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Autore: SgF    27/09/2009    2 recensioni
Sembra una normalissima giornata nelle Tokyo primaverile. Eppure...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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La ragazza continua a fasciare il torace di Felix senza fare domande alle quali sa bene non avrebbe ricevuto risposta. Il sangue continua a uscire, se pur più lentamente, dalle profonde ferite riportate a causa del combattimento.
"Ti ringrazio, Kira. Senza di te non sarei riuscito a bendare questi tagli" ammette Felix ringraziando l'amica che, con molta cautela e pazienza, prosegue con il lavoro di soccorso.
"Tagli? Starai scherzando! Qui ci sono dei solchi profondi come se qualcuno avesse cercato di arpionarti il busto!" esclama sbigottita Kira.
"Per questo sono venuto da te. Mi fido ciecamente di te e sapevo bene che non avresti avuto nessun problema a medicarmi".
"Non vuoi proprio dirmi dove ti sei procurato queste ferite?"
Segue una lunga pausa di silenzio durante la quale Kira completa il suo lavoro. Dopo poco si allontana di qualche passo da Felix per controllare che il bendaggio sia fissato correttamente da permettergli una regolare respirazione e un normale flusso sanguigno. Constatato che l'operazione è andata a buona fine, Kira abbraccia Felix cercando di non provocargli dolore. "Ho disinfettato il possibile. Ad ogni fuoriuscita di sangue mi devi chiamare a qualsiasi costo. Questi buchi ci metteranno un sacco per rigenerarsi e ti capiterà spesso di aver giramenti di testa seguiti da mancamenti e nausea. Qualunque sia l'anomalia devi assolutamente contattarmi. Non sottovalutare la gravità della tua salute: mi sorprende che tu sia ancora vivo. E ti prego, non cacciarti più nei guai: se ti dovesse succedere qualcosa non so se riuscire a resistere senza te" conclude sconsolata la ragazza che, per la commozione e l'agitazione, esplode in un pianto di sofferenza.
"Non ti preoccupare, non mi succederà nulla finché avrò un'ottima infermiera come te al mio fianco" dice Felix abbozzando un sorriso.
L'abbraccio porta con sé il tempo, l'affetto, la fiducia; l'abbraccio porta con sé i due ragazzi dove nessuno può vederli ad eccezione dei loro sentimenti puri, dei loro cuori che battono all'unisono. Una manciata di secondi che dura un'eternità, una manciata di secondi che rappresenta tutta la realtà.
"Felix, sono a casa!"
"Maledizione! La mamma è già tornata!" sbotta Felix in preda al panico.
"Stai tranquillo. Rimettiti la maglia e vedrai che non si noterà nulla" lo rassicura Kira.
"Ti prego, resta qui a mangiare con me. Ho bisogno di te adesso"
"Uhm... va bene. Fammi solo chiamare a casa per avvisare"

I primi rintocchi della campana scolastica aprono una nuova giornata di lezioni. Felix osserva con aria spensierata gli alberi in fiore fuori dalla finestra della classe. Rimugina sulle parole di Canopo, sulle parole di colei che un tempo era sua sorella, sulle parole di chi, con un solo gesto, aveva ucciso. Sposta lo sguardo sulla ragazza che il giorno precedente aveva pensato di poter salvare un membro dell'esercito del male e che ora sta correndo all'impazzata verso le porte d'ingresso dell'edificio scolastico.
"E se avesse davvero potuto salvarla?" sussurra Felix abbassando lo sguardo.
Di lì a poco il professore entra nell'aula dando inizio alla lezione.
Dopo due ore passate a convincersi che i poteri del male vanno ben al di là di quelli delle guerriere sailor, Felix decide di prendersi una boccata d'aria e si dirige quindi in giardino. Lì, all'ombra di un albero, quattro delle paladine della legge stanno conversando sottovoce. Felix si avvicina senza farsi notare e riesce a captare dei pezzi della loro conversazione.
"...senza contare che, stando alle sue parole, conosce la nostra identità" borbotta Morea imbronciata.
"Ma come è possibile?" domanda Marta.
"Ragazze, dobbiamo fare molta attenzione. Quel guerriero arriva dalla galassia di Magellano, la galassia del male. Non credo che potremo fidarci di lui" commenta Amy.
"Avete visto che con un solo gesto ha..." prende la parola Morea, ma in quel momento Felix si sente mancare e si accascia a terra rendendo nota la sua presenza alle ragazze che interrompono la discussione.
"Cos'è successo? Va tutto bene?" chiede allarmata Bunny scuotendo il ragazzo come una bambola di pezza.
"S...sì" mente Felix cercando di rialzarsi invano.
"Chiamate un'ambulanza!" esclama Morea, impallidita.
"No, non chiamare nessuno, ti prego. Ce la faccio da solo. Ho solo avuto un mancamento".
Con uno sforzo immane, Felix si rimette in piedi.
"Sei sicuro di non volere aiuto?" chiede Bunny incerta della salute del ragazzo.
"Sì. Grazie lo stesso".
"Prendi questo, ti aiuterà a rimetterti in forze" dice Amy porgendo un pezzetto di cioccolato a Felix.
"Grazie, sei molto gentile".
