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Autore: Utopy    26/09/2009    7 recensioni
"In un mese me la scopo."
"Chi? Quella? Figurati... Non te la darà mai!"
"Scommettiamo?"
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!

In questo mini capitolo verranno descritte SOLO le due reazioni di Tom e Viktoria. Mi sembrava giusto lasciare un piccolo spazio solo per questo.

Spero vi piaccia ugualmente anche se non succede nulla di rilevante ^___^

Buona lettura!

 

DECIMO CAPITOLO.

 

-Tom-

 

Non so come, ma riuscii a guidare fino a casa. Avevo una gran voglia di piangere, di singhiozzare come un bambino.. Di sbattere i piedi a terra e di stare abbracciato a mio fratello facendomi coccolare e rassicurare. Purtroppo se fossi entrato in casa in lacrime, Bill si sarebbe di sicuro preoccupato. E sinceramente, era l’ultima cosa di cui avevo bisogno.

Mi trascinai fino all’entrata, aprendo la porta, trovando mio fratello sveglio, seduto sul divano ad aspettarmi.

“Ciao Tomi!” Sentii la sua voce squillante e feci un movimento di mano nella sua direzione. Senza dire una parola mi diressi verso camera mia, avvertendo benissimo lo sguardo perforante di Bill sulle mie spalle. Sarebbe venuto a parlarmi più tardi, di sicuro. Il tempo di prepararsi uno dei suoi soliti discorsi.

Mi lasciai cadere a peso morto sul mio letto, guardando il soffitto bianco, quel bianco che più lo fissi più vorresti che ti risucchiasse per non lasciarti più.

Il mio pensiero andò subito a Viktoria, alla mia piccola, dolce Viky. Chissà cosa stava facendo in quel momento. Magari era anche lei sdraiata sul suo letto. Magari pensava a me. Magari piangeva.

Immaginarla in lacrime, da sola, in camera sua, mi fece stringere il cuore. Non era giusto! Sarei dovuto essere io l’unico a soffrire! Invece per una stronzata fatta tanto per fare, la mia piccola stava male e io non potevo starle vicino. Non potevo consolarla.. E sapere di essere il motivo della sua sofferenza mi fece sentire uno schifo. Avrei davvero voluto essere risucchiato dal soffitto, in quel momento.

“Tomi..” Sentii Bill dall’altra parte della porta chiamarmi e bussare lievemente. Sorrisi rincuorato. Sapevo che sarebbe arrivato entro breve, e forse.. Era proprio di lui che avevo bisogno adesso.

“Entra pure Bill..” Gli sussurrai. Vidi la porta aprirsi e la figura alta e slanciata di mio fratello fare capolino nella mia stanza. Fece qualche passo incerto verso di me e poi si distese al mio fianco, sul letto. Imitandomi e guardando il soffitto sopra di noi. Avrei dovuto raccontargli tutto, sapevo che non l’avrebbe presa bene, soprattutto perché lui voleva molto bene a Viktoria.. Non ne avevo il coraggio ma con mio fratello non avevo mai avuto segreti.

“Ho combinato un disastro Bill..” Mormorai trattenendo a stentò le lacrime, che ormai premevano contro i miei occhi implorandomi di lasciarle uscire.

“Viktoria?” Mi chiese sotto voce continuando a guardare in alto.

Annuii piano e lui se ne accorse, infatti si voltò a guardarmi negli occhi, spronandomi a continuare.

“Ho fatto una scommessa con Georg tre settimane fa. Cioè che in un mese mi sarei portato a letto Viktoria. E’ passato molto tempo, io mi sono affezionato davvero a lei. Nemmeno me la ricordavo più quella stupida scommessa. Stasera è successo, così ho chiamato Georg e gli ho detto che non volevo più parlare di quella storia, che non mi interessava aver vinto. Lei ha sentito tutto e…”

Le parole mi morirono in gola, non riuscii più a continuare. Ormai le lacrime avevano avuto la meglio sul mio autocontrollo e ora scendevano silenziose solcando il mio viso stanco e pallido.

