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Autore: daphne 92    27/08/2024    0 recensioni
Quattro confraternite, quattro tradizioni, quattro modi di vita diffenti.
Questo è l'Helmest college, collegio per maghi pieno di segreti e misteri, perchè i panni sporchi qui non si lavano in famiglia ma nelle segrete delle confraternite.
è proprio in questo mondo che arriverà Tyler, un ragazzo ribelle e problematico dall'oscuro passato e dalle doti straordinarie.
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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-Vi do il benvenuto alla notte delle confraternite! Non sarà una notte tradizionale, tutte le confraternite combatteranno insieme per stabilire la loro dominanza nel campus, la confraternita vincitrice sarà quella che al sorgere del sole avrà più membri ancora in piedi, naturalmente è fortemente proibito uccidere.- disse il preside, mentre gli indefiniti si agitavano come pecore in mezzo ai lupi.
La confraternita della terra ululò entusiasta, era una notte di luna piena, i loro poteri da licantropi erano al massimo, il preside gli aveva fatto un gran favore.
Con la luna piena erano più veloci, più forti e il veleno delle loro zanne ancor più mortale per i vampiri.
- I capitani vengano a ritirare le loro bandiere di resa, a chiunque si arrenderà non verrà fatto alcun male- disse sorridendo il preside guardando in particolar modo Lila che si trovava sola.
-Per la casa della terra Wade Grimm- disse il preside orgoglioso, suo figlio era al primo anno di scuola e ovviamente già nella confraternita della terra.
-Un figlio, interessante- disse Tyler sorridendo perverso.
-Per la confraternita dell’aria, Blake Dragov- disse il preside spostando lo sguardo verso Tyler, cercando di coglierne le reazioni.
-Quello è tuo cugino!- disse scioccata Victoria mentre un ragazzino gracilino si avvicinava al preside imbarazzato, aveva una camicia bianca troppo larga per lui, capelli completamente bianchi e degli occhiali spessi come fondi di bottiglia.
-Per la confraternita dell’acqua, Lila Mako- disse il preside, Lila si avvicinò con passo regale al podio e Tyler non potè fare a meno di ammirarla, non mostrava segni di paura.
Tyler fece qualche passo verso Lila per poi bloccargli la strada.
-Fanne buon uso- disse Tyler evocando il tridente di Atlantide per poi passarlo a Lila, che rimase spiazzata da questo gesto, era un immenso gesto di fiducia e sottomissione rinunciare al suo scettro in pubblico.
-Non avresti dovuto- disse Lila allontanandosi a grandi falcate, con il tridente in mano mentre tutti gli occhi erano su di lei, nel frattempo il preside aveva già consegnato la bandiera agli indefiniti.
-Infine per la confraternita del fuoco…Derek..- disse il preside ma s’interruppe quando vide che Derek non accennava a muoversi mentre Tyler stava avanzando verso di lui.
-Prega che questa notte non accada nulla a Lila e ricorda che nella foresta con me ci sarà anche tu figlio- sussurrò Tyler all’orecchio del preside, per poi incendiare la bandiera della resa e lasciarla cadere ai piedi del preside.
-Questa è la nostra notte, Mason vai a proteggere Lila. Melanie, Derek, Rachel, Victoria…uccidete tutto ciò che si muove- disse Tyler lanciando la prima sfera infuocata verso un albero ed uccidendo un membro della confraternita della terra che si era mimetizzato.
-Ai tuoi ordini principe- disse in coro i membri della confraternita del fuoco con gli occhi rossi per poi prendere strade diverse.
-Qui qui qui cuginetto, è tempo di giocare- cantilenò Tyler vagando per la foresta in cerca di suo cugino.
-Eccoti qui- ridacchiò divertito Tyler quando trovò il cugino in una radura circondato da una scorta di tre fate dell aria, tutte già trasformate.
-Vediamo cosa sai fare- disse Tyler evocando Iustitia Infernalis, la spada incandescente apparve in tutta la sua maestosità tra le sue mani, quando le fate la riconobbero provarono a scappare ma Tyler le bruciò tutte tranne una alla quale tagliò le ali.
-Cosa ti ha detto il caro zietto della nostra amata spada di famiglia? A parte che voi non sarete mai degni di impugnarla?- disse Tyler divertito avvicinandosi a suo cugino che era terrorizzato, sicuramente se l era anche fatta sotto.
