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Autore: MiakaHongo    10/05/2025    1 recensioni
[Post TROS]
Rey stava dormendo quando improvvisamente una sequela di scene terrificanti le passarono velocemente davanti agli occhi: la battaglia di Exegol, Palpatine che le rivela di essere suo nonno e Ben che sacrifica la sua vita per lei morendo tra le sue braccia lasciandola inerme. Ma non erano solo immagini del passato, susseguirono anche delle scene che non aveva mai visto e che mai avrebbe voluto si realizzassero, ovvero i suoi amici: Poe, Finn e Rose feriti che urlavano dal dolore. Non poteva più sopportare quella vista quindi fu lei a sovrastare le loro urla con le sue, fu allora che piombò un improvviso silenzio e si ritrovò circondata da un’oscurità fitta e fredda che la fece sentire improvvisamente sola e angosciata.
“C’è qualcuno?”
Chiese guardinga in posizione difensiva, nonostante non avesse nessuna arma con se.
“Per quanto ancora fingerai che io non esista?”
Quella fredda voce femminile le era familiare.
“Chi sei tu?”
“Tu sai già chi sono io, lo sai da sempre, fingi solo di non saperlo… ma d’altronde è quello che sai fare meglio, no? Fingere che le cose che non ti piacciono non esistano!”
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Rey
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Cap20 Cambio di Strategia Quando Ben si svegliò gli ci volle qualche secondo per mettere a fuoco dove fosse, riconobbe poi gli indistinguibili interni un po’malandati del Falcon.
Non appena si mise seduto sul letto dove era stato sistemato, non ebbe nemmeno il tempo di fare mente locale, che sentì Rey abbracciarlo forte, come se fosse stata lì accanto a lui solo per aspettare quel momento e, come se lasciandolo, sarebbe potuto scomparire da un momento all’altro.
“BEN! Mi hai fatta preoccupare da morire, come ti senti?”
Ben non sapeva come rispondere esattamente a quella domanda. Era di certo felice di essere di nuovo lì ma si sentiva psicologicamente e fisicamente distrutto, non riuscì nemmeno a ricambiare l’abbraccio. La cosa non sfuggì a Rey, la quale lo liberò delicatamente dalla sua stretta fino a fissarlo negli occhi.
“Qualcosa non va?”
Provò a chiedergli nuovamente.
“Sono solo stanco, vorrei riposare”
Rispose secco lui, distendendosi nuovamente.
 cap-20-2
Quel tono distaccato la freddò ma in effetti non poteva biasimarlo: senza volerlo era entrata nella sua mente e, contro la sua volontà, le aveva mostrato un passato che finora non aveva voluto rivelare a nessuno. Eppure, nonostante comprendesse la situazione, avvertiva la sensazione che ci fosse qualcosa di strano tra di loro o nel loro legame ma decise di non lasciarsi influenzare, infondo era stata una giornata dura per entrambi.
“A dopo allora”
Si limitò a dire, quindi uscì dalla stanza.




Dopo che Rey andò via, nonostante la stanchezza, Ben faticò ad addormentarsi ma iniziò a capire di stare sognando quando si ritrovò all’interno della Supremacy mentre indossava ancora gli abiti da Kylo Ren e impugnava la sua spada dalla lama tremante che brillava di un colore rosso scarlatto.
Poteva ancora sentire vivamente tutte le emozioni che venivano alimentate dall’impugnarla: rabbia, vendetta, disperazione. Emozioni che erano ancora più vivide e turbolente dentro di lui dopo l’aver rivissuto i momenti più cupi del suo passato.
“Lo senti, non è vero?”
“Dopo aver condiviso il lato oscuro con Rey e dopo aver rivissuto il tuo passato, il lato oscuro dentro di te freme per riemergere”
Ben riconobbe subito quelle gelide voci nella sua testa ma non intendeva dar loro retta.
