Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: londonlilyt    01/06/2005    4 recensioni
Kaori pensa di aver finalmente realizzato i suoi sogni, dopo una notte trascorsa tra le braccia dell'uomo che ama crede di non aver null'altro da desisedare. Ma i dubbi e le incertezze di Ryo sono sempre li' e ben presto i sensi di colpa si vanno sentire, lui sparisce e la povera Kaori si trova a dover rimettere insieme un cuore in frantumi. Decide allora di iniziare una nuova vita negli Stati Uniti con l'aiuto di Sayuki e li' incontrera' un'altro. Le fara' forse dimenticare Ryo? E Ryo? Crede davvero di aver fatto la cosa giusta lasciandola?
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una volta arrivato alla centrale, si fece accompagnare nell’ufficio di Saeko, lei aveva preso tutti gli arrangiamenti necessari.

Lo portò lungo una serie di corridoi quasi deserti, meno lo vedevano li meglio era. Arrivarono davanti alla cella dove Pierre era rinchiuso.

-Vi lascio soli, ma ti avverto che non avete molto tempo-

Quando se ne fu andata i due uomini rimasero in silenzio ad osservarsi.

Fu Pierre a a parlare per primo.

-Cosi finalmente ho l’onore di conoscere il famoso Ryo Saeba, il terrore di tutti i criminali!- disse in tono canzonatorio.

Ryo l’aveva detestato quando l’aveva visto al fianco di Kaori, ma ora che l’aveva davanti lo detestava ancora di più a causa del pericolo in cui l’aveva messa.

-Taglia corto, cosa vuoi?- gli domandò scontroso.

-Tse tse tse, che cattive maniere. Come fa la mia piccola Kaori a sopportarti?- chiese sorridendo.

-Kaori non e tua! E per colpa tua che è stata ferita durante la vostra inutile fuga!-

-Cosa?- ora era preoccupato, si era convinto che Kaori stesse facendo pace con questo scimmione ed era per quello che non era ancora venuta a tirarlo fuori di prigione –cosa è successo? Come sta?-

-Un pò tardi per preoccuparsi non ti pare? Comunque sta bene, la ferita era grave ma si riprenderà- con fastidio notò che l’altro uomo era genuinamente preoccupato per lei, ma la simpatia durò non più di tre secondi –dimmi che cosa vuoi prima che perda la pazienza-

-Ho un proposta da farti- visto che l’altro rimaneva in silenzio continuò –voglio che tu mi tolga dal collo il fiato della tua amica poliziotta e la convinca a bruciare tutti i fascicoli con le informazioni che ha raccolto su di me qui in Giappone e...-

-Tu devi essere completamente matto!- lo interruppe –non ho nessuna intenzione di aiutarti a scappare dalla legge!-

-Non hai ancora sentito cosa ho da offrire- gli disse per nulla sconfitto.

-Non hai nulla con qui contrattare-

-Ne sei proprio sicuro?  Mmmm...cosa ne dici di Kaori?-

-Lasciala fuori- disse nervoso.

-Se mi fai questo piccolo favorino, sono disposto a lasciarti la tua Kaori e non vederla mai più-

-Ah! Non la rivedrai mai più in ogni caso, quindi preparati a rimanere dietro le sbarre!-

-Mi deludi Ryo, eppure Kaori mi aveva assicurato che eri un tipo sveglio- lo guardò scuotendo il capo –lascia che ti illustri la situazione, quando me ne vado da qui, e ti posso assicurare che me ne andrò, vado a prendere Kaori e me la porto via, e ti posso assicurare che sarai tu quello che non la rivedrà più-

-Cosa ti fa credere che lei voglia tornare con te?- ma il seme del dubbio era già piantato nella sua mente.

-Cosa ti fa credere che lei non voglia?- gli chiese con non poca soddisfazione.

Ryo lo guardò per un attimo interdetto, era vero, non poteva affermare con certezza che Kaori non l’avrebbe seguito, al momento lei lo detestava più che mai, quindi non aveva nessun motivo per non tornare alla vita che aveva condotto finora, e se tornava a quella vita prima o poi...non voleva pensarci, era un pensiero troppo macabro, l’unica soluzione era far sparire il francesino.

