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Autore: Lily_Luna    01/10/2009    10 recensioni
Rose Weasley è una ragazza normale, fin troppo normale. E' un genio a scuola, come la madre, studiosa e irreprensibile...è quasi invisibile! Ma cosa succederebbe se il giorno del suo diciassettesimo compleanno, per un assurdo scherzo del destino, le venisse dato un dono potente e terribilmente scomodo?! E se il ragazzo che lei odia di più al mondo, si rivelasse l'unica persona giusta per lei? Eccomi con la mia seconda fic...spero vi piaccia! [...] "- Potremmo essere…come…come…- mormorai sovrappensiero. Lui mi fece voltare lentamente, guardandomi intensamente. - Come Romeo e Giulietta…- sussurrò, prima di baciarmi sotto la luce della luna." [...] ULTIMO CAPITOLO POSTATO!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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44 -  Exchange














- Che genere di scambio puoi propormi tu, ragazzina?

Sorrisi. Aveva abboccato, proprio come speravo.

- Qualcosa che nessun altro ti darebbe! – gridai attraverso la cappella – Ma se accetterai dovrai considerare il contratto sciolto! Completamente sciolto!

Wood mi fissò con insistenza, quasi a voler controllare che non stessi mentendo. E non mentivo. Lo avrei fatto davvero…

- E sia! Fammi la tua proposta! Non accetterò denaro o altre ricchezze, sappilo. – disse poi, sorridendo sarcastico.

- Oh, ma questo è molto di più. Ti offro i miei poteri magici. – spiegai tranquillamente, come se si trattasse di una bazzecola.

No, non lo era affatto…ma dovevo farlo. Era per salvarci tutti…e, in fondo, i miei poteri stavano svanendo. Agendo in quel modo avrei privato anche Wood dei suoi, probabilmente.

- Tu stai mentendo. Nessuno si priverebbe dei suoi poteri magici.

- Parla per te, Wood. I poteri sono i miei ed io decido cosa farne! – sbottai, ignorando Scorpius, Al e Ursula, che gridavano di fermarmi.

Stesi un braccio ed aprii la mano, col palmo rivolto verso l’alto. Attorno a noi molte persone si erano bloccate per osservarci, mentre altre duellavano tra loro; erano arrivate le guardie.

- Wood decidi! Cancella quel contratto adesso ed io ti darò immediatamente i miei poteri!

L’uomo scoppiò a ridere e tese il suo braccio sinistro. La sua mano destra, invece, si posò sul suo petto, all’altezza del cuore.

- Io, Herbert Gaspard Wood, sciolgo definitivamente il Contratto all’Antica che lega mia figlia, Ursula Shaula Wood, a Scorpius Hyperion Malfoy.

- Io, Draco Lucius Malfoy, accetto lo scioglimento del Contratto all’Antica che lega mio figlio, Scorpius Hyperion Malfoy, a Ursula Shaula Wood. – rispose immediatamente il padre di Scorpius, sollevato come non mai.

Con un gesto della testa li ringraziai entrambi; poi mi avvicinai al bordo dell’altare.

- Prego – mormorai, prima di rinunciare per sempre ad una parte di me.

Wood mi puntò la bacchetta contro e, improvvisamente, provai una sensazione completamente orribile, sbagliata…era come se qualcosa, come se la mia pelle, si stesse staccando da me. Sentivo la magia fluire nelle mie vene, nelle mie mani, in ogni fibra del mio essere…

Stava andando via.

Cominciai a singhiozzare, mentre un dolore quasi fisico, molto peggiore di quello provato poco prima, mi perforava il petto.

- Smettila Rose! Non era necessario, basta! – Scorpius mi afferrò per un braccio, gli occhi spalancati per la rabbia e la frustrazione. Ma io ormai non sentivo nulla.

Una lacrima si infranse sul pavimento, proprio nell’istante in cui Wood interrompeva il contatto, gridando trionfante. Finalmente aveva ottenuto qualcosa di meglio che il matrimonio di due ragazzini.

Caddi bocconi, proprio mentre un’esplosione scardinava la porta d’accesso alla cappella. Sentii voci indistinte che richiamavano all’ordine. Poi, in uno sprazzo di lucidità, riconobbi la voce dello zio Harry.

- Herbert Wood la dichiaro in arresto per l’omicidio di Adrian Jackson e per uso continuo e deliberato delle Maledizioni Senza Perdono, nonostante le restrizioni ministeriali. Le conviene accettare tutto e seguirci al Ministero, piuttosto che combattere.