-Ogni persona che muore uccisa da lei…non avrà mai la pace, la sua anima sarà per sempre imprigionata nella spada, costretta a fornirgli magia e potere…per l eternità- balbettò piangendo il ragazzino, mentre Tyler gli passava la punta della spada lungo il collo.
-Esatto!- disse Tyler guardando negli occhi il cugino, mentre con un colpo secco lo decapitava.
-Porta la testa al tuo signore, raccontagli ciò che hai visto, digli che vivi perché Re Drake è stato magnanimo con te- disse Tyler alla fata senza ali che stava agonizzando a terra.
-Tyler, l abbiamo preso vivo, proprio come ci avevi chiesto- disse Melanie avvicinandosi con un ragazzino ammanettato, Wade Grimm.
-Perfetto, gli altri della terra?- disse Tyler pulendo sui pantaloni Iustitia Infernalis, mentre osservava la fata dell aria che con uno sforzo enorme si smaterializzava con il corpo di suo cugino.
-Morti- confermò Victoria ancora lontana da dove si trovava Tyler, ma capace di sentirlo.
-È quella che credo che sia?- chiese Melanie con gli occhi fissi sulla spada, l aveva vista solo nei libri, sembrava che il suo potere oscuro ti chiamasse.
-Si, è il mio giocattolo preferito- disse Tyler accarezzando la spada con due dita.
-Re- mormorarono con devozione le ragazze.
-Andiamo a parlare con il preside- disse Tyler facendosi strada nella foresta, regnava un silenzio irreale.
-Mason ha fatto rapporto?- chiese Tyler senza voltarsi.
-No, ma non puoi essere debole adesso- disse Victoria, spronandolo ad avanzare, non era il momento di pensare a Lila.
Quando arrivarono nella radura fu subito chiaro perché Mason non avesse fatto rapporto, si trovava ricoperto di sangue ai piedi del preside.
Lila invece era tenuta come ostaggio da uno dei professori della scuola, chiaramente affiliato alla confraternita della terra.
-Dovevo salvaguardarmi quando hai minacciato mio figlio, vedo che ho fatto bene- disse Grimm spavaldo, sapeva di aver Tyler in pugno.
-Andiamo avanti con il nostro piano, sgozzalo Tyler- sibilò Victoria prendendo Wade per la gola con Rebrum Mors, la sua frusta infuocata.
-Dammi mio figlio e lascerò andare Lila, nessuno deve farsi male Tyler- disse il preside cercando di convincere Tyler, le urla di dolore di Wade riecheggiavano nella foresta.
-Mi dispiace..- mormorò Tyler per poi spostare lo sguardo su Iustitia Infernalis.
Guardando Lila negli occhi Tyler sgozzò Wade, preso da una furia cieca il preside provò a pugnalare Lila all addome ma intorno da lei apparve una barriera azzurra che respinse Grimm e lo fece volare a metri di distanza.
Lila corse incontro a Tyler e lo abbraccio piangendo sommessamente mentre tutti fissavano la scena impietriti.
-Ti avevo detto che al sorgere del sole saresti stato ai miei piedi- disse Tyler duramente avvicinandosi a Grimm.
-Pensi che questa sia stata un dimostrazione di forza? Uccidere un ragazzino innocente ha solo dimostrato che sei uno psicopatico e giuro che ti farò provare lo stesso dolore- disse Grimm minaccioso per poi scomparire in un vortice verde.
-Complimenti Tyler, potresti aver dato inizio alla tua prima guerra- disse Derek grattandosi la barba innervosito.
-Cosa diavolo ti è passato per la mente!- urlò Lila appena furono soli in casa.
-Sapevo che non ti sarebbe successo nulla, la voce nella mia testa me lo ha spiegato- disse Tyler cercando di giustificarsi.
-E questo dovrebbe tranquillizzarmi? Mi sarei sacrificata volentieri se il mio sacrificio avesse avuto senso, ma quello che avete fatto in quella foresta ne era privo- disse Lila, livida dalla rabbia.
-Era un atto di forza, tu stessa mi hai detto che era necessario- disse Tyler adesso anche lui arrabbiato.
-Un atto di forza sì era necessario, ma quello che hai fatto tu è solo follia! In una notte sei riuscito a rompere tutte le alleanze, hai ucciso due principi ereditari! Come spiegheremo al consiglio dell’acqua che non abbiamo più l’alleanza con i licantropi? Chi dirà alla congrega suprema che hanno perso le fate dell’aria? Hai dato forza ai ribelli di Atlantide in questo modo, ma soprattutto hai messo ancor più in pericolo Charlotte! Tu sai difenderti a quanto vedo, a me non interessa se muoio…ma Charlotte? Lei è innocente ed indifesa! Chi la difenderà? I tuoi amichetti della congrega? Sanno solo uccidere Tyler!- disse Lila continuando ad urlare finchè Lottie non iniziò a piangere nella stanza accanto.