“Non lo permetterei mai”
“Credevi lo stesso quando hai sentito il richiamo del lato chiaro, perché adesso dovrebbe essere diverso?”
Quelle parole lo lasciarono interdetto più del previsto ma non aveva di certo intenzione di lasciarsi sopraffare.
“Non ha senso nemmeno discuterne con voi: non siete reali, questo è solo un sogno!”
Portò istintivamente le mani alla testa, sperando che le voci sparissero.
 cap-20-3
“Ah davvero? Vedremo per quanto tempo riuscirai a mentire a te stesso!”
A quelle ultime parole Ben si svegliò di soprassalto, ancora sopraffatto da quelle parole e sensazioni ma si costrinse a calmarsi: probabilmente era solo un incubo scaturito dagli eventi rivissuti per colpa di quel siero… eppure sentiva ancora il lato oscuro dentro di lui fremere e le mani tremare.
Prese un profondo respiro e decise di non pensarci: si diede una veloce rinfrescata e uscì dalla stanza dove, a sua sorpresa, trovò Poe, Finn, Rose e Rey seduti al tavolo della sala principale del Falcon.
“Bentornato tra noi!”
Esordì Poe.
“Ho dormito per così tanto tempo?”
Chiese, anche se sapeva bene che si stava riferendo anche a tutto il tempo che era stato sotto l’effetto del siero.
“Per un bel po’ ma penso ne avessi bisogno”
Gli rispose Rey.
“Siamo contenti che tu stia meglio adesso, Rey ci ha allineato su cosa è successo… ma siediti, abbiamo delle notizie da comunicarti”
Disse Rose con gentilezza, Ben non si sentiva pienamente a suo agio ma si sedette accanto a loro, curioso di sapere cosa avessero da dirgli. A sua sorpresa stavolta fu Poe a parlare.
“Savius ci aveva allineato sulla situazione e aveva detto che non potevamo fare molto al momento, quindi nel frattempo io e Finn abbiamo contattato gli altri membri del Nuovo Consiglio per fare rapporto sugli esiti della missione”
“Capisco…”
Si limitò a dire Ben titubante, capendo bene che dalla loro risposta dipendeva il suo attuale destino. Lui aveva fatto tutto il possibile per la buona riuscita della missione, ma quel generale del Primo Ordine si era comportato in modo strano e poi lui stesso si era fatto iniettare quel siero mettendo la missione in pericolo e, inoltre, Finn aveva già espresso ampiamente i suoi dubbi su di lui, che probabilmente anche altri condividevano anche se in modo meno schietto di lui. Fece quindi un sospiro ed aspettò che Poe continuasse, sperando che avrebbe potuto accettare qualsiasi responso gli avesse dato.
“Non è stata una riunione breve: abbiamo raccontato ogni dettaglio, ogni punto a tuo favore e ogni dubbio contro. I membri hanno tutti espresso i loro pareri ed eventuali perplessità, c’è voluto un po’ per arrivare ad un verdetto”
“E dunque?”
Chiese lui, evidentemente sulle spine.
“Abbiamo fatto analizzare sia i dati copiati dalla base che quelli presenti nel disco dati che ti hanno consegnato come Kylo Ren. Anche se all’incontro ne avevamo solo un parziale, ci è bastato per capire che riportano entrambi dati molto utili per la Resistenza. Considerando questo ed il fatto che durante la missione hai fatto quanto possibile per aiutare la nostra causa, arrivando anche a rischiare la tua vita con quel siero… beh abbiamo deciso, quasi all’unanimità, di darti una seconda occasione… per il momento sei ufficialmente un membro della Resistenza!”
Ben tirò un sospiro di sollievo completamente incredulo: era sicuro che per quanto si potesse impegnare, difficilmente i membri della Resistenza avrebbero potuto davvero fidarsi di colui che avevano conosciuto come Kylo Ren, dopo tutta la distruzione che aveva portato.
“Benvenuto tra noi!”
