Fanfic su attori > Ben Barnes
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Autore: Kingdom11    21/09/2009    1 recensioni
Salve a tutti!
questa è una piccola "storiella"che mi è venuta in mente ascoltando una canzone(credo si chiami London Girls, ma non ne sono sicura xk stavo scaricando un'altra canzone da emule, ed è saltata fuori qsta!XD) e ipotizzando un incontro con uno degli attori + belli di sempre: il mitico Ben BArnes!
ps:commentate se volete il secondo capitolo!XD
* * *
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ore 6.40am. Aeroporto di Bologna.

“Sei sicura di aver preso tutto?”chiese ironicamente suo padre da dietro un carrello stracolmo di valige. “Si, papà”rispose Alice”Molto divertente, mamma”replicò mentre la donna al suo fianco, non riuscendo a trattenere una risata ripensava all'attacco di panico da “valigia-day” avuto dalla figlia il giorno precedente.
Arrivati al check-in, i due genitori la aiutarono a depositare le valige sul nastro. “Destinazione?”chiese una sorridente hostess. “Londra, Heathrow”rispose Alice.


Ore 7.40am. Aeroporto di Parigi.
“Monsieur monsieur!”qualcuno stava chiamandolo ma lui non ci fece caso. Non ne poteva più di tutta quella confusione. Non vedeva l'ora di ritornare a casa per gustarsi un po' di sano riposo. Inforcò i Rayban con le lenti a specchio per nascondere le occhiaie, mentre Mr.Genning, il suo manager(detto più semplicemente Mr.G)prenotava il volo che lo avrebbe riportato a casa. “Quelle est la destination, monsieur?”domandò l'hostess. “Londres, Heathrow, s'il-vous plait”.


Ore 8.40am. Aeroporto di Bologna.
“Perciò hai preso tutto”riprese suo padre, non sapendo cosa dire. “Si, papà”rispose Alice abbracciandolo. “Il volo 34422 per Londra Heathrow è in partenza al gate 11” Alice abbracciò anche la madre che cercava di nascondere le lacrime. “E' solo un anno all'estero, mamma”. “Solo uno”.
Inforcati gli occhiali(Rayban con montatura rigida, modello retrò), si voltò per salutare ancora una volta i genitori, ed infine varcò la soglia del metal-detector. La soglia della sua maturità.
Salita sull'aereo, cercò il posto 11a. Si sedette ed estrasse la sua rivista preferita: cosmopolitan Uk. Un foglio le scivolò dal giornale. Lo prese e lesse “Progetto di Erasmus di Borgia Alice”cominciava ma il resto lo sapeva a memoria”Per tutto l'anno 2009/2010 la sign.na Borgia s'impegnerà a frequentare le lezioni di letteratura inglese presso la Kingston University”. Un intero anno lontana da casa. E per giunta, a Londra!!!Quando aveva vinto il concorso all'università le erano venute le lacrime agli occhi!aveva trovato in pochissimo tempo una sistemazione(un monolocale che avrebbe diviso con alcune amiche di vecchia data)e aveva acquistato il biglietto. Sorrise guardando la sua città natale rimpicciolirsi per poi scomparire in mezzo alle nuvole.

Ore 9.50am. In volo, quasi a Londra.
“Ehi Ben”Mr.G gli sfiorò il braccio. Aprì gli occhi e si tolse le cuffiette dell'I-pod. “Stiamo sorvolando Londra, ti consiglio di spegnere l'I-pod e raddrizzare lo schienale”concluse voltandosi per leggere le ultime news sul Times. “Si, padrone”pensò Ben infilandosi l'I-pod in tasca e guardando il familiare paesaggio fuori dal finestrino.

