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Autore: Davatar    28/08/2024    0 recensioni
Uno scontro rituale di un antico popolo guerriero del mare è solito trascendere in qualcosa di particolarmente licenzioso, se ad affrontarsi sono un uomo e una donna disposti a ricorrere a ogni loro mezzo a disposizione pur di soggiogare l'avversario senza fargli troppo male; prodigandolo, al contrario, di quanto più bene possibile, assicurandosi che sia più di quanto riesca a sopportarne.
[contiene SEX Battle piacevolmente sobria e scorrevole, condita dal fascino di tempi antichi, civiltà perdute e chissà... forse anche tradizioni dimenticate?]
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Medioevo
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Sangue, Onore e Voluttà
quando l'ardore della battaglia confluisce (e alimenta) qualcosa di ben più licenzioso

 

 

Da qualche part,e nel cuore di un vasto oceano, si erge un’isola dalle coste frastagliate e punteggiate da scogliere imponenti, dove le onde si infrangono incessantemente creando un'atmosfera di potenza e mistero. Il popolo che la abita è noto per la sua cultura guerriera e per la sua intima connessione con il mare. Sono navigatori esperti, abituati a solcare le acque a bordo di longboat splendidamente decorate, abbellite con simboli che narrano le gesta dei loro antenati.

Queste imbarcazioni sono realizzate con legno locale e rivestite con pelle di pesce, rendendole agili e veloci, perfette per affrontare tempeste e avventure. Le abitazioni sono costruite su palafitte, collegate da una rete di ponti in legno che serpeggia fra le rocce. All’interno, sono adornate da sculture in legno che rappresentano le divinità marine, esseri venerati per proteggere i guerrieri durante le loro battaglie e per garantire raccolti abbondanti dalla pesca.

Nonostante il loro spirito guerriero, gli abitanti dell’isola sono anche abili artigiani: creano oggetti utili dalla madreperla, tessono arazzi con motivi del mare e producono armi affilate e ornamentali, dimostrando una maestria che si è tramandata di generazione in generazione. In questo angolo remoto del mondo, la leggenda vuole che questo popolo sia protetto dalle divinità del mare, che benedicono le loro gesta e li guidano nei momenti di bisogno. Così, l'isola continua a prosperare, come un faro di forza e tradizione per i suoi fieri abitanti guerrieri del mare.

La vita quotidiana di questo popolo è caratterizzata da un ardente spirito comunitario e da riti che celebrano il mare. Ogni anno, si tiene una grande festa in onore del Dio del Mare, durante la quale gli abitanti danzano a ritmo di tamburi, indossando armature decorate con conchiglie e coralli. Il momento più importante della celebrazione prevede una competizione per dimostrare la propria bravura nelle abilità combattive, in cui due clan sfidanti scelgono rispettivamente un maschio e una femmina che li rappresenti.

Si tratta di un'importante espressione sociale e culturale che riflette i valori di onore, coraggio e giustizia, e ha lo scopo di rafforzare i legami tra i membri della comunità. Questi eventi richiedono non solo abilità marziali, ma anche una profonda comprensione delle norme e dei valori del loro ambiente sociale e soprattutto, come si andrà a vedere, un buon controllo delle proprie pulsioni.

Una guerriera dal fisico snodato e potente si prepara al combattimento. I suoi lunghi capelli biondi, intrecciati in elaborate trecce, fluiscono lungo le spalle, adornati da piccole perline di legno e metallo che brillano alla luce del sole. Il suo viso, abbronzato e segnato da piccole cicatrici, esprime una determinazione incrollabile. I suoi occhi, di un blu profondo e ghiacciato, riflettono la durezza e la passione della vita in mare.

Indossa una tunica di pelle di animali stretta attorno alla vita da una cintura in cuoio, mentre i suoi polsi e le sue braccia sono avvolti da bracciali di metallo battuto, simbolo della sua forza guerriera. La gonna, larga e pratica, le consente di muoversi agilmente in battaglia, mentre stivali di cuoio robusto la proteggono durante le lunghe marce.

Un uomo alto e muscoloso si avvicina con cautela. Il suo passo è sicuro ma rispettoso. Vestito con una tunica di lana spessa e pantaloni di cuoio, ha il viso coperto da una folta barba rossa, che si intreccia con ciocche di capelli scuri. La sua spada, un'arma imponente con una lama larga e affilata, è impugnata con sicurezza, e il suo sguardo è fieramente concentrato sulla sua avversaria. Ha un tatuaggio di un lupo sulla spalla, simbolo di forza e lealtà.

Attorno a loro si raduna adesso la folla. Le voci si mescolano in un coro di incitamenti e applausi, mentre i due clan si preparano a sostenere i rispettivi campioni. Le voci si mescolano con il rumore delle bande che suonano melodie ancestrali con i corni da guerra, creando un'aria di attesa e trepidazione. Il battito dei tamburi rimbomba nel petto di tutti, accompagnando il ritmo crescente della tensione.
 
La donna solleva lo sguardo verso il cielo, assaporando il profumo della libertà e della sfida. La tensione nell'aria è palpabile e il battito del suo cuore sembra sincronizzarsi con i tamburi che risuonano in lontananza. Sa che ogni combattimento è un'opportunità per dimostrare il suo valore, non solo come guerriera, ma come leader e simbolo di una comunità orgogliosa e fiera. Con un ultimo respiro profondo, si prepara ad affrontare il suo avversario, pronta a combattere con tutto il suo coraggio e la sua forza.