Gli disse Rose, Rey annuì accennandogli un sorriso, visibilmente anche lei sollevata dal responso.
“Grazie! Però Poe hai parlato al passato sui dati, vuol dire che adesso ne sappiamo di più?”
Fu però Rose a rispondergli.
“Sì, dalla pennetta abbiamo avuto informazioni aggiuntive sul progetto ‘Apice’, a quanto pare è un progetto per far tornare la galassia all’apice. Vi erano riportati anche un elenco di laboratori, ordini effettuati per materiale medico sperimentale, dettagli sugli accoliti e le loro armi”
“Quindi ora sappiamo di più su di loro?”
“Ci sono molte informazioni, che sicuramente con ampie ricerche potranno esserci utili a capire di più ma al momento niente di troppo dettagliato o che ci abbia chiarito bene il tutto. Come se fosse un database di tutto ciò che è servito per questo progetto ma non i dettagli del progetto stesso… come se la base del Primo Ordine di Corellia avesse finanziato gran parte dei materiali per il progetto”
“Capisco… ed il disco dati che mi hanno consegnato credendomi Kylo Ren, invece?”
Rose sorrise soddisfatta a quella domanda.
“È proprio qui che viene il bello: il disco dati parla di una missione che fa parte sempre di questo progetto, che il Primo Ordine farà tra circa una settimana. Il loro obiettivo è il villaggio principale di Lah’mu, un pianeta con non molti abitati, sembrerebbe che il motivo dell’attacco sia quello di distruggere il villaggio e chi lo popola, dato che sono persone note per essersi rifugiate su quel pianeta già anni fa per scampare alla guerra”
“Un villaggio di pochi abitanti su un pianeta al di fuori delle rotte commerciali… sembra che il Primo Ordine abbia ridimensionato molto l’entità dei suoi obiettivi”
Constatò Ben pensieroso.
“È sembrato strano anche a noi, ma in effetti dopo ‘l’ordine finale’ abbiamo sgominato gran parte delle loro principali risorse, inoltre sempre nel disco dati evidenziano che sia anche una misura di sicurezza preventiva per evitare che quegli abitanti si uniscano alla Resistenza” disse Poe che, dopo una breve pausa, aggiunse “come motivazione viene indicato anche un test finale delle capacità acquisite dal soggetto 72 ma non abbiamo idea di cosa possa voler dire, solo andandoci di persona capiremo meglio”
“Menzionano anche il generale Jeina Shin, supponiamo per guidare l’attacco, quindi il nostro obiettivo è tentare di catturarla viva in modo da estrapolare altre informazioni”
Specificò Rose.
“Quindi la nostra prossima missione è andare lì, coglierli di sorpresa, sventare l’attacco e catturare questo generale”
Ne dedusse Ben, chiedendo conferma con lo sguardo agli altri.
“Esatto, so che siamo tornati da poco da un’altra missione quindi non sei obbligato a venire con noi, infondo sei quello che ci ha rimesso più di tutti e lo capiremo se vuoi del tempo per riprenderti”
Disse il pilota ed intervenne subito anche Rose.
“Poe ha ragione: abbiamo il vantaggio della sorpresa e poi avremo comunque diversi giorni per riposarci. Ormai sei nella Resistenza e se non te la senti…”
Ma Ben interruppe Rose prima che terminasse la frase.
“Me la sento. Vi sono grato per avermi dato fiducia e avermi fatto entrare nella Resistenza e farò tutto il possibile per fare in modo che non vi pentiate di questa decisione”
“Sarà meglio”
Disse secco Finn all’improvviso, spiazzando un po’ tutti.
“Posso parlarti un secondo in privato?”
Gli chiese Ben di rimando.
“Certamente”
I due quindi si allontanarono dagli altri, uscirono all’esterno della nave in modo da essere soli.
Anche se avere dei chiarimenti non erano il punto forte di Ben, voleva provare ad avere un discorso civile con Finn.
