Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Riuji39    30/05/2005    14 recensioni
"La porta si spalancò da sola e io fui scaraventata a terra dall’urto. Alzai gli occhi, sulla soglia c’era una figura incappucciata. Il mantello ricopriva completamente la figura. Si notavano solo delle ciocche di capelli neri, scuri come la notte."
Genere: Avventura, Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Harry/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti

Salve a tutti!! E’ la mia prima ff, siate clementi con le recensioni. Ma ne voglio tante, se no non vado avanti!!

***

Come ogni anno mi stavo accingendo a passare la barriera fra il nono e il decimo binario alla stazione di King’s Kross. Differentemente dagli altri anni stavolta ero sola. Avevo preferito non andare alla Tana quest’anno. Non sarei riuscita a rivedere ancora quelle faccie solcate da lacrime troppo spesso in questi ultimi tempi…

Dopo tutto quello che era successo il mio ultimo anno, il sesto, ad Hogwarts, non ho più la forza per proseguire anche durante quest’anno…

Lacrime solcano adesso il mio viso, lo sapevo non dovevo più pensarci o arriverò a rifare qualcosa di troppo avventato, come suicidarmi. Ma in fondo non lo farò più solo per non abbandonare persone che in questo momento stanno soffrendo quanto e più di me, altrimenti…

Ecco, sono arrivata al binario 9 e 3/4, come ogni anno i festeggiamenti per la partenza mi giungono alle orecchie e agli occhi. Urla di bambini eccitati, ultimi abbracci di genitori, un infinità di persone che come ogni anno ripetevano tutto questo solo grazie ad una persona che adesso non avrebbe più potuto partecipare a tutto questo. Quella gente non sapeva cosa era successo quella notte, e forse non lo avrebbe mai saputo.

Mi asciugai le ultime lacrime con il braccio e andai verso la fine del treno, avevo voglia di trovare uno scompartimento vuoto, rivedere gli altri sarebbe stato troppo. Sapevo che stavo solamente scappando, ma non riuscivo ancora ad accettare che lui non sarebbe stato a festeggiare la partenza assieme a tutti gli altri.

Purtroppo mi sono accorta troppo tardi di quello che provavo per lui e adesso non avrei più potuto dirglielo. Non sono andata nemmeno al suo funerale, quello che provavo in quel momento mi ha messo a dura prova ed in questo momento mi chiedo come riesco a stare tranquilla in piedi senza urlare.

Per fortuna l’ultimo scompartimento è vuoto come avevo precedentemente immaginato. Nessuno dei Weasley verrà qui, non più ormai. Troppi ricordi sono uniti a questo scompartimento, quello utilizzato lo scorso anno per il viaggio di ritorno… in un attimo sento una grande pugnalata alla testa

NO!!! NON ADESSO !!

La testa mi gira, mi accascio sul sedile aspettando che passi, ormai ci sono più che abituata a questi malditesta continui. Nel momento stesso in cui non credo più di resistere ecco il buio, che accogliente come ogni volta mi prende e mi porta lontano in un luogo dove i ricordi non potranno raggiungermi…

***

- Hermione… - una voce gentile mi sta chiamando non riesco a capire a chi appartiene

- Hermione! - ancora, ma chi è? Sto così bene, non voglio uscire da qui…

- Hermione!! Svegliati siamo arrivati …-

Finalmente apro gli occhi. La mia vista è offuscata, mi occorre un momento per riuscire a capire dove diavolo mi trovo, dopo quel momento di smarrimento mi accorgo di essere in uno scompartimento, un piccolo mal di testa mi assale riportandomi i ricordi recenti alla testa. Riesco finalmente a capire chi mi ha chiamato.

No, non adesso, non sono preparata, subito l’angoscia mi assale. Cosa diavolo ci fa qui? Non la vedo da quel maledetto giorno! Doveva essere fra tutti proprio lei a svegliarmi! Maledetta sfiga! I miei ricordi mi riportano davanti agli occhi il suo viso solcato dalle lacrime. Scuoto la testa, finalmente se ne va e riesco a risponderle.

