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Autore: BeautifulMessInside    27/09/2009    2 recensioni
"Eden Spencer rapinava banche. E non solo. O almeno è quello che faceva prima di essere presa. Oggi collabora con l'FBI. Ma c'è stato un tempo in cui Eden era solo una ragazzina di buona famiglia, figlia di una ricca imprenditrice dell'Upper West Side di Manhattan... Poi un giorno si era innamorata. Della persona sbagliata. Che era anche la persona giusta." Per tutti gli altri Eden è morta quel giorno. Oggi, quasi cinque anni dopo, è costretta a tornare allo scoperto per aiutare l'FBI ad arrestare quelli che una volta erano i suoi amici. Tra verità, bugie e segreti nascosti... In un continuo conflitto tra amore ed odio... Al confine tra la redenzione e la dannazione... Eden scoprirà che non è così semplice spezzare un patto stretto col proprio diavolo personale. - trama, wallpaper e spiegazioni nel capitolo -
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo6
CAPITOLO 6



TYLER MATTHEWS E' ANCORA QUI”



Grace l'aveva aiutata davvero. Specialmente offrendole un posto per dormire nel seminterrato del locale. Non era il massimo, ma poteva andare, soprattutto perché aveva l'assoluto bisogno di restare in quel posto.



Solo Tyler. Lui passa ancora da queste parti qualche volta.”



Tyler Matthews. Uno di loro.


Tyler era quello intellettuale, il letterato. Lui ed Eden avevano la stessa passione per i romanzi, ma quella di Tyler sconfinava in un'audace aspirazione.


Avevano una ragione per rubare. Non che fossero giustificazioni valide, ma ognuno di loro rubava per una buona ragione. Tyler voleva fare lo scrittore.


Questa era la sua buona ragione. Avrebbe messo da parte tutti i soldi necessari e poi un giorno si sarebbe ritirato su un'isola della Polinesia francese o magari nel quartiere bohemien di Londra e lì, avrebbe scritto il romanzo del secolo.


Eden gli voleva bene. Davvero.


E avrebbe aspettato anche mesi interi in quel posto se fosse stato necessario.


Appoggiata al bancone beveva caffè, sperava che Davis non la trovasse mai

e scorreva tra i suoi mille ricordi.


Il tutto aspettando che Tyler si facesse finalmente vedere.


------



9 ANNI e MEZZO PRIMA



Ehy ragazza invisibile!”


Eden chiuse gli occhi e sospirò bloccandosi sui tacchi alti nel bel mezzo della quinta strada. Come diavolo faceva Davis Miller a comparire dal nulla in tutti i momenti meno opportuni?


Dove te ne vai?”


Eden si passò istintivamente la mano tra i capelli ed indicò il palazzo pochi più in là


Mia madre mi aspetta.”


Lui sorrise come un bambino davanti ai biscotti al cioccolato


Vieni con me in un posto allora.”


Ovviamente usò il suo tono “non puoi rifiutare”. Quello più basso, avvolgente come il velluto.


Perché mai dovrei venire con te in un posto?”


Rispose lei virgolettando le ultime tre parole


Davis bypassò un paio di ignari passanti e le arrivò vicino


Innanzitutto perché sarà più interessante di qualsiasi cosa tu possa fare con tua madre e poi...”


Divenne il solito diavolo tentatore


...Perché muori dalla voglia di venire con me.”


Eden si guardò i piedi.

Aveva dannatamente ragione.


Rialzò gli occhi e gli puntò il dito contro


Solo perché l'alternativa è mia madre, sia ben chiaro!”


Ed eccolo di nuovo lì. Il suo sorriso a metà.



------


Cafè des Artistes? Un po' abusato come nome, no?”


Davanti all'insegna del piccolo caffè Eden continuava ad esitare.

Davis fumava un'altra sigaretta.


Non sei mai stata in un posto così credimi.”


Eden non stentò a credergli. D'altronde lei aveva cenato al “Four Seasons” e dormito nella miglior suite del Palace Hotel. Come avrebbe potuto competere un piccolo caffè di Dumbo con tutto questo?


Quando aprirono la porta il suono di un campanello li accolse. Era un tocco quasi kitsch, ma ad Eden piacque. Così come il juke box in fondo alla stanza. Ne aveva sempre desiderato uno.


Davis si mosse con disinvoltura, mentre lei rimase qualche passo indietro.


Alla sua destra, seduto da solo, un ragazzo dai capelli scuri e corti sembrava tutto preso dal libro che stava leggendo.


