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Autore: Dafne_5    09/04/2025    1 recensioni
Un omicidio può essere naturale, due sono sospetti, ma tre...
Morgan, Elowen e Alexander, tre ladri, si trovano invischiati in un indagine dove non hanno piste o indizi, e l'avvicinarsi della data di un altro furto complica le cose. Qual è l'anonimo assassino?
Pessimi istinti di sopravvivenza, fiumi di whisky e revolver ben alzati sono i loro compagni di viaggio.
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“Scotch.” Dico al cameriere.
“Ghiaccio?” Dice lui.
“No.”
Mi arriva un bicchierino alto sì e no dieci centimetri con dentro due millilitri circa di quello che pare rum. Fermo con la mano il cameriere che mi ha portato questo scempio.
“Scusa, come ti chiami?” Gli chiedo.
“Tommy.”
“Molto bene Tommy. Oggi ho avuto una giornata pesante anche se sono le otto di mattina e ti posso assicurare che peggiorerà. Non voglio attaccare briga con nessuno, ma posso sapere cosa mi hai portato?”
“S-scotch.” Balbetta il poveretto.
“Mmh… sicuro?”
“Non lo so, me l’hanno dato per questo tavolo.”
“Allora io ti dico che prendi questa miseria di alcool, lo porti al barista e ti fai dare qualcosa di decente sia nel gusto che nella quantità.”
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Scritto in collaborazione con Pep
Genere: Mistero, Noir, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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“THE FOX”
 
Sto per uscire di casa per andare in commissariato, come ogni mattina, quando noto che sullo zerbino fuori dalla porta c’è una lettera. La busta è bianca, priva di scritte se non il nome del destinatario scritto con una grafia elegante: Morgana Lewis.
Prendo la lettera e me la rigiro tra le mani. Torno in casa, chiudo la porta e la apro.
“Omicidio; lettere; rosso; rose; Giuda; correre; Bianco
THE FOX”