“Finn lo capisco se non sei felice che io mi sia unito alla Resistenza e che tu possa aver preso male la decisione del Nuovo Consiglio…”
“Non hai capito, non è così”
“E allora perché ti comporti così? Non pretendo di piacerti: so bene di aver commesso crimini anche imperdonabili in passato ma ce la sto davvero mettendo tutta per aiutarvi e guadagnarmi la vostra fiducia, ed è quello che ho intenzione di continuare a fare. Eppure non sembri intenzionato a darmi un attimo di respiro, nemmeno durante la missione lo hai fatto!”
 “Perché non capisco! Tu sei un nostro nemico, hai fatto cose orribili alla galassia e a tutti noi! È vero ci hai aiutato e stai cercando di farlo anche adesso. Forse ti sei guadagnato una seconda possibilità al momento ma nonostante tutto non capisco perché Rey abbia comunque sempre tutta questa fiducia in te, anche prima della missione, sembra quasi come se non avesse nessun dubbio”
Si ricordò della scena in cui l’aveva vista prendere la mano di Ben con una tranquillità disarmante, quando lui stesso, pur essendosi comportato meglio dell’ex leader supremo, aveva ricevuto un trattamento molto meno di favore quando aveva provato a farlo appena si erano conosciuti.
“Me lo chiedo anche io a volte, in realtà”
Ammise Ben con sincerità.
“Bene! Allora spero che tu ti renda conto di quanto tu sia fortunato perché Rey è una persona speciale ed incredibilmente buona: trova il meglio in ogni persona ed è sempre gentile e fiduciosa. Ed ha, in qualche modo incredibile, trovato del buono anche in te, anche quando eri il nostro principale nemico e hai fatto soffrire i suoi stessi amici”
“Lo so”
Si limitò a rispondere lui ma il suo sguardo era serio e convinto.
“È meglio che tu lo sappia DAVVERO perché tengo molto a Rey e se provi anche solo lontanamente a farla soffrire o a deludere la sua fiducia, sappi che dovrai vedertela con me. E non mi interessa se sei un esperto nell’uso della Forza: troverei un modo per farti soffrire come non immagini e ti pentiresti di averlo fatto!”
Ben rimase stupito della dedizione di Finn nei confronti di Rey.
“Anche io tengo molto a Rey e ti assicuro che farla soffrire o deluderla è l’ultima cosa che intendo fare”
Finn lo scrutò attentamente ma dalla sua espressione sembrava essere sincero.
“BENE, allora finché non mi dimostrerai il contrario per il momento ti concedo una tregua”
A sua completa sorpresa Finn gli tese la mano, Ben quindi la strinse.
“Tregua accolta”
Rispose accennando un sorriso stupito.
“Questo non vuol dire che saremo amici per la pelle, la mia amicizia dovrai ancora guadagnartela! Ma almeno non ti starò addosso se non me ne darai motivo”
“Ci sto”
Si limitò a rispondere lui con convinzione.




Quando Ben e Finn rientrarono, tutti sembravano tornati alle loro faccende e Rey gli venne incontro.
“Ben, Poe mi ha spiegato quale sarà il tuo nuovo alloggio, se vuoi ti faccio vedere dov’è: abbiamo pochi posti vacanti quindi è piccolo ma sempre meglio del dormire fisso sul Falcon”
Il Falcon non era di certo il massimo della comodità e lei immaginava che per uno della sua altezza potesse essere ancora peggio.
“Va bene”
Si limitò a rispondere lui, sorpreso che avessero già provveduto persino a fornirgli un alloggio.
“Vieni con noi?”
Chiese Rey rivolta a Finn.
“Devo finire di sbrigare alcune faccende con Poe, ci vediamo dopo!”
Rispose lui salutandoli, quindi lei e Ben si incamminarono.
“Tutto ok tra voi due?”
Chiese lei preoccupata che quella di Finn fosse solo una scusa, dato anche il suo recente strano comportamento nell’ultima missione.
