
aveva troncato la vita di un
giovane, senza lasciare spiegazioni, aveva gridato forte e chiaro il
suo
avvertimento attraverso quei segni orribilmente incisi sulla carne
della prima
vittima.
Ma nessuno di loro era riuscito a capire. Nessuno di loro poteva
immaginare
che, di lì a poco, la sentenza si sarebbe ripetuta.
Note
Salve
a tutti, gentili lettori e lettrici. È passato
più di un anno
dall’ultima volta che ho aggiornato questa fanfiction, ragion
per cui, come
dico sempre nella maggior parte delle mie note, non vi
biasimerò se avrete
voglia di lapidarmi.
Purtroppo la costanza nell’aggiornare non fa proprio parte
delle
mie virtù - chi segue qualche mia ff lo saprà fin
troppo bene XD – ma vi
assicuro che, sebbene con qualche pausa, completerò la
storia e cercherò di
pubblicare i nuovi capitoli più in fretta (non dico
regolarmente, perché tanto
non ne sono capace, è un dato di fatto!).
Non ho pubblicato un riassunto dei tre capitoli precedenti
perché
sono abbastanza brevi; parlando invece di questo quarto capitolo...
diciamo che
fa un po’ da collante tra gli eventi accaduti ed i nuovi, per
cui non lo
definirei particolarmente bello (viva la sincerità!), ma mi
auguro che riesca
lo stesso a coinvolgervi.
Alla prossima!
Un
grazie particolare
va a Dark Julius, senza la quale, probabilmente, non mi sarei decisa ad
aggiornare nemmeno entro quest’anno..!
vivvina: ciao
carissima! Sono molto felice che tu abbia visto “The
Call” e che ti sia
piaciuto! (si beh.. anche se è passato un anno da
allora^^’) Secondo mia
personalissima opinione (ed immaginazione) sì: i saiyan
avevano una lingua
tutta loro.. anche se appunto suppongo (come dirà Vegeta in
questo capitolo)
che fosse soprattutto orale, e che quella scritta fosse adottata solo
dai
nobili. Chissà poi se sarà stato davvero
così.. Comunque, spero avrai ancora
voglia di sapere come finisce la fiction e, perché no,
tornerai a scrivermi una
delle tue belle recensioni! Un
bacio^^
Dea
Nemesis: grazie mille dei tuoi complimenti, sei
stata
davvero gentilissima^^ Non so se a distanza di tutto questo tempo
continuerai a
leggere la storia, ma mi farebbe davvero un gran piacere! Ad ogni modo
sono
entusiasta che la ff, almeno fino al terzo capitolo, ti abbia intrigata
così
tanto.. il mistero e la suspance sono la chiave per la riuscita di un
bel thriller/horror,
quindi bisogna puntare su elementi nuovi, inaspettati.. non banali
ecco.
Rischio di ripetermi a distanza di un anno, ma cercherò
mantenere questa
atmosfera fino alla fine! Con la speranza di leggere un’altra
tua recensione,
alla prossima.. Un bacio^^