Un debole fruscio di vesti risuonò nel corridoio.
Chi ci sarà ora?, si chiese Kaidan, il corpo scosso da brividi sgradevoli. In quell'orrenda prigione, il tempo sembrava dilatarsi.
Solo le torture e l’impotenza, sigillata dalle catene di armillio, incise di rune maligne, scandivano le sue giornate.
Un ruggito impotente salì sulle sue labbra. Cosa ne era stato di Roran?
I sovrani di Namida, straziati dalla tragica fine del loro primogenito, non avevano voluto vedere la verità.
D'istinto, l'uomo si morse le labbra, mentre le lacrime scendevano dai suoi occhi. Roran aveva urlato la sua innocenza, ma nessuno aveva visto la sua rabbiosa disperazione.
Anzi, tale sentimento era stata una condanna per entrambi.
Un debole singhiozzo sollevò il petto dell'uomo. Aveva cercato di aiutare l'innocente secondogenito dei sovrani di Namida.
Ma la sua sete di giustizia era stata punita.
Perdonami, Roran… L'esperienza guerriera non gli aveva insegnato nulla.
L'onore, davanti all'egoismo, svaniva.
La porta, con un sinistro cigolio, si aprì e una figura femminile alta e snella, vestita d'un lungo abito viola bordato d'oro, entrò.
I lunghi capelli rossi scendevano sulle spalle e gli occhi, d'un intenso bagliore dorato, dal taglio allungato, erano ombreggiati da lunghe ciglia ramate, un po' più scure dei capelli.
Una catena d'oro, terminante in una ametista tagliata a goccia, grossa come un pugno, scintillante di riflessi nerastri, stringeva la sua vita sottile, mentre un anello d'oro, a forma di serpente, ornava il dito indice sinistro.
Un diamante viola, tagliato a rombo, grosso come una nocciola, era incastonato sull'anello e ivi era incisa una runa a foggia di croce rovesciata.
A quella vista, lo sguardo di Kaidan si assottigliò e un brivido frustò la sua schiena. Morrigan si era ben premurata di contemplare la sua disfatta.
Ne era sicuro, era lei l'artefice della loro insensata sofferenza.
Erwen era la mano, ma lei era la mente.
Morrigan chinò un poco la testa verso destra e un leggero sorriso sollevò le sue labbra sottili. Kaidan Laios era ben degno della sua fama.
I suoi occhi splendidi rifulgevano di consapevolezza.
Quella luce sarà mia. Quell'uomo doveva pagare per la sua opposizione ai suoi obiettivi di potere.
Ad un tratto, la donna batté le mani in un ironico applauso.
L'uomo aggrottò le sopracciglia e strinse le labbra. Quel suo sarcasmo esprimeva il suo senso di trionfo.
─ Sei sempre stato molto intelligente, Silenzioso. Ma il tuo cuore ti ha ingannato. ─ dichiarò lei, compiaciuta. Kaidan Laios, se avesse seguito l'istinto, avrebbe goduto di tanti privilegi.
Ma il suo stupido, inflessibile senso dell'onore lo aveva portato ad una scelta sbagliata.
─ Non mi pentirò mai del mio affetto per Roran. ─ replicò Kaidan, fermo. Gli occhi verdi di quel giovane racchiudevano l'ardore dell'innocenza.
E lui non avrebbe mai smesso di proteggerla.
Una risata beffarda, imperiosa, risuonò sulle labbra della donna. Nessuna ambiguità colorava la voce di quell'uomo tanto forte quanto fiero.
Il dolore non aveva sporcato la fierezza della sua indole.
Saprò distruggerti., si disse, mentre le sue labbra si distendevano in una linea dura. Presto, quello spirito ribelle sarebbe stato spezzato.
Sarebbe stato il suo capolavoro.
Con un gesto ieratico, quasi solenne, sollevò la mano adorna dell'anello.
Un brivido attraversò la schiena Kaidan. Avrebbe riconosciuto ovunque il beffardo scintillio di quello sguardo.
Ad un tratto, la gemma pulsò d'una viva luce violacea.
D'istinto, Kaidan strinse gli occhi, mentre un nuovo, sgradevole brivido attraversava la sua schiena. L'energia animica si irradiava in tutta la prigione, ferendogli lo sguardo.
─ Risveglio. ─ dichiarò la donna, mentre i suoi lunghi capelli si sollevavano, come scossi da uno strano vento.
Una ampia ferita, simile ad una croce vermiglia, si aprì sul petto nudo di Kaidan.
Il guerriero sbarrò gli occhi, poi, con uno spasimo, si inarcò.
Un getto di sangue, impetuoso, sprizzò dalla ferita e cadde sul pavimento, allargandosi in una macchia rossa sempre più grande, da cui esalava un olezzo ferrigno.
Morrigan alzò lo sguardo sulle catene, che tenevano legato l'uomo al soffitto.
Un mezzo sorriso sollevò le sue labbra. Bene, il suo tormento non era finito.
A fatica, l’uomo sollevò la testa e i suoi occhi verdemare si fissarono nelle iridi di Morrigan.
Lei, per alcuni istanti, esitò, poi puntò il dito ingioiellato contro il petto nudo dell’uomo.
‒ Sei un ottimo combattente, Kaidan, ma fai sempre scelte sbagliate. ‒ mormorò.
La pietra pulsò d’una viva luce violacea, screziata di nero, poi sottili lame di luce dardeggiarono.
Implacabili, sferzarono le braccia, le spalle e il tronco dell'uomo.
Decine di ferite si aprirono, il sangue schizzò e cadde sul pavimento.
Il collo di Kaidan si inarcò e un urlo eruppe dalle sue labbra. Il dolore si irradiava lungo le sue membra e decine di piccole sfere metalliche vorticavano a velocità sempre crescente, davanti ai suoi occhi.
In quel momento, il tempo e lo spazio sembravano distorcersi.
Diversi minuti dopo, la testa di Kaidan si abbandonò sul suo petto, mentre il suo respiro accelerava.
Violenti colpi di tosse scossero il suo petto e nuovo sangue sgorgò dalla sua bocca.
Che sensazione magnifica…, si disse Morrigan, lo sguardo, lucido di godimento, fisso sul corpo sofferente del guerriero. Quei lamenti vellicavano la sua schiena di brividi voluttuosi.
Il suo implacabile e fiero avversario, costretto all'impotenza dall'armillio, provava su di sé l'ampiezza del suo potere.
Lei si avvicinò ancora di più e la sua mano, leggera, si posò sulla mandibola dell'uomo. Il tormento di Kaidan, però, non si era concluso.
La gemma del suo anello scintillò d'una viva luce violacea e le ferite del guerriero, a poco a poco, si ricoprirono di nuova pelle.
A fatica, Kaidan sollevò la testa e fissò lo sguardo sul viso di Morrigan. Quelle cure nascondevano un fine perverso, ne era certo.
Devo fare onore alla tua intelligenza., rifletté la donna, compiaciuta. La sua apparente pietà, presto, avrebbe rivelato il suo viso autentico.
La tenebra, ormai, aveva piantato i suoi semi.
N.B.: Morrigan ha i capelli rossi, Kaidan ha la barba (questo PV sembra la sua versione giovane). E mi accorgo che tutti sono rossocriniti, poco ci manca.
Spero ti sia piaciuta.
Spero ti sia piaciuta.
La prima immagine è una fan art pinterest (a credito dell'artista), poi la seconda credo sia IA.



