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Autore: Elly Malfoy    22/09/2009    4 recensioni
la vita non ammette che tu sia esente da responsabilità, è gia raro che ti conceda una seconda possibilità. quando decide che è giunto il momento di mettere la parola fine, non c'è via di scampo, possibilità di cambiare le cose, per quanto tu ti impegni. e il tempo passa, non si ferma ad aspettarti, va avanti...
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il problema è che non riesco a non pensarti

Salve ragazzi! Finalmente sono tornata, o meglio la mia ispirazione è tornata, evidentemente era andata in vacanza pure lei! xD Dunque un ritorno alle one-shot su Draco ed Herm. È proprio lei che parla e questa shot è un misto di riflessioni e

narrazione. Pubblicata non a caso il 22 Settembre… Buona lettura!

 

 

A mio marito… xD e a tutti i settembrini cm me!!

 

 

- capitolo unico –

I personaggi sono di esclusiva proprietà di J. K. Rowling

 

 

Il problema è che non riesco a non pensarti. Perché ogni secondo il mio pensiero vola direttamente a te. E non posso farci niente. Ogni gesto mi ricorda quel posto, quel castello dove abbiamo convissuto per sette anni, o piuttosto sopravvissuto. Forse infatti dovrei dire che abbiamo vissuto solo gli ultimi due mesi.

Mi sto comportando da presuntuosa, perché sto parlando al plurale e invece io non so cosa abbiano significato per te quei giorni.

 

È luglio, il sole arde sopra la mia pelle ma io ho terribilmente freddo. E sarebbe assurdo girare per la Londra babbana con un mantello nero, non credi?

Ma tu probabilmente lo fai, perché so che questo è il tuo destino. Anche se lui è morto, ti è impossibile rinnegare la tua natura. Sei cattivo, la tua parte buona è minuscola e ben nascosta, e so di non averla raggiunta nemmeno per un attimo.

Ma tu riesci a passare oltre tutto quello che dice la gente, la folla, la massa indistinta che si permette di giudicare. Io non lo so, a volte sento ancora parole taglienti come lame.

Ma tu sai essere indifferente, hai sempre detto che ti importava di poche persone. Non sono neanche sicura che ti importi di te stesso, altrimenti quel giro di sgualdrine che ti portavi a letto non sarebbe continuato per anni.

 

La verità Draco Lucius Malfoy è che sei maledettamente codardo. Lo dimostra il fatto che non hai avuto il coraggio di uccidere Silente, che non hai mai avuto il coraggio di prendere in mano la situazione, di dire basta a quelle puttanelle che ti giravano intorno. Perché in fondo ti faceva comodo, ti faceva sentire il mondo ai tuoi piedi, anche se sai bene che non è mai stato così. Perché ti andava bene sentire di non avere responsabilità, non prendere decisioni e tutto il resto.

Ma ora, a distanza di due anni, ti sarai reso conto che nella vita non è mai così. La vita non ti permette di essere esente da responsabilità.

 

Sto camminando e improvvisamente sento una goccia sfiorarmi volto. Alzo gli occhi al cielo. Nuvoloso. Pensando a te avevo quasi dimenticato che qui piove sempre.

E percepisco altra acqua piovana che tenta di fondersi con la mia pelle. Vedo la gente intorno a me aumentare il passo, sebbene la maggior parte sia abituata a questo clima e prende l’ombrello solo per notevoli quantità di pioggia.

Sono su uno dei ponti recentemente ricostruiti dopo gli attacchi che i Mangiamorte, o forse dovrei dire voi, anche se allora tu non ne facevi ancora parte, avete distrutto. Moderno stile babbano, St. Paul davanti a me.

Ma io rimango lì e mi accorgo di aver rallentato il passo fino quasi a fermarmi. Appoggio i gomiti sulla struttura del ponte e mi metto ad osservare l’acqua sotto di me. Lievi increspature la muovono, onde del suo naturale corso e piccoli flutti creati dalla pioggia che sta aumentando. Nemmeno penso a ripararmi, sebbene veda con la coda dell’occhio numerosi aggeggi babbani intorno a me.

E di nuovo penso a te. È come avere il tuo viso davanti ai miei occhi, ma so bene che è impossibile.

Mi ritrovo a pensare che sia tutta colpa della pioggia.

 

Scorgo un lampo in lontananza, ma il rumore non giunge alle mie orecchie. Sono di nuovo persa nei ricordi.
Tutta colpa del tuo sapore. Non te l’ho mai detto ma sapevi di pioggia secondo me. Quando tornavo al dormitorio e passavo la lingua sulle labbra cercando ancora traccia del tuo sapore era sempre quello il pensiero. Sapevi di pioggia ma non lo disprezzavo. E adesso questo maledetto odore mi ha riportato in mente tutte i momenti in cui lo sentivo su di me. Sto finendo nel romantico anche se sai che non mi è mai piaciuto. E anche ora ricordi sottili di quando ti dicevo cosa disprezzavo e tu sorridevi. Scuoto la testa notando che alcune gocce si sono formate alla fine dei miei ricci. Non ci bado, troppo persa in quei momenti che mi sembra quasi di non aver vissuto.

