Prologo

~Quando Giulietta rinnegò Romeo e a Romeo mai interessò

Nessuno saprà mai perché il destino si diverta in questo modo; nessuno capirà come mai si impunti nell’intrecciare vite così differenti tra di loro; nessuno riuscirà mai e poi mai a fonderle bene come fa lui.
Non esisteranno due persone più diverse di Paul Simor e Rachel Black; la differenza tra di loro si notava in ogni più piccolo gesto. A partire tra l’odio reciproco che correva tra i due.
Come spesso succede, però, il fato gioca brutti scherzi, e per loro aveva riservato un capriccio particolare: farli stare insieme.
Sin dall’alba delle loro vite quei due furono costretti a convivere in ogni ambiente che frequentavano: in primo luogo la scuola. E non potete nemmeno immaginare con quanta stizza entrambi reagirono quando, corso dopo corso, anno dopo anno, si ritrovavano accoppiati.
Sembrava che quel ragazzino dispettoso e sornione, c’è chi lo chiama Dio, chi destino, chi casualità, non avesse niente meglio da fare se non farli sbattere tra di loro; rinchiuderli, come mosche in un barattolo e mettersi, divertito e eccitato, ad osservarli mentre i due bisticciavano, mentre piangevano mentre, nei modi più diversi, mostravano la loro umanità.
Vi voglio raccontare una storia, spero sarete abbastanza pazienti da seguirmi, non mi dilungherò molto, dopo tutto le storie d’amore non sono veloci e fuggevoli?
Romeo e Giulietta.
Un Romeo sfaticato, sbruffone, indelicato; più dedito alla strada che agli studi. Animale da campo da basket di cemento dietro la scuola, non un “topo di biblioteca”, come diceva lui. Allergico alla monogamia, più portato al tradimento. Come dire, signori … un esemplare magnifico di maschio adolescente.
Una Giulietta che non ha un cuore d’oro, anzi, più propenso a chiudersi che a darsi, fredda, introversa, leggermente sfigata, se possiamo dirlo. Che odiava la massa, che preferiva starsene tra i suoi libri, pagine e pagine di fantasia nelle quali affogare, soffocare, sfuggendo, così, alla realtà; che fa male, tanto male.
Una Giulietta senza Paride, neanche intenzionata a trovarne uno, un Romeo con troppe Rosaline, senza la voglia di sceglierne una.
Una Giulietta che odia Romeo, ed un Romeo non intenzionato a morire per lei.
Insomma, non proprio una storia d’amore, direte voi, ma chi dice che così non possa essere.
Per colpa di chi?
Sempre lui, il destino.
Niente sentimentalismi, niente pianti, certo, se volete piangete, ma io non lo farò. Forse riderete, forse mi insulterete, forse, in fin dei conti, capirete che l’amore è il combattente di una guerra dove chi si schiera contro di lui perde, senza neanche rendersene conto.


Angolo autrice:
Una persona normale, con tutte le storie che ho sulla schiena, non avrebbe pubblicato anche questa. Perlomeno non se ancora non l'ha finita, come avevo deciso di fare.
Però, si sa, le storie non si fanno comandare e se vogliono uscire lo fanno, soprattutto se conoscono la loro autrice e sanno che se non verranno pubblicate non conosceranno mai la parola fine.
Comunque, è una long fic raccolta, cioè una raccolta di shot, pure lunghine, ma che seguono un ordine cronologico e vogliono seguire tutta la storia della coppia, di sicuro una tra le mie preferite di Twilight (dopo caius e Aro e Billy e SharaXD)
Uhm altro da dire?
No, non credo.
Vi saluto, carissima gente, sperando in un vostro parere!

Notizia inutile: odio la pioggia.


CorrettoXD Avevo scritto Rebecca, invece di Rachel... ma dico io, Billy, due nomi più simili?!