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Autore: Mixxo    27/09/2024    3 recensioni
(Sequel di Kindles)
Un riflesso con le guance rigate...
un fantasma colmo di rancore...
una bestia dal cuore di giovane ferita...
Due anime sanguinanti per una perdita.
I nuovi ostacoli di Hisako e Lurue son violacei agli occhi della Guardiana. Si chiede se servirà loro aiuto aggiuntivo nel rendere limpide quelle gemme opache
Genere: Azione, Demenziale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Kindles'
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Kindles 2 Cap01

Disclaimer: Il nome di Myra verrà scritto “Mira” per incomprensioni rivelate in molteplici sessioni di lettura.

Non voglio più sentire “Maira” in vita mia”

 

[Hisako Sayuki]

Corro in mezzo alla foresta. Le urla di Erion e una risata maligna mi seguono. Non posso fare nulla per lei, e non voglio morire.

Scavalco una grossa radice che sporge dal terreno. Una lancia azzurra si pianta nella corteccia dell’albero alla mia sinistra, mi ha sfiorato la mano. Mi sfugge uno strillo di terrore, la voce spettrale riecheggia ovunque.

“Le hai voltato le spalle, piccolo riflesso.”

Se quel mostro è riuscito a uccidere senza fatica le mie compagne, che possibilità ho io? La Guardiana ha scelto la persona sbagliata. Singhiozzo.

“Mi dispiace.”

Una fiammella azzurra mi appare davanti, si espande fino a formare una figura femminile: le pieghe del vestito frastagliato si trasformano in mani ossute che si tendono verso di me per poi sfumare in braci cerulee.

M’irrigidisco. Stringe una lancia simile a una fiocina, la punta è sporca del sangue di Erion. Tra poco lo sarà anche del mio.

Gli stivali di metallo spezzano un ramoscello mentre avanza verso di me.

“Che tu non voglia morire è palese.”

Arretro. La figura pianta la lancia a terra, le mie spalle sbattono contro una fredda inferriata di metallo.

Quando l’ha creata!? Mani spettrali spuntano dalle sbarre, dita gelide mi accarezzano il viso. Non ho il coraggio di muovermi.

L’Abbandonata strappa l’arma da terra e me la punta alla gola.

“Sarai più furba delle tue compagne? O preferisci raggiungerle?”

Sto tremando senza controllo, non riesco a respirare tanto ho paura. Un singhiozzo mi fa entrare un po’ d’aria nei polmoni, la punta della lancia si appoggia alla mia gola.

“P-per favore…”

 

Le note dell’ultima serie di Astral Paladins rimbombano dal telefono sopra il comodino. Le persiane sono spalancate, i primi raggi dell’alba filtrano dalle alette.

Sono sudata. “La prossima volta che Lapis attacca con una storia horror le ficco una baccagemma di Mira in bocca.”

Mi stiracchio e prendo il cellulare in mano per staccare la sveglia. L’orologio segna le sei. Corro in bagno e mi lancio dentro la doccia.

Subisco la cascata gelata e mi impongo di sbrigarmi. Quando mi avvolgo nell’accappatoio il brivido di freddo mi percorre la schiena. Sfrego le mani sulle braccia per scaldarmi. Allungo la mano verso il phon e inizio ad asciugarmi i capelli. Mi guardo allo specchio, forse dovrei considerare di tenere i capelli sciolti più spesso al posto delle codine, per cambiare.

La porta del bagno si apre. Gli occhi stanchi di Kira si riflettono sopra di me nello specchio.

“Faccio io.” Mi prende il phon dalle mani e continua per me. Ha delle occhiaie profondissime.

“Stavi studiando?”

Kira annuisce, mi passa la mano tra i capelli, scompigliandoli. “Mi serve una pausa, ti aiuto a prepararti.”