Ore 10.10am. London Heathrow.
Alice infilò la sterlina per prendere il carrello e si avvicinò al rullo dove iniziavano ad arrivare i primi bagagli. Riconobbe le quattro valige con le quali aveva lasciato l'Italia e le recuperò senza fatica. Poi, estraendo il foglietto con le indicazioni del monolocale,attraversò la porta scorrevole che portava all'atrio dell'aeroporto. Appena le porte si aprirono, venne invasa da milioni di flash. Stupefatta da quell'accoglienza, sorrise imbarazzata e proseguì. Udì alcuni fotografi, o fan(erano in troppi per distinguerli)urlare un nome, qualcosa come “Ben Hars”le parve, ma non ci fece troppo caso e si fece largo in mezzo a quella folla. Ad un tratto, qualcuno le toccò il bracco: si voltò e si ritrovò davanti Kate, una vecchia amica che aveva conosciuto durante un soggiorno all'estero. “Alice”la salutò lei sorridente. “Kate!ma che sorpresa!credevo dovessi arrivare a casa!”rispose utilizzando il suo ottimo inglese, merito di una profonda passione per quella lingua. “No, abbiamo pensato di venirti a prendere per aiutarti!”Alice ringraziò con un abbraccio l'amica e la seguì fuori dall'aeroporto. “Alice!”urlò una giovane seduta al volante di una Mini cabrio rossa fiammante. “Lexy!”la salutò Alice. Dopo un caloroso abbraccio, le tre giovani caricarono le valige in macchina. Kate si offrì di riportare il carrello, lasciando Alice libera di salire in macchina. “Ci sono Obama e consorte in visita, per caso?”disse Alice indicando la lucente limousine parcheggiata davanti a loro. Lexy scoppiò a ridere. “No, semplicemente la star inglese più in voga al momento!un certo Ben Barnes” “Mi pare di averne sentito parlare” “Ad ogni modo”intervenne Kate salendo in macchina. “Lo vedrai meglio questa sera, a teatro” “Andiamo a teatro?”chiese stupita Alice, già pregustando uno spettacolo shakespeariano al Globe theater, con attori in calzamaglia e atmosfera seicentesca. “Si, al National Theater” “Ma li non ci sono spettacoli di Shakespeare!” “No, affatto”le rispose Lexy mettendo in moto la Mini “Infatti andremo a vedere un'opera di Alan Bennett, History Boys”conclusero le due quasi in coro, mentre Alice si voltava per vedere la tanto acclamata celebrità di turno che usciva dall'aeroporto accompagnata da milioni di flash.
Con una sgommata degna dei migliori campioni di Formula uno, Lexy, Kate e Alice si lasciarono l'aeroporto e la star alle spalle, dirette a casa.


Ben uscì dall'aeroporto ignorando i fotografi. Alcuni gli facevano delle domande,”Come ti sei trovato sul set” “La tua co-star..” “A cosa lavorerai ora?” “Sei single?” “Mi vuoi sposare?”gli chiese una fan ,mentre lui, imbarazzato e stufo di tutte quelle domande, firmava autografi e si sforzava di sorridere.”Bene signori, ora se volete scusarci”lo salvò Mr.G. Conducendolo verso la limousine nera che li attendeva all'esterno dell'edificio.
Una Mini, parcheggiata dietro di loro, sgusciò via producendo un pungente odore di pneumatici bruciati. Sorridendo per tanta furia, Ben salì in macchina.


Ore 3.00pm Oberon Road(laterale di Oxford Street)
Alice aveva appena finito di disfare le valige e riordinare la stanza, quando Kate le urlò dal salotto se le andava un giro per Oxford Street. Alice ringraziò e, presa la borsa, la seguì in strada.
Kate le mostrò tutte le boutiques più alla moda della città(concentrate in poco più di 500 metri). L'obbiettivo: trovare un vestito per la serata a teatro.
Dopo un estenuante pomeriggio, passato tra Tiffany, , Harrods e Harvey Nichols( decisamente non in Oxford Street!)le due giovani avevano trovato il vestito dei loro sogni: Armani scollato e scarlatto per Kate, Chanel nero e classico per Alice.
Ritornarono a casa con il sorriso sulle labbra e i portafogli leggeri come non mai. Lexy le aspettava sul divano, accompagnato da Mr. Ben& Jerry's, il gelato più buono di tutta Londra. “Fatto acquisti?”chiese passando due cucchiaini alle amiche. “Oh no!”le rispose Kate. “Se ne mangio anche un solo grammo, non starò più nel vestito!”. Tutte e tre scoppiarono a ridere e si godettero il gelato, prima di iniziare a prepararsi.