Eden si curvò appena per sbirciarne la copertina.


Il ritratto di Dorian Grey”


Non riuscì a non sorridere. Uno dei suoi preferiti.


Poco più in là una ragazza dai lunghi capelli biondi cinguettava con un tizio vestito di flanella.


Lei era bellissima. Lui un affronto allo stile.


Alzando gli occhi dovette stupirsi. Con addosso un grembiule verde scuro Grace Kennedy strofinava il bancone. Proprio quella Grace Kennedy. La “strega di Brooklyn”.


Piccolo il mondo.


Bevi qualcosa?”


La voce di Davis la fece sussultare


Perché siamo qui?”


Lui scrollò le spalle


Volevo presentarti qualche amico.”


Eden aggrottò le sopracciglia. Perché mai Davis Miller voleva presentarle i suoi amici? Praticamente non conosceva nemmeno lui.


Davis si avvicinò al tavolo


Cominciamo da Tyler, sono sicuro che lui ti piacerà.”


Il ragazzo preso da Oscar Wilde sollevò gli occhi castani. Eden aveva ancora in faccia l'espressione da ebete di pochi istanti prima.


Ciao, io sono Tyler!”


Si presentò senza troppo scomodarsi, ma con un sorriso genuino


E lei è Eden...”


Davis rispose per lei


Tyler è come te. Gli piacciono i libri.”


Eden continuava a non capire, ma sorrise lo stesso e salutò con un cenno della mano.


Davis indicò la bionda col tizio in flanella


Quella è Payne.”


Eden si limitò ad annuire. Ma adorava i suoi stivali.


E quella laggiù è Blake. Mia sorella.”


La ragazza coi capelli scuri se ne stava in disparte, presa da non so quali pensieri.


Tua sorella?”


Non bastavano gli amici. Adesso anche i parenti.


Per la prima volta se lo chiese seriamente


Che diavolo vuole Davis Miller da me?



------



PRESENTE



Quando il campanello della porta tintinnò per l'ennesima volta Eden non ci fece nemmeno caso. Almeno fino a che non fu sommersa dall'ombra di Grace. La ragazza si schiarì la voce facendo cenno verso la porta.


Eden si voltò appena e le bastò un secondo per balzare in piedi.


Tyler!”


Lui alzò lo sguardo mentre si sfilava il giubbotto, ma i suoi gesti rimasero a mezz'aria.


Cristo santo!”


Non gli uscirono altre parole dalla bocca.


Eden coprì la distanza in pochi istanti e gli lanciò le braccia al collo. Tyler era stato il suo miglior amico. Le era mancato da morire.


Lui le prese il viso tra le mani


Sei davvero tu? Non posso crederci!”


Eden non riusciva a non sorridere


Mi sei mancato!”


Tyler sembrava ancora incerto. I suoi occhi brillavano e non riusciva a smettere di toccarla


Non sei morta!”


Esclamò


Non sei morta!”


Ripeté


Tu non sei morta!”


Si convinse infine prendendola di nuovo tra le braccia e facendola girare sotto gli occhi pensierosi dei clienti. Erano quasi tutti del giro, ma in pochi conoscevano la vera storia di Eden Miller.


D'altra parte conoscevano Tyler e non lo avevano mai visto sorridere in quel modo.



------



L'umidità del seminterrato si faceva sentire nelle ossa. Si erano chiusi lì dentro per poter parlare un po'. Eden era scivolata contro il muro e stringeva le sue ginocchia. Tyler camminava ancora su e giù per la stanza.


Non hai idea di come mi sento adesso...”


Continuava a gesticolare


...Credevamo che fossi morta. Io ti ho vista lì ed eri...”


Si interruppe a metà stanza


...Ci stavano addosso, avrei voluto fare qualcosa ma dovevo anche scappare, io...”


Tyler?”


Eden parlò tranquillamente. Parlare di quel giorno risvegliava in lei una rabbia profonda, ma quella rabbia non l'aveva conservata per Tyler. Non lo incolpava di quello che le era capitato.


Tyler la guardò


Vieni qui.”


Lui sospirò e poi, a sua volta, scivolò giù appoggiando la schiena al muro.


Non è stata colpa tua.”


Tyler fissò il soffitto per un po'


Mi dispiace.”


Disse infine


Lo so.”


Seguì una pausa di profondo silenzio. A tutti e due serviva.


Per Tyler non era facile accettare che Eden fosse ancora viva.