- Poveri sciocchi Auror! Quanto vi brucerà quando scoprirete di avermi mancato? – Wood sollevò la bacchetta e tutto il mobilio della sala si sollevò in aria. La terra prese a tremare tra gli strepiti della gente.

- Rose! Smaterializzatevi! – mio padre balzò sull’altare e mi sollevò leggermente, urtando Scorpius.

Ursula e Albus si abbracciarono e sentii Scorpius tentare di proteggermi senza incorrere nelle ire di papà, che in quell'istante si era riunito agli altri auror, pronti a combattere.

Ma io osservavo lui.

Wood poteva anche avere più potere, ma, proprio come avevo imparato a scuola, la sua bacchetta non riusciva a contenere tutta quella energia. Era troppa. Vidi quel misero bastoncino di legno tremare violentemente, prima di esplodere in mille pezzettini.

- Maledetta! – lui sollevò lo sguardo verso di me, guardandomi con odio cieco. Sembrava incapace di parlare, tanto era furioso.

E fu l’inizio della fine.

Le pareti presero a tremare davvero stavolta; Wood, forse a causa di tutto quel potere, si sollevò in aria e cominciò a scagliare ogni cosa che trovava contro di noi e gli Auror. Sembrava terribile e pericoloso, ma all’improvviso le pareti cominciarono a sgretolarsi, minacciando di ucciderci tutti.

Ursula e Al obbedirono a mio padre e si smaterializzarono, cosa che si accinse a fare anche Scorpius, tenendomi la mano. Lo fermai. – Io non posso Scorp…- mormorai pianissimo, posando la mano sul suo braccio. Lui mi guardò interrogativo…o forse era solo incredulo?

- Non sono più una strega. – spiegai, sentendomi improvvisamente nuda, come se qualcuno mi avesse tolto qualcosa di estremamente importante.

- Non importa. – sentii le sue braccia cingermi, poi, cominciò a camminare velocemente tra la gente e le macerie con me in braccio, ignorando i fasci di luce e cercando di non cadere, a causa del movimento continuo delle fondamenta. Intravidi papà e zio Harry combattere e mi sentii terribilmente in colpa…io non potevo aiutarli.

Milioni di pietre e vetri cadevano su di noi…era quasi impossibile andare avanti. Ad un certo punto Scorpius si fermò sotto un arco, l’unico punto in cui saremmo stati in salvo. Mi depose accanto a lui e tentò di curare le ferite alla mia schiena e sulle mie braccia. Riuscivo a sentire urla disumane attorno a noi e non capivo di cosa si trattasse…ero esausta. Non riuscivo quasi a distinguere il suo volto nel buio.

- Scorpius…io sono…stanca…- sussurrai impercettibilmente. Lui cercò di costringermi a stare sveglia, inutilmente.

- Rose, per favore continua a resistere! – ma non poté continuare, perché attorno a noi tutto cominciò a crollare davvero.

Chiusi gli occhi e non sentii più nulla.

 

 

*

 

 

 

Fu la luce del sole a svegliarmi.

Quasi per caso un raggio dorato filtrò attraverso le persiane bianche e si infranse sul mio volto.

Era piacevole, era caldo e vitale.

Intontita aprii gli occhi e cercai di mettere a fuoco la stanza intorno a me, che decisamente non era l’infermeria di Hogwarts, né la casa crollata di Ursula.

- Rose! – mia madre entrò come una furia dalla porta in fondo e mi corse incontro, gli occhi lucidi. Mi strinse in un abbraccio fortissimo e poi si sedette accanto a me. Si asciugò gli occhi e mi sorrise.

- Sono orgogliosa di te. Tutti siamo orgogliosi di te, davvero…

Quella frase mi fece venire in mente tutti gli avvenimenti passati – Ma Wood! Cosa gli è successo? Ricordo solo che la casa crollava e lui…lui aveva i miei poteri…- mormorai con sconforto. Vero; gli avevo ceduto i miei poteri.

- In realtà ha fatto una fine piuttosto misera. E’ morto nel crollo; ma il suo corpo in ogni caso non riusciva a contenere sia i tuoi che i suoi poteri. Ognuno di noi ha dei limiti. – aggiunse piano. Io annuii.

- Vi abbiamo trovato quasi illesi, poco distanti dall’uscita. Scorpius aveva creato uno scudo protettivo intorno a voi, per proteggere te…

- Avrebbe dovuto smaterializzarsi…- mormorai piano. Cosa avrebbe pensato di una maganò? I suoi genitori mi avrebbero accettata?

- No, non l’ha fatto perché ti vuole bene. Te ne vuole tanto…sai, è stato qui per due notti di fila, ma poi è stato costretto a tornare ad Hogwarts. Credo dovresti andare pure tu…insomma, c’è la cerimonia del diploma!