"Non ti ho mai visto nella scuola. Sei arrivato da poco?" domanda Amy sorridendo.
"Sì, sono arrivato giusto qualche settimana fa" risponde Felix addentando il pezzo di cioccolato.
"Il mio nome è Amy. Loro sono Marta, Morea e Bunny" presenta le sue amiche indicandole con un lieve gesto.
"Piacere, io mio chiamo Felix".
Un'esplosione devastante turba la quiete della scuola. Le ragazze, senza dire nulla ma solamente con un cenno, assicuratesi che Felix stesse bene, si mettono a correre verso il luogo dal quale proviene tuttora un baccano fragoroso. Felix comprende la gravità della situazione e si dirige anche lui in quella direzione. Nel laboratorio di chimica, una forma indistinta sta facendo razzia di tutte le sostanze presenti sugli scaffali e negli armadietti. Una nube tossica ora vola sopra tutto l'istituto. La gente scappa urlando come impazzita. Colui o colei che ha provocato il caos ora si accinge ad uscire nel giardino. Con grande orrore di Felix, il distruttore è un altro componente della famiglia di Magellano: un essere nero come la pece che al posto del braccio possiede una lama affilata e, nonostante il colore, di una luminescenza sorprendente.
"Dove siete, guerriere sailor?" sbotta arcigno il mostro.
Le guerriere però non possono agire dal momento che Felix si trova alle loro spalle. Nonostante il ragazzo sappia della loro identità, queste non possono rischiare di giocarsi la copertura. Intanto il mostro continua a gironzolare per il giardino scaraventando la sua terribile arma contro tutto quello che possa essere ridotto in frantumi.
"Non possiamo trasformarci altrimenti questo ragazzo scoprirebbe il nostro segreto" sussurra Morea alle amiche.
"Ma guarda un po' chi abbiamo qui! Quattro ragazze sconsolate e un poppante dall'aria afflitta. Perché così abbattuti, figlioli? Vogliamo divertirci un po'?" commenta il mostro comparso improvvisamente alle spalle del gruppetto.
In una frazione di secondo, la lama della creatura muta forma e al posto del braccio compare un fiore dalle dimensioni spaventose.
"Che... che cos'è quel coso?" piagnucola Bunny intimorita.
"Uh, non vi preoccupate! Non vi farà del male. Almeno finché non glielo dirò. Orchidea, attacca!"
Il fiore apre i suoi petali e delle funi somiglianti a liane intrappolano le prede con estrema facilità.
"Lasciaci andare!" esclama Marta innervosita.
"Mi spiace, ma ho bisogno di voi per attirare nella trappola quelle sciocche" ribatte il mostro richiudendo i petali del suo fiore mostruoso.
"Bomba di Urano, azione!"
"Maremoto di Nettuno, azione!"
"Meteorite di Plutone!"
Tre attacchi partono da tre sagome in lontananza e si dirigono ad alta velocità verso la creatura malvagia. Quest'ultima, colta alla sprovvista, viene colpita in pieno. Tuttavia non riporta neanche un graffio.
"E questa pagliacciata cos'era? Orchidea, attacca!"
Nuovamente il fiore si apre per tendere le sue corde verso le nuove arrivate che le schivano agilmente.
"Non ci faremo certamente incastrare da un essere ridicolo come te!" risponde combattiva Sailor Uranus all'attacco vano del mostro.
"Come osi, feccia della Via Lattea?" controbatte la creatura tremendamente offesa.
"Ora mi sono stancata. Fendente di Urano, azione!"
Con un colpo di sciabola, Sailor Uranus libera dalla stretta floreale le quattro ragazze e Felix.
"Cerchi di fuoco saettanti, azione!"
Una serie di cerchi infuocati si attaccano al fiore malefico e questo comincia a bruciare. Sailor Mars si apposta accanto alle altre guerriere.
"Come avete osato? Ora me la pagherete cara, guerriere sailor! Adesso che ci siete tutte posso finalmente giocare il mio asso nella manica" annuncia sadico il mostro.
In pochi istanti il fiore bruciato si trasforma in una falce e il mostro con un potente colpo provoca una folata di vento incontrastabile. Le guerriere e Felix vengono intrappolate in una piccolissima sfera d'aria gelida senza aver la minima possibilità di contrattaccare.
"Ah ah ah! Adesso chi è ridicola, Sailor Uranus? Ora che siete nella sfera dell'eterno tormento, i vostri poteri non avranno alcun effetto e voi avrete solamente qualche minuto di tempo prima di congelarvi completamente".
"Questo non è giusto!" grida Bunny battendo i pugni contro le pareti della sfera.
In qualche secondo le mani della ragazza si congelano.
"Cosa credi di fare, sciocca ragazzina? Dovresti saperlo che i poteri dell'esercito del male sono superiori a quelli di qualsiasi altra galassia".
"Ha ragione, purtroppo" pensa Felix ormai conscio della sconfitta.
Dal tetto della scuola un lampo di luce arcobaleno sprizza la sua energia rompendo la sfera dell'eterno tormento.
"Ma... chi è stato?" si chiede esterrefatta la creatura.
Quattro sagome si stagliano sul tetto dell'edificio.
  
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