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Autore: petty thief    31/05/2005    1 recensioni
Questa storia è stata scritta per un concorso indetto da un giornale regionale, mi piacerebbe sentire il vostro parere
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Trovatore


Camminavamo ormai da qualche giorno lungo la strada maestra che ci avrebbe condotto alla città di Ales, dove si sarebbe tenuta una grande fiera in coincidenza con la festività di Calendimaggio. Mi ero messo in viaggio con la moglie ed il bove che trainava il carro. Durante il percorso incontrammo altri mercanti diretti alla fiera e ci unimmo a loro; come dissi alla moglie, in tanti si viaggia più sicuri. Verso mezzogiorno ci accampammo in un’ansa, dove le donne prepararono da mangiare e la compagnia si riposò della fatica. Stavo chiacchierando quando vidi una strana sagoma venirci incontro. Era formata da due persone alquanto singolari: il primo cavalcava un ronzino, ed al suo fianco veniva un ragazzino magro dai capelli biondi, vestito di grigio e verde, che in un primo momento non notai, tanto si mimetizzava bene con la vegetazione ai margini dello stradone. Il cavaliere era vestito con un mantello verde scuro che gli avvolgeva il busto, delle brache marrone ed un cappello a righe con una piuma che pendeva floscia. Aveva ricci capelli castani, il naso probabilmente rotto da un pugno, ed un accenno di barba ad incorniciargli il viso. Gli occhi erano scuri ed allegri. Mi sorprese il fatto che non cadesse di sella poiché non si reggeva alle redini, tenute dal ragazzino che guidava il cavallo, essendo impegnato a suonare una viola. Man mano che si avvicinavano udimmo una melodia. Come si accostarono alla nostra carovana il suonatore fece segno al suo compagno di dirigere il cavallo verso di noi. Quando fu abbastanza vicino smise di suonare e saltò a terra.
-Salve! Siete diretti alla fiera, immagino- ci salutò sollevando leggermente il cappello.
-È così- rispose un vecchio -Dove siete diretto, giovanotto?-
-Ad un castello a tre giorni di viaggio, chiamato ad allietare le nobili orecchie di un signore. Peccato non poter partecipare alla fiera quest’anno-
Mentre un certo brusio si levava dalle donne il viandante continuò -Che ne direste di un bicchierino in cambio d’una bella canzone?-
-Venite qua!- lo chiamò un venditore porgendogli un bicchiere di vino che il forestiero trangugiò velocemente. Mentre egli stava seduto in mezzo a noi, il ragazzino rimase in disparte, accarezzando pigramente il cavallo. -Ah, è un po’ timido, non fateci caso- disse il giovane mentre gli porgevano una ciotola di minestra che accettò con un inchino e che divise portando il restante al suo silenzioso compagno. Dopo essersi ristorato si rivolse a colui che gli aveva offerto da bere -Cosa vorreste ascoltare?-
L’uomo chiese una ballata. Il suonatore prese la viola e le prime note riempirono l’aria, seguite dalla calda voce dello straniero:

“Prati e monti,
strade e ponti,
il cavalier percorse errando,
sempre pensando al bel volto
che lo andava torturando.
I cari occhi erano cielo,
ed i lunghi capelli grano,
nessun riparo egli trovava cavalcando
dalla dama per la qual vagava errando.
Avea tradito il suo signore
e distrutto per sempre
il suo sogno d’amore.
La donna che da tempo ormai bramava,
e che sempre il sonno gli tormentava,
era stata la sua condanna
ad un tristo vagare,
lontano da amici e terra natale.
Chino il capo ha il cavaliere,
triste nel meriggio corre veloce,
lasciando passato e passion fugace alle spalle
laggiù, oltre quel lontano colle.”


Le ultime note si persero nel vento e il silenzio riempì la compagnia.
Si fece quindi avanti un uomo alto con una pinta in mano -Che ne direbbe di suonarci una danza, giovanotto?-
Il bicchiere fu presto svuotato e il trovatore esclamò -Inizino le danze!- e suonò una musica vivace. Presto intorno al fuoco molti incominciarono a ballare formando un cerchio che pian piano si allargò.
Rimasero con noi ancora qualche ora bevendo, mangiando e suonando, quindi ripartirono per la direzione opposta. Vedendoli allontanarsi, mi sembrò che il cavallo e il ragazzino fossero più curvi di quando erano arrivati, ma non ci prestai molta attenzione.
Era ormai tardi quando ci accorgemmo di essere stati derubati.



Il giornale Il Nuovo FVG ha indetto un concorso per un racconto breve a soggetto libero. I racconti non dovevano superare le 4.000 battute spazi compresi. Ora le storie vengono votate dal pubblico, vorrei quindi chiedervi il favore di andarmi a votare.
Questo è il sito: http://www.nuovofvg.com/, quando aprite la pagina trovate la sezione concorso per le scuole, voi andate su LEGGI E VOTA, quindi pagina 2, il mio racconto è il numero 015 e si intitola il trovatore.
Mi fareste un favore immenso
Grazie già da adesso
P.S.: ovviamente aspetto i vostri commenti!
  
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