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Autore: Robstenina97RK    30/09/2024    0 recensioni
«Lo vuoi capire che non me ne andrò?»
«Promettimelo». Ne avevo bisogno. Avevo bisogno che mi promettesse che non se ne sarebbe mai andato perché volevo che stesse con me per sempre. Sì, era ciò che volevo...
Nieves ha un sogno da sempre. Vuole diventare una brava attrice e farebbe di tutto per raggiungere il suo obiettivo. Anche accettare nella sua vita un agente imposto dal padre.
Devis, un attore lo è già, ama il suo lavoro e vorrebbe diventare sempre più famoso. Ciò che i due hanno in comune però, oltre alla passione per il cinema, è proprio quell'agente, e si sa nel mondo dello spettacolo, qualche volta, per diventare famosi si devono accettare dei compromessi. È per questo che saranno obbligati a fingersi fidanzati per cinque lunghi anni.
Cosa accadrà? Condividere una fetta di vita insieme, anche se in maniera forzata, può portare a risvolti inaspettati. Amore e odio spesso sono le due facce diverse della stessa medaglia...
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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3- Capitolo
Arrivai davanti l’edificio in cui avevamo le prove, ma di Devis non c’era traccia. Come sempre si stava facendo gli affari propri e sarebbe venuto quando lo avrebbe deciso lui.
Mi tolsi il casco e scesi dalla moto.
Josh mi venne subito incontro.
«Tesoro, sei una meraviglia, lo sai vero?» mi mise un braccio
intorno alle spalle e mi sussurrò all’orecchio:
«Oggi sono due mesi che state insieme: avete le prove e poi
ovviamente andrete a cena fuori. Sai che dovrai seguire la scaletta». Annuii, guardando che non ci stesse controllando nessuno, avevo paura di sbagliare tutto.
Devis corse verso di noi. Sorrisi vedendolo e gli corsi incontro, abbracciandolo forte.
Avevamo visto le telecamere e dovevamo farci fotografare. «Non mi aspettavo questo abbraccio»
«Ci sono i paparazzi, quindi ti sono venuta incontro» risposi ridendo. Lui sorrise e mi mise un braccio intorno alle spalle.
«Come stai?» domandò camminando.
«Sono stata meglio. Ieri è stata una serata molto pesante per me» ammisi alzando le spalle. Mi diede un bacio sulla guancia.
«Perché? Hai fatto le ore piccole?»
«Sì, ho dovuto studiare latino». Mi attirò a sé sorridendo e lo guardai negli occhi.

«Diamo ai paparazzi delle bellissime foto» mi disse all’orecchio facendomi ridere, nonostante sapessi che lo facesse solo perché era scritto sul copione.
Dei giornalisti vennero subito da noi.
«Oggi sono due mesi che state insieme, siete felici di questo traguardo?» chiese uno di loro urlando. Mi accoccolai a Dev.
«Ne sono molto contenta. Stasera andremo a cena insieme» esclamai ridendo.
«La mia piccola dovrà pur mangiare con me, dato che sono due mesi che mi sopporta»
«Quindi stasera in che ristorante sarete? Sarete solo voi due?» Annuimmo e Dev mi accarezzò un braccio dolcemente.
«Saremo solo noi due. La voglio solo per me dato che poche volte, con tutti gli impegni che abbiamo, ci vediamo per cena» sorrisi.
Dopo aver risposto ad altre domande entrammo dentro e il regista ci mandò subito nei camerini per il trucco.
Ci ritrovammo dopo quasi un’ora davanti al tabellone verde che avrebbero sostituito con la nostra scuola. Devis era molto bello vestito con quegli abiti di pelle.
«Okay, prima parte! Azione!» Iniziai a camminare e lui mi prese per un polso.
«Ti voglio portare a cena fuori» il suo profumo di pino mi invase le narici.

