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Autore: Maggie_Lullaby    22/09/2009    20 recensioni
Lexi è una sedicenne testarda e dalla lingua affilata che vive in un mondo tutto suo pieno di ideali e stili di vita.
Maggie è una ragazza timida a innocente, incapace di dire di no e di vivere tranquillamente la sua vita.
Maryl è una ventenne che aspira a una grande carriera, ma è bloccata da un padre testardo e da due sorelle che hanno bisogno di lei.
La vita di tre sorelle si mescola a quella dei Jonas Brothers
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Brothers&Sisters'
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Ciaoooo!!

Mamma mia, ho iniziato il liceo classico ed è davvero duro e pesante, ma i prof sono super simpatici (per ora XD)!!
Bene, ragazze, non faccio altro che ripeterlo ma fidatevi questa volta sul serio manca poco per i Mick, ve lo giuro su questa storia che per me è quasi una figlia.

Siamo arrivate al momento clou della storia, spero che il capitolo vi piaccia, ma scusatemi se è un po' corto, ma non potevo perdermi a raccontare dettagli insignificanti quando la vicenda si racconta in queste cinque pagine.

Passiamo ai ringraziamenti!

Niki_CuLLen: si sa che la scuola rimbambisce, ma ahimè bisogna andarci, non ho mai capito il motivo, si può studiare (o far finta, è uguale XD) a casa!! Pf... coooomunque, certo, ci credo che non hai fatto cadere tu Matt in quella vasca di squali *occhiata complice* e chi oserà dire il contrario subirà la mia ira!! Un bacione!

Lilian Malfoy: l'avrei fatto anch'io, però per seguire meglio la storia dovevo prima pubblicare questo capitolo, poi si vedrà, perchè è ovvio che succederà qualcosa mooolto presto *me sadica* Un bacione!!

Melmon: cara, non si tratta più di mesi, ma poco poco poco, a meno che internet non mi lasci nuovamente *spera il contrario*. Bon, la tua FF è meravigliosa *.* aggiorna presto, mi raccomando. Un bacione!

nes95: i cellulari non so chi li ha inventati, a volte vorrei fargli una statua in suo onore altre vorrei ammazzarlo!! Vabbè, cara, tu sai tutto, tanto... mannaggia a te che mi estorci gli spoiler e mannaggia a me che sono troppo buona per dirti di no... Un bacione!!

MeneguzzinaJonassina: i tuoi complimenti sono una mano del cielo (è così che si dice...?), ti adoro sul serio!! Coooomunque, per te ovvio che scriverò un capitolo dedicato solo ai Jexi, dammi solo il tempo e l'occasione per trovare un momento da dedicare solo a loro... mi hai fatto venire un'idea in questo esatto momento!! Dovrai aspettare ancora un po', però ci sarà un capitolo solo Jexi!! Un bacione!!

annina94: ti ho scritto tutto in una mail, ti prego spero che tu non te la sia presa e ti prego leggi questo capitolo, se vuoi non recensirlo, ma leggilo e se vorrai continua, io scrivo per voi lettrici in modo particolare e per me un po' meno, lo so di aver allungato fin troppo questa storia dei Mick, ma fidati se questa volta ti dico “manca poco”... Un bacione!

jeeeeee: tesoro, no, amor cara, io ti voglio bene, non uccidermi!! Fidati, fidati, fidati se ti dico che manca poco!! Come ho scritto sopra siamo arrivati al momento clou fra i Mick!! Ti preeeeeeego perdonami, un bacione!!

ada12: sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto!! Spero sia lo stesso anche con questo anche se è un po' corto e mi è venuto una schifezza.

JonasBrothersFan: ma grazie cara per i complimenti!! No, non so di essere brava, anche se sentirmelo dire mi fa taaaaaanto piacere *.* Ma lo sai che io ti adoro? Te e la Ele, siete fantastiche e non vedo l'ora di incontrarvi!! Mancano 42 giorni!! Un bacioneee!!

jonas_princess: oh, come ho detto, manca poco, ma poco poco pocoooooo!!!! Sì, leggendo questo capitolo capirai tutto, ovvio, eh eh. Grazie per il buona fortuna, ne avrò bisogno XD. Un bacione!!

