Anime & Manga > Vampire Knight
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Autore: Sharel    28/09/2009    3 recensioni
Ehm...ok, non so come mettervela...Facciamo che vi lascio due frasi tratte dalla storia.
"-Solo per tenerla lontana da essere come voi. Ma questo prima; adesso può fare come gli pare, soprattutto se si lascia abbindolare dalla tua falsa gentilezza- ribatté il Silver-head.
-Ma io sono gentile- disse Kaname, come se fosse la cosa più ovvia sull’intero pianeta.
-Da come ti comporti con me non sembra proprio…-
-Oh, ma perché tu mi rendi nervoso- osservò Kaname, la voce vellutata e gli occhi sorridenti. Magari questa era la volta buona.
-Io?- domandò stupito Zero,  girandosi verso di lui dopo essersi fermato in mezzo alla strada. -Ed in che modo?-"
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Zero Kiryu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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capitolo Salve ragazzi!! Allora, ho iniziato questa cosa che mi piace troppo, ma vi devo avvisare: metto come nota AU perchè ho letto solo superficialmente qualche fumetto, e quindi non so i particolari. spero che vi piaccia come storia, e vi confesso che cn la storia sul pc sto già avanti, quindi non dovrei avere problemi a postare regolarmente ogni settimana.
*buona lettura*








Don't Bite Me

 Capitolo 1




-Ahhhhh!!!.......anfanf…-
Dolore, solo questo era in grado di sentire. Solo dolore. Ogni mese che passava lui si sentiva sempre peggio era sempre meno in grado di contrastare la sete di sangue che gli serpeggiava nelle vene, voleva mordere, voleva uccidere, voleva succhiare. Ma non poteva, era qualcosa che andava contro quella morale di cui si batteva ormai da tempo; da quando era entrato nella Cross Academy, per la precisione. Quanto trovava stupido quell’idea di voler convivere pacificamente con essere quali i Vampiri! Non importava cosa dicesse il Direttore Cross, non importava quelli che erano i pensieri di Yuuki, troppo interessata alla cosa per poter pensare imparzialmente; l’unica cosa sicura era che gli esseri umani non erano stati creati per convivere con gli Immortali come lo erano i Vampiri. Anche lui era di parte, da questo punto di vista, dal momento in cui una Pureblood gli aveva ucciso la famiglia, lasciandolo come unico testimone di quella strage. Non voleva saperne di convivenza pacifica, l’unica cosa che aspettava era un passo falso da parte di tutti quei mostri che si trovavano nei Dormitori della Luna; e intanto cacciava, andava in cerca di Vampiri e li uccideva, sentendo il senso di colpa di essere ancora vivo affievolirsi un po’, per poi tornare più potente e pressante di prima.
Zero cercava di non bere sangue umano, ma questo lo mandava inesorabilmente alla deriva, facendo entrare in scena Yuuki, la ragazzina con la quale era cresciuto, per la quale aveva creduto di provare amore, e che adesso gli era indifferente come niente al mondo. Non si capacitava di quel suo comportamento, sta di fatto che da quando la ragazza gli aveva imposto di bere il suo sangue, quando si fosse trovato in difficoltà, lui aveva avuto un brusco cambiamento di carattere, notato anche troppo da tutti. Comunque doveva ringraziare Yuuki se lui era rimasto vivo fino a quel momento…
Di quei tempi si sentiva strano, aveva come un presentimento, se bello o brutto non sapeva dirlo, ma aveva come la sensazione che presto sarebbe accaduto qualcosa che avrebbe portato un po’ di scompiglio nella sua vita; e sebbene cercasse ogni sera di sopravvivere a quel dolore che all’alba lo lasciava sfiniti, qualche volta si concedeva di uscire all’aria aperta, una volta per andare a caccia di Vampiri, una volta per andare a bere qualcosa di forte, un’altra anche solo per fare una passeggiata. Quest’ultima era una di quelle sere. Come si riprese un po’ da quella spossatezza che lo aveva buttato giù, si fece una doccia ed uscì indossando i primi vestiti che aveva a portata di mano. Il contatto con l’aria fresca lo fece sentire subito meglio, mentre cercava di salire sul terrazzo della scuola in cerca di più aria; da lì sopra si godeva la vista delle luci della città tutt’intorno a lui, mentre la prima cosa che saltò ai suoi occhi ametista furono le luci accese del Dormitorio della Luna, segno che i ragazzi della Night Class stavano facendo lezione. Si appoggiò al parapetto del terrazzo, tenendo il mento sulle braccia incrociate. Il silenzio che lo circondava lo faceva stare bene, sebbene non lo adorasse; ma era una cosa strana per lui: amava il silenzio notturno, mentre aveva come una sorta di paura per quello diurno, ma neanche lui ne capiva il motivo. Si sdraiò, mettendosi ad osservare quella distesa di stelle sopra di lui che si poteva vedere grazie al buio intorno a lui.
Il non pensare, il non dire niente, il silenzio intorno a lui, lo fecero scivolare lentamente in un sogno privo di incubi, come non ne aveva da molto tempo.

