Ebbene sì, è sabato mattina ed io
sono a scuola … che amarezza.
E
se questo non bastasse a complicare le cose ci si mettono due ore di fila si
storia, due ore di fila di McPherson.
Oggi
sembra piuttosto calmo quindi mi godo il mio posto in ultima fila accanto alla
finestra aspettando la risposta di una certa ragazza.
Alla
fine, infatti, mi sono deciso e le ho chiesto di uscire con me questa sera,
così da poter chiarire ogni cosa e adesso aspetto una sua risposta, che noto
tarda ad arrivare.
Ammetto
di essere leggermente paranoico a volte e questo mi porta in questo momento a
cercare, con sottofondo sempre la spiegazione della belva, ogni possibile
ragione che possa tranquillizzarmi sul perché Nicole non mi abbia ancora
risposto.
Magari
ha il telefono spento … no, le fatto anche uno squillo ed era acceso.
Forse
ha un compito in classe o la stanno interrogando … no, ieri mi ha detto che
oggi sarebbe stata una giornata molto tranquilla per lei.
Ok,
basta pensieri positivi Mike.
Valutiamo
tutte le possibilità.
Posso
non piacerle innanzitutto, quindi non vuole uscire con me.
Mmm,
questa motivazione già mi ha fatto passare la voglia di continuare.
E
mentre i miei pensieri vagano nell’etere, mi arriva un messaggio sul
telefonino.
Mittente:
Nicole.
Ok,
prepariamoci.
Su
dai, magari è stata gentile e ti ha scaricato con un “mi dispiace”.
Ma
il problema di fondo è che lei mi piace, tanto, perché quindi devo essere cosi
sfortunato?
*Ciao.
Scusa se non ti ho risposto subito, ma ho avuto un’interrogazione a sorpresa,
uffa! Per fortuna è andata bene J . Comunque va bene per stasera, non vedo
l’ora.*
Il
suo messaggio.
Non
mi ha scaricato e non vede l’ora di uscire con me stasera.
“Evvai!”
urlo all’improvviso, dimenticandomi ovviamente della lezione in corso.
“Signor
Byron, sono felice che le faccia così piacere la verifica a sorpresa che si
terrà adesso. Deduco quindi che le abbia studiato, perché è anche abbastanza
difficile, stavolta” mi dice con un sorrisetto la serpe.
Certo,
come se di solito le sue verifiche fossero facili.
Stavolta
però nessuna risposta sarcastica da parte mia, sorrido e basta.
Nicole
ha accettato di uscire con me e McPherson può dire e fare quello che vuole,
questa volta non mi toglierà il buon umore.
La
serata ormai è quasi finita ed io ancora non le ho detto nulla.
Lo
so, dovrei dirle chiaramente tutto ma ogni volta che pensavo a questo momento
m’immaginavo più calmo e con meno paura di un rifiuto.
Lei
sembra non essersi accorta di nulla.
Abbiamo
chiacchierato per tutta la sera di lei, di me, ma non riesco proprio a prendere
l’iniziativa, non so come iniziare.
E
lei è qui, seduta accanto a me a fissare questo stupendo cielo stellato.
Così
dolce, così fantastica, così unica.
Ed
io che non riesco a dirle tutto, non la merito proprio.
“Sai”
inizia a dire Nicole “quando ero piccola e c’era un cielo stellato come questo
lo fissavo intensamente perché volevo vedere una stella cadente per esprimere
il desiderio di far tornare insieme i miei genitori e adesso si è realizzato.
Gli anni passano ma mi ritrovo sempre sotto un cielo così bello con un
desiderio che non so se avvererà”.
La
fisso intensamente mentre mi apre il suo cuore e adesso so che non voglio
perderla.
Le
prendo dolcemente il viso tra le mani e la bacio.
Un
semplice bacio, che vuole però trasmetterle tutto quello che provo per lei.
Ci
stacchiamo dopo qualche istante e le sussurro sulle labbra “Vuoi stare con me?”
E
ancora una volta lei mi sorprende.
Mi
sorride e mi dice “Penso che anche questa volta il mio desiderio si sia
avverato” .
Sorrido
anch’io, felice come non mai.
Così
ci ribaciamo, un bacio più lungo, più intenso e con la piena consapevolezza che
quello che proviamo per l’altro è ricambiato.
Ecco
a voi anche il 5° capitolo.
Ringrazio
chi lovelylory che ha commentato e tutti quelli che
hanno solamente letto.
E
ringrazio Elanor_91 , lorella e Veronica91 che hanno
aggiunto questa storia tra le preferite e Idril Inglorion e karlettasckr
che l’hanno aggiunta alle seguite.
AngelOfLove