Vidi mio fratello sospirare nel buio della stanza e tornare a guardare il soffitto, forse anche lui sperava di essere risucchiato.

“Sei un cretino Tomi..” Cominciò a parlare con una nota malinconica nella voce. “ Ti avevo detto di stare attento e di non fare cazzate con lei. Non se lo merita. Ma tu ovviamente non mi hai ascoltato. Se non fossi mio fratello ti avrei già preso a pugni. Ma non sono cieco, lo vedo che stai soffrendo e che sei sinceramente pentito. Ma questo non la riporterà da te, l’hai fatta grossa.. Non so se ti perdonerà” Abbassò lo sguardo rassegnato. Per un momento trattenni il respiro, appena il senso spietato di quell’ultima frase arrivò al mio cervello e venne metabolizzato, fui scosso da un brivido e un singhiozzo scappò dalla mia bocca. Aveva ragione! Aveva maledettamente ragione.. Ma non ci volevo credere! Non volevo nemmeno pensare di averla persa per sempre..

Viky…

 

-Viktoria-

 

Rimasi distesa nel mio letto con il cuscino sulla testa per non so quanto tempo. Le lacrime non si fermavano, i singhiozzi mi scuotevano violentemente, facendomi tremare dappertutto. Avrei voluto alzarmi e scappare lontano, correre via.. Ma per quanto lontano sarei potuta arrivare, i miei problemi sarebbero sempre stati li a ricordarmi che c’erano, e non potevano sparire per magia. Perché..? Perché mi hai fatto questo? Perché sei così stupido e infantile? Avevo ragione.. Avevo ragione a tenerti distante.. Sono solo stata troppo idiota da cadere nella tua trappola. Mi hai ingannata, mi hai illusa di poter essere davvero speciale per te, e poi.. Mi hai uccisa in cinque minuti. Non me lo meritavo tutto questo e tu lo sai.

Sarai felice adesso, no? Hai vinto la tua stupida scommessa! Ce l’hai fatta a scoparmi! Ora forse starai festeggiando, e io vorrei che tu patissi almeno un millesimo del dolore atroce che sto provando io in questo momento.

Vorrei che potessi sentire il cuore spezzarsi ogni minuto che passa, sentendolo sempre più pesante.

Ma era vera almeno una parte della cose che mi dicevi? Ci credevi veramente? No.. Forse mi hai presa per il culo dall’inizio. Forse già il primo giorno che ci siamo visti, quando mi hai chiesto di venire a bere qualcosa con te, forse già li avevi progettato i tuoi piani, ed eri pronto a metterli in atto.

Vorrei tornare indietro.. A tre settimane fa, e non dover mai accettare l’invito di Bill e venire al pub con voi..

Tre settimane.. mi sembra una vita ormai. E sono obbligata ad ammettere che sono state il periodo più bello della mia vita.

Tre settimane in cui esistevi solo te, in cui stavo con te ed era come avere la testa senza pensieri e senza problemi. In cui ho capito che eri veramente il ragazzo che stavo cercando da parecchio tempo ormai.

Tre settimane per farmi capire che appena mi sarei staccata da te avrei avuto un senso di vuoto.

Tre settimane che, nonostante tutto, non scorderò mai più.

Tre settimane pensando che eri la cosa più bella da non so quanto tempo, dove guardandoti negli occhi senza parlare era come raccontarsi tutta una vita.

Tre settimane quando ti vedevo il mattino e pensavo che la giornata sarebbe stata sicuramente splendida.

Tre settimane che sono state l’inizio e la fine di tutto.

 

 

Scusate sono di frettissimaaa! Ringrazio di cuore tutte! Layla the punkprincess, svampy1996, Tiky, Ice_angel, _Kyra, Dark Dancer, e ultima, ma non di certo meno importante _Pulse_  ti voglio bene scrittrice sempina!! *___*

  
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