Per Eden non era semplice trovarsi lì con lui, su un sottile confine tra presente e passato.


Non voglio parlare di quel giorno. Voglio sapere cosa è successo dopo.”


Finalmente Eden parlò. Lui non la guardò ma continuò a tenere gli occhi puntati in avanti.


E' stato tutto un casino...”


Tyler sembrò scivolare lentamente nel suo stesso flashback


...Io e Blake eravamo feriti. Davis era... Bé, lui era...”


Eden contrasse la mandibola e strinse i pugni. Era difficile ascoltare. Tutto ciò che aveva solo potuto immaginare in quegli anni stava lentamente prendendo forma.


Tyler non stentò a capirlo e passò alla frase successiva senza finire.


Siamo rimasti nascosti per un po', non so dirti se siano stati giorni o settimane. Tutto era come sospeso. Ma appena il polverone è passato, Joe ci ha procurato un volo sicuro per l'Europa.”


Europa?”


Parigi. André aveva ancora dei contatti lì e ci hanno offerto una buona copertura.”


Eden aggrottò le sopracciglia


Se eri andato con loro, perché sei tornato?”


Tyler abbassò lo sguardo e tutt'intorno a lui sembrò farsi buio


Le cose non erano più come prima Eden. Nulla era come prima...”


Strinse i pugni


...La tua morte aveva rotto ogni equilibrio tra di noi. Payne non riusciva a riprendersi. Ho cercato di aiutarla ma non ci sono riuscito. Blake è diventata ancora più silenziosa del solito e Davis... Bé lui...”


Eden respirò a fondo


Lui?”


Tyler cercò un modo giusto per dirlo


Non è più stato Davis. Non il Davis che conoscevamo.”


Che vuoi dire?”


Tyler la guardò scuotendo appena la testa


Non so se sia il caso di parlarne.”


Eden deglutì e restò ferma


Devo saperlo Tyler.”


Sentenziò decisa.


Lui abbassò di nuovo lo sguardo


Non lo so... Mi aspettavo che piangesse, che andasse in pezzi o almeno che desse di matto come noi e invece...E' come se fosse diventato un altro. Freddo, senza scrupoli, avventato. Mentre noi ci chiedevamo ancora che cosa avremmo dovuto fare, lui era già... Andato avanti.”


Eden sentì la bocca dello stomaco chiudersi. Una sensazione intensa di bruciore la colpì allo sterno.


Te lo ricordi Eden? Lo facevamo per un motivo, avevamo un motivo per rubare quei soldi...”


Eden annuì in silenzio, mentre Tyler continuava


...E invece sembrava che Davis non ne avesse più uno, che non provasse più niente, lui...”


Si fermò a prendere fiato


...Lui ha infranto la regola.”


Eden spalancò gli occhi cercando quelli di Tyler


Ha fatto del male a qualcuno?”


Tyler guardò al soffitto


Eden aggrottò le sopracciglia


Ha.. Ha ucciso qualcuno?!”


Tyler sbuffò dopo qualche istante di silenzio


E' successo una volta sola, almeno finché c'ero io, ma è bastato per cambiare tutto.”


Eden si coprì la bocca con la mano mentre con gli occhi sconcertati fissava il vuoto


Un assassino?!


Davis è diventato un assassino?!


Tyler sospirò ancora e poi balzò in piedi


Sai che ti dico? Dovresti uscire da qui.”


Disse provando a sdrammatizzare, sapeva che Eden ne aveva bisogno.


Lei sollevò le spalle


Sono un'evasa ricercata senza una casa, dove vuoi che vada?”


Lui ci pensò un secondo poi allungò una mano verso di lei


Potresti venire con me per esempio.”


Eden stentava ancora a riprendere contatto con la realtà, ma afferrò la sua mano e si lasciò tirare su.


Ho un lavoretto da fare stasera, una cosa semplice, ma sarei contento se mi dessi una mano.”


Eden alzò un sopracciglio


Un lavoretto?”


Sì. C'è questo tizio di Manhattan, nei week end gli piace divertirsi nelle bische clandestine, ma a quanto pare alcuni dei suoi l'hanno fregato. E così vuole che riprenda i suoi soldi.”


Stasera?”


Esatto, sarà una cosa semplice. Arriviamo, facciamo un po' i duri, prendiamo i soldi e scompariamo. Ci stai?”


Eden sentì una fitta allo stomaco. Tornare a rubare? Di certo non era quello che Dair si aspettava da lei.