Mon Amour: chissà se avrai capito che questa sei tu... coooooomunque coco2 mia, Ele cara, tu tanto sai cosa accadrà... eh eh... ma spero ti piaccia come l'ho scritto; detto sinceramente a me non piace affatto -.- Perchè lo pubblico? Perchè non so fare di meglio!! Un bacione one one!!!

DarkViolet92: ehm... sai che non so di cosa tu stia parlando? -.- Sarà che sono stanca, ma non me lo ricordo? Me lo scrivi in una mail, please? Cooooomunque, grazie per i complimenti e aggiorna presto!! Un bacione!!

mione94: cara, la uccidiamo in due!! Anche se i diritti di Emma li ho affidati a Niki_CuLLen... vabbè, lasciamo stare, dicevo?? Ah, sì, beh, intanto TU vedi di aggiornare presto, che senno non so che ti faccio!! Sul serio, l'attesa mi sta uccidendo e tu non mi vuoi morta, vero? Per lo meno per sapere come andrà a finire con i Mick o il seguito di Brothers and Siters, no? Un bacione!!

_Crazy_Dona_: ma no, non si capisce ce odi Emma XD. Non ti preoccupare in tal caso non sei l'unica!! La tua storia è magnifica te l'ho mai detto, sì? No? Forse? Bo? Io la amo, sei bravissima e grazie per recensirmi!! Un bacione!!!

Il capitolo 27 è in fase di lavorazione, spero lo gradiate quanto io stia amando scriverlo!! Vi adoro tutte!!
Capitolo 26. When The Magic Brokes


Passarono i giorni e, mentre Maryl si riprendeva dopo l'ennesimo vestito firmato sporco, Lexi iniziava a pensare cosa organizzare per il suo primo mesiverasio con Joe.

Maggie, intanto, era depressa. Non era più riuscita a vedere Nick da sola dopo il loro appuntamento, la sera prima, e tutte le volte in cui si erano sentiti era accompagnato da Emma.

A Maggie non piacevano tante cose, tipo i formaggi stagionati, il cioccolato, i falsi e i serpenti, ma Emma era un'altra cosa; Emma la odiava.

Quindi il suo comportamento scontroso e brusco nei suoi confronti era accattato e addirittura condiviso dalle sue sorelle e dai fratelli Jonas.

Lexi capiva la sorella, anche se al posto suo sarebbe andata da Emma e gliene avrebbe dette quattro, se non otto, ma la sua gemella era troppo buona e questo, spesso, non è un pregio, ma un difetto.

Certo, avrebbe potuto intervenire lei, non le costava nulla incontrare Emma e mandarla a quel paese nel modo più maleducato possibile, ma in questo modo rischiava solo di compromettere le riprese di JONAS e di ricevere la disapprovazione di Maggie, quindi meglio starsene al suo posto zitta e mesta, aspettando che quell'attrice da quattro soldi prendesse il largo per la sua amata Costa Azzurra.

Lexi era una ragazza molto impulsiva, pensava una cosa e la faceva, ma stranamente per quella situazione aveva riflettuto a lungo, pensando a tutto quanto con estrema lentezza.

Maryl, dal canto suo, se una parte di lei pensava ancora ai mille modi più uno per ammazzare Emma, con l'altra rifletteva che il suo primo mesiversario con Kevin era sempre più vicino, esattamente otto giorni dopo.

- Maggie! - la chiamò Lexi dalla sua camera, seduta a terra in mezzo a un mucchio di vestiti e vecchie foto.

La mora uscì dalla sua stanza ed entrò in quella della gemella con passo strisciato e lo sguardo basso.

- Sì? - chiese, mogia.

- Oh, sei arrivata... Dio, che faccia da funerale, chi è morto? - cercò di essere spiritosa la rossa.

- Il mio io interiore – ripose Maggie. - Che c'è?

- Oh, niente, ti volevo parlare, non so, fare qualche chiacchiera – minimizzò Lexi con un gesto della mano. - Propongo pizza e gelato solo noi due!

Maggie la guardò storcendo le labbra e fissandola storta.

Lexi la guardò entusiasta, tanto che la sua gemella, dopo un tentennamento iniziale, annuì.

- Va bene – accettò, - quando?

