Senza titolo
Chissā,
quando la notte
Troverā
riposo negli antri
Delle
spalle dellorizzonte
Chissā se
allora, quando il cielo
Si coprirā
dei suoi azzurri assi
Chissā,
quando unepifania
Mi
scrollerā di dosso il torpore
Della noia
e del tempo
Forse potrō
correre di nuovo
Per le
strade e le cittā
A sparger
le mie parole
Nel vento
Giungendo
alle orecchie
Sole e
chiuse della gente
Dicendo:
Vai uomo,
avanza
Fino al
perenne tramonto
e nel tuo
cammino
renditi
degno
di un nuovo
mattino
sė che essendo
mai luna
potrai
illuminarti
perché non
son soli
preghier
confuse
di ruvida
pietra
ma opaca
luce.