L’alito di rose e pesca mi raggiunge le narici. Sis a te serve una dormita e meno energy drink. Non ho il coraggio di dirglielo, mi ricorderebbe del periodo in cui mettevo la sveglia alle sette solo per riscattare le ricompense gratuite in alcuni gacha ormai chiusi. Dove chiusi significa Smetto di giocarli prima che mi rendano dipendente.

“Come sta andando con le tue amiche? Lo sono ancora?”

Ahia. Questa mancanza di fiducia mi tradisce. Alzo la testa, orgogliosa. “Le maghette sono destinate a diventare amiche, deve succedere qualcosa di davvero grave per creare una divisione.”

Il suono dell’aria calda è l’unico per qualche istante. Mi volto. “Non stai zitta perché credi che possa generarne uno, vero?”

“Sai essere… complicata. E pochi hanno il tempo di conoscerti abbastanza per non prendersela per alcuni tuoi atteggiamenti.”

Vorrei ribattere ma Lurue mi è esplosa addosso cinque mesi fa perché si è sentita attaccata da me. “Hm.”

La mano di Kira mi passa tra i capelli, il getto d’aria mi riscalda la nuca. “Per dire, Inui non si fa vedere da diversi giorni. Non avete litigato, vero?”

Alzo le spalle. “La dogga ha detto che aveva da fare. Ed ha ribadito che non è la nostra mascotte.” È la mascotte di Yelena, quindi quella di tutte le maghette. Non avevo considerato l’idea di non essere l’unica oltre a Mira. Un tropo abbastanza comune è che le maghette non vivano mai in città importanti, Yrff è praticamente diventata la capitale dopo l’emergenza esterni. Chissà se ho altre colleghe in giro…

“L’importante è che tu non abbia rotto altri rapporti. Hai smesso di parlare con tutti i tuoi compagni di classe precedenti dopo che ti sei trasferita.”

“E non è un problema. Parliamo d’altro.”

“Non è un comportamento-”

Parliamo d’altro.

Il sospiro di Kira mi soffia nelle orecchie. “A che ora e dove vi ha dato l’appuntamento?”

 

Sbadiglio sonoramente. Meno male che nessuno era nelle vicinanze. Non che mi interessi più di tanto, non ho una reputazione da difendere come Hisako.

Il battere di piedi sull’asfalto mi fa voltare. Lurue sta correndo verso di me. Tiene gli avambracci alzati e distanziati dalle spalle. Quella è una girly run in piena regola.

Si ferma davanti a me poggiando le mani sulle ginocchia e respirando affannata.

“S-scusa… sono in ritardo.”

“Non sei la sola.” Mi guardo attorno. Lapis non si sta nascondendo nella cassetta della posta pubblica, tantomeno nella stazione di ricarica dei robospazzini. Spunterà a tradimento quando avrà voglia.

“Beh, possiamo approfittare della cosa.”  Poso il telefono in tasca. “Interrogazione sull’ultima stagione di Astral Paladins.”

Lurue si raddrizza.

“Nome dei fan per la protagonista?”

“Eririn.”

“Modo in cui viene uccisa prima di rinascere come cattiva.”

Viene attraversata da un brivido. “Posso non dirlo?”

Sospiro. Effettivamente era rimasta traumatizzata dalla scena della fiocina, non rivanghiamola.

“Quante compagne ha?”

Lurue si guarda la mano e conta sulle dita. Alza pollice, poi indice, alza lo sguardo. “Due?”

Incrocio le braccia davanti al viso. “Bzzt! Tre, la Strega Oracolo l’hai scordata vero?”

Lurue poggia una mano sotto il mento. “La signora che dice alle compagne della protagonista dove andare?”

“Ayep.” E tutt’ora uno dei misteri più grandi della storia. La mia teoria personale è che rappresenti la Guardiana in quell’opera. “One liner badass che ha avuto da cattiva. Con intonazione.”

Lurue prende un respiro profondo. “Sii testimone della distruzione delle stelle che dovevamo proteggere. Tu sarai la prossima.”