“Stranamente sì… penso che abbiamo trovato una specie di ‘accordo’ per il momento”
La risposta sorprese Rey ma sperò fosse un buon segno: forse finalmente loro due avrebbero iniziato ad andare maggiormente d’accordo o almeno a non punzecchiarsi.
Avrebbe voluto poter pensare che anche tra lei e Ben le cose stessero andando sempre meglio ma purtroppo non era così. Aveva percepito nettamente qualcosa che non andava e la percepiva ancora: sentiva il lato oscuro fremere ed il loro legame strano, sperava davvero che fossero solo gli strascichi dell’effetto del siero ma se non fosse stato così?
Sentiva una distanza crescere tra lei e Ben e non voleva che accadesse ma, allo stesso tempo, non voleva forzarlo dopo tutto quello che aveva passato.
Ne conseguì un silenzio tra loro durante il cammino ma non era rilassante come i loro soliti silenzi, piuttosto la faceva sentire ancora più in agitazione: non sapeva fino a quanto fosse solo una sua sensazione dovuta a quei pensieri, ma sentiva che stesse contribuendo solamente ad aumentare la distanza tra loro. Era talmente assorta in quei pensieri che a malapena si accorse che fossero praticamente arrivati.
“Ecco, è questo qui!”
Disse lei aprendogli la porta ed invitandolo ad entrare.
Ben si guardò intorno: in effetti non era grandissimo ma comunque sembrava confortevole. C’era un piccolo salottino con un divano, un tavolino ed un fornello. Ci stava solo un’altra stanza con il letto ed un piccolo bagno adiacente.
“Va benissimo”
Disse, quindi si sedette sul divano per testarne la comodità, Rey lo seguì sedendosi accanto a lui.
“Dopo che abbiamo condiviso il lato oscuro, Poe e Finn hanno deciso di dare a me la spada che ho utilizzato quando avevo ceduto al lato oscuro”
Esordì lei in modo per Ben completamente inaspettato ma Rey voleva parlare con lui e decise di iniziare con qualcosa che voleva confessargli.
“Capisco”
“Ma ho deciso di non distruggerla, l’ho solo nascosta qui, sotto il grande albero all’ingresso della foresta su cui ci siamo riposati prima della riunione del Nuovo Consiglio. Ho paura però che possa essere stata una decisione sbagliata e che una parte di me non riesca a liberarsene… quando l’ho tenuta in mano, prima di nasconderla, ancora potevo sentire l’influenza del cristallo sul mio lato oscuro”
“Rey sono certo che non utilizzerai di nuovo quella spada anche se non la distruggi, e poi il lato oscuro è una parte di tutti noi, non potrai mai eliminarlo completamente”
“Alcuni Jedi in passato lo hanno fatto”
“Ed hanno tutti fallito in questo, credimi: ne so qualcosa!”
“Ma io ho scelto di condividere il mio lato oscuro con te e, se ora stai soffrendo maggiormente, è anche colpa mia!”
Ben aggrottò la fronte a quelle parole di Rey.
“Non è colpa tua, non mi hai iniettato tu quel siero”
“Ma continuo a fare scelte che si rivelano sbagliate: volevo aiutarti ed invece ho involontariamente assistito al tuo passato anche se avevi deciso di non condividerlo con nessuno… avrei preferito che tu me lo raccontassi se, quando e fin dove avessi voluto.”
“Non è che non te lo volessi raccontare, è che me ne vergognavo…”
Ammise lui amaramente.
“Non dovresti, non conoscevo i dettagli ma sapevo che avevi avuto un passato non roseo ed anzi, il vederlo mi ha convinta ancora di più nell’essere certa che adesso tu sei una persona diversa”
“E se non lo riuscissi ad essere per sempre?”
