Fanfic su attori
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Autore: Sognatrice85    02/10/2009    3 recensioni
Salve a tutti...dopo mille ripensamenti, ho deciso di pubblicare qui la mia prima fan fiction. E' nata per la passione che nutro per Robert Pattinson...io la definisco un pò banale, ma sento totalmente mio quello che ho scritto, perchè ho provato davvero certe sensazioni ed emozioni e ho cercato di metterle per iscritto...spero sia di vostro gradimento. Posto un prologo...ci saranno come sottofondo in molti pezzi di questa storia, delle canzoni...ascoltatele se potete, quando la leggerete ...grazie a chi la leggerà...
MODIFICHE CAPITOLI IN CORSO!!! CANCELLERò LA STORIA E LA POSTERò NUOVAMENTE!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io che amo solo te

Salve a tutti,

vi chiederete come mai sto postando ora…beh domani non ci sono e non voglio lasciarvi in sospeso. Mi fa male sapete? È l’ultimo capitolo di questa mia “figlioccia”…è strano dover dire che la storia è finita…però non voglio farvi abbattere preso tornerò col seguito e con nuove storie su Robert…

Ho messo tutta me stessa in questa fan fiction e non smetterò mai di ringraziare chi l’ha ispirata: Robert…

Hai saputo guidare le mie mani, la mia testa, il mio cuore e le mie parole, tutto è frutto dell’ammirazione e dell’”amore” che provo per te…sei un ragazzo eccezionale, non lo dico tanto per dire, lo penso sul serio, tramite le tue interviste, i tuoi video ho potuto conoscere lati di te che mi hanno fatto capire quanto tu sia speciale…ti auguro di poter essere sempre soddisfatto del tuo lavoro, so quanto lo ami…e spero che un giorno io possa dirti queste cose di persona…un sogno, una follia…del resto, per come sono fatta, non smetterò mai di pensare e di immaginare il nostro incontro.

E poi voi, care lettrici…che dirvi…leggere tutti i vostri commenti, è stato emozionante e non sapete quanto…ho apprezzato tutto, avete amato la mia storia e ve ne sono grata, sapere che la gioia, il dolore, la felicità, la tristezza di questo racconto vi sia arrivato è qualcosa che non può essere spiegato a parole…sarò ripetitiva, lo so, ma vi ringrazio TUTTE dalla prima all’ultima…vi adoro, sul serio...Non dimenticherò nulla di ciò che mi avete detto, ringrazio questo sito perchè mi ha permesso di conoscere delle persone davvero meravigliose. grazie a chi mi ha seguita, a chi a solo letto, a chi ha inserito la storia tra i seguiti o preferiti...grazie, grazie e ancora grazie

Vi voglio bene…

Marghe

ps: come sempre vi lascio il link della canzone che mi ha ispirato  

http://www.youtube.com/watch?v=IfgBVQxirUM

Marghe

Passò un anno da quel giorno e tante cose attorno a me cambiarono…trovai un lavoro come educatrice in una struttura per bambini con difficoltà di linguaggio a Londra, Rob era rientrato in patria e insieme avevamo comprato casa in previsione del nostro matrimonio…eh si…presto ci saremmo sposati e chi l’avrebbe mai creduto…

Avevo l’aria sognante quel pomeriggio, il gran giorno si avvicinava…avevo appuntamento con Simona e Daniela per la prova del vestito…l’avevo fatto fare su misura da una sarta inglese, bravissima.

“Allora come ti senti?” le mie amiche fremevano “Tremo tutta…” “Tutto normale” rispose Dany…eh si, d’altronde lei aveva provato quelle sensazioni un anno prima di me…io e Rob optammo per sposarci in dicembre, adoravo l’inverno…è vero avrei rischiato la pioggia, ma a me non importava…se avesse piovuto, voleva dire che anche il cielo era commosso per quel che stava per accaderci…

Siccome ero cattolica, Rob accettò di sposarsi in chiesa in Italia “Tutto per te!” mi aveva detto, arrossii a quel ricordo e il cuore iniziò a battermi troppo forte “Calma Marghe, altrimenti la sarta non riesce ad aiutarti ad infilare il vestito!” mi ammonì Simona, quando mi voltai verso l’enorme specchio, rimasi basita…ero davvero io in quel vestito bianco? Scollo a barca, che lasciava un po’ scoperte le spalle, merletti che circondavano il bordo, le maniche a tre quarti e poi guanti bianco color perla. Il vestito arrivato in vita si allargava e scendeva a balze larghe, quasi a campana e terminava con un lungo strascico…mi commossi, non ne potei fare a meno e con me piansero sia Dany che Simo “Oddio Marghe…sei stupenda…non ci sono parole!” era l’abito dei miei sogni…quanto lo avevo desiderato…mi strinsi nelle spalle, mi voltai verso le mie amiche e le abbracciai fortissimo…

Quando rientrai a casa, Rob era già lì, nervoso girovagava per tutta la cucina, feci finta di nulla “Sono tornata” mi venne incontro “Amore…allora com’è andata?” sapevo benissimo a cosa si riferisse “Bene è poco…tutto…splendido…non vedo l’ora…che lo veda anche tu…” gli si illuminarono gli occhi e mi baciò “A te tutto ok?” “Oh si, sono stato nelle mani del sarto per ore” risi e fece anche lui altrettanto.

