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Autore: Meskina    24/09/2009    3 recensioni
Gwenda, Sebastien e Lilly, sono i figli di Renesmee e Jacob, tutti e tre, un misto di licantropo, vampiro e umano, bambini viziati e maleducati, capaci di far impazzire chiunque gli stia accanto... come se la caveranno Jake e Nessie con i tre ? saranno in grado di gestirli ?
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutte.

La storia inizia quando i bambini sono ancora piccoli. Ha un inizio divertente e coinvolgente, e in particolare di uno di loro, che più in la diventerà il fulcro principale della mia storia. Ovviamente è una Renesmee x Jacob ambientato quasi 17 o 18 anni dopo Breaking Dawn. Renesmee e Jacob si sono sposati e ormai hanno giù 3 figli... l'inizio può sembrare bello e divertente, ma se non volete piangere vi avverto che non è per voi 

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~ Freak kid Make Freak Life ~

by Meskina





Prologo




Il rumore dei tacchi di Renesmee era veloce, e deciso, era vestita impeccabilmente. 
Entrò velocemente in cucina.

- dov'è il mio orologio?  perchè non riesco a trovare quel maledetto orologio?  dove diavolo è.. era qui poco fa - l'agitazione la stava assalendo inspiegabilmente, i suoi capelli erano legati, e Il suo profumo divino inondava la stanza, il salotto e la cucina, Jacob era seduto a tavola intento a mangiare un'abbondante colazione.
- Nessie.. calmati - La sua tranquillità in teoria doveva essere coinvolgente.
- calmarmi ?? come faccio a calmarmi ?? è il mio primo giorno di lavoro, e già sono in ritardo, non posso essere in ritardo, in un lavoro come il mio non si ammettono ritardi  - Ok. Ora stava veramente esagerando. Faceva avanti e indietro per la stanza.
- Renesmee... è li ...-
- li dove ??.. li dove maledizione.. guarda che disordine, qua non si trova niente. Dove diamine è Lilde? perchè non mette in ordine questa casa, la paghiamo per questo... dannazzione...- sbottò. Jacob si alzò calmo e prese l'orologio vicino la fruttiera per poi porgerglielo.
- oggi è il giorno libero di Lilde.. -  enunciò tranquillo.
 Lei fece un lungo, grande sospiro, poi prese l'orologio dalle mani del marito.

- calmati...- aggiunse lui avvicinandosi a lei. 
- ma sono calma  - mormorò Renesmee, poi poggiò le sue labbra su quelle calde di lui.
- credo che starò via quasi tutto il giorno... ti occupi tu dei bambini ? e ricordati che devi riscaldare il latte di Lilly, il biberon è nello sterilizzatore, e poi darglielo quando si sveglia, anche se non lo vuole, cerca di dargli solo quello, preferisco si abitui al latte piùttosto che al sangue.- sbuffò.
- ma certo...- Jacob posò le labbra nella sua fronte, poi lei si mise a cercare le chiavi della macchina, e lui si risedette al tavolo.
Si sentirono delle ruote di uno skate e In quel momento Sebastien, a bordo dello skateboard entrò nella stanza.
- SEBASTIEN... quello skateboard non lo voglio vedere dentro casa...! - sbottò Renesmee al ragazzino.
Sebastien era un ragazzino di quasi 8 anni. Ed era un angelo, si, ma solo in bellezza. 
Aveva capelli lunghi poco più giù della base del collo, e castani talmente chiaro da sembrare biondi. I suoi occhi erano di un verde smeraldo talmente perfetti da sembrare artificiali, ereditati dal nonno. 