- Scusami mi ero appisolata, va tutto bene Ginny – dall’espressione del suo viso riesco a capire che non mi crede, come potrebbe credermi, sa fin troppo bene cosa vogli dire perdere qualcuno di veramente importante.

Subito chiedo - Ma tutti gli altri dove sono? – non li vorrei vedere subito, ma so che prima o poi dovrò farlo e prima accetterò la realtà meglio sarà, o almeno così spero.

Un espressione turbata raggiunge il suo volto, solo in questo momento mi accorgo delle profonde occhiaie presenti su quel viso. No, non sta per niente bene.

Mi risponde fin troppo velocemente distogliendo lo sguardo - Sono già scesi -. Mi chiedo cosa mi ha fatto fare quella domanda così inutile e ovvia ancora adesso. – Cos’è successo? –

- Ron ha fatto di nuovo una scenata, come al solito…- Non riesco a capire il “come al solito”, ma riesco a capire il perché della scenata. D’altro canto sono rimasta fuori dalla loro vita per tutta l’estate, non posso arrivare a capire cosa è effettivamente successo durante tutto questo tempo alla Tana.

Riesco a capire anche troppo bene l’occhiataccia che mi spedisce subito dopo che i suoi occhi incontrano i miei. Non mi ero mai accorta quanto in certi momenti sia bello prestare attenzione a quante fibre di cotone sia composta la sua maglia. Avrei dovuto stare accanto a Ron ma sono scappata, con la coda fra le gambe aggiungerei. Non accettare la realtà era più bello, ma questo comportava stare lontano da loro.

La sua voce mi riporta alla realtà distogliendomi dai miei pensieri. - Andiamo – una coltellata raggiunge il mio cuore , una semplice parola non l’avevo mai sentita detta così fredda. Sì, fredda è la parola giusta. Se ne va lasciandomi lì imbambolata. Avrei preferito di gran lunga la rabbia a questo. Indifferenza più totale.

Prendo il baule, la cesta di grattastinchi e esco velocemente dal treno. Sento la voce della prof Sprite richiamare i primini. Mi chiedo dove sia Hagrid. Raggiungo le carrozze trainate dai Thestral, una cosa è diversa dall’altr’anno, li vedo, e so di per certo che anche per Ginevra la cosa non è diversa. Subito la tristezza mi assale e sento il bisogno di piangere. Riesco a trattenerle, e salgo velocemente sopra la carrozza.

Dentro trovo Ron, seduto accanto a Luna e Neville. Riesco a guardarlo negli occhi. – Ciao, come stai? - mi chiede, non riesco a dire nulla, un groppo in gola mi ferma. Non c’era rancore in quella frase, ma la voce con cui l’ha detta non era la sua. Mi sento fuori posto, voglio andarmene. Riesco a rispondere finalmente con un falso “bene”, ma lui non da a vedere di essersene accorto, e ritorna a guardare fuori dal finestrino. C’è troppa tensione in questa carrozza, non vedo l’ora di essere ad Hogwarts. Dopo l’entrata di Ginevra la carrozza parte.

Nessuno parla o si guarda negli occhi, sanno che appena uno di noi dirà una semplice parola si scatenerà un uragano. Guardo Luna, disordinata come al solito, sembra l’unica a non percepire questa tensione, come se fosse in un mondo tutto suo, e in questo momento la invidio molto. Vorrei riuscire a fare come lei, eclissarmi in un mondo a parte e non pensare più a nulla ma non ci riesco.

Passo lo sguardo su Neville, è cresciuto molto in questi ultimi tempi, sembra un'altra persona. Ma non mi soffermo molto su questi pensieri, riservati solitamente ad un'altra persona. Mi guarda, e capisco da un suo unico sguardo che anche lui vorrebbe essere da tutt’altra parte.

Finalmente arriviamo, messo il piede in terra subito una frase mi distoglie dai miei ultimi pensieri.