- Questa sera? - chiese. - No, anzi, facciamo una passeggiata adesso, e poi andiamo a mangiare qualcosa insieme, magari da Giorgio, adoro quel posto! Tanto Maryl sta sera si piazza qui in casa con Kevin a farsi le coccole, non è necessario che noi due assistiamo a quello spettacolo.

- Ma non ti vedi con Joe? - chiese la mora.

- Non devo necessariamente uscire con lui tutte le sere, sai? E poi lui voleva passare un po' di tempo con Frankie, non hai idea di quanto fossero eccitati quei due per questa serata in compagnia. Credo che andranno al cinema... Comunque, sei pronta? Andiamo, io avverto Maryl.

A volte l'entusiasmo di Lexi riusciva a spiazzare chiunque, e Maggie non era da meno, nonostante fosse sua sorella quei suoi cambiamenti d'umore improvvisi la rendeva spaesata sempre.

- Okay – riuscì a mormorare, prima che la rossa uscisse dalla sua stanza quasi saltellando.

Dieci minuti dopo stavano camminando nel parco vicino a casa Campbell e la loro destinazione era il gelataio lì vicino.

- Allora – disse Lexi, squadrando la sorella, - come stai?

- Andrà meglio quando Malefica se ne andrà in Costa Azzurra e lascerà Nick solo a me – sbuffò. - Ieri mi ha dato un bacio.

Lexi si paralizzò e deglutì attentamente.

- Bacio? - biascicò infine.

- Oh, non bacio bacio, solo un bacino all'angolo della bocca – arrossì al ricordo, - è stato così dolce.

La rossa respirò profondamente e prese sottobraccio sua sorella; loro erano più che gemelle, erano migliori amiche.

Non appena arrivarono in gelateria presero un cono per ciascuno e si sedettero all'ombra di una grossa quercia del parco, dimenticando per qualche istante tutti i loro problemi.


Sei il primo mio pensiero che

al mattino mi sveglia

(Max Pezzali; Eccoti)


- Basta, questa cosa deve finire, ora! Emma, non ne posso più di te, lo capisci o no? Sparisci! Non ti voglio più vedere in vita mia, neanche in fotografia! Vattene in Costa Azzurra o dove diavolo te ne devi andare. Vai via! - gridò Nick, camminando avanti e indietro per la stanza.

Joe si mise ad applaudire piano, le sopracciglia inarcate per la sorpresa, mentre il sedicenne si voltava verso di lui, rosso di imbarazzo e rabbia.

- Bravo Nick! Ottimo discorso, ti do un consiglio, però, dillo ad Emma e non alla tua immagine riflessa – beffeggiò, con un piccolo sorriso il diciannovenne.

Nick grugnì, arrabbiato, dando le spalle allo specchio davanti al quale stava facendo pratica.

- Mi stavo esercitando – sbuffò, - oggi dico ad Emma tutto quello che deve sapere.

Joe annuì, comprensivo, e squadrò il fratello minore.

- La inviti a casa o la porti fuori? - domandò.

- Fuori, se sono fortunato qualche paparazzo ci seguirà e vedrà mentre la “lascio”, così non potranno più fare supposizioni sul fatto che noi due stiamo insieme e che io tradisco Emma con Maggie – sbuffò.

Giusto quella mattina Kevin era tornato a casa con la faccia mogia mogia, tenendo in mano un giornale scandalistico a loro sconosciuto, che ritraeva per tutta la copertina Nick e un cuore disegnato nel petto diviso a metà con nella rispettiva parte una foto di Maggie e l'altra di Emma.

Appena l'aveva vista Nick era andato fuori di testa, urlando e strepitando come un matto, e allora aveva deciso che non ne poteva più, che se ne fregava se le riprese di JONAS forse non sarebbero state terminate; ciò che importava era che lui e Maggie sistemassero le loro divergenze e che Emma se ne andasse finalmente una volta per tutte.

- Quando vi vedete? - chiese Joe.

- Abbiamo appuntamento fra mezz'ora da Sturbacks, ci vediamo lì, le offro da bere e le parlo il più civilmente possibile, ma se insiste sarò costretto davvero ad alzare la voce e che vada a farsi benedire la galanteria! - disse Nick. - A questo proposito, io vado.

- In bocca al lupo! - gli augurò il mezzano.

- Crepi – sussurrò il sedicenne, uscendo di casa richiudendo la porta dietro di sé.

