Prologo Giugno 1980.
Profezia
La porta della Stanza numero 5 della Testa di Porco si aprì. Bessie, seduta vicino al caminetto cercando di sfuggire al freddo umido che entrava dalle fessure della finestra, alzò lo sguardo dalla rivista Babbana che stava leggendo e vide rientrare sua sorella, con aria soddisfatta, dal colloquio di lavoro.
« Allora, com'è andata? » chiese, sinceramente interessata dall'esito.
« Oh, benissimo, sono stata assunta! » esultò Sibilla. « Il professor Silente ha riconosciuto in me il Dono, e così a Settembre inizierò a insegnare Divinazione a Hogwarts! Come sono felice! »
Bessie balzò dalla sedia. Finalmente Sibilla aveva trovato un lavoro! E per di più, quell'anno, il suo terzo a Hogwarts, avrebbe potuto iniziare a studiare Divinazione con sua sorella come insegnante! Non credeva possibile un tale avvenimento.
Sibilla scese al bar, e poco dopo tornò nella stanza con un paio di bottiglie di Whisky Incendario. Le stappò con un colpo di bacchetta e ne offrì una a sua sorella, mentre iniziava a tracannare la sua. Bessie ne bevve qualche sorso, ma subito si fermò: la bevanda era troppo forte per lei.
La ragazza prese carta e piuma e buttò giù qualche riga da spedire alla sua migliore amica. Non poteva tenere per sé la notizia che la loro nuova professoressa sarebbe stata sua sorella! Mentre scriveva i saluti, fu distolta dalla pergamena da un tonfo e da un rumore simile a un rotolio. Sollevò gli occhi e vide Sibilla, in piedi, con la mano vuota sollevata teatralmente e lo sguardo spiritato. Ai suoi piedi una chiazza di liquore si allargava accanto alla bottiglia caduta a terra. Immediatamente Bessie dimenticò la sua lettera e fissò gli occhi in quelli della sorella, pronta a bere ogni parola dell'imminente profezia per non dimenticarla mai più.