Come
partire per la gita di classe e arrivare in tv!
- Buona sera telespettatori, abbiamo qui con noi i protagonisti della vicenda
che ha lasciato milioni di persone in tutto il mondo incollate
al televisore e alla radio con il fiato sospeso. Frequentano il
primo anno del Liceo Scientifico Severi, non più bambini, ma non ancora
adulti sono diventati famosi quanto il Papa, per loro si sono smosse tutte le
forze di salvataggio di questo pianeta e ora sono qui per raccontarci in
esclusiva la loro avventura. Chi vuole iniziare a parlare? - gli sguardi si
puntano su una ragazzina castana e riccia che, arrossendo violentemente, prende
il microfono e si presenta - Mi chiamo Chiara e ho 14 anni -.
- Chiara
vuoi dirci come mai vi trovavate su quella montagna? -
- A
causa del comportamento troppo esuberante della classe in generale, non c’era
stato accordato il permesso di fare l’uscita di una settimana che ogni classe
fa annualmente... -
- Non
è solo colpa nostra- intervengono alcuni ragazzi - le nostre insegnanti non
vogliono portarci da nessuna parte, perché preferiscono fare i loro comodi,
piuttosto che occuparsi di noi -
- Smettetela di fare i cretini - ora a prendere la parola è un ragazzo alto,
dai capelli scuri che fiancheggiato da alcuni compagni esprime
il suo pensiero a riguardo - non siete più dei bambini, ma continuate a
comportarvi da tali, è naturale che i professori non vogliano assumersi la
responsabilità di portare in gita per una settimana una classe del genere. Se
abbiamo ricevuto note da tutti gli insegnanti tranne che da due, non è di certo
perché ce l’hanno tutti con noi - comincia a crearsi
confusione, i ragazzi non sono d’accordo gli uni con gli altri e si schierano
in due fronti opposti quelli che sono con Emanuele, il ragazzo che ha appena
parlato e quelli che sostengono la colpa dei professori, finalmente interviene
la presentatrice a riportare l’ordine sulla scena.
- Capisco
i vostri motivi, ma cerchiamo di andare avanti con il racconto; Emanuele, vuoi
raccontarci tu il resto? -
- Poiché eravamo una delle pochissime classi che non andavano
in gita abbiamo pensato di
organizzarcene una noi da fare durante le vacanze pasquali -
- Chi
si è occupato di organizzare tutto il programma? Qualcuno dei vostri genitori? –
Luca Mirabile, un ragazzino biondo dai grandi occhi da bambino chiede
educatamente il microfono ad Emanuele e dice -A fare un primo programma ci abbiamo pensato noi, ma poi l’hanno rivisto, corretto e
cambiato i genitori di Davide, Marianna, Michele Sarhan,
Mattia e Marco durante una riunione dei genitori -
- Quindi avevate il consenso dei genitori? - azzarda la presentatrice, ma
l’osservazione risulta abbastanza sciocca alla maggior
parte degli studenti tanto che Chiara, la studentessa che aveva parlato per
prima, ribatte con un tono fra il sarcastico e il presuntuoso - Se non avessimo
avuto il permesso dei genitori mi sa spiegare come mai eravamo là? Eravamo
tutti scappati da casa a parere suo?! - la ragazzina ha appena il tempo di
finire di parlare che la sua voce è sommersa dagli applausi e dalle
acclamazioni dei compagni, è ovvio che le sue parole hanno
ferito nell’orgoglio la donna e non è difficile immaginare che se
potesse tirerebbe volentieri un ceffone a quella vipera, ma il suo risentimento
sembra solo compiacere la piccola avversaria che accenna ad un sorrisino
maligno, mentre la guarda fissa negli occhi.
L’abilità a non cadere in questi imprevisti è stata momentaneamente distrutta,
ma in suo aiuto viene l’annuncio dell’inizio della pubblicità, la trasmissione
è salva…per ora.
La trasmissione
riprende, adesso il microfono viene dato a Marianna
per rispondere alle domande della presentatrice.
