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Autore: Shatzy    22/09/2009    9 recensioni
Forse un giorno il suo posto preferito sarebbe stato distrutto. Non ci sarebbe stata più la terra accogliente, l’erba fresca, il canto melodioso degli uccelli, e nessuna mattinata di riposo e tranquillità.
La pace, lo sapeva, era instabile.

[Accenno ShikaTema]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: i personaggi citati non appartengono a me, ma ai legittimi proprietari.

Note: questa fanfic dovrebbe voler festeggiare il compleanno di Shikamaru, ma in realtà non c'è alcun compleanno o festa in mezzo. Ho scritto diverse storie, ma nessuna mi convinceva, stanotte appena finita la quarta mi sono pure ritrovata a dire: "Ma Shika dove diavolo sarebbe in questa storia? O_O", e in effetti non c'era proprio, così ho capito che dovevo andare a dormire e postare quella che mi faceva meno senso. Ed eccola qui, la fortunata. Tutta incentrata su di lui, mi è sembrata la più adatta.
Auguri Shika! XD


Happiness 
My simple life


Quella collina ombrosa era sempre stato il suo posto preferito. Il sole veniva schermato naturalmente dagli alberi, l’altura regalava una brezza profumata, e il silenzio era disarmante.
Fra tutti i posti che aveva visto, non aveva trovato niente di più semplice e bello.
“Non ci riuscirò mai!”
La bambina sbuffò, sedendosi a terra e lasciando affondare nel prato il kunai che teneva in mano, lontano dal bersaglio.  
Shikamaru prese posto accanto a lei. “Non essere così pessimista…”
Quel lato del carattere non era proprio paterno.
“Mi prenderanno tutti in giro” si lamentò.
“Saper lanciare un kunai non è fondamentale per diventare ninja. Soprattutto a sei anni.”
L’odore della terra umida era in qualche modo riposante, sapeva di giochi d’infanzia e spensierata allegria, mentre i fili d’erba soffice si muovevano piano, sfiorando i vestiti e solleticando la pelle.
“Tenten-sensei non la pensa allo stesso modo…” borbottò l’altra. “Non so lanciare i kunai, mi taglio sempre con gli shuriken, non ricordo mai le posizioni delle mani…”
“L’importante è saper usare questo” le spiegò pacato, posando l’indice sulla fronte di lei.
“E non so nemmeno giocare a shogi!” sbottò però, piccata.
Lontano, il canto di qualche usignolo in sottofondo, quasi assordante in quella staticità.
“Per quello spera di non aver preso da tuo padre, o non c’è soluzione…” scherzò, facendole nascere un piccolo sorriso.
Assurdo come quegli occhi nocciola si illuminassero allo stesso modo di Asuma, quando lei sorrideva. Eppure il resto del viso era simile a Kurenai.
“Mi insegnerai anche quello?” chiese impaziente, avvicinandosi a lui curiosa.
Forse un giorno il suo posto preferito sarebbe stato distrutto. Non ci sarebbe stata più la terra accogliente, l’erba fresca, il canto melodioso degli uccelli, e nessuna mattinata di riposo e tranquillità.
La pace, lo sapeva, era instabile.
“Certo.”
Ma i ricordi sarebbero rimasti. In qualunque forma, pensò, scrutando quegli occhi attenti di fronte a lui.
E in fondo andava bene così, con il sole tiepido coperto dalle fronde degli alberi, il venticello fresco e tanto tempo libero. Era la sua vita ideale, semplice e bella.
Ma il sorriso di Temari che si avvicinava lenta avvertendoli che il pranzo era pronto, mentre la luce del sole faceva scintillare l’anello d’oro sulla sua mano, posata sulla pancia ormai prominente, era semplicemente un miracolo.


Fine






Ps. Ringrazio chi ha commentato la mia fic "Strange smell": x Saretta x , Valy88, Stellina, Rinalamisteriosa, Elison, Lalani, Sotta_Bussotta (ciao XD), Clahp.
Grazie di cuore (_ _)
   
 
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