- Guardate, la mezzosangue e il suo amichetto lenticchia! Dove avete lasciato lo sfregiato?- Ci mancava solo lui in questo momento, mi stavo giusto chiedendo quando avrei avuto la sfortuna di incontrarlo. Noto una vena di curiosità che mi stupisce nella sua domanda e cerco di approfondire.

- Come non lo sai Malfoy? Eppure tuo padre è un mangiamorte!- gli rispondo con una nota di ira nella voce. A quanto pare Ron se ne accorge e continua con voce pacata. – E’ morto Malfoy – lo vedo sussultare - e non dirmi che non lo sapevi perché non ti credo -. La sua risposta non si fa attendere ma stupisce tutti, me compresa.

Mi dispiace - dice abbassando gli occhi. Non sono l’ unica a guardarlo ad occhi sgranati perché subito si impazzientisce e aggiunge - E non guardatemi a quel modo! Per me Potter era solo un rivale, non lo volevo morto - Lo guardai e vidi che diceva il vero, nei suoi occhi non c’era traccia di menzogna. - Perché non lo sapevi? - gli chiesi e lui rispose distogliendo lo sguardo – Non sono affari tuoi, mezzosangue - Lo con una nota di tristezza nella voce e io non riuscii a ribattere.

Prima che qualcuno aggiungesse altro, se ne andò dentro il portone di quercia dell’ingresso di Hogwarts. Ripresi la mia strada senza attendere gli altri. Non avevo voglia di continuare a stargli vicino, presi posto a tavolo accanto a Lavanda e Calì. Purtroppo i miei maledetti spettri non vogliono lasciarmi in pace il mal di testa mi raggiunse e mi addormentai.

Pioveva. Eravamo fradici, ma la pioggia era l’ultimo dei miei pensieri. Ero in una gabbia, ma riuscivo benissimo a vedere il combattimento. Harry era molto miglioratoriusciva a contrastare con dei semplici scudi le sue maledizioni senza perdono. Ma sapevo che non bastava questo, e sapevo allo stesso tempo dai suoi occhi che anche lui la pensava allo stesso modo.

- Voldemort, ti ucciderò e libererò Hermione!! Hai fatto la scelta sbagliata a catturarla – disse con la voce tremante di rabbia. Schivò un avada kedavra e rispose con un schiantesimo, che venne facilmente respinto da Voldemort.

- Caro Harry, mi dispiace contraddirti, ma questa volta non verrà Silente a salvarti – Disse qualcosa in serpentese, e io mi accorsi con orrore, che Nagini, il serpente gigante di Voldemort, era esattamente dietro a Harry. Cercai di avvertirlo con un urlo ma purtroppo fu troppo tardi.

Non riuscì a scansarsi e il serpente lo morse avvinghiandosi poi al suo corpo.

Urlai, non riuscii a capire esattamente cosa successe dopo, perché l’unica cosa che registrò il mio cervello prima di svenire fu la voce di Voldemort mentre pronunciava l’anatema…”

Mi svegliai urlando, appena riuscii a recuperare i miei sensi mi accorsi che ero per terra nella sala grande e che tutti gli studenti mi stavano guardando come se fossi stata pazza. La cosa che mi fece più male in quel momento fu che anche Ron era fra loro, e mi stava guardando con compassione.

Fu troppo, ignorando tutto e tutti, le domande del preside e della professoressa McGranitt fuggii.

Fu un attimo, stavo per spalancare la porta e fuggire da quei ricordi troppo dolorosi, che accadde.

La porta si spalancò da sola e io fui scaraventata a terra dall’urto. Alzai gli occhi, sulla soglia c’era una figura incappucciata. Il mantello ricopriva completamente la figura. Si notavano solo delle ciocche di capelli neri, scuri come la notte.

- Chi sei? -

***

Chi sarà il nuovo venuto?

Cosa è successo nella notte ricordata da Hermione?

E soprattutto Harry dov’è?

Tutto questo e altro nei pross capitoli

CIAO e mi raccomando VOGLIO RECENSIONI!!

  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Riuji39