Un brivido mi percorre la schiena. Potrebbe fare la fandubber, se non diventare una doppiatrice. Anche se ha una voce troppo squillante per catturare l’energia da tomboy arrabbiata. Potrebbe fare la Strega Riflessa. Alzo il pollice. “Nice.”

Tiro fuori il cellulare, l’orologio segna le otto meno venti.

“Dove si è cacciata Lapis?” Alzo lo sguardo su Lurue, lei scuote la testa tremando, balbetta versi sconnessi, alza le spalle.

Devo giocare ai mimi per capirla. “Come fai a non saperlo? Non dorme da te?”

“E-era sparita quando mi sono svegliata stamattina.”

Ottimo. È lei quella che ha lo sticker magico per il portale, siamo bloccate finché non finisce i suoi comodi. “Hai provato a chiamarla?”

Lurue scuote la testa. “Ho paura di cosa potrei sentire al di là della cornetta.”

Cornetta? Non hai mai visto uno dei vecchi telefoni probabilmente. “La voce di Lapis?”

Sfrega i polpastrelli sui palmi. “E-ecco… E se fosse nel mezzo di un qualche trattativa illecita? Lavora per un casinò, e anche se Mira si fida di loro non abbiamo certezza di cosa fanno quando non siamo in loro compagnia. E credo di non volerlo nemmeno sapere, perché saperlo senza fare nulla mi renderebbe comunque complice dei crimini che ipoteticamente stanno compiendo-” Lurue prende una boccata d’aria.

Sblocco il telefono. “Dammi il numero, la chiamo io.”

“Ma non vorrei rendere complice te!”

“Siamo vigilanti magiche-sospettate emerse. La Kaiser ci vuole mettere le mani addosso già così.”

“Come fai a essere così calma!?”

Apro la tendina delle notifiche, un messaggio di Denki sul forum si trova tra la lista dei libri da prendere per la prossima materia di Kira e le foto del gruppo di classe. “Questa città ci ha presentato robot assassini, elfe e creature magiche, paladini mostrizzati ed edgy boy. Lapis è la cosa che mi spaventa di meno.”

Lo schermo sfuoca, rumore bianco fuoriesce dagli speaker. Di solito accade solo in un caso. Alzo gli occhi su Lurue. “Trasformazione.”

“Perché!?” Sussulta.

“Emerso qui vicino.” Sfioro l’orecchino e infondo dello iuxx. L’aria si riscalda per un istante. L’abito rosa da maghetta mi appare addosso, viene scosso dalla brezza leggera. “Su, partiamo insieme in perlustrazione, trasformati.” Spicco un saltello, concentro l’energia sotto le suole delle scarpette, rimango sospesa a qualche centimetro da terra pronta a schizzare verso l’alto.

Lurue mi guarda, deglutisce, s’infila un guanto bianco con una stella gialla sul dorso. Poggia la mano nuda sulla decorazione e sfrega due dita fino al gomito. Lo iuxx la avvolge, nel rapido gioco di luci noto la luce solidificarsi in punti dove non dovrebbe farlo.

L’abito bianco da ballerina con le due orchidee gialle su un fianco è presente. Ed è l’unica cosa rimasta uguale. Ha aggiunto una mantellina che le copre le spalle, e un fiocco con i nastri lunghi fino al polpaccio. Le calze sono state sostituite da dei collant giallini, ai piedi al posto delle scarpette ha degli stivali fino al ginocchio. I lunghi guanti sembrano più spessi, ed hanno dei decori di gemme sulle nocche?!

“Lurue cos’hai-?”

Zero visbilità sugli occhi. Al loro posto incrocio un visore largo dalla fronte al naso, delle lucine su di esso formano degli occhi che sbattono ogni tanto.

“MA CHE È ‘STA ROBA!?”

Lurue sussulta e incassa la testa tra le spalle, gli occhietti virtuali si strizzano sul visore. “V-volevo evitare di essere riconosciuta di nuovo! E con quell’abito mi sentivo troppo scoperta!”