L'aria era afosa e faceva caldo, nonostante i meteo dicessero che fra qualche giorno avrebbe piovuto, il che era strano dato che non accadeva da quasi due mesi.

Le strade di Los Angeles erano affollate e trafficate come al solito: i bambini gridavano, i lavoratori strepitavano, gruppi di adolescenti passeggiavano per strada ridendo.

Nick si calò i suoi amati ray ban sugli occhi e fece lo stesso con il cappellino da baseball degli Yankees che teneva sempre con sé, per ogni evenienza.

Sturbacks era a una quindicina di minuti a piedi da casa Jonas e a Nick piaceva camminare, soprattutto se era in buona compagnia o aveva con sé il suo amato iPod.

Si tastò le tasche dei jeans ed estrasse il suo iPod nano, infilandosi le cuffie nelle orecchie e mettendo una canzone a caso della sua playlist.

Millenium di Robbie Williams iniziò a risuonargli nelle orecchie, accompagnandolo per una parte del tragitto.

Nick sospirò, era stanco. Stanco di Emma, stanco di dover nascondere i suoi sentimenti a Maggie, stanco della stampa. Stanco della sua situazione attuale.

Quando arrivò davanti a Starbucks era in anticipo di un quarto d'ora, così si sedette a un tavolo vicino a una finestra e aspettò continuando ad ascoltare la musica e a ripetersi nella testa le parole che aveva scelto di dire a Emma.

Aveva pensato di iniziare con calma, parlandole civilmente e ricordandole che lui aveva una vita propria e che, detto sinceramente, lei non le interessava; ma era anche pronto, in caso di insistenza da parte dell'attrice, di prendere in mano le redini della situazione e di smettere di essere il bravo ragazzo di sempre.

Quando, con dieci minuti buoni di ritardo, Emma si presentò davanti a Nick tutto ciò che il ragazzo voleva fare gli parve impossibile: la ragazza aveva i capelli, quel giorno tinti color rosso fuoco, lasciati sciolti sulle spalle e arricciati, indossava un abito di seta bianca e aveva le labbra truccate con un rossetto color ciliegia, un'espressione fin troppo sicura di sé, forse troppo.

Nick non poteva negare che fosse una bella ragazza, perchè lo era e basta, ma sotto quella sua aria innocente sapeva che si nascondeva il diavolo in persona.

- Ciao Nick! - trillò lei quando lo vide, e gli lanciò le braccia al collo, stringendolo forte. Lui la scansò con un movimento brusco e indicò la sedia davanti a lui, facendole segno di sedersi.

Emma ubbidì con un sorriso e si accomodò accavalcano le gambe, mostrando le gambe magre.

- Fa' un caldo terribile oggi! - commentò. - Non trovi?

- Sì, sì, certo... vuoi qualcosa da bere? - domandò lui, frettoloso.

Emma fece un'espressione maliziosa.

- Non perdi tempo, eh? - sghignazzo. - Perchè no, prendo un caffè freddo.

Nick andò a fare l'ordinazione e tornò con un caffè freddo per Emma e un milck shake per sé.

- Grazie – disse lei e bevve subito un lungo sorso della bevanda. - Mmmh, squisito!

Nick grugnì un già in risposta e bevve anche lui un sorso di milck shake, forse stava sbagliando ad offrire a Emma qualcosa prima di, praticamente, mandarla a quel paese, ma i suoi genitori gli avevano insegnato la galanteria e lui era deciso a rispettare i loro insegnamenti.

- Bene, Emma, il motivo per cui ti volevo parlare è piuttosto complicato – iniziò lui, ma lei lo zittì scoppiando a ridere.

- Tesoro, ma che dici? Io sono un'attrice di successo mentre tu sei un cantante di fama mondiale nonché un mediocre attore, siamo perfetti insieme, dove vedi la complicazione?

Nicholas Jerry Jonas sapeva sopportare tante cose: come i paparazzi troppo invadenti, gossip falsi e addirittura suo fratello Joe, ma Emma non riusciva a sopportarla.

- Emma, no! - disse chiaro, serio. - Stai zitta e ascoltami!

L'attrice diciottenne alzò gli occhi al cielo e incrociò le braccia al petto, guardando il ragazzo davanti a lei.