Non lo so Tyler, sono un po', come dire, arrugginita. Non so se sia il caso.”


Lui sorrise


Tu arrugginita? Non ci credo! E poi ti farà bene tornare alle vecchie abitudini. Sei stata rinchiusa per cinque anni, hai bisogno di un po' d'adrenalina!”


Eden sospirò. Adrenalina. Quasi non ricordava più cosa significa sentirsela scorrere nelle vene. Tutto quello che lei riusciva a sentire era rabbia. Confusione. Incredulità.


Quello che Tyler le aveva appena raccontato cambiava ogni cosa. Se Davis aveva ucciso qualcuno, davvero non era la persona che lei credeva di conoscere. Non lo era più. O forse non lo era mai stato.


L'omicidio lo rendeva colpevole. Senza possibilità alcuna di appello.


Avanti...”


Tyler si tolse la maschera


...Non restare qui dentro a rimuginare su quello che ti ho detto. Vieni con me.”


Aveva ragione. Se fosse rimasta lì dentro quel pensiero non l'avrebbe abbandonata nemmeno per un secondo.


Ve bene.”



--------


Appena fuori dal locale Eden tirò su il cappuccio e si guardò intorno. Non aveva pensato al fatto di essere costantemente controllata. Sicuramente tra i passanti o nelle auto qualche agente era pronto a seguirli.


Tutto ok?”


chiese Tyler vedendola ferma sulla strada.


Eden annuì. Era contro le regole, ma non avrebbe messo Tyler nei guai.


Sì. Mi stavo solo chiedendo... Potrei guidare io?”


Tyler sorrise


Ma certo! La mia mustang è tutta tua!”


Eden prese al volo le chiavi e scivolò sul sedile di pelle. Anche lei adorava le auto anni 70.


Girò la chiave nel quadro. Lanciò un'occhiata nello specchietto.


Dobbiamo andare verso...”


Tyler non riuscì a finire la frase colto in fallo dalla partenza decisa di Eden. Si aggrappò al sedile. Lei spinse sull'acceleratore e cercò di sparire il più in fretta possibile zigzagando tra le traverse di Brooklyn.


Hey! Guida sportiva eh?”


Eden finse una punta di imbarazzo


Scusami. Non guidavo da un bel po'.”


Buttò di nuovo gli occhi nello specchietto. Nessun'auto li stava seguendo. Rilassò il respiro e sollevò il piede dal pedale.


Dove si va?”



------



Tyler le porse una pistola fuori dal capannone apparentemente abbandonato. Eden la prese lentamente tra le mani. All'FBI non aveva il permesso di usare armi, ma ricordava ancora bene come si punta una pistola alla testa di qualcuno. Fin troppo bene.


Non preoccuparti, sarà una cosa facile.”


Eden guardò lui e strinse forte la pistola. Non era preoccupata. Non aveva paura. Quella che sentiva era un'inaspettata eccitazione. Il cuore accelerò. Il respiro anche.


Si sentiva esattamente come la prima volta.



------


9 ANNI e MEZZO PRIMA



Davvero ti piace stare qui dentro?”


Davis si guardò intorno. I centri commerciali non gli erano mai piaciuti.


Eden continuava a sfilare tra gli espositori del reparto profumeria.


Quella strana amicizia tra lei e Davis Miller sembrava continuare. Non che fosse una vera amicizia. Semplicemente, dopo che lui l'aveva portata al Cafè des Artistes e le aveva presentato i suoi amici, Eden aveva deciso di ricambiare la cortesia e presentarle i suoi.


Libri, scarpe e make up.


E così dopo 2 ore in libreria e una davanti alla vetrina di Louboutin, un salto in profumeria era stato d'obbligo.


Eden sorrise tra sé e sé scorrendo i rossetti uno per uno. In un certo senso stava solo cercando di testare la sua resistenza.


Inizi a pensare che forse sono solo un'oca superficiale per caso?”


Lui le si avvicinò


Inizio a credere che stai cercando di farmi impazzire. Ma è una sfida che non vincerai.”


Colpita. E affondata.


Non preoccuparti, credo di aver trovato il colore perfetto.”


Disse fissando alla luce quel rosa intenso.


Bene. Infilalo nella borsa e andiamo.”


Eden aggrottò le sopracciglia


Cosa?”


Hai capito bene.”


Eden si sentì divertita e sconcertata allo stesso tempo


Vuoi che lo rubi?”


Davis abbassò la voce


Così la fai sembrare una cosa brutta.”