Quando finalmente i due guerrieri si avvicinano, il silenzio cala improvvisamente. Il terreno su cui poggiano i piedi diventa un luogo sacro, dove il destino di entrambi sarà deciso. La donna, sorpresa ma non intimidita, fissa l’uomo per un momento, esplorando il suo aspetto. Una scintilla di interesse le attraversa gli occhi, ma rimane ferma e cauta.

Con un cenno del capo, si scambiano un ultimo sguardo, un misto di rispetto e rivalità. Poi, con un grido di battaglia, si lanciano l'uno contro l'altro, dando inizio a un confronto che trascende la mera competizione, diventando un rituale di onore e coraggio, per dimostrare la loro forza in un mondo dove solo i più valorosi possono lasciare un segno duraturo. Entrambi sono guerrieri, e il terreno sotto i loro piedi diventa il palcoscenico di una danza di spade, un equilibrio di forza e abilità che darà vita a una nuova comprensione tra due anime affini, unite dalla passione per l'arte della guerra.
 
I due si muovono agili, mettendo in mostra la loro abilità nel combattimento. I colpi risuonano mentre le lame si incrociano, scintillando nella luce opaca. Ogni movimento esprime una storia di addestramento e passione per la battaglia. Il clangore del metallo è un richiamo di potenza e controllo; ogni colpo è carico della forza di una tradizione che dura da secoli; ogni passo è un segno del loro impegno per garantirsi la vittoria.
L'eleganza e la forza della donna sono sorprendenti; con determinazione e concentrazione, esegue movimenti fluidi e precisi. La sua spada scintillante riflette la luce del sole pallido. Si sposta avanti e indietro, eseguendo colpi e parate come se stesse danzando. Ma l'uomo è implacabile: con un affondo preciso, riesce a disarmarla, mandando la spada a rotolare sul terreno. In quel momento, una strana alleanza si forma nell'aria, un rispetto reciproco che trascende le parole.

Senza armi, i due guerrieri si scambiano sguardi intensi. La donna sa di dover trovare un modo per riprendere il controllo e lancia un attacco deciso. La lotta si fa bruta e primordiale, e i due cominciano a combattersi a mani nude, spingendosi e strattonandosi con foga. La loro energia è contagiosa, e i vestiti iniziano a strapparsi sotto la forza delle loro mosse. Ogni colpo è accompagnato da risate e grida di sfida, mentre la tensione tra i due cresce. Gli spettatori osservano con sempre maggior interesse.

Mentre il combattimento si intensifica, la lotta diventa un gioco di seduzione e rivalità. La donna afferra ciò che rimane dell'armatura dell'uomo, strappandola via in un attimo di abilità e sorpresa. L'uomo, in risposta, le svuota le spalle del suo vestito, rivelando la pelle chiara e segnata da graziose cicatrici di battaglia. I loro corpi ora sono esposti, e la lotta evolve in qualcosa di più intimo e profondo. L'attenzione degli spettatori è adesso rivolta esclusivamente su di lei.

La tensione dell'incontro aumenta, e mentre i due continuano a lottare, ciascuno rivela la forza e la bellezza del proprio corpo. I loro movimenti diventano sempre più intimi, e l'energia della lotta si trasforma in una danza passionale. In quello spazio di connessione e sfida, i loro respiri si fanno più ravvicinati e il loro sguardo si incrocia. La lotta si trasforma in un abbraccio ardente, e, sopraffatti dalla passione, si abbandonano l'uno all'altra, lasciando che le loro anime si intreccino in un momento di pura intensità.

Le mani si muovono con decisione, esplorando zone ignote, mentre i respiri si fanno sempre più affannosi. Il campo di battaglia diventa un rifugio per la loro passione, e i due guerrieri, dimenticando le rivalità, si abbandonano alla chimica che li unisce. Il combattere si trasforma in un tango di corpi, e la danza di desiderio culmina in un'intesa profonda e primordiale, dove ogni grido di sfida si mescola a gemiti di piacere, celebrando la vita e la connessione tra loro. Questo incontro, nato dal combattimento e dalla fiera sfida, si trasforma in un momento di complicità unica, una celebrazione della loro forza, della loro natura selvaggia e dell'ardore che permea ogni istante della loro esistenza.

La tensione aumenta, e con essa la connessione fra loro si intensifica. Mentre continuano a spingersi e ad avvinghiarsi l'uno con l'altro, l'atmosfera di competizione si fa sempre più accesa, fino a che entrambi non si trovano sull’orlo dell’abbandono. E in questo momento, la sfida sembra quasi dimenticata, mentre si lasciano andare completamente all'estasi, senza più pensare a chi abbia vinto o perso.

È solo quando uno dei due si rimette in piedi, lasciando l’altro a terra, in preda, ancora, agli spasmi di piacere e al dolore delle ferite, che il battito dei tamburi riprende, sancendo la ripresa dei festeggiamenti. Gli spettatori, rimasti fino a quel momento immobili e in rispettoso silenzio, come se niente di così spudorato abbia avuto luogo davanti ai loro occhi, e abbiano assistito a null’altro che alla normale prassi di questi incontri, quando ad affrontarsi sono un uomo e una donna, acclamano il clan il cui rappresentante è risultato vincitore. Il clan di chi ha perso, invece, si dilegua, lasciando l’ex oramai loro rappresentante lì dov’è, alla mercé degli sguardi e dell’irrisione di tutti... e dell'appetito dei corvi, che si preparano a banchettare sulle ferite ancora fresche.
 
 

Fine
  
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