La vita è un percorso imprevedibile.
È una strada al buio.
E nel buio, un mare in tempesta.Non so perché dico queste cose a te, che nell’oscurità ormai riposi e non ricordi più come ci si senta a camminare lungo questo sentiero minaccioso.
E ormai, tanto di quel tempo è passato, che più osservo il tuo sorriso, capace di nascondere a tutti la malattia, più mi sento divisa in due realtà differenti. Mi sembra di voltarmi al mio fianco e vedere un muro di vetro invalicabile che separa il presente dal mio passato.
Io quasi non mi riconosco lì dietro.
Chissà, se lo avresti fatto tu.
La vita è fatta di cadute, e se non sai rialzarti resti a terra. È stringere i denti quando quelle ferite bruciano sulla pelle, perché se lasci che quel dolore ti pervada finirai per rimanerne schiavo.
La vita è un allenamento.
Se impari a sollevare il suo peso, diventi più forte. Ma se decidi di non provarci, ne resterai schiacciato.
Ma raccontalo a una ragazzina, che si fa carico della sofferenza del padre.
Raccontalo a una ragazzina, mentre scarta il suo cibo preferito e i vestiti diventano sempre più larghi.
Raccontalo a lei che pensava che essere forte significasse non piangere.
E invece piangendo, inizia a rinascere.
Raccontalo a una giovane donna che prende decisioni difficili.
Che da sola ha imparato ad affrontare i propri mostri.
Raccontalo a una giovane donna che scala montagne di sogni.
Che fatica ogni giorno per raggiungere la vetta, e ogni giorno ha paura di fallire.
Lotta contro tutti e subisce inganni, umiliazioni, ferite, ma decide di non demordere mai.
Raccontalo a una giovane donna mentre le scoppia il cuore d’amore e di tormento, osserva la persona che ama e immagina come sarebbe stato se ci fossi stata anche tu.
Non so perché dico queste cose, eppure io sono qui.
Su questo freddo marmo, seduta e con gli occhi fissi sulla tua foto.
A raccontarle a te.
Perché sei la persona con la quale avrei dovuto condividere tutto questo.
Everything works out in the end - Luke Willies