- Non so se sia il caso, mamma. Ricordi? Io non sono più una strega…- e mi venne una gran voglia di piangere; ma quando sollevai lo sguardo la vidi sorridere allegramente. Non le importava?

- Credo che tu abbia fatto un calcolo errato Rosie. Ti sei liberata dei tuoi poteri per privare Wood dei suoi, dato che eri destinata a diventare una Magonò, giusto?

- Come fai a sapere di quella storia?

- Al mi ha raccontato tutto…- spiegò allegramente.

- Non capisco la tua allegria. – ammisi, guardandola male. Lei sorrise e mi tese la mia bacchetta.

- Provala, Rose.

Con mani tremanti l’afferrai e, all’improvviso, un calore meraviglioso si propagò dal mio braccio fin dalla punta della bacchetta, che prese a sprizzare scintille rosse ed oro.

- Ma…allora non…- balbettai, incapace di crederci. Mi voltai verso la brocca vuota accanto al mio letto. – Aguamenti! Mamma! Ce la faccio! – gridai strabiliata. Lei scoppiò a ridere.

- Quando hai ceduto i tuoi poteri a Wood…beh non hai ricordato che, in genere, per poter ottenere i poteri di qualcuno non solo bisogna toglierglieli, ma bisogna anche ucciderlo! E Wood, grazie al cielo, non ti ha uccisa! Quindi…

- Mamma…aspetta! Pensa!!! – la interruppi con urgenza. Lei mi fissò stranita.

- Pensa a qualcosa mamma!

- Ma io sto pensando, Rose…okay, allora…adesso sto pensando ad una cosa ben precisa. Va bene così? – chiese, guardandomi dubbiosa, ma io scoppiai a ridere.

- NON TI SENTO! Non sento più i pensieri di nessuno! E…- fissai con insistenza un piccolo vaso di fiori accanto a me -…e non sono più capace di spostare gli oggetti!!! – esclamai felicissima.

- Davvero?! Ma è meraviglioso, Rose!!! – mia madre ed io ci abbracciammo festosamente. Era finita! Non avrei più dovuto abbandonare la magia…

- Ma come è possibile? – chiesi, ancora stupita. Mamma ci pensò su.

- Sai…credo sia stato quando hai dato i poteri a Wood…evidentemente li hai trasferiti tutti, ma pare che quelli siano gli unici ad essere rimasti realmente in quell’uomo. E poi Wood è morto…

-…quindi quei poteri sono rimasti in lui? Insomma, alla fine i miei poteri si potevano trasferire?

- Beh, non lo so…potrebbe essere! Vedremo, cercherò a fondo non appena possibile!

- Va bene…ma papà? Gli zii? Al, Ursula? Dove sono?

- Al è stato costretto a tornare a Hogwarts…Ursula credo stia testimoniando al ministero, poi andrà a presenziare alla cerimonia del diploma. Tuo padre, Harry e Ginny ti salutano…sono a lavoro. Quel Wood ne aveva fatte…comunque ci saranno anche loro alla cerimonia.

- Wow…allora li vedrò tutti li…

- Cos’è? Hai deciso di andarci anche tu? – mamma mi guardò sarcastica. Io annuii.

- Perché non dovrei? Quella è l’ultima tappa per completare in bellezza un anno assolutamente incredibile…- spiegai, sorridendo contenta.





EEEEEEEHHH!!! Ciaooooo! Come state? Io così così, sono raffreddata e...oddio, spero non mi venga l'influenza! Comunque, lasciamo stare xD!
Ecco infine il penultimo capitolo della storia! Rose ha finalmente risolto il suo problema e Wood...beh, quello ha fatto tutto il resto! So che non si capisce, ma nella parte finale Rose è al San Mungo :) e...gli altri non ci sono perché riservo tutto al prossimo e ultimo capitolo! Ebbene si...la storia sta per terminare!
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto...a me non ha convinto molto, ma l'ho cambiato un paio di volte e questa è senza dubbio la versione più decente!
Cavolinzio ancora 11 recensioni! ElseW, Travers, k_97, mothintheshell, IOesty, Nabiki93, glumbumble, altovoltaggio, chariss, Smemo92, vulneraria...Siete veramente delle persone speciali, continuate a seguirmi nonostante i miei deliri folli! Grazie ovviamente a chi mi ha aggiunto tra i preferiti e chi tra le seguite...veramente, grazie!
Spero di pubblicare il prossimo capitolo al più presto! Baci!
                                                                                            Lily_Luna
  
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