Passarono i giorni e il fatidico 16 dicembre arrivò…non dormii affatto quella notte, ero a casa mia in Italia, come da tradizione lo sposo non doveva vedere la sposa e si ci sposava nella chiesa della donna…non riuscivo a dormire, ero agitatissima, il cuore scalpitava, le mani sudavano, l’unico modo per calmarmi era ascoltare musica e cantare. Senza rendermene conto mi ritrovai a scrivere:

Amore della mia vita, siamo giunti al giorno tanto atteso. Mai avrei creduto che sarebbe potuto succedere a me!!! Io, una ragazza qualunque, innamoratasi di un attore…io che corro a Londra per conoscerlo e senza volerlo mi lascio travolgere dai sentimenti e mi ritrovo a sposarmi con lui…oh Rob, dimmi che non sto sognando, dimmi che è tutto reale…io domani mi sposo con te? Cavoli sto bagnando il foglio con le mie lacrime, ma che posso farci se tu mi rendi così felice? Nessuno mai ha saputo darmi i brividi, le emozioni che mi provochi tu, nessuno ho mai amato come amo te…Amami Rob, io sono qui…Ti Amo, Ti Amo, Ti Amo…all’infinito e oltre…per sempre…sto delirando, sarà l’ora, sarà che sono follemente pazza di te e non vedo l’ora di averti tutto per me, tutta la vita Rob…tutta la vita…Ti Amo…Tua Marghe…”

Il mattino seguente, mi alzai prestissimo, poco dopo giunse l’estetista e le mie due meravigliose testimoni: Daniela e Simona.

Due ore di trucco, non volevo niente di pesante e troppo evidente, volevo essere il più naturale possibile…volevo essere come lui mi aveva conosciuto…

Mia madre e mio padre erano emozionantissimi, aspettarono con me l’auto e poi si avviarono, ovviamente mio padre era in macchina con me…percorrendo la strada per la chiesa, ripensai a tutto quello che in quei tre anni era successo e mi sembrava tutto un sogno, quell’ultimo anno aveva sconvolto totalmente la mia vita, dopo la proposta di Rob, tutto era risultato essere in discesa, i miei e i suoi genitori furono entusiasti della nostra scelta e ci appoggiarono in tutto e per tutto.

“Tesoro siamo arrivati” papà mi scosse dai miei pensieri, guardai fuori…quanta gente, cavolo…cominciai a tremare, il cuore mi arrivò in gola e le gambe erano molle…papà mi aiutò a scendere…salii piano i gradini, sentivo il vociare attorno a me, meraviglia, stupore…già…sensazioni che provavo io per prima…

Solcai con terrore la porta della chiesa…temevo che Rob avesse cambiato idea…con lo sguardo lo cercai, non lo vedevo, d’improvviso mi bloccai, mio padre mi guardò spaventato, rivolsi a lui lo sguardo, mi fece l’occhiolino e sorrise, mi voltai avanti e vidi Rob sbucare davanti all’altare, era stato nascosto dalla folla…mi guardava sbalordito e sorridente…sentii le lacrime gonfiarmi gli occhi e senza accorgermene iniziai a camminare, guidata dalle note della nostra canzone…quella della Disney…eh già, avevamo scelto proprio quella canzone, infondo con essa era iniziata la nostra storia e quindi era la migliore colonna sonora per il nostro matrimonio.

Arrivata dinanzi al fautore di tanto amore, mio padre mi lasciò la mano e la porse a lui, Rob la prese e la strinse delicatamente, per un attimo interminabile ci guardammo negli occhi.

