Sono le 6.45, un quarto d'ora circa e sarebbero arrivati.
Non stavo più nella pelle ma ero allo stesso tempo agitatissima.
Strizzo gli occhi quando Marty ha finito di mettermi l'ombretto.

Quella sera eravamo entrambe uno schianto.

Io indossavo una canottierina bianca senza maniche, una gonna nera di jeans, le miei scarpe con il taccco e la mia collanina a forma di cuore preferita.
Marty invece è andata più sul colorato, indossava una gonna nera a palloncino, abbinata a una canottiera fucsia e alle scarpe dello stesso colore della maglia.

I miei capelli ricci sono lasciati sciolti mentre Marty gli ha gellati benissimo e lisciati alla perfezione (ha i capelli cortissimi dietro un un grande ciuffo davanti).

Allo schioccar delle 7 il citofono ci avvisa che sono arrivati.
Esagerati che puntualità.

Mi infilo le scarpe salutiamo le nostre compagnie e scendiamo con la speranza di passare una fantastica serata.

Appena apriamo il portone rimaniamo entrambe senza fiato.

Mark indossa una camicia bianca con il colleto aperto che fa intravedere i suo pettorali scolpiti, abbinata a un paio di jeans neri a sigaretta.
Anche Eric indossa una camicia, ma non bianca, azzurrina, abbinata a un paiuo di jeans scuri.

Quando ci vedono arrivare alzano la mano in segno di saluto.

- Ciao ragazze - dice Mark squadrando Marty dalla testa ai piedi e lei risponde allo stesso modo.
-Eric-  dico sussurrando sperando che non mi sentisse, ma non fu così.
-Hei ciao- disse avvicinandosi a me e schioccandomi un bacio sulla guancia.
Rimasi paralizzatata.

-Allora vogliamo andare?- Chiede Mark che si sta mangiando con gli occhi Marty.

-Sì certo - Risponde Eric salendo dalla parte del guidatore.

Marty si accomoda di fianco a Mark nei sedili posteriori mentre io vado davanti seduta in fianco a Eric.

Mi appoggio al finestrino, e osservo la gente che cammmina sul lungo mare.
Mi volto verso Eric e lo osservo.

Certo che è proprio bello.
I suoi capelli castani sono spettinati e il suo sguardo affascinante è attento alla strada.

-Che c'è?- mi chiede girandosi dalla mia parte quando siamo fermi ad un semaforo.
-Niente è che hai del gel sull'orecchio- Mento.

-davvero?- dice toccandosi l'orecchio destro.
-Ecco lo hai tolto- mento di nuovo.

Mi guarda e poi si osserva la mano con una faccia interrogativa.

-Allora Elisa...-inizia riposando la mano sul volande e partendo.
-Comè l'italia?- mi chiede sorridendo.
-Bella, cioè, a me piace- rispondo agitata,  ma che cavolo sto dicendo? non riesco a pensare in sua compagnia.
-Ti piace- ripete accennando una risata.
-Sì...ecco Milano è molto affascinante...-inizio ma vengo bloccata da una sua affermazione.
-Lo so ci sono stato-
-Davvero? In vacanza?- chiedo non sapendo che altro dire.
-A dire il vero per lavoro, ma me la sono spassata parecchio- afferma girandosi dalla mia parte con un sorriso stampato sul volto.
Ricambio il sorriso.
Sono agitata ho bisogno dell'aiuto della mia amica.
Mi volto in suo soccorso, ma la trovo avvinchiata a Mark e stanno decisamente limonando così lascio perdere.

Appena mi volto per continuare la conversazione con Eric trovo il suo naso a pochi cenimentri dal mio.
Incrocio velocemente i soi occhi, il suo respiro si fa sempre più pesante lo sento sfