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Autore: Fuuma    24/09/2009    4 recensioni
E' una tradizione che portano avanti dai tempi di Gideon.
E' una buona tradizione, uno di quegli insegnamenti che vale la pena tramandare da Agente Speciale ad Agente Speciale, anche se può non avere tutta questa importanza di primo acchito.
E' solo un modo come un altro per fare delle futili presentazioni, no?
«…E lui è il Dottor Reid.»
Forse, dopotutto, No.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Pride

Serie: Crimindal Minds

Character: Spencer Reid

Pairing: //

Conteggio Parole: 300 (doppia drabble)

Note: Ed alla fine sono approdata anche qui. Avrei voluto scrivere qualcosa di slash, sulla mia coppia preferita (anche se non ho deciso quale sia tra la Morgan/Reid, la Hotch/Reid o la Hotc/Morgan v_v"), ma tutte le volte che si parla di slashare qualcosa che non è un manga mi riesce difficile, a maggior ragione quando si tratta di uomini maturi. Alla fine è uscita questa drabble, senza una coppia e senza una vera e propria storia. E' nata dal fatto che, come credo sia capitato a tutti i fan del telefilm, mi ha colpito la prima volta in cui Gideon corregge Hotch nella presentazione di Reid, specificando che è il Dottor Reid... e, anche se il motivo di questa scelta è stato spiegato, mi colpisce ugualmente tutte le volte.

Bah, era semplicemente un particolare che mi piaceva e su cui ci ho ricamato un po', nulla di più.

Sarebbe interessante provare a scrivere anche sugli altri Peccati Capitali in una visione pseudo-positiva XD ma probabilmente non lo farò. Chi lo sa.

Disclaimers: I personaggi di Criminal Minds appartengono agli aventi diritto.

Scritta per il Pigiama Party @FW.it


.Pride.

«…E lui è il Dottor Reid.»
Nonostante fossero passati mesi, le buone abitudini che Gideon aveva lasciato loro in eredità non erano scomparse con lui. La formula delle presentazioni rimaneva invariata, che fosse Hotch a farle, con l’aria composta di un Leader a cui sono affidate difficili decisioni e gesti schietti ed indispensabili, o JJ, insieme al suo sorriso affabile e femminile.

Ogni volta che accadeva, Reid accennava ad un sorriso o un cenno del capo.

Nulla di strano.

Ma c’era un momento –della durata di un battito di ciglia-, subito prima di quei gesti, in cui le labbra subivano una leggerissima contrazione ed il sopracciglio destro si inarcava appena; se fosse stato possibile immortalare quell’istante, sarebbero stati visibili altri minuscoli particolari di un’espressione che da sola bastava ad esprimere decine e decine di pensieri formulati da un cervello sviluppato come il suo. Era la stessa che aveva assunto la prima volta, quando ancora non era conscio dei riguardi paterni che Gideon aveva per lui, solo che pian piano era andata attenuandosi, riducendosi a quel singolo secondo.

 

Con ampie falcate, Aaron Hotchner raggiunse il detective che aveva coordinato le indagini fino a quel momento. Gli strinse la mano, imprimendovi la forza di un uomo che porta sulle spalle la responsabilità della propria squadra e voltò il capo di pochi gradi, perché potesse tenere contemporaneamente d’occhio il detective e i propri uomini.

«Detective, l’Agente Speciale Morgan, l’Agente Speciale Prentiss…» pronunciò la sua voce. Ferma. Privata della possibilità di mostrare una qualsivoglia tonalità.

«…e il Dottor Reid.»

Gli sguardi sostarono sul volto dell’agente più giovane.

Un attimo soltanto, appena sufficiente per scorgere un’intera gamma di emozioni concentrata in un unico frammento dell’espressione originale.

Curiosità, perplessità, meraviglia, ansia, voglia di riuscire…

E, nascosta appena sotto la superficie di occhi limpidi e nocciola, Orgoglio.


.THE END.

   
 
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