Durante tutta la cerimonia, non riuscivamo a distogliere i nostri sguardi l’uno dall’altro…sembravamo posseduti: c’era ammirazione, commozione, stupore, ma soprattutto amore, l’elemento fondamentale che ci aveva condotti per mano verso quell’altare, rendendo ogni singolo istante speciale, anche la cosa più semplice diventava magica con Robert, non era la cosa in sé ad avere tutta questa particolarità, ma il poterla condividere con colui a cui ti lega un sentimento vero, raro, puro…

Al momento del si, fu tutto così strano…emozionante…”Vuoi tu Robert Pattinson prendere come tua sposa la qui presente Margherita De Gregorio, amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita, finchè morte non vi separi?” “Si lo voglio” sentii il cuore sobbalzare e lacrimare sangue “Vuoi tu Margherita De Gregorio prendere come tuo sposo il qui presente Robert Pattinson, amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita, finchè morte non vi separi?” “Si…lo voglio!” certo che lo voglio e iniziai a piangere “Vi dichiaro marito e moglie…lo sposo può baciare la sposa…” accecata dalle lacrime mi avvicinai piano a lui, Rob prese il mio volto tra le mani e mi baciò delicatamente, poi con sempre più ardore…ero sua…io gli gettai le braccia al collo e lo spinsi verso di me…era mio

Dopo questo partirono gli applausi, usciti dalla chiesa venimmo investiti dai confetti…con l’auto affittata, ci dirigemmo a fare le foto…non ci accorgemmo della presenza del fotografo…ogni posa, ogni bacio, ogni gesto venne del tutto naturale…arrivati al ristorante, varcammo la porta e partì la canzone che avevo registrato qualche mese prima grazie al mio maestro Francesco…”Io che amo solo te” ricantata dalla Mannoia, qualche tempo prima…il mio regalo di nozze…

Lo vidi sobbalzare quando udì la mia voce, ci fermammo al centro della sala, mi guardò emozionato e commosso, mi strinse le mani ed io iniziai a cantare…avvolta dalle lacrime…e immersa nei suoi occhi…

 

C'è gente che ha avuto mille cose,
tutto il bene, tutto il male del mondo.
Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove avventure.

C'è gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù.

Io ho avuto solo te
e non ti perderò,
non ti lascerò
per cercare nuove illusioni.

C'e' gente che ama mille cose
e si perde per le strade del mondo.
Io che amo solo te,
io mi fermerò
e ti regalerò
quel che resta
della mia gioventù

 

 

 

Robert

La mia vita era davvero cambiata…se Twilight mi aveva dato la notorietà scombussolando i miei ritmi, Marghe rappresentava la svolta decisiva, un uragano che mi aveva avvolto nella sua onda, trascinandomi e coinvolgendomi passo dopo passo in un vortice dal quale non sarei più potuto uscire. Ormai era passato un anno dal fatidico giorno in cui avevo proposto a Marghe di sposarmi; io ero rientrato definitivamente a Londra e insieme al mio amore avevamo acquistato una casa tutta nostra, dove saremmo andati a vivere dopo il matrimonio, nel frattempo Marghe era riuscita a realizzare un sogno: lavorare con i bambini in un centro di recupero, vederla stare insieme a loro era un’emozione unica, l’amore che provava per il suo lavoro traspariva chiaramente e non potevi non restarne colpito.

Il fatidico giorno si stava avvicinando e con esso la prova del vestito, la scelta dell’abito non era stata semplice, fortunatamente Edward e Tom si offrirono di accompagnarmi. Optati per uno smoking nero gessato, lo sentivo perfetto addosso e speravo piacesse a Marghe, non volevo deluderla.

Quando rientrai a casa, Marghe non era ancora tornata, aspettai qualche ora, mi stavo preoccupando, possibile che una prova vestiti durasse così a lungo? D’improvviso udii il rumore delle chiavi nella serratura e la sua voce melodiosa rimbombò per tutta la casa “Sono tornata” come un’automa mi diressi verso di lei “Amore…allora com’è andata?” che ansia “Bene è poco…tutto…splendido…non vedo l’ora…che lo veda anche tu…” in quegli occhi luccicanti di gioia, vedevo riflesso me stesso…un me felice, sereno e questo mi piacque; afferrai Marghe e la baciai “A te tutto ok?” “Oh si, sono stato nelle mani del sarto per ore” ridemmo insieme…anche le nostre voci si fondevano a perfezione.

La notte prima delle nozze, io e Marghe ci separammo  senza voglia, e lei tornò a casa sua, mentre io rimasi in albergo. Fu una serata davvero strana, intrisa di strane sensazioni: mi sedevo sul letto, mi alzavo, camminavo; per calmarmi, mi sedetti fuori al balcone a fumare una sigaretta, poi presi carta e penna…