“Lo chiedi a me? Ti ricordo che fino a pochi giorni fa io avevo ceduto al lato oscuro”
“Tu sei troppo permissiva con me e troppo poco con te stessa”
“Potrei dire lo stesso di te: lo so che stai soffrendo e, da quando ti hanno iniettato quel siero, percepisco la tua agitazione, sento il nostro legame diverso ed ho paura. Ho paura che tutto questo finisca per allontanarci”
A quelle ultime parole Ben voltò rapidamente il viso fino ad incrociare il suo sguardo.
“Questa è l’ultima cosa che voglio”
Quando Ben si mostrava così deciso la spiazzava ma era contenta di quelle parole.
“Anche io”
Rey posò la mano sulla sua e lui intrecciò le dita con quelle di lei.
 cap-20-5
Quel semplice contatto con Rey bastava per fargli dimenticare tutte le preoccupazioni di quella mattina e a credere che con lei tutto fosse davvero possibile.
“Passerà, probabilmente è solo l’effetto del siero e di tutto ciò che ho passato”
Tentò di rassicurarla Ben, anche se una parte di lui non era proprio convinto che fosse così.




Il generale Jeina Shin era da poco arrivata alla base del Primo Ordine di Corellia e si stava facendo allineare dal generale a capo di quella stazione sugli ultimi eventi, tutto sembrava essere filato liscio, quando i suoi ultimi racconti la fecero sussultare.
“COSA? Generale Dameron come ha potuto fare un errore simile? Sapete bene che lui andrà su tutte le furie quando lo verrà a sapere, vero?”
“I-io non, insomma non è colpa mia se…”
Ma non riuscì a terminare la frase perché proprio la persona di cui stavano parlando entrò improvvisamente nella stanza. Non sembrò scomporsi minimamente alla loro presenza, anzi lo sguardo intransigente e impaziente si posò velocemente sui due. Entrambi fecero un gesto di rispetto e riverenza verso la sua figura e posizione, che però lui ignorò.
“Generale Shin avete finito di raccogliere il rapporto del generale Dameron su quanto accaduto qui?”
“Sì signore, tutto è andato esattamente come pianificato: i Jedi sono stati qui, l’accolito ha iniettato il siero e hanno preso la pennetta copiando i dati che volevamo”
Un accenno di soddisfazione si dipinse sul volto del loro superiore.
“Bene, direi che allora possiamo proseguire come previsto, chi sappiamo ne sarà contento e più tardi verrà a prendersi il disco dati, come da programma”
“Signore in merito a questo c’è stata una complicazione…”
Cercò di prepararlo Shin, ma le parole le morirono in bocca perché non sapeva come dare la notizia senza rischiare di diventare vittima della rabbia iraconda e spietata che caratterizzava fin troppo il suo superiore.
A quelle parole infatti gli occhi lui diventarono una fessura e si rivolsero impietosi prima su di lei e poi sul suo collega.
“DOV’È il disco dati?”
Il suo tono fece trapelare la sua impazienza e il fatto che, in base alla risposta ricevuta, avrebbe potuto scatenare tutta la sua collera, la quale visibilmente a malapena stava riuscendo a controllare in attesa del responso. La cosa non passò inosservata agli occhi del generale Dameron che deglutì nervoso.
“A quanto pare io lo ho… ecco… erroneamente dato a Ben Solo! Ma ecco… insomma… dall’aspetto ero sicuro che lui fosse…”
Non riuscì a finire la balbettante frase, perché il suo superiore in maniera inaspettata, aveva estratto la sua arma e lo aveva appena trapassato allo stomaco impedendogli di respirare. Il generale Shin, che stava assistendo alla scena, riconobbe quell’indistinguibile arma, la stessa con la quale giorni prima lo aveva visto eliminare uno dei suoi sottoposti: una spada laser dal colore rosso scarlatto.
Il superiore si avvicinò al viso di Dameron, che ormai emanava solo dei flebili versi di dolore, per rivolgergli le ultime parole che avrebbe sentito.