Rileggo queste sette parole almeno cinque volte e mi soffermo sempre sulla firma del mittente: The Fox. La volpe.
Alex ed El arrivano in salotto mano nella mano e, quando mi vedono, mi raggiungono velocemente.
-Morg, cos’è successo?- Mi chiede El.
Non dico niente, mi limito a mostrarle la lettera.
Lei la legge con attenzione e anche Alex la guarda. Vedo lo stupore dipingersi sui loro volti a ogni parola che leggono.
-Allora, ragioniamo.- Inizia Alex. -Ormai la parola “omicidio” ci è abbastanza familiare. Quello che scrive la lettera potrebbe essere il killer che ci dà indizi, ma ne dubito, o qualcuno che è al corrente delle informazioni e ci vuole aiutare.-
-“Lettere” si potrebbe riferire a questa che hai ricevuto.- Continua El.
-“Rosso” sangue?- Ipotizzo.
-“Rose” rosse? Potrebbe essere collegato alla precedente.- Tenta Alex.
-“Giuda” era un traditore, quello che nella Bibbia ha tradito Gesù.- Dice El. -Oppure un albero.-
-“Correre” è semplicemente un verbo. Potrebbe riferirsi a noi come a chiunque altro.- Dico.
-“Bianco” è la carta di questa lettera, ma ci sono tantissime cose che possono essere bianche.- Dice Alex.
-Oppure…- Inizio. Mi è venuta un’idea, è assurda, ma a questo punto non possiamo escludere nulla. Guardo El nella speranza che anche lei abbia capito.
-La maiuscola!- Urla El.
Annuisco, ma dalla faccia di Alex capisco che lui non ci è arrivato, quindi glielo spiego: -Alex, “Bianco” è scritto con la lettera maiuscola anche se prima non c’è un punto. Magari non è casuale e noi la conosciamo una persona che di cognome fa “  Bianco”.-
-Jessica White!- Dice lui illuminandosi.
Annuisco ancora, poi mi concentro sulla firma.
-Chi potrà mai essere “The Fox”?- Chiede El.
Prende a busta e ci infila la mano dentro. Pensavo che ci fosse solo il foglio con le parole, ma El estrae anche un’altra cosa che non avevo notato: un foglietto ripiegato in due.
Lo apre e dentro c’è la tavola periodica degli elementi. Non so perché sia lì, ma, se il mittente l’ha inserita, ci sarà un motivo…
Saluto ed esco per andare in commissariato perché ormai sono troppo in ritardo.
Questa volta, però, allungo il giro passando per un parco vicino a casa mia, Copson non se la prenderà se ritarderò altri quindici minuti.
Sono circa a metà del sentiero che passa tra la vegetazione curata del parco quando sento le sirene della volante.
-Eh no però! Pure qui no!- Dico alzando le braccia al cielo in un gesto di sconforto.
Continuo a camminare finché non mi imbatto nei nastri gialli della polizia che limitano l’accesso ad un’area del parco.
Vedo Copson e circa cinque agenti che si affaccendano attorno a qualcosa che non riesco a identificare.
Mi avvicino e Copson mi vede.
-Signorina, capita proprio nel posto giusto.- Mi dice.
-A cosa devo il piacere?- Chiedo.
-Omicidio.-
-Mmh mmh…- Annuisco pensierosa e decido di avvicinarmi.
Copson non mi ferma.
Ora posso vedere un corpo a terra. È di un ragazzo che avrà sì e no venti anni. L’agente Parson è lì vicino e sta prelevando dei campioni di sangue.
Mi guardo attorno e vedo l’unica persona che non mi sarei mai aspettata qui: Lucas. Sta parlando con uno sbirro. Mi avvicino.
-Cosa ci fai tu qui?- Chiedo a Lucas.
-Ho avvisato io che c’era un cadavere al parco.- Risponde.
So che non ne ho il diritto, ma chiedo all’agente di scusarmi e tiro Lucas da una parte.
-L’hai ucciso tu?- Chiedo diretta.
-Ma come ti salta in mente?!-
Lo guardo male.
-Okay, forse hai le tue ragioni per pensarlo, ma non sono stato io!-
Non so perché, ma gli credo.
Lo faccio tornare dallo sbirro e mi avvicino al cadavere.
Sparse a terra ci sono almeno tre buste bianche macchiate di sangue insieme ad alcuni petali di fiori. Il cadavere è ai piedi di un albero molto alto che riconosco subito dalla forma delle foglie e i pochissimi frutti ancora attaccati ai rami: è un albero di Giuda.
Chiedo dei guanti e mi chino per prendere in mano uno dei petali: è bianco, ma alcune macchie bordeaux (suppongo sangue) lo sporcano. Ne guardo la forma e la grandezza e capisco che deve per forza essere un petalo di rosa. Lo riappoggio nello stesso punto e prendo una lettera. Il sangue sulla carta è ormai secco e noto che non c’è colla che la chiuda. Prendo fuori il foglio prima che qualcuno mi veda e faccio una foto veloce. Rimetto tutto in ordine e mi alzo.
Saluto tutti gli agenti con un cenno del capo, mentre Parson mi rivolge un gran sorriso.
Torno a casa velocemente e chiamo Alex ed El.
Mi raggiungono e ci sediamo attorno al tavolo della cucina. Sono le nove ed El mi dice che Nala sta ancora dormendo. Mi stupisco di quanto dorma quella bambina.
Spiego loro l’accaduto raccontando anche tutti i dettagli, poi prendo il telefono e trovo la foto che ho fatto alla lettera.
Mostro anche a loro il contenuto:
“Ciao amore,
mi piange il cuore a comunicarti che il mio orrendo fidanzato sospetta un mio tradimento. Non so cosa sappia di noi e non voglio che ti trovi. Ti farò sapere in una prossima lettera quando e dove incontrarci.
Nell’attesa non farti trovare vicino a casa mia: il mio fidanzato mi controlla.
La tua Jess.”