Fu un raggio di sole a svegliarlo. Ancora lì sul terrazzo, non si rese minimamente conto di essersi addormentato così, se non quando si accorse che in torno a lui non c’erano quelle pareti tanto familiari e tanto vuote della sua camera; solo allora si rese conto che aveva dormito fuori come se niente fosse. Si precipitò in camera, si sciacquò il viso ed indossò la divisa, per poi uscire per rispettare i suoi compiti di studente e Sorvegliante: il suo compito, insieme a quello di Yuuki, era stare attenti che i ragazzi della Day Class non entrassero in contatto con quelli della Night Class. Era strano vedere come i suoi compagni andassero in visibilio per quei Vampiri da strapazzo; ma, oggettivamente, erano di una bellezza fuori dal comune che ti abbagliava. Yuuki andava in visibilio per il capo dei Vampiri, Kaname Kuran, nonché quello con cui il Direttore aveva ideato quella messa in scena della convivenza. Ma Yuuki non gli era affezionata solo perché era bello, ma anche perché lo conosceva sin da piccola, le aveva salvato la vita quando stava per essere uccisa da un vampiro; da lì era nata la sua passione per quel Vampiro dagli strani capelli castani, gli occhi amaranto e la pelle nivea tipica dei Vampiri. Ma a differenza degli altri, Kaname Kuran sprigionava un’aura rispettabile e di eleganza assoluta, così come aveva una presenza rassicurante per chi gli stava intorno.
Ovvio a dirsi, tutto questo non faceva effetto su Zero, troppo impegnato ad odiare i Vampiri per rendersi conto di quegli occhi porpora posarsi insistentemente su di lui.
-Zero, stai bene?- la voce di Yuuki lo raggiunse nei suoi pensieri, risvegliandolo. Lo aveva raggiunto non appena ne aveva scorto la figura da lontano, pronta per affrontare con il suo amico una nuova giornata di lavoro.
-Sì, Yuuki, tutto bene- rispose apatico quello, senza però scoraggiare la giovane dal rimanergli accanto.
Arrivarono sul posto, proprio in tempo per far sgombrare la zona dove di lì a poco i Vampiri avrebbero dovuto passare.
Ed eccoli finalmente, Kaname Kuran in testa e tutti gli altri dietro di lui, mentre si esibivano in una specie di sfilata, che metteva in mostra ogni loro caratteristica. Quando il castano scorse la ragazza, le si avvicinò, sorridendole gentilmente come faceva sempre.
-Buongiorno Yuuki. Hai dormito bene?- la voce calda e melodiosa.
-Sì, Nobile Kaname- rispose la ragazza, arrossendo leggermente. Lo aveva sempre chiamato così, non comprendendo nemmeno lei il perché di quell’azione; ma le piaceva, e allora continuava.
Poco più in là Zero schioccò loro un’occhiata, prima di voltarsi e seguire i compagni che iniziavano a dileguarsi. Sospirò, alzando un attimo gli occhi al cielo, per poi riportarli avanti a lui, le occhiaie ben visibili sul suo volto, che non lo rendevano meno bello, ma che anzi compensavano a renderlo più effimero, con quei capelli argentei e quello strano tatuaggio sul collo.
-Cos’ha Kiryu, Yuuki?- chiese Kaname, dopo aver lanciato uno sguardo al ragazzo.
-Non sta tanto bene, Nobile Kaname. Il dolore lo va a trovare ogni notte lasciandolo troppo spossato. Sono preoccupata per lui- ammise la giovane, osservando triste a figura eretta e fiera del suo amico allontanarsi.
E come dire a quella ragazza che anche il suo Nobile Kaname era oscuramente preoccupato per quel ragazzo forte all’apparenza, ma fragile dentro di sé? Come dirle che erano notti che lo osservava nel suo dolore, arrivando anche a vegliarlo, come quella appena passata sul terrazzo? Era inspiegabile quel comportamento da parte del Vampiro, ma era tempo che ci pensava e aveva dovuto convincersi che il ragazzo gli era entrato dentro in qualche modo a lui oscuro.
-Adesso vado, Nobile Kaname. Le lezioni inizieranno tra poco- E si congedarono con un semplice ‘Buona giornata’.
Doto un ultima occhiata al ragazzo, anche il Vampiro si ritirò, la luce del sole ormai stava diventando troppo forte per poter resistere ancora per molto tempo. Si affrettò, non senza guardarsi ogni tanto alle spalle, come per assicurarsi che tutto andasse per il meglio, che non era successo niente in quella manciata di secondi nei quali era girato. Si portò in camera sua, pronto a prendere subito sonno; un sonno però agitato, fatto di strane forme e immagini: sangue intorno a lui, il corpo di qualcuno che conosceva, capelli bianchi come la Luna in cielo che ogni tanto faceva capolino nella sua mente, insieme ad una mano e delle labbra sottili e rosee.







Adesso potete anche tirarmi i pomodori marci se volete^.-
Fatemi sapere che ne pensate, cari lettori, anche se ammetto che il capitolo è un po' corto. Gli altri sono più lunghi, per cui non vi preoccupate!!!
Ci sentiamo lunedì prossimo con un nuovo capitolo pronto per voi!!!!
*baci*
  
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