«Credi sul serio che portarmi a cena fuori migliori la situazione?»
«Non credo che sia possibile ma almeno ci provo, perché mi piaci» disse sorridendo.
Scoppiai a ridere scuotendo la testa.
«A te non piace nessuno, solo te stesso»
«Non è così e il bacio ne è stata la dimostrazione. Mi piaci»
si guardò intorno.
«Quel bacio non valeva niente per me»
«Ho sentito che mi desideravi.» Lo guardai male e lui mi
accarezzò una guancia.
«No.» Mormorai deglutendo. Mi guardò negli occhi
profondamente e si avvicinò a me, continuando ad accarezzarmi.
«Sei bellissima e voglio che tu sia mia»
«Non sono un giocattolo» risposi piano. Si leccò il labbro inferiore e sorrise.
«Lo so che non sei un giocattolo e non ti tratterò mai come tale» le sue labbra si avvicinarono alle mie.
«BRAVI! DIECI MINUTI DI PAUSA E SI PARTE DI NUOVO»
Sobbalzai ridendo. Dev mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò via. Tutti applaudirono.
Ero molto contenta di come stavano andando le scene: ne avrei dovute girare delle altre con diverse persone.
«Ehi bellezza, ecco a te del succo alla pesca» Lo guardai confusa, lui sorrise.

«Grazie mille»
«Figurati» rispose, bevendo un sorso di acqua dalla bottiglietta. Mi misi seduta.
«Sei stata bravissima, reciti da Dio»
«Mh, anche tu». Vidi che c’erano dei paparazzi, così mi accoccolai a lui e capii perché poco prima mi aveva dato un bacio sulla fronte.
Avevamo provato tutte e tre le scene, ed ero molto stanca, essendo già le 19:00.
Uscimmo dall’edificio mano nella mano.
«Ci sono dei fan, dovremmo fermarci un po’ con loro» sussurrò al mio orecchio. Annuii e, appena ci videro, urlarono. Sorridemmo alzando la mano per salutarli, anche con la stanchezza tutte queste persone sono qui per noi ed ero davvero felice.
Tutte vollero una foto con entrambi tranne uno: il ragazzo del ristorante.
«È un piacere vederti di nuovo, Nieves!»
«Ehi, come stai?» Domandai un po’ in ansia. Mi faceva piacere che fosse mio fan, ma sinceramente mi sembrava abbastanza ossessionato da me.
«Ho stampato dieci foto, me le firmi?» Annuii mordendomi il labbro inferiore e lo feci. Appena finii salutai tutti prendendo per mano Devis che mi portò via.
«TI AMO!» Urlò qualcuno, così ridacchiai.

Salimmo in auto, ma lui mi prese la mano di nuovo, così lo guardai negli occhi.
«Quel ragazzo è pericoloso, non è normale che venga da tutte le parti»
«Devis, sei solo protettivo ma non devi: è solo la seconda volta che lo vediamo»
Annuì, baciandomi la fronte.
Arrivammo davanti casa mia e mi staccai da lui, che guardava fuori dal finestrino.
«Ci vediamo tra due ore per la cena»
«Sì, per fortuna abbiamo finito due ore prima perché sennò i piani sarebbero saltati» risposi alzando le spalle. Lui rise.
Mi stavo aggiustando i capelli quando mio padre entrò in camera mia e mi sorrise.
«Com’è andata oggi?» scrollo le spalle non avendo voglia di parlarne, aggiustandomi il vestito celeste.
«Come sempre, abbiamo provato delle parti» lui annuì, accarezzandomi una spalla. Mi scostai infastidita e uscii fuori.
La limousine si fermò proprio in quel momento. Mi guardai intorno per vedere se ci fossero giornalisti o altro, ma non c’era nessuno, così mi incamminai verso Devis.
«Che stai facendo?» mormorai piano. Mi diede un bacio sulla fronte e poi mi porse un mazzo di rose rosse.
«Grazie mille, Devis» gli stampai un bacio sulla guancia, poi mi fece salire in auto.

«John ha detto di pubblicare due foto con una didascalia dolcissima» disse prendendo il telefono. Annuii e lui mi attirò a sé.
«Prendi le rose in mano, sorridi mentre ti do il bacio»
Annuii facendolo: non riuscivo a smettere di pensare a mio padre che faceva tanto il gentile e invece era uno stronzo che mi obbligava a stare insieme a qualcuno che non amavo.
Feci il mio solito sorriso e lui scattò la foto.
«Tu come vuoi farla?» domandò curioso.
«John ha detto che ne bastano una con un bacio sulla fronte e
un’altra in cui sorridiamo» risposi; quindi, lui mi strinse a sé con un braccio per rimediare.
La pubblicai con la didascalia:
-Ogni giorno con te mi fa venire il battito cardiaco accelerato, ti amo così tanto. Due mesi insieme.-
Lui, invece, mise come didascalia:
-Due mesi con te, mi conosci più di tutti. Ti amo.-
Arrivati al ristorante, guardai fuori dal finestrino e vidi molte persone; Devis mi prese per mano e mi sorrise.
«Bellezza, sono con te»
I fan ci assalirono chiedendoci foto e autografi e glieli facemmo sempre con il sorriso in volto.
«Nieves! Voglio darti un regalo!» Il ragazzo strano. Gli sorrisi, pur essendo un po’ in ansia.
«Oh ciao, come stai?»