Sai avevo paura di dimenticare, ma ricordo ogni cosa, saprei dirti quasi sera per sera cosa abbiamo fatto. Ma non serve a niente vero?

Un sorriso malinconico ed alzo gli occhi al cielo scuro. Mi accorgo solo ora di essere completamente bagnata, ma non mi muovo.

Percepisco le gocce cadere sul mio volto e poi eccola, quella piccola goccia di pioggia sulle labbra. Riporto il capo in posizione naturale e di nuovo assaggio il tuo sapore. Si, non mi sbagliavo, sai di pioggia.

 

Ad un tratto una sensazione. Mi muovo, percorro il tratto di ponte rimasto, giro l’angolo e mi smaterializzo. Sono a casa. Una veloce doccia calda porterà via la pioggia e con abiti puliti Hermione Jean Granger si appresterà ad uscire. Questa volta afferra il mantello prima di uscire, è ormai buio e pochi nella Londra dei maghi le faranno caso. Si cala il cappuccio sugli occhi ed esce. Tutto sotto lo sguardo sorpreso di Ronald Bilius Weasley.

Hermione conosceva una cosa che Malfoy mai aveva rivelato a nessuno. Il luogo ove si trovava Malfoy Manor. A dir la verità Hermione era già stata lì una volta, ma non le sembrava opportuno piombare in casa Malfoy con una smaterializzazione. Usò quindi questo metodo per giungere ad una via vicina. Si strinse nel mantello e pochi passi dopo l’angolo vide la sontuosa entrata di Malfoy Manor.
Si stupì di trovare il cancello aperto, ma non se ne curò.

Procedette a passo spedito fino a quando giunse in vista della porta d’entrata. Bussò ma nessuno giunse ad aprirla neanche ad un suo secondo tentativo.

Provò a spingerla per scoprire così che era aperta. La spinse cautamente, le sembrava infatti troppo strano che il principe delle serpi lasciasse aperta a chiunque la porta di casa sua.
Mosse alcuni passi all’interno ma si fermò davanti all’entrata del salotto. Sembrava non ci fosse nessuno, fece un passo avanti.

Sentì quindi dei rumori e si ritrovò involontariamente a pensare che fosse Draco, ma si sbagliava. Un elfo domestico uscì dalla cucina andandole incontro. Si fermò a circa un metro da lei.

“Salve” le disse. Di certo Hermione non si aspettava una accoglienza del genere.

“Salve” le rispose la donna con tono incerto. “sai dov’è il tuo padrone?” immaginò infatti che Draco fosse il di lui padrone.

“Chi è lei signora?” chiese l’elfo di rimando.

“Hermione Granger” rispose immediatamente la grifona pensando solo poi alle conseguenze che avrebbe potuto comportare la sua presenza lì.

L’elfo fece una smorfia ma rispose. “Il mio padrone non c’è” disse secco.

Hermione si sforzò per non far riemergere lo spirito C.R.E.P.A non molto sepolto in lei. “Sai dirmi dove posso trovarlo?”

L’elfo la guardò sorpreso “Immagino lei non sappia che Draco Lucius Malfoy è morto ieri”.

Un brivido le percorse la schiena, queste parole furono una pugnalata per lei. Si voltò e fece per prendere la porta senza rivolgere altra parola all’altra creatura presente.

L’elfo tuttavia la fermò. “Aspetti”. Hermione obbedì quando riportò lo sguardo sulla stanza vide l’elfo salire le scale. Dopo pochi minuti l’elfo ricomparve stringendo una pergamena fra le mani. “Credo sia sua. Il mio padrone mi ha detto che avrei dovuto consegnarvela se mai foste venuta qui in sua assenza”.

Hermione lo ringraziò con un cenno del capo mentre afferrava la pergamena. Si, H. J. Ganger era proprio lei. Queste infatti erano le parole che erano scritte in inchiostro nero sulla parte visibile della pergamena chiusa.
La giovane donna abbandonò poi la residenza dei Malfoy. Mai vi sarebbe ritornata, ne era certa. La pioggia non accennava a calare. A qualche metro dal luogo ove si era prima materializzata si fermò ed aprì la pergamena.

Solo due parole erano state incise nella elegante calligrafia di Draco in inchiostro verde scuro.

 

Sii felice

D.M

 

Le sembrarono abbastanza assurde quelle parole in quel momento. Ma col tempo e l’esperienza della vita avrebbe imparato a comprenderle. Quella pergamena l’avrebbe sempre seguita.

In quanto a Draco Malfoy, l’unica cosa che rimase di lui nella vita di Hermione Granger fu il sapore della pioggia…

 

 

Elli

Ed eccoci alla fine, cosa ne dite?

È una cosa nata velocemente, all’inizio c’era un’idea precisa che poi si è evoluta e composta in modo quasi sorprendente oserei dire. Sono gradite le vostre recensioni.

Grazie per aver letto questa mia creazione.

Un abbraccio

  
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