-Accetto, ma ad una condizione-

-Sarebbe?- gli chiese circospetto, fidarsi è bene, non fidarsi...

-Voglio che restituisci tutto quello che hai rubato-

-Tutto!- per poco non gli schizzarono gli occhi fuori dalle orbite –starai scherzando!-

-No, la mia amica poliziotta vorrà qualcosa in cambio, e la refurtiva le farà salvare almeno la faccia-

-Ma neanche l’ho tutta la refurtiva- mentì –mmmm facciamo che ti restituisco tutta la refurtiva assicurata, cosi il mondo degli affari sarà perennemente grato alla tua amica, ed io non sono costretto ad andare in bolletta. Che te ne pare?-

-Va bene, fra tre giorni accompagnerò te e i tuoi compari Jules e Marco a prendere l’aereo che vi porterà lontano dal paese- quasi rise all’espressione sorpresa dell’altro –si so chi sono gli altri due membri della tua allegra comitiva, se vuoi ti dico anche dove si sono nascosti quando hanno sentito della tua cattura?-

-Non c’è ne bisogno- Kaori aveva ragione era davvero in gamba -che cosa dirai a Kaori?- volle sapere.

-Lascia fare a me- detto ciò se ne andò.

Pierre rimase a lungo a fissare il punto dove poco prima era fermo il suo visitatore, aveva una voglia terribile di ridere, l’aveva messo alle strette e ne era contento. Eh si, aveva proprio un animo romantico lui, gli mancavano solo l’arco e le frecce e avrebbe potuto impersonare cupido, niente pannolone però!

Aveva solo voluto fare un favore alla sua amica, se voleva poteva uscire da questa prigione ad occhi chiusi, stava solo giocando, tanto per passare il tempo. Ma una cosa l’aveva capita, il suo sodalizio con Kaori era finito non appena il temibile City Hunter era comparso sulla scena, tutto era andato bene fino a quando lui era lontano, ma una volta che lei se l’era ritrovato vicino la natura aveva seguito il suo corso.

Sapeva che Kaori non aveva mai smesso di amare lo sweeper, ma non aveva potuto farci nulla, lei si rifiutava di parlarne e aveva evitato di andare vicino a qualunque cosa potesse farglielo ricordare, ma sapeva che aveva fallito, glielo aveva visto negli occhi ogni giorno degli ultimi due anni, lei cercava di sopprimere il dolore ma era sempre li, non l’aveva mai vista avvicinarsi a nessun uomo per qualcosa di più che non fosse una conversazione blanda, a parte lui naturalmente, e lui non contava.

Ma qualcosa era cambiato da quando erano arrivati a Tokyo,  una nuova scintilla le brillava nello sguardo, un fuoco che bruciava in profondita, ne era rimasto colpito ed era stato assai curioso di incontrare l’uomo capace di accenderle gli occhi in quella maniera. Ed ora che l’aveva conosciuto, era sempre piu convinto che quei due dovessero stare insieme, avevano solo bisogno di una spintarella nella giusta direzione e un piccolo aiuto nell’appianare le loro divergenze, non gli costava nulla fornire il suo aiuto, con un piccolo tornaconto ovviamente, ma in fondo lui era di animo nobile e cosa c’è di più nobile del riunire due anime gemelle?

Eh si, pensò ridendo nella cella solitaria, aveva davvero un animo romantico.

-Cosa vorresti dire!?- gridò Kaori –questo è un ricatto bello e buono! Non ti puoi aspettare che lo accetti!-

-Non è un ricatto, ti sto dando una scelta- rispose calmo.

La discussione era iniziata non appena entrato in camera, quando   le aveva dato una versione riveduta e corretta della sua visita alla prigione.

-Ah! Che razza di scelta è? se non acconsentisco a rimanere in città per il prossimo anno, farai in modo di far marcire i miei amici in galera, scusa tanto ma a me quello suona come un ricatto bello e buono!-

Sapeva che lei era nel giusto, ma non gli importava, avrebbe fatto di tutto per tenerla al sicuro, e questa brillante idea gli era venuta mentre era sulla via di casa dopo aver parlato con Saeko.