Eden fissò il rossetto tra le sue mani


Perché mai dovrei rubare una cosa che posso pagare?”


Mmm... Vuoi che te lo spieghi?”


Davis le si avvicinò da dietro, fino a che il suo torace si appoggiò alla schiena di Eden. Lei si irrigidì di colpo. Il cuore le balzò alla gola.


Lui avvicinò lentamente la bocca all'orecchio di Eden.


Prendi quel rossetto.”


Sussurrò appena. Il suo respiro le accarezzò il viso.


Eden respirò a fatica. Era così vicino. Sarebbe bastato un piccolo movimento. Un solo piccolo movimento.


Strinse il rossetto nella mano.


Davis poggiò delicatamente le mani sui suoi fianchi.


Eden sentì le guance infiammarsi.


Quella era senza dubbio l'esperienza più erotica che avesse mai vissuto.


Muoviti lentamente adesso...”


Davis allungò una mano verso la borsa di Eden. Delicatamente aprì la cerniera.


...E infilalo nella borsa.”


Eden cercò di muoversi, ma si accorse di essere completamente nella sua morsa


Ma se qualcuno ci vede?”


Correremo il rischio.”


Sussurrò ancora lui.


Eden chiuse gli occhi e si lasciò guidare dalla sua vicinanza.

Era qualcosa che non aveva mai provato. Il sangue che scorreva veloce. Il cuore a mille. La paura mischiata all'eccitazione. Così intensa da essere quasi insopportabile.


Lentamente infilò quel rossetto nella borsa.


Riaprì gli occhi e riprese a respirare.


Lui si leccò le labbra e sussurrò ancora


Adesso ce ne andremo da questo posto come se nulla fosse...”


Mollò la presa dai suoi fianchi


...E posso assicurarti che nel momento in cui passeremo quella porta, ti sentirai viva come mai nella tua vita.”


Eden abbassò gli occhi. Lui si allontanò.


Andiamo.”


Disse.


Eden iniziò a seguire i suoi passi. La porta sembrava improvvisamente lontanissima. Ora che lui non le stava addosso sentiva solo una tremenda paura di essere scoperta.


E' solo un rossetto. Solo un rossetto.


Continuava a ripetere nella sua testa. Ma sapeva bene che quella voce cercava di coprire ben altri pensieri. Non erano le guardie del centro commerciale a spaventarla davvero.


Strinse i pugni attraversando la porta del negozio.


L'ultimo timore che qualche allarme suonasse le tolse il respiro per un paio di secondi.


Il cuore si fermò finché non fu dall'altra parte.


Era salva.


Riuscì di nuovo a respirare. Sorrise senza nemmeno accorgersene.


Davis era fermo a guardarla con uno sguardo compiaciuto in faccia


Te l'avevo detto.”



-------


PRESENTE




Pronta?”


Eden annuì stringendo quella pistola. L'adrenalina iniziò a pompare.


Tyler spalancò la porta della bisca con un calcio deciso.


Tutti si voltarono di scatto balzando in piedi.


Buonasera a tutti!”


Eden seguì i suoi passi nella stanza tenendo la pistola ben puntata davanti a lei.


Che cosa volete?”


Chiese un tizio sulla cinquantina. Probabilmente il gestore del “centro ricreativo”.


Tyler indicò il tavolo da poker con un cenno del viso. Un mucchio confuso di banconote lo riempiva quasi per intero.


Volete i miei soldi?”


Tyler alzò un sopracciglio


Quelli non sono affatto i suoi soldi.”


Il tizio cercò di muoversi, ma Tyler lo tenne buono


Hey. Ti consiglio di stare calmo amico.”


Eden sentì le sue gambe muoversi quasi da sole. Era come se non avesse mai smesso. Sapeva esattamente cosa fare.


Si mosse sinuosa nella stanza senza mai abbassare la sua arma. Raggiunse il tavolino ed iniziò ad infilare soldi nella borsa. Erano tanti. Sicuramente sarebbero bastati.


Tyler rimase concentrato sugli uomini davanti a lui.


Dopo l'ultima banconota Eden sorrise. Si voltò per tornare da Tyler ma dovette bloccarsi sui suoi passi.


Quello che aveva sentito era sicuramente lo scatto della sicura di una pistola.


E non era la sua.


Ferma lì.”


Eden guardò al cielo. Aveva abbassato la guardia troppo presto.


E ora aveva una pistola puntata alla schiena.


