Fermi davanti al silenzio e ancora piove. Piove mentre l'immobilità comincia a pesare, sperando che Utopia si salvi.
Aspettiamo che si diradi tutto, e che si possa cominciare a vedere uno spicchio di cielo. Ma il vento ancora tira, e spinge le nuvole. Quella prima e quella dopo, e il viaggio continua, verso un mare sempre più nero, mosso, agitato. Si calma tutto solo quando dormo; nei sogni i maremoti cessano, forse un segno di cambiamento.
Ma all'alba ci diciamo che il viaggio è ancora lungo.
E quando il sole comincerà a brillare avremo cento, mille, milioni di anni alle spalle. E vorremmo ancora vivere. Il vento tira, sì, ancora forte. Ma il viaggio adesso lo affrontiamo in due.
Ecco Utopia. Ecco, la felicità.