“NO, NON QUELLO!” Scendo a terra e mi avvicino, abbasso i toni. Primo per non farmi sentire in  giro, è l’alba cappio, dovrei controllarmi; secondo per non spaventare Lurue di nuovo. “Come hai modificato il tuo abito?”

Gli occhi del visore si allargano, Lurue alza la mano dove dovrebbe esserci l’oggetto di trasformazione, mi mostra il dorso. “Lapis mi ha spiegato che posso infonderci dello iuxx per modificare l’armatura.”

“È un vestito, non un’armatura. Ma è fighissimo!” Questo significa che potrei cambiare il mio intero design, rendere la gonna più a palloncino, aggiungere dettagli al corpetto, magari farmi delle alucce sulla schiena! No, prima di tutto devo mettere dei pantaloncini sotto la gonna, tira aria qui sotto…

Lurue alza il dito. “Ci siamo dimenticate dell’emerso?”

“L’emerso, cappio!” Lascio le mani di Lurue e spicco il volo verso l’alto, mi fermo sopra i palazzi.

Il silenzio è sospetto. Se qualcuno fosse emerso dovrebbe lasciare un minimo di tracce visibili. Tipo urla, esplosioni. Colori luminosi sui muri?

Aguzzo la vista. Da uno dei tetti una figura spicca un salto, atterra sopra un altro tetto lasciando una scia simile a fumo nero e rosso.

Trovata.

Mi lancio in picchiata. Noto un luccichio metallico sopra la sua testa.

Una sfera di iuxx mi sfreccia accanto. Anticipa il prossimo movimento dell’emersione. Colpendo a terra si allarga come una grossa parete gialla. Mi guardo alle spalle. Lurue è in volo a pochi metri da me. Alza il pollice, gli occhi del visore diventano due punti di domanda.

“Ho fatto bene?”

Preziosa. Sembri una robottina preziosa. Alzo il pollice e atterro sul tetto dell’edificio.

Inizio a parlare all’emerso prima che ci attacchi. “Per quanto possa sembrarti strano, non stiamo cercando di attaccar-”

La figura si gira, dietro quel giaccone nero con interno in pelliccetta rossa vi è una ragazza. Occhi rosso brillante dalle pupille bianche, ci scrutano solenni e minacciosi. Si volta, gli stivali neri non fanno suono contro le tegole.

È a pancia scoperta con questo vento. Audac-

Mi volto verso Lurue, sta tenendo lo sguardo basso, leggo il suo labiale nonostante il visore le stia coprendo più viso del solito.

Audaceaudaceaudace.

Me la sta facendo crashare con la sola presenza.

L’emersa stende la mano, afferra l’aria. Un’energia simile alla pelliccia del cappotto si condensa tra le sue dita. L’asta di un falcione mi viene puntata contro. E fanno due oggi, anche se tecnicamente la prima non è realmente accaduta.

“Non siete adatte, fanciulle. La Guardiana ha scelto nuovamente le candidate sbagliate.”

E Guardiana però, Kaho due. La seconda tizia in nemmeno un anno che mi giudica, possiamo evitare questo tropo!?

Un momento. Ha detto nuovamente?

Lurue fa un passo avanti. “Conosci la Guardiana?”

L’emersa stringe la presa sull’arma. Stringo i pugni, pronta a reagire. Le mie strategie offensive non sono il massimo, e Lurue sa prendere tempo… Come la fermiamo questa? Lurue può ancora lanciare soli? Quanti danni collaterali rischiamo di fare se-

L’emersa ritrae il braccio, la punta del bastone sprovvista di arma si pianta contro la barriera di Lurue. La luce che emana si spegne, le crepe la divorano fino a distruggerla.

Salto e con lo iuxx mi spingo verso di lei. È troppo forte per noi, o la blocchiamo subito o ci scappa.

Tendo le mani in avanti, mi punta il falcione contro. E io gli sto arrivando addosso.

Cappio.

