Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Espero    30/05/2005    2 recensioni
ritratto di un eroe fallito da giovane
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi nombre es Alejandro. Sullo schermo l’immagine di un ragazzo con i capelli ricci lunghi. sorride. Zoom indietro lentamente fino a mostrare la cornice della foto appoggiata su un mobiletto metallico. Carrellata lenta verso destra. Accanto alla foto di lui con una maschera da teschio. Continua a muoversi verso destra con lentezza inesorabile fino ad inquadrate un volto scheletrico, calvo, scavato emaciato che sorride. Lo stesso sorriso delle foto. Ha un camice bianco. Si deve capire che è in ospedale e che probabilmente sta morendo e che è reduce da parecchie trattamenti contro il cancro o simile. jo no soy espanol pero siempre me ha gustado hablar l'espanol. Mi piace il suono di queste parole come il suono delle parole in inglese. Non ho mai saputo individuare il perché di questa musicalità e potenza che individuo nell’inglese. Ragionandoci potrebbe essere che non conoscendo bene l’inglese devo tradurlo e quindi metterci del mio. In un certo senso la bravura di shakespeare e le mie domande vanno a confluire nella mia comprensione del testo creando quindi un testo stracolmo di significato. In italiano le parole sono quelle, non c’è modo di sfuggirvi. Il significato lo so ma a meno che non risponda direttamente alle mie domande farò più fatica a caricarlo del mio significato. Un’altra cosa che mi capitava di fare leggendo era di cercare ad ogni parola di indovinare il finale. Ogni indizio e sospetto mi portava a modificarlo fino ad ottenere una probabile conclusione. Un po’ il gusto di vedere se ci prendevo, un po’ il testare l’originalità di chi scrive, un po’ una mania di controllo, di previsione. Da giovani ci si sente sempre padroni del mondo. Slanciati verso il futuro, arroccati sempre più spesso nel nostro ego. Con ormai rassegnata tranquillità posso dire che era il mio caso. Guardingo e sospettoso spiavo il mondo dalle feritoie della mia fortezza. Amiche mie, le fredde e aride pareti del mio essere. I miei occhi sprangate finestrelle. Entrate in me. Ma il ponte levatoio sarà levate e le finestre chiuse. Non ce l’ha mai fatta nessuno. Non l’ho mai permesso. Se qualcuno mi intuiva io cambiavo, sfuggivo via nel vento. appena una lacrima si accennava sul mio viso. Fuggita la frenetica fuga mi trovavo tra le mani una nuova maschera, una nuova illusione di identità mi guardavo intorno. mi vedevo solo. non era un abbaglio. guardandomi dentro capivo di aver smarrito per sempre il vero me. troppe fughe. troppe maschere che infine diventavano parte di me. riscoperta questa nuova fragilità mi sentii di non avere più difese. Non so se fu un'illusione di esistere che mi artigliava alla mia esistenza o il contrario. Di fatto, caduta l'illusione il male iniziò ad avanzare.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Espero