- Siamo
riusciti ad arrivare al momento in cui siete riusciti ad avere l’approvazione
al vostro progetto e poi cosa è accaduto? - la ragazza che deve rispondere non
sembra avere un’aria molto contenta, la sua espressione chiede il motivo per il
quale deve essere proprio lei a rispondere a certe domande con tutta la gente
che è lì presente, ma comunque comincia a raccontare.
- Avendo
avuto approvato il progetto non abbiamo fatto altro
che metterlo in pratica, il giorno 20 ci siamo trovati alla stazione per
prendere il treno e siamo partiti, avevamo affittato una casa abbastanza grande
da contenerci tutti. Ci trovavamo in alta montagna per via della neve, sebbene
pochi sappiano sciare tra di noi ci siamo divertiti lo
stesso molto, alcuni hanno anche sciato per la prima volta aiutati da quelli
che ne erano già capaci. Un genitore passava spesso per vedere se andava tutto
bene. Comunque in caso di emergenza tutti quelli in
possesso di un cellulare se l’erano portato dietro, è stato grazie a quelli che
siamo riusciti a chiamare i soccorsi. E’ stata una vera fortuna che la casa fosse riparata da una sporgenza della montagna, la slavina
così non l’ha danneggiata, ma solo bloccata. Abbiamo passato quasi due giorni
intrappolati come topi in quella casa, ma a ripensarci non è stato poi così
tremendo - non sembrano della stessa idea le altre due ragazze, Anna ed
Alessandra, e qualche altro compagno, ma in maggioranza sono abbastanza
d’accordo con Marianna. La presentatrice sembra a dir poco sconvolta dopo
questa rivelazione, pensa di avere capito male probabilmente visto
che domanda
- Come…non
avevate paura? Non desideravate rivedere i vostri genitori? Non pensavate di
essere lì, lì per morire? Non… - Chiara si è proprio spazientita e con lei
anche i suoi amici, nessuno la biasima quindi quando gentilmente, ma convinta
chiede il microfono a Marianna e con voce glaciale, piena di odio
e disprezzo dice - Certo in un primo momento abbiamo avuto paura, non sapevamo
cosa fare nel momento in cui la slavina ricopriva la casa, ma dopo ci siamo
calmati, non ci siamo messi a piangere disperati, non abbiamo fatto atti
impulsivi e sciocchi, ci siamo radunati e abbiamo deciso cosa fare, abbiamo in
media 14/15 anni, conosciamo il lavoro delicato che le squadre di soccorso
compiono e sappiamo come comportarci in ogni situazione di pericolo e la prima
regola è NON PERDERE LA CALMA. Con i cellulari abbiamo avvertito la guardia
forestale e un nostro genitore in modo che avvertisse gli altri e li rassicurasse sulla nostra incolumità, abbiamo provato a
scavare un tunnel nella neve, ma la neve entrava in casa appena aprivamo la
porta e quindi abbiamo rinunciato, il resto del tempo l’abbiamo passato
tenendoci su di morale l’un con l’altro, facendo i turni per dormire anche se
nessuno di noi è riuscito a chiudere occhio se non per poco tempo a dir la
verità. Quando i soccorsi ci hanno liberato ci stavamo mangiando pane e crema
di cioccolato e ne abbiamo offerta anche a loro. Siamo
stati portati a valle con un elicottero perché le strade erano ancora
impraticabili e poi siamo tornati a casa. Fine della storia. E adesso signorina
noi ce ne andiamo, abbiamo un’altra diretta da fare
fra meno di un’ora e dobbiamo affrettarci -.
Non si era mai vista una cosa del genere, un’intera classe di
ospiti ha mollato il programma appena finito di dire quel che doveva, la
presentatrice è sull’orlo delle lacrime, minaccia di licenziarsi se la faranno
ancora lavorare con i quattordicenni. Si consola un po’ solo quando il
direttore le annuncia che hanno avuto un audience da
capogiro in questa puntata.