- già... l'idiota se lo tiene come peluche la notte lo skate...- sghignazzò Gwenda, anche lei, come suo fratello aveva degli occhi verdi, forse un pò più scuri di lui, ma sembra meravigliosamente sublimi. aveva lunghi capelli castani, e una bellezza a dir poco stravolgente per una dodicenne. I tratti del suo viso erano quelli di sua madre e sua nonna.
- Papà,avevi ragione, le donne non servono a niente... - Sussurrò Sebastien poco garbato, attirando su di se due sguardi irati.
- che diavolo gli hai insegnato ? ...- Renesmee arricciò il naso.
- ehm... tesoro farai tardi al lavoro...- Lui cercò in fretta una scusa e lei guardò l'ora.
- Maledizione... maledizione...- ansimò, prese in fretta la borsa e le chiavi, poi diede un bacio sulla fronte a Gwenda e Sebastien, e uscì di fretta di casa.
- Sebastien, non devi dire queste cose a mamma, non devi dire le cose che ci diciamo fra noi- possibile che i suoi figli lo facevano sempre litgare con la moglie?
- ma perchè?  credevo non ci fossero segreti per mamma - brontolò lui.  Jacob non aveva più niente da dire, beh, indubbiamente.
- non capisci proprio niente .. è deficente...- gli fece la smorfia Gwenda.
- hey modera il linguaggio - a volte i due sapevano essere davvero maleducati.
- ma lo senti quanto è tonto? -
- non darmi del tonto!-
- quello che sei!!- 
- smettila! -
- smettila tu !-
- ragazzi ora basta !!!- li interruppe Jacob autoritario . Entrambi stettero in silezio, ma guardandosi come se volessero uccidersi avvicenda. 
- mamma se n'è andata, tocca a me occuparmi di voi per oggi, quindi...cercate di fare i bravi per favore -
- mamma non se n'era mai andata, perchè proprio oggi? - chiese Sebastien.
- ha .. ha cominciato un nuovo lavoro, starà via di casa per più tempo ora perchè il lavoro la terrà impegnata, ma non vi preoccupate  vi troveremo una tata-
- che cosa ???  -
- una tata ? stai scherzando vero - borbottò Gwenda indignata.
- mamma non starà per niente con noi - brontolò Sebastien.
- ma si che ci sarà.. però  .. in quelle ore che non c'è avete bisogno di una tata -
- ma ci sei tu, c'è Lilde papà -
- no,  io non ci sarò sempre, anche io ho del lavoro, e Lilde... non starà sempre con noi - 
- una tata ?... che schifo, una tata - Gwenda si alzò da tavola,  seguita da Sebastien..
- hey non ho finito di parlare -
- per chi ci avete preso?  per mocciosi? - sbuffò Sebastien,  almeno per una cosa i due erano d'accordo, se ne uscirono dalla stanza entrambi. Jacob sbuffò sulla sedia, poi,dal piano di sopra udì il pianto di Lilly e si precipitò all'istante nelle scale. Le salì in fretta due a due e aprì la porta della stanza della bambina che piangeva come una forsennata,  andò nel suo lettino recintato e si abbassò per prenderla in braccio.
- ciao tesoro... ciao - la salutò lui baciandole la fronte. Lei sembrava estremamente piccola nelle sue possenti braccia da gigante. Lilly, era una bambina di 2 anni quasi. Aveva capelli neri ereditati dal padre, che le ricadevano come seta nella fronte, morbidi e lisci,  e due enormi occhi scuri, ereditati dalla madre o dal padre, un misto!
 sembrava che preferisse il sangue al latte eppure Renesmee, inieme anche a Carlisle facevano di tutto per farle piacere il cibo, del resto, con Gwenda ci erano riusciti, solamente Sebastien era un osso duro, preferiva il sangue a tutto. 

Lilly, Era una bambina estremamente intelligente, come i suoi fratelli del resto, aveva un potere simile a quello di Jasper ma non del tutto uguale, induceva le persone a fare quello che lei voleva, non sempre ci riusciva, ma molte volte aveva la meglio sulle sue 'vittime' . Cominciò dimenarsi fra le braccia di Jacob.
- mamma.... - piagniucolò 
- la mamma non c'è Lilly, adesso ti porto sotto e ci beviamo un bel biberon di latte caldo - lei lo guardò triste, e Jake si immerse nei suoi bellissimi occhi scuri e profondi.
- mamma torna più tardi te lo prometto  - disse lui baciandole la manina paffuta, e la portò al piano di sotto.
- guardate chi si è svegliato - fece Jacob a Sebastien e Gwenda che gli avevano voltato le spalle seduti nel divano a guardare la tv.
- Ciao LiLLy...- la salutarono i due all'unisono senza voltarsi. Lei allungò le braccia verso di loro e Jacob la mise in mezzo ai due, per poi andare in cucina e preparargli il biberon. 
- tao tao - 
- dov'è la mamma ?  - chiese poi la bambina
- è andata a lavorare... - fece Gwenda cambiando canale... 
- lavolale ?? ...-
- già,  e poi sai la novità  ?  vogliono assumere una tata - sbuffò Sebastien.
- tata ? -
- si una tata Lilly - aggiunse Gwenda. Jacob spuntò dalla cucina e porse il biberon a Lilly,  che se lo tenne in mano.
- cambia canale - disse Lilly
- no perchè ? questo programma mi piace - arricciò il naso Gwenda.
- cambia canale - ripetè la piccola
- ma no lilly io - Gwenda non riuscì a finire la frase, che, una parte del suo cervello desiderò ardentemente cambiare canale, schiacciò il pulsante cambiando canale.
- ancora -  Gwenda obbedì
- ancora - ripetè Lilly, Gwenda ripetè l'azione..
- siii - Lilly tutta contenta battè le manine mentre in tv, c'era un grande canguro blu che saltellava e cantava. 




continua....
 
 
  
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