Ore 8pm. The Ritz Hotel, camera 350.
“Pronto?”rispose Ben con voce assonnata. “Ehilà fratellone!come te la passi?” “Ciao Jack!direi bene, tu?” “Dormivi?ma scusa non dovresti provare per la prima?” “Ho provato tutto il pomeriggio, Jack, mi ero appisolato” “Quella vita ti distrugge, eh?” “Puoi dirlo forte!” “Quando torni a casa?”chiese Jack accatastando i cartoni di pizza che aveva consumato negli ultimi mesi. “Domani”gli rispose Ben guardando l'orologio. Le 8.00pm. Mancava un'ora alla prima. Alla sua prima!”Merda!E' tardi!Jack ci vediamo domani, devo andare assolutamente!”urlò prima di sbattere giù il telefono dell'hotel e correre sotto la doccia. “Ciao fratellone”concluse Jack appoggiando la cornetta al ricevitore.

Ore 21.10pm. National Theater.
“Caspita!”esclamò Alice. “Questo teatro è davvero immenso!” “Si, è vero!toglie il respiro!”confermò Lexy, consegnando i biglietti alla maschera, che le condusse ai loro posti. Le tre presero posto e si guardarono in faccia. Poi scoppiarono a ridere. “Come pensate di seguire la rappresentazione, da così lontano?”esplose Kate mentre Alice le diede la colpa di aver scelto i posti più lontani del teatro. “La vista non sarà la migliore”sghignazzò Lexy”Ma almeno l'acustica è ottima!” “Speriamo!”concluse Alice mentre i primi attori iniziavano a recitare sul palco.

“Quale sarebbe il nostro Brad Pitt?”chiese Alice voltandosi verso Kate. “Lo vedi il ragazzo moro, in camicia e cravatta?” “Kate, ti faccio notare che sono tutti mori, in camicia e cravatta!”disse Lexy. “Odiosa!lo vedi il terzo da destra?”Alice si sforzò di osservarlo meglio. “Si, lo vedo” “Ecco, è lui” “Carino?”domandò Lexy. “E come potrei saperlo?”Alice le diede una leggera gomitata seguita da una risata soffocata per non disturbare gli altri spettatori.


Ore 00.00am Fine dello spettacolo.
Finalmente era riuscito a lasciarsi alle spalle i fotografi e i fans,sorrise fra se e si diresse fuori dal teatro, per fumarsi in pace una sigaretta.
Voltandosi, notò a pochi metri di distanza tre giovani donne ferme accanto un taxi. Due erano impegnate a parlare con il tassista, mentre la terza, la più vicina a lui, era voltata nella sua direzione e aspettava. La sigaretta gli cadde dalle labbra, quando questa, improvvisamente sorrise mostrando i suoi candidi denti bianchi. Ben la guardò a bocca aperta mentre lei continuava a sorridere e notò che, illuminata dalla luna, i suoi occhi apparivano blu profondi e lei una creatura fantastica della notte.
Pochi secondi dopo, la giovane spostò lo sguardo su di lui e lo fissò negli occhi: Ben sentì il cuore in gola per tutti i pochi secondi (gli parvero secoli!)che lei rimase a fissarlo prima di salire sul taxi e scomparire nella notte.


Ore 11.50.pm. Fine dello spettacolo II
Mentre Kate e Lexy parlavano con il taxista per avere un passaggio a casa, Alice si era voltata a fissare il lungo fiume illuminato dalla luna. Scorse un buffo mimo che faceva divertire due bambine e la loro mamma e sorrise spontaneamente.
Si girò verso il teatro e notò un uomo che aveva già visto di sfuggita pochi secondi prima, intento ad accendersi una sigaretta. Ora Mr.X la fissava, a bocca aperta, per giunta. Arrossì leggermente, ma si sforzò di guardarlo negli occhi. Neri come pece. Sentì una scossa lungo tutta la schiena.
Kate la richiamò alla realtà, dicendole di salire sul taxi. Alice obbedì e chiuse la portiera, lasciandosi il giovane uomo alle spalle.
  
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