-Okay,- dice El, -ora sappiamo il mittente delle lettere.-
-Quindi abbiamo trovato il significato di tutte le parole nel biglietto tranne una. “Omicidio” si riferiva a quello di questo ragazzo; “lettere” si riferiva a quelle che Jessica mandava al suo amante; “rosso” si riferiva al sangue che c’è sulle lettere e sui petali; “rose” si riferiva ai petali di rosa; “Giuda” alla posizione della vittima, sotto l’albero, o al tradimento di Jessica; “Bianco” al cognome di Jessica o al colore dei petali e delle lettere. Ci manca solo “correre”.- Riassume Alex.
-“Correre” poteva essere un avviso a noi: “correte per salvarlo!”.- Dice El.
-O alla vittima.- Dico io. -Era vestito in tuta e scarpe da ginnastica e i capelli erano sudati: magari stava correndo nel parco.-
-Di sicuro è stato ucciso questa mattina.- Concludiamo.
C’è solo una cosa che Alex non ha considerato: dobbiamo trovare chi è “The Fox”.
Sto per andare via quando El dice una cosa che non avevo tenuto in conto: -Perché le lettere saltano fuori ora se Jessica è stata uccisa almeno una settimana fa?-
Mai una volta che qualcosa sia semplice. Sembra che l’universo ci voglia mandare una rottura di coglioni dietro l’altra.
-Magari il ragazzo le stava consegnando aspettando il momento giusto.- Dice Alex.
-No, perché Jessica è morta troppo tempo fa, non avrebbe avuto senso consegnarle oggi.- Dico. -Però chi ha ucciso il messaggero aveva le lettere e le ha messe lì per farlo sembrare un omicidio motivato.-
-Quindi, in questo caso, chi ha ucciso il ragazzo doveva avere accesso alle lettere di Jessica e quindi conoscerla. Potrebbe essere stato proprio l’amante, se non il fidanzato.- Conclude El.
-Chiederò a Copson di interrogare il fidanzato e cercare di rintracciare l’amante.- Dico prima di andarmene.
Raggiungo il commissariato e trovo Copson.
-Abbiamo chiesto le analisi immediate del sangue del ragazzo ucciso.- Mi dice a mo’ di saluto.
-E…?- Lo incalzo io.
-È stato trovato del tungsteno nel sangue.-
-Com’è possibile?-
-Può essere stato disciolto in un drink alcolico, ma non porta alla morte, non ha una tossicità alta.-
-E allora qual è la causa del decesso?-
-Giugulare recisa.-
Mi ricordo di aver letto qualcosa a riguardo: la giugulare recisa porta a un improvviso svenimento per la perdita improvvisa di sangue e la caduta a causa di questo può portare a uno shock non da poco. Se non soccorsa immediatamente, la ferita può portare ad una morte molto veloce e, anche in questo caso, non è sicura la sopravvivenza.
Copson mi guarda.
-Commissario, le consiglio di interrogare Davidson, il fidanzato della defunta Jessica.-
-E perché mai, signorina Lewis?-
-Nelle lettere lei nominava il fidanzato, quindi potrebbe essere al corrente di qualcosa.-
-E lei, di grazia, come fa a sapere delle lettere e del loro contenuto?-
Lo guardo sorridendo e apro le braccia.
-Lo ha detto lei: sono una ladra.-
Gli volto le spalle e me ne vado.









Note autrice:
Ma buongiorno a tutti voi amanti dei gialli assurdi e con troppi omicidi!
Parto dicendo che mi scuso per tutte le disgrazie che continuano ad accadere, ma, ehi!, dite che non è avvincente!
Capitolo in cinque punti:
1) corto
2) nuovo omicidio
3) biglietti strani
4) Nala che non fa altro che dormire
5) Lucas in mezzo alle palle
Beh, mi sembra un buon inizio...
Allora, che ne pensate? Confermate le vostre congetture strane?
Sospettato numero uno? Sono curiosa di sapere.
E ora... dubbi!
Chi è The Fox? Chi è l'amante di Jessica? Che cazzo centra il tungsteno nel sangue? Perchè c'era una tavola periodica? Cosa succederà ancora?

Un saluto a tutti voi che avete la pazienza di leggere questa storia!
Dafne     :)
   
 
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