Se Emma, oltre a Nick vedeva l'entrata del locale, Nick, invece, osservava oltre alla ragazza il paesaggio cittadino di Los Angeles.

E fu allora che lei le vide.

La prima aveva i capelli rossi, Emma non si ricordava neanche il suo nome, sapeva solo che era la fidanzata di Joe, camminava a braccetto con un'altra ragazza, mora.

Maggie. Ricordava il suo nome, non perchè per lei fosse importante, non valeva più di una cicca spiaccicata a suo parere, ma perchè i giornali scandalistici parlavano spesso di lei e della sua quasi storia con Nick.

Emma fece un piccolo sorriso malefico e vide che le due ragazze erano entrate da Sturbacks in quel momento e stavano osservando loro.

- Emma – disse Nick, serio, non aveva visto le sue due amiche dietro di lui. - Tu non mi interessi, è Maggie quella che mi piace e gradirei se...

L'attrice, appena sentite quelle parole, lanciò le braccia verso il collo di Nick e lo strinse forte per poi baciarlo con passione, le loro labbra non si toccarono per molto, solo il tempo che Maggie vedesse quel bacio e che il cantante, ancora preso dalla sorpresa, non la respingesse.

Si staccò da lui e gridò in modo tale che tutto il locale la sentisse: - Sì, anch'io ti amo, tesoro mio!

Dall'altra parte del locale due paia di occhi color muschio osservarono la scena allibiti, osservando come Emma avesse baciato Nick e detto che anche lei lo amava...

- M...Maggie – balbettò Lexi, voltando la testa verso la gemella al suo fianco.

La mora aveva lo sguardo perso dinanzi a sé, gli occhi spiritati e lucidi di lacrime che stavano per colare lungo il suo viso.

- Maggie – ripeté la rossa, ma la sua gemella rimase zitta e immobile, mentre un labbro iniziava a tremarle.

Prima che Lexi la potesse fermare la ragazza si diresse a grandi passi verso il tavolo in cui erano seduti i due piccioncini; Nick stava parlando a bassa voce, ma aveva un'espressione determinata.

La rossa la inseguì, ma Maggie era implacabile, arrivò fino al tavolo dove Nick stava ancora parlando e, a quel punto, urlò.

- Stronzo! - strillò, tirando uno schiaffo potente alla nuca del sedicenne, il quale si voltò verso di lei, un'espressione indecifrabile sul viso mentre guardava gli occhi della ragazza che aveva tanto desiderato riempirsi di lacrime ma pieni di odio.

- Maggie, non è come pensi, io... - Maggie gli tirò uno schiaffo, questa volta in pieno viso, talmente forte che la testa del ragazzo si voltò dall'altra parte, per poi tingersi subito di un rosso violaceo.

- Non dirmi cazzate, brutto stronzo che non sei altro – gridò, irata. - Vaffanculo! Ti odio! - prima che qualcosa o qualcuno la fermasse fece dietrofront e corse fuori dal locale, mentre lacrime calde le bagnavano il viso.

Lexi si avvicinò con fare minaccioso al minore dei Jonas Brothers e lo guardò con odio puro, un odio che aveva provato solo un tempo nei confronti di Joe.

- Sei uno stronzo – disse, ma anche se la sua voce era calma i suoi occhi sprizzavano odio.

- Lexi, non è vero, Emma ed io non.... - ma Nick non riuscì neanche a finire la frase che la ragazza girò sui tacchi e uscì di gran corsa dal locale, gridando il nome delle gemella.

Nicholas fece un respiro profondo e si voltò di nuovo verso Emma, i quali occhi erano allegri, felici.

- Lo sapevi? - domandò, tentando di non urlare.

Emma, in risposta, gli fece una linguaccia.

- Ecco cosa succede quando lasci Emma Roberts – disse, un sorrisetto fastidioso dipinto sul viso.

Nick si alzò con uno scatto e la fissò con gli occhi color cioccolato al latte pieni di odio.

- Va a quel paese, bastarda – dopodiché uscì dal bar urlando, sperando che Maggie fosse ancora lì.

Gli ci erano voluti due ore per conoscerla.

Una per innamorarsi.

Due mesi per potersi quasi dichiarare.

Un minuto per perderla.


Continua...

  
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