L’aveva informata della cattura di Pierre, forzando un pò la verità e dicendole che la polizia era in possesso di prove schiaccianti contro di lui, che era sulle tracce di Jules e Marco e che presto avrebbe arrestato anche loro. Poi in tutta calma le aveva detto che, se voleva il suo aiuto per liberare i sui “amici” per vie legali, dopo tutto le aveva spiegato, fascicoli riguardanti i vari criminali sparivano tutti i giorni, lei sarebbe dovuta restare a Tokyo per tutto l’anno seguente mentre Pierre e gli altri avrebbero lasciato il paese.

-C’è una terza possibilità- gli disse trionfante –e se ti mandassi al diavolo, e una volta che questa stupida ferita è guarita libero i miei amici e me ne vado per i fatti miei! Che te ne pare?-

-Credi davvero Kaori- quella ragazza avrebbe tentato la pazienza di un santo –che se decidessi di metterti i bastoni tra le ruote saresti in grado anche solo di andare al bagno in tutta sicurezza?-

Era vero, non l’avrebbe lasciata in pace per piu di cinque minuti al giorno, non sarebbe riuscita a far nulla, ne i sopralluoghi necessari, ne l’acquisto dell’attrezzatura, tanto meno la messa in pratica del piano vero e proprio, lui sarebbe stato sempre lì e tutto sarebbe andato a rotoli, era stata messa con le spalle al muro, non c’era nessuna via d’uscita.

-E se andassi da Saeko a raccontarle tutto?- lo minacciò, in un ultimo disperato tentativo per farlo desistere –sai quanto impegno ha messo nel cercare di catturarci, non le piacerà affatto che tu voglia aiutare Pierre a scappare-

-Saeko non ti darà nessun aiuto- il fatto che fosse ancora terribilmente arrabiata con lei era uno dei motivi, la restituzione della refurtiva un’altro, e in aggiunta c’era stata la sua promessa di lavorare gratuitamente per lei per i prossimi due mesi, no Saeko non sarebbe stata neanche ad ascoltarla.

Ryo pensò mestamente che in questa situazione tutti  ci guadagnavano tranne lui, visto che alla fine Kaori l’avrebbe solo detestato ancora di più.

-Allora Kaori, cosa decidi?- la incalzò, voleva una risposta e la voleva ora, non le avrebbe dato il tempo di pensare e di trovare una scappatoia.

-Non crederai davvero che li abbandoni così?-

Il suo tono desolato lo mandò su tutte le furie, perché diavolo le era cosi difficile rinunciare a quel damerino francese? Doveva tenere parecchio a lui se il pensiero di perderlo le faceva quell’effetto (tontolone che non sei altro!! Nda londonlilyt), l’idea lo rese ancora piu determinato a separarli.

Kaori rimase in silenzio a contemplare le opzioni che le rimanevano, non erano rosee, non poteva lasciare che Pierre e gli altri finissero in pringione se poteva evitarlo, ma rimanere a Tokyo? Dove avrebbe rischiato di vederlo quasi tutti i giorni, avrebbe resistito ad un anno di quella tortura?

-Sto aspettando Kaori- la spronò impaziente.

-Oh va bene! Come se avessi davvero una scelta da fare!- gli disse a denti stretti, era vero, in definitiva non le aveva dato nessuna scelta.

-Bene- disse in tono piatto –sarà il per meglio credimi, a lungo andare ti saresti fatta ammazzare-

-Sono affari miei cosa scelgo di fare della mia vita!-

Ryo lasciò la stanza, aveva il morale a terra, non era sicuro che sarebbe stato in grado di ricucire il suo rapporto con Kaori, l’avrebbe costretta a rimanere in città, ma cosa avrebbe fatto nel frattempo? Cosa le avrebbe detto? Come si sarebbe comportato? In quest’ultimo periodo sembrava avere tante domande ma nessuna risposta.

-Credimi Kaori quello che fai con la tua vita mi tocca molto più da vicino di quello che pensi- rimase per lunghi minuti a fissare la porta chiusa, poi con un lungo sospiro andò in salotto, sarebbe dovuto uscire per qualche ora, aveva degli accordi da prendere e dei favori da riscuotere.

  
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