“Solo uno sciocco non saprebbe distinguere Ben Solo da Kylo Ren e nel Primo Ordine non reclutiamo gli sciocchi, figuriamoci dargli il ruolo di generale”
A quelle taglienti parole estrasse la spada dal corpo del malcapitato, il quale cadde esanime a terra. Il superiore non diede però nemmeno il tempo a Jeina di elaborare l’accaduto, perché puntò la stessa arma direttamente al suo collo.
La cosa la sorprese e allo stesso tempo la spaventò ma, come di solito faceva in sua presenza, cercò in tutti i modi di nasconderlo.
“Mio signore, sono assolutamente d’accordo che quanto fatto dal generale sia stato un errore inaccettabile ma…”
“Ci sono stati fin troppi ‘errori’ ultimamente e lo avevate suggerito voi Dameron come generale, devo forse iniziare a pensare che sia il vostro ruolo ad essere inadeguato e superfluo?”
Lo sguardo con cui la fissava sentiva come se le avrebbe potuto dare fuoco da un momento all’altro ma non smise comunque di sostenerlo, perché percepiva che sarebbe potuta essere l’ultima cosa che avrebbe fatto.
“…ma sono sicura di poter rimediare a questo errore…”
Provò a proseguire con voce sottile ma fu interrotta nuovamente dall’impazienza del suo interlocutore, che avvicinò minaccioso il proprio viso al suo, proprio come aveva fatto poco prima con Dameron, pur mantenendo la lama puntata alla sua gola.
“RIMEDIARE? Grazie a questo stupido errore il nostro piano originale è in pericolo e la Resistenza verrà a conoscenza della nostra missione a Lah’mu e di importanti dettagli del progetto Apice. Come puoi rimediare a QUESTO? Forse vuoi dirlo tu a chi sappiamo che doveva invece ricevere oggi quel disco dati, così rimpiangerai amaramente che non ti abbia uccisa io adesso!”
La donna fece un enorme sforzo per risultare calma ma sapeva bene che doveva pesare accuratamente ogni minima parola perché alla prima ritenuta sbagliata avrebbe fatto compagnia al collega sul pavimento.
“Signore penso che potremmo sfruttare la cosa a nostro vantaggio: se anticipassimo temporalmente la vera missione spostandola ad un altro villaggio non molto lontano, più piccolo ma con le stesse condizioni di quello di nostro interesse, potremmo svolgere la missione indisturbati. Il giorno pianificato della missione originaria faremo finta di svolgerla dove se la aspettano, così crederanno di averci sorpresi e fermati”
Seguirono alcuni istanti di silenzio che a lei risultarono eterni, quando finalmente ebbe un responso dal suo interlocutore.
“Degli stupidi come i membri della Resistenza potrebbero anche cascarci… ma dovrai rimediare alla tua inadeguatezza nello scegliere i tuoi collaboratori: guiderai tu l’attacco, in modo da non destare sospetti… e portati soldati SACRIFICABILI”
Il suo superiore disattivò finalmente la spada laser e Shin si sentì come se le avessero appena restituito la capacità di respirare.
“Grazie mio signore, non se ne pentirà!”
“Sarà meglio: nessun altro errore sarà tollerato”














**Angolo Autrice**

Il peggio del siero su Ben è passato eppure i problemi non sembrano essere del tutto risolti, sarà per un reale pericolo o una suggestione dovuta agli eventi ed emozioni negative rivissuti da poco da Ben nei suoi ricordi?
Intanto ricompare il Primo Ordine con il generale Jeina e il suo superiore (dall’uccisione facile), così vi ricordo che ci sono anche loro e che stanno macchinando qualcosa alle spalle della Resistenza. Il loro cambio di strategia riuscirà ad ingannare la Resistenza?
Questo capitolo è uscito un po’ più breve degli altri ma spero lo abbiate comunque trovato interessante.
Al prossimo!
   
 
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