Epilogo

L’aula magna dell’università era stata allestita per le lauree. Tutti gli studenti laureati sarebbero stati chiamati ad uno ad uno e sarebbero saliti sul palco, dove avrebbero ricevuto la loro pergamena di laurea e avrebbero stretto la mano al rettore. La famiglia Warren al completo era nella platea, e tutti sapevano bene che avrebbero dovuto aspettare quasi la fine dell’elenco in ordine alfabetico prima che Thomas venisse chiamato.
Quando finalmente il ragazzo salì sul palco, tutta la famiglia si alzò in piedi, per applaudirlo orgogliosamente. Donna scattò parecchie foto con il suo cellulare, nonostante accanto a lei ci fosse Jason, il suo ragazzo, ora un fotografo professionista, che era riuscito a scattarne alcune in ottima qualità con la sua macchinetta. Thomas, dal palco, li vide tutti quanti, e li salutò agitando la mano con la pergamena arrotolata, prima di scendere e tornare al suo posto.
Dopo la cerimonia, venne allestito un buffet all’esterno, e Thomas fu finalmente in grado di raggiungere i suoi parenti.
«Congratulazioni, Tommy!» gli disse Donna, abbracciandolo. «Sapevo che avresti preso il massimo dei voti!»
«Congratulazioni, Thomas!» gli disse sua madre.
«Bravissimo! Congratulazioni!» gli dissero Eve e suo padre.
«E adesso cosa farai?» gli chiese Jason.
«Ehi, si è appena laureato!» lo ammonì Donna. «Fallo riposare, no?»
«Non lo so ancora,» rispose Thomas. «Posso trovarmi un lavoretto a Murray Hill, mentre cerco qualcosa di più permanente, posso tornare a Londra e lavorare là, posso tentare la fortuna a New York, oppure posso tornare a Oxford e continuare lì gli studi!»
A Eliza non sembrava vero che il suo figlio più piccolo avesse terminato gli studi e fosse pronto a diventare così indipendente da lei.
«Quello che so è che potrò comunque contare su di voi e sul vostro sostegno, qualsiasi saranno le mie scelte,» continuò il ragazzo.
Nel frattempo, un’altra ragazza che si era laureata quel giorno si avvicinò a Thomas. Aveva lunghi capelli neri e gli occhi marroni tempestati di verde, e Thomas sembrava conoscerla molto bene.
«A proposito, lei è Sophie, la mia ragazza,» la presentò Thomas.
Timidamente, Sophie salutò i parenti di Thomas, agitando una mano. «Piacere di conoscervi,» disse.
Eric aveva portato per l’occasione una bottiglia di spumante. La porse a Thomas, che la stappò e versò il contenuto nei bicchieri che distribuì ai suoi famigliari e a Sophie e Jason. Thomas alzò il suo bicchiere.
«Al futuro!» disse.
Tutti gli altri lo imitarono, poi bevvero. Thomas incrociò lo sguardo di Donna. Senza dire una parola, compresero cosa avrebbero voluto dirsi: che ci sarebbero sempre stati l’uno per l’altra, anche se fossero stati distanti anni luce. Insieme, poi, alzarono lo sguardo al cielo: in quel momento, furono sicuri che nonna Mo e nonna Valerie li stessero guardando, e che fossero fiere di loro.

Una nota positiva a conclusione di questa storia. I cattivi non sono stati puniti, gli eventi negativi non sono stati evitati, ma Donna e Thomas hanno comunque raggiunto la felicità. Donna ha un nuovo lavoro e un nuovo ragazzo, mentre Thomas è riuscito a laurearsi e ha trovato l'amore dopo una relazione parecchio fallimentare. Ne hanno passate di tutti i colori, ma la cosa importante è che continueranno a sostenersi a vicenda.
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A presto!
⁓Arkytior