-La prendo io.- disse Tyler sentendo la figlia piangere.
-Sei ricoperto di sangue, non ti avvicinerai a Lottie così- disse Lila categorica andando nella nursery per poi chiudere la porta a chiave.
Tyler si sentì immensamente solo e vuoto, tutto il senso di colpa per quella notte gli ricadde addosso mentre il pianto di sua figlia riempiva la casa e la sua incapacità di raggiungerla lo pienava di tristezza, si sarà sentito così inerme Grimm mentre lui stava uccidendo suo figlio?
Decise che lui non sarebbe mai stato come Grimm, avrebbe sempre protetto sua figlia e così rispettando le richieste di Lila lasciò la casa ma rimase di guardia dal vialetto della casa del fuoco.
-Che fai qui fuori?- chiese Derek aprendo la porta della casa del fuoco, trovando Tyler seduto nel portico.
-Non mi vogliono a casa, ma devo comunque sorvegliarle.- disse Tyler fissando la finestra della camera a piano terra, quella in cui dormiva Lottie e adesso anche Lila.
-Suppongo che tu abbia messo tutte le protezioni possibili sulla casa.- disse Derek mettendo una mano sulla spalla di Tyler.
-Certo, per chi mi hai preso?- disse Tyler indignato.
-Per un tipo patetico che vive nel mio portico, vieni in casa- disse Derek dando la mano a Tyler per farlo alzare.
-Non dovrei perderle di vista- disse Tyler lanciando un ultimo sguardo alla casa dell’acqua.
-Andiamo, ha un aspetto patetico, sei ricoperto di sangue secco, sembri un barbone serial killer….ci facciamo una birra?- disse Derek facendolo entrare.
-Meglio una vodka, abbiamo fatto un casino amico- disse Tyler sconsolato, lasciandosi cadere sul divano di pelle nera.
-Si, l’errore è stato anche il nostro, dovevamo fermarti, non ne abbiamo avuto il coraggio- disse Derek allungando un drink a Tyler.
-Promettimi Derek che quando penserai che sto sbagliando me lo dirai.- disse Tyler guardando il suo confratello negli occhi.
-Certo, mi dispiace per quel che ti ho fatto, ho perso il controllo..- disse Derek iniziando a scusarsi per la decima volta.
-Perdo il controllo in continuazione Derek, so come ci si sente, guardami! Sono ricoperto di sangue, ho ucciso una generazione di licantropi, molti dei quali ragazzini innocenti..- disse Tyler, adesso il senso di colpa stava avendo la meglio.
-Pensavi che fosse la strada giusta..- disse Derek cercando di giustificarlo.
-Ho bisogno che tu sia il mio Autocontrollo Derek…puoi essere il mio secondo?- chiese Tyler supplicando con lo sguardo l’amico.
-Certo, sarà un onore- disse Derek annuendo.
-Riguardo alla spada..so cosa vuoi che io faccia ma..- disse Tyler in imbarazzo.
-Non puoi aprire le porte infernali solo perché io voglio la mia mamma, lo capisco Ty, a mente fredda lo so- disse Derek annuendo.
-Amico, sta arrivando Lila.- disse Derek affacciandosi alla finestra, avevano dormito per tutto il giorno ed adesso era buio pesto.
-Non è Lila!- disse Tyler correndo fuori, una sconosciuta era sul vialetto della casa dell’acqua, indossava vestiti tipici di Atlantide.
Quando la sconosciuta si voltò i suoi occhi blu intenso brillarono sotto la luna, aveva la pelle quasi trasparente, i capelli castano scuri e i lineamenti del suo viso non sembravano neanche umani, erano spigolosi, aveva gli zigomi alti ed era magra in modo inverosimile.
-Non ti muovere- disse Tyler minacciandola con una sfera infuocata mentre Derek quando la vide si bloccò, sembrava congelato sul posto.
-Derek! Che diamine legala!- disse Tyler perdendo la pazienza.
-Lei è…- disse Derek assorto, incapace di muoversi.
-Non lo dire neanche Der- disse Tyler stordendo la ragazza.
 
 
 
 
   
 
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