“Marghe, lo sai che scrivere mi riesce meglio del parlare ed è per questo che sono qui a buttar giù due righe…è la sera che precede il nostro matrimonio, io sono nella camera d’albergo che ci vedrà insieme domani notte, ma non nel senso malizioso a cui tu sicuramente stai pensando…immagino già la tua faccia :D…mi riferisco al fatto che da domani la nostra vita cambierà totalmente, sarà un crescendo di emozioni…sono così felice da sentirmi quasi stupido…sono passate le 23, chissà che stai facendo, che pensi, come stai…stasera di dormire non mi riesce proprio…sono nervoso e ammetto di avere un po’ paura, non sono pentito della scelta che ho fatto, anzi non sono mai stato così sicuro nella mia vita…temo solo che le cose col  tempo possano cambiare…è proprio vero che la vita ti sorprende sempre quando meno te l’aspetti, fino a qualche anno fa non mi passava neanche per l’anticamera del cervello l’idea di sposarmi e invece…vorrei averti qui per stringerti, non mi trovo se non ci sei…non vedo l’ora che passi questa notte…poi saremo per sempre uno la parte dell’altro…Ti Amo…Tuo Robert”

16 dicembre

Erano le sei del mattino, fuori era ancora buio, ma il sole era sorto nel mio cuore quel giorno, col sorriso sulle labbra mi alzai dal letto e andai in bagno. Un’ora più tardi, Tom e Edward insieme ai miei genitori erano nella mia camera a darmi una mano coi preparativi. Fu tutto così strano, avevo la testa tra le nuvole, il corpo leggero mi sembrava volesse spiccare il volo, rispondevo solo se necessario, ora il mio unico obiettivo era rivedere Marghe, stringerla nelle mie braccia e scappare via con lei.

Alle 10 ero già in chiesa, fuori tutti gli invitati mi guardavano incuriositi, ma a me non importava, il mio sguardo era fisso sulla strada, aspettavo che un auto mi portasse la mia Marghe…Tom e Edward mi spinsero in chiesa, non so quanto tempo passò, ma udii un vociare provenire da fuori, il cuore mi balzò in gola…cavoli…era arrivata…guardai i miei due amici che sembrarono capire la mia muta domanda e annuirono…

Cercavo di vederla, ma la folla di invitati si era spostata in avanti per ammirare la mia sposa…poi eccola…bellissima…una favola in quell’abito bianco, mi sembrava un sogno, il suo sguardo perso incrociò il mio e vidi crescere in lei la giusta sicurezza…non staccammo gli occhi gli uni dagli altri e quando partì la musica nuziale fu tutto un crescendo di emozioni e ricordi. Si, perché avevamo scelto la canzone della Disney come colonna sonora, quella che ci aveva visti insieme la prima volta…quella che ci aveva unito in un solo corpo e una sola anima…

Durante tutta la cerimonia, i nostri occhi non smisero un attimo di cercarsi, quanto avevamo desiderato quel momento? Tanto e mi resi conto che io lo volevo da sempre, da quando lei era entrata a far parte del mio mondo. Il momento dello scambio delle promesse, rappresentò l’attimo di maggior commozione…”Vuoi tu Robert Pattinson prendere come tua sposa la qui presente Margherita De Gregorio, amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita, finchè morte non vi separi?” “Si lo voglio” Marghe sobbalzò, sembrava incredula “Vuoi tu Margherita De Gregorio prendere come tuo sposo il qui presente Robert Pattinson, amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita, finchè morte non vi separi?” “Si…lo voglio!” sentirle pronunciare quelle due semplici lettere “Si” mi riempì il cuore di gioia, anzi traboccava felicità, ormai ne era colmo, tutto merito suo “Vi dichiaro marito e moglie…lo sposo può baciare la sposa…” Marghe era in preda alle lacrime e anche i miei occhi iniziarono a bagnarsi di una piacevole pioggerellina, ma mi avvicinai ugualmente a lei, le presi il volto tra le mani e la baciai delicatamente, poi con sempre più ardore…ora eravamo ufficialmente uno parte dell’altro…del resto non mi importava niente…

Usciti dalla chiesa, una pioggia di riso ci colpì, vederla sorridente e serena, ripagava il mio animo, una nuova luce si era accesa nei suoi occhi e ne ero io l’artefice. Il fotografo ci portò in giro per il servizio fotografico, ma a nessuno dei due importava, quello che contava era stare insieme, i nostri corpi, le nostre mani si cercavano, non riuscivano a stare lontani gli uni dagli altri…

Al ristorante, Marghe mi fece una sorpresa…al nostro ingresso partì una canzone e quando udii la sua voce rimasi sbalordito…sobbalzai incredulo, ci fermammo al centro della sala, la guardai con le lacrime agli occhi, le strinsi le mani e lei iniziò a cantare commossa…” C'è gente che ha avuto mille cose, tutto il bene, tutto il male del mondo. Io ho avuto solo te e non ti perderò, non ti lascerò per cercare nuove avventure. C'è gente che ama mille cose e si perde per le strade del mondo. Io che amo solo te, io mi fermerò e ti regalerò quel che resta della mia gioventù…”  mi regalava tutta se stessa…ed io ero pronto ad accoglierla…per sempre

   
 
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