Tyler si irrigidì spostando la mira verso l'uomo che aveva estratto la pistola. Imprecò tra le labbra. Mai sottovalutare degli stupidi giocatori di poker.


Molla subito quei soldi.”


Le intimò lui. L'altro tizio sorrise compiaciuto.


Eden deglutì. Tyler la guardò preoccupato per un secondo.


Lei gli sorrise.


Ok.”


Rispose. Si curvò appena fingendo di voler poggiare a terra la sua borsa, ma non lo fece affatto. Con un'agilità del tutto inaspettata si voltò e sferrò un perfetto calcio a mezz'aria. La pistola del tizio volò dall'altra parte del capannone. E prima che potesse fare qualsiasi cosa si ritrovò l'arma di Eden a dieci centimetri dalla fronte.


Dicevi?”


Quello nascose a stento la rabbia. Facendo un passo indietro alzò le mani.


Eden camminò all'indietro fino a Tyler che ora appariva rilassato e perfino divertito.


Bene. E' stato davvero un piacere!”


Concluse quest'ultimo prendendo la porta seguito da Eden.


Iniziarono a correre appena fuori.


Più veloce che potevano.


Eden stringeva forte la borsa e non sentiva la fatica. Quella sensazione nello stomaco se la ricordava bene.


Il potere.


La vita.


Tyler mise in moto l'auto e partì sgommando a tutta velocità.


Cavolo! Dove l'hai imparato quello?”


Eden tornò con i piedi per terra.


Non poteva certo dirgli che aveva seguito un corso di addestramento all'FBI.


Ho fatto parecchia aerobica mentre ero in galera.”


Lui la guardò estasiato, ancora inebriato dall'adrenalina


Dovrei farla anch'io allora!”


Eden si rilassò contro la pelle del sedile.


Fissò la sua immagine nello specchietto.


Quella era vita.


Quella era lei.


Li hai contati?”


Chiese Tyler poco più tardi


Eden fece scorrere qualche altra banconota tra le dita. Il profumo dei soldi aveva riempito l'auto. O forse era solo una piacevole illusione.


Saranno almeno ventimila.”


Bene. Ho contrattato il venti percento quindi duemila sono tuoi.”


Eden contò i suoi soldi e quelli di Tyler.


Lui la guardò alzando un sopracciglio


Sai già cosa farci?”


Eden annuì rilassando i muscoli contro il sedile. Non riusciva a togliersi quel sorriso dalla faccia.


Scarpe!”


Esclamò. E Tyler non aveva alcun dubbio che quella sarebbe stata la prima risposta.


E magari anche un paio di jeans nuovi.”


Aggiunse.


Tyler prese la parola


A proposito di scarpe e vestiti, dovremmo andare a prendere le tue cose al locale adesso.”


Eden sembrò confusa


Perché? Sto traslocando forse?”


Esattamente amica mia. Vieni a stare da me!”


In quel momento non esisteva più nient'altro. Nessuna scomoda realtà. Nessuna responsabilità.


C'erano solo Tyler Matthews ed Eden Spencer.


Ladri.


Amici.





A/N Capitolo più lungo del previsto e anche più difficile da scrivere. Non so Perché ma non voleva proprio venir fuori! Per cui mi scuso se non è un granché!! Stavolta ho presentato Tyler, anche se non ho potuto ancora dire tutto di lui. Per adesso diciamo solo che è servito a far riscoprire ad Eden le emozioni della vecchia vita. Invece nel prossimo capitolo vi dirò che sta facendo Dair in tutto questo. Poi sarà la volta di Davis e degli altri.



Per Cinzia818: questo capitolo non è granché ma spero che tu possa apprezzarlo lo stesso! Ho cercato di presentare un po' Tyler e tramite lui di dire che cosa è successo negli ultimi 5 anni mentre Eden non c'era, ma ovviamente è solo l'inizio! Grazie mille per le recensioni, mi dai sempre motivazione per continuare a scrivere!! (L'esame ce l'ho il 2...CREPI!!)


Per Meredith91: innanzitutto grazie delle tue recensioni! Non so come farei a scrivere senza!! Come avrai visto ho fatto un wallpaper per il capitolo, e ci ho messo qualche foto di Grace... Che ne dici della scelta? Grace è un personaggio secondario, ma volevo comunque che avesse un volto. Per quanto riguarda Davis, ho cercato di dipingerlo ancora un po' tramite degli altri flashback, ma presto arriverà anche nel presente. E speriamo di non deluderti! (CREPI IL LUPO!!)











































  
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