L’arma si abbassa, sbatte con la lama a terra, in un istante il pavimento del tetto si sfonda. Un pilastro di cristallo cremisi mi colpisce allo stomaco con la forza di una pallonata. Probabilmente ho subito un colpo molto meno violento di quello che è. Grazie abito magico.

La struttura continua a salire rapida, sollevandomi di diversi metri.

“Hisako!”

Lurue mi sta inseguendo invece di inseguire la tizia. Guardo il puntino nero e rosso allontanarsi sui tetti.

Caccio un ringhio frustrato, la indico. “Lei, segui lei!”

Sposto lo sguardo sulla città. Di segni rossi, nemmeno l’ombra.

“Accidenti!” Batto un pugno sul cristallo, questo si spacca come fosse vetro, i frammenti si dissolvono nell’aria. Mi trovo in caduta libera. Forse dovrei vedere se ho i danni da caduta, il super vestito sembra attutire tutt-

Un paio di braccia fermano la mia caduta al volo. Gli occhi del visore di Lurue mi fissano più grandi.

“Stai bene?!”

Faccio schioccare la lingua. Yep, carina anche con mezza faccia occupata. “Ti avevo detto di seguire lei, io me la sarei cavata, prendo facciate dalle elementari.”

“In teoria non ha fatto nulla di male, ed ero preoccupata per te.”

Maghetta perfetta, buoni sentimenti anche verso i potenziali cattivi, fedeltà verso le compagne. Se non fosse che si è contraddetta da sola dato che il cristallone lo definirei fare qualcosa di male.

Scendo dalle sue braccia, mi abbasso lentamente di quota fino a toccare il tetto dell’edificio. Trattengo una smorfia. “Ci ha dato delle inadatte.”

Lurue annuisce, fa un sorriso forzato. Uh? Non è che lo crede?

“Lurue?”

Lei annuisce “Hmhm?”

“Non hai niente da dire?”

Lei alza le spalle. “Non so cosa dovrei dire.”

Un paio di mani spuntano da dietro di lei, Lapis la abbraccia e le mette la testa sulla spalla. “ ‘Siamo in ritardo’ probabilmente.”

Lurue caccia uno strilletto, trasale. Azione inutile ad allontanarsi Coda-laterale di dosso dato che si è appiccicata a lei.

Mi avvicino di qualche passo. “Te la sei presa comoda, eh?”

Lapis mi lancia un sorrisetto di sfida. “Io ero al punto di ritrovo all’orario stabilito. Voi mancavate.”

Oh non ci provare, secondario! Noi stavamo facendo il nostro dovere.

“Abbiamo cercato di inseguire un’emersa.” Ci interrompe Lurue.

“Uh! Aspetto?”

“Eh, ehhh, uh, ehm, e-ecco…” Il visore di Lurue viene coperto da una coppia di spirali che roteano.

“Fammi indovinare, audace.”

“Edgy.” Aggiungo.

“Sixth ranger?”

"Oh andiamo, un’altra maghetta mentre noi siamo ancora in addestramento? È presto per una sixth ranger."

"Ti ricordo che sono passati cinque mesi. Dopo tutto sto tempo dovrebbe spuntare finalmente."

“Abbiamo distrutto i trope nella nostra prima settimana di collaborazione.” In qualche modo non mi fa sentire meglio. E sapere che c’è in giro un’altra maghetta quando ancora devo avere un effettivo legame con Lurue mi fa sentire come se fossi rimasta indietro.

Cappio.

Note di Mixxo:

Potenzialmente solo per stavolta, poi prometto di stare zitto fino a fine racconto. La pubblicazione non sarà frequente come la prima storia. Parliamo di... spero un capitolo ogni 10 giorni invece della cadenza settimanale della prima storia. Ma se voglio fare le cose come si deve (e tenere in considerazione tutti gli impedimenti IRL) so di dovermi prendere i miei tempi, così da non rischiare un lavoro che perde a causa della fretta. *Guarda Boral*

Buona lettura e alla prossima!

  
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