«Sto benissimo quando ti vedo! Sei bellissima, tieni» mi porse una maglia, con le nostre foto. Era molto carina se non fosse stato per la scritta: «ti amo, sei la mia vita e sarai mia».
«Ti ringrazio, è un pensiero molto dolce»
Facemmo tre foto e poi Devis mi prese per mano e mi portò con sé.
«Sei ancora sicura che non sia pericoloso?» chiese infastidito. Sospirai.
«Devis, è solo un fan»
«Lo troviamo dappertutto, non ti sembra strano?»
Fummo portati al nostro tavolo.
«Ci sono molte ragazze che ti seguono, quindi qual è il
problema?»
«Sì, ma non sono pericolose come lui»
«C’è una ragazza che ti ha regalato il suo perizoma, sei
serio?» risposi, guardandolo male. Rise alzando le mani e mi diede un bacio sulla guancia dolcemente.
Cominciammo a cenare e parlammo un po’ delle sue prime scene nel film. Diceva che era molto entusiasmante e che c’erano tante persone simpatiche sul set.
«Vado un attimo al bagno» gli dissi alzandomi e lasciandolo solo.
Mi sciacquai le mani e il viso.
«Nieves! La maglia ti piace?» Sobbalzai girandomi velocemente con la mano sul cuore. Il ragazzo strano era davanti a me.

«Ciao...» sussurrai pianissimo.
«Sono Jonathan, sei la mia vita, sono serio»
Ero molto preoccupata in quel momento. Era veramente
strano e molto inquietante. Era nuovamente entrato nel bagno delle femmine.
«Grazie, scusami, devo tornare dal mio ragazzo» Spiegai, andando verso la porta.
«Mettiti con me, ti tratterò come una principessa»
Gli sorrisi falsamente e uscii fuori dal bagno. Andai velocemente a sedermi e Devis mi guardò negli occhi.
«Che succede?» domandò curioso.
«Niente ... il bagno era pieno e quindi ho deciso di tornare» mentii spudoratamente. Non volevo ma dovevo farlo per forza.
«Okay, sei sicura?»
«Sì, sono sicura.. non preoccuparti»
Finimmo di mangiare e uscimmo mano nella mano mentre ero accoccolata a lui.
Gli diedi un bacio sulla guancia.
«Dobbiamo fare una diretta» mi disse all’orecchio. Annuii mordendomi il labbro inferiore e andammo a sederci su una panchina. Prese il suo cellulare.
«Ehi belli! Come state?»
«Ciao ragazzi!» esclamai sorridendo. -Siete bellissimi!-
-Spero che non vi lascerete mai-

«Non ci lasceremo mai» disse Devis. Gli sorrisi baciandogli una guancia.
Eravamo in auto, mano nella mano. Non sapevo perché ce la tenessimo, ma me l’aveva presa e non l’avevo tolta.
«Mi spieghi che hai?» Scossi la testa.
Non volevo parlare dei miei problemi con mio padre con lui dato che non stavamo nemmeno insieme.
«Ehi, siamo amici, puoi parlare con me»
«Ascoltami, Devis, non stiamo insieme per davvero, quindi lascia stare» risposi, togliendo velocemente la mano della sua.
«Volevo solo essere gentile, Nieves»
«Non esserlo» risposi guardando fuori dal finestrino. Avevo gli occhi lucidi.
Ero preoccupata e triste per tutto.
La macchina si fermò. Scesi velocemente.
«Ciao anche a te, Nieves, eh!» Non risposi e me ne andai velocemente a casa.


Angolo Autrice:
Ciao a tutti! Grazie per aver letto la mia storia fino a qui, grazie ad ogni persona che ha avuto del tempo per dare una possibilità a questi due pazzi! Vi ricordo inoltre che la storia la potete trovare su Amazon e kindle 😝😍
   
 
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