Premessa:
La
One-Shot si svolge dopo la morte di Fred;successiva quindi a
‘Harry Potter e i
Doni della Morte’. Hermione, Ron e Harry sono costretti a
ripetere il settimo
anno ad Hogwarts poiché, impegnati nella ricerca degli
Horcrux non hanno potuto
frequentare l’ultimo anno. Il corpo di Fred è
stato deposto nel cimitero di
Godric’s Hollow.
Consiglio
di leggere la One-Shot
ascoltando la canzone da me citata senza la quale, d'altronde la FF non
sarebbe
nata nemmeno. Grazie in anticipo a chi recensirà!
Vostra,
Fè
All
i know is I’m lost without you
I’m
not gonna lie
How
my going to be strong without you, I need you by my side (…)
If I
could only hold you know and make the pain just go away
Can’t
stop the tears from running down my face.
(Lost
without you. Delta Goodrem, Innocent Eyes -2003)-
***
L’aria
era fredda ed un
vento pungente sferzava le cime degli alberi del piccolo cimitero di
Godric’s
Hollow. Un piccola figura incappucciata sfilava sicura tra le lastre di
marmo,
incurante del gelo.
Hermione
percorse
velocemente gli altri pochi metri che la dividevano dalla tomba,
lasciando
cadere il cappuccio che la copriva, permettendo al vento di ferirle il
viso.
Era dimagrita in modo spaventoso e le righe viola che le contornavano
gli occhi
erano un chiaro segno del fatto che non dormiva da mesi.
Si
bloccò davanti alla
lapide grigia e fredda; un ragazzo dai capelli di fiamma sorrideva
nella
cornice incastonata nel marmo, incurante del mero destino che la vita
gli aveva
riservato.
“Ciao
Fred.” Salutò come se
lui, in qualche modo, avesse potuto udire le sue parole,
“è da un po’ che non
passo a salutarti. Mi dispiace.” Abbassò lo
sguardo sulla scritta dorata ai
suoi piedi.
‘
Un fratello, un amico, un eroe. ’
Fred Weasley
1 aprile 1978 – 3 febbraio 1998
(*)
Calde
lacrime cominciarono
a solcarle il viso sciupato.
“Mi
manchi, davvero.” I singhiozzi
ruppero il silenzio di Godric’s Hollow mentre mille flash si
sovrapponevano
nella sua mente, soverchiandola;facendola annaspare nel dolore. Un
dolore che
non aveva mai provato fino a quel momento.
“Pensavo
di essere forte,
di avere tutte le risposte; di andare avanti semplicemente senza
arrendermi
mai. Ma da quando te ne sei andato, ho capito che mi sbagliavo.
L’unica
risposta di cui avevo bisogno..eri tu Fred.” Si
asciugò violentemente le
lacrime con la manica del maglione, “Avrei dovuto capirlo
prima. Prima che
tutto questo accadesse; ed avrei dovuto dirtelo.”
Si
morse il labbro
inferiore fino a farlo sanguinare. Era stata una stupida.
“Io
sono innamorata di te
Fred Weasley.” Ricominciò a piangere, questa volta
più forte.
Un
corvo si librò in volo
da una tomba adiacente gracchiando infastidito;Hermione lo
guardò allontanarsi
nel tramonto sino a che non fu un puntino nero all’orizzonte.
Avrebbe voluto
avere quelle ali. Avrebbe voluto scappare via da tutto quel dolore,
dalla
confusione che le annebbiava la mente;ma non poteva.
Lei
era bloccata.
Bloccata
in quel limbo di
dolore, per sempre.
“È
buffo sai. Prima di
vederti riverso in quel
corridoio.. con gli occhi vuoti e l’ombra
dell’ultima risata sulle labbra, non
avevo mai capito cosa significassi per me;so soltanto che quella notte,
una
parte del mio cuore, una parte della mia anima è volata via
con te.” Accarezzò quel
volto familiare che sorrideva al dilà della cornice, ora
così lontano.
“In
quel corridoio c’è un
tuo ritratto ora sai?” rise nervosamente tra le nuove
lacrime, “Fai scherzi
agli altri quadri tutto il giorno e la tua risata rimbomba per tutto il
castello;la tua risata Fred, mi ricorda tanto le campane la mattina di
Natale.”
Il sorriso che le si era aperto in volto si trasformò in una
maschera di dolore.
“Non
ci riesco! Non riesco
a sopportarlo! Farei di tutto per togliere quel maledetto quadro dalla
sua
cornice, o un giorno impazzirò passandovi accanto;
guardandoti sorridermi e
strizzarmi l’occhio come facevi sempre quando eri in
vita.”
Cadde
in ginocchio
sopraffatta da quel peso che le schiacciava il cuore, impedendole di
respirare,
di vivere.
“Sei
morto Fred! Mi hai
lasciata sola!” gridò continuando a
piangere convulsamente, dondolandosi sulla sua tomba. “E tu
tutto questo non lo
saprai mai. Ed io non mi specchierò mai nei tuoi occhi, non
sai cosa darei per
farlo.”
“Tutto
ciò che so è che
sono persa senza di te;non riesco ad essere forte senza te al mio
fianco ed
ogni giorno mi sembra un’eternità. Un mare
insormontabile di tempo indefinito che
mi sbatacchia incessantemente sugli scogli della vita, vita che non ha
senso
senza te.”
“Se
solo ora potessi
stringerti a me, fare sparire questo dolore e gridarti che ti amo, che
ti ho
sempre amato..” si alzò stancamente tirando su col
naso.
Oramai
la notte aveva
calato il suo sipario sulla luce del tramonto e tutto sembrava
più spaventoso
in quel cimitero;persino la foto sulla lapide sembrava aver perso la
sua
allegria.
“Ora
sarà meglio che io
vada.. Ron sarà preoccupato. Manchi tanto anche a lui..
manchi tanto a tutti.”
Percorse
a ritroso il
piccolo sentiero tra le lapidi fino a che non scorse Ron seduto accanto
a
quello che pareva un vecchio scarpone abbandonato.
“Possiamo
andare.” soffiò
cercando di nascondere gli occhi rossi e gonfi alla vista del suo
migliore
amico.
“Hermione”
disse il ragazzo
alzandosi dal marciapiede umido, “Penso che..”
sembrava titubante, come se non
sapesse se continuare o lasciar aleggiare la frase nell’aria
gelida di metà
gennaio; “Penso che questa debba tenerla tu.”
Le
porse una busta da
lettere immacolata che afferrò con mani ancora tremanti.
“George
l’ha trovata nelle
cose di Fred, una settimana fa.”
Il
rumore di carta
stracciata ruppe il silenzio di Godric’s Hollow, proprio come
poco prima
avevano fatto i suoi singhiozzi disperati.
Ora
reggeva tra le mani un
frammento di fotografia.
Una
sua fotografia.
Sua
e di Fred.
Era
il giorno di Natale di
due anni prima, quello che avevano trascorso a Grimauld Place.
Fissò
la sua immagine
immortalata sulla carta sorriderle e salutarla con la mano mentre un
braccio le
cingeva la vita e Fred la guardava sorridendo. Non ricordava nemmeno
quella
foto;quel giorno o il suo braccio che la teneva stretta.
Non
ricordava niente.
Con
le lacrime che si
facevano di nuovo spazio nei suoi occhi, bruciando e pizzicando come
aghi
incandescenti, si rigirò la fotografia tra le dita mentre
una scritta appariva
sul retro.
Le
ci volle un minuto per
riconoscere la sua calligrafia.
Quelle
lettere scarabocchiate in un modo così dolcemente elementare
che le si strinse
in cuore.
‘
Per sempre con te, anche se non lo saprai
mai..’
Si
lasciò cadere in terra
piangendo ed urlando a squarciagola il suo nome, confortata dalle
braccia
sicure di Ron che la stringevano forte come per evitare che, da un
momento all’altro
potesse esplodere in mille pezzi proprio come un fragilissimo bicchiere
di
cristallo.
(*)
ho fatto un calcolo
veloce e tralasciando giorno e mese che sono inventati,
l’anno della morte di
Fred dovrebbe essere quello.