Spesso e volentieri aveva avuto paura dopo l’incidente, all’inizio aveva avuto paura anche delle fiamme di Ozzie la prima volta che l’aveva incontrato, ma doveva ammettere che nonostante tutto ciò che aveva passato non aveva mai avuto paura come adesso.
Nel vedere l’immagine di Blitz apparire sullo schermo annunciando che sarebbe stato giustiziato.
Erano cresciuti assieme nel circo ed era stato il suo migliore amico per anni, la persona di cui si fidava di più al mondo e sebbene non l’avrebbe mai e poi mai ammesso ad alta voce per un certo periodo aveva provato per lui qualcosa che andava oltre alla semplice amicizia.
Proprio per questo aveva fatto così male il pensiero che avesse appiccato l’incendio di proposito mentre era in ospedale sperava che Blitz si presentasse a spiegare la situazione, a dirgli che fosse tutto un malinteso e che potessero riprendere le cose proprio come erano prima… ma lui non era mai venuto e tutto ciò che aveva provato per lui era diventato odio, un odio che si era portato appresso per anni.
Eppure c’era sempre una parte di lui che in qualche modo finiva per pensare a Blitz per quanto cercasse di non farlo.
Non poteva perderlo di nuovo, non adesso che l’aveva appena ritrovato. Sapeva che se fosse successo molto probabilmente non sarebbe riuscito a riprendersi non dopo tutto quello che aveva passato.
Per questo con le mani che gli tremavano scrisse a Ozzie pregandolo di fare qualcosa, ma non ottené risposta e niente cambio. Una parte di lui sapeva che Ozzie non poteva fare niente in quella situazione, non quando solo lui e Beelzebub erano contro tutti gli altri peccati, però continuo a chiedergli di fermare tutto questo.
Quando aveva avuto bisogno d’aiuto Blitz c’era stato e adesso che era lui ad aver bisogno di essere salvato lui non poteva farci niente.
Vide l’ascia del boia calare e il suo fiato si mozzo come se fosse lui quale a cui stavano per tagliare la testa.
“Per favore Blitz… non voglio, non posso perderti di nuovo…” penso Fizz al colmo della disperazione mentre quei pochi secondi prima del colpo sembrarono durare ore.
I ricordi di tutto ciò che aveva vissuto assieme all’amico gli passarono per la testa, le risate, i litighi e tutti quei momenti che entrambi volevano dimenticare, ma che in realtà erano tra i loro ricordi più belli di un’amicizia stroncata troppo presto e appena ricucita.
Non poteva finire così… non poteva.
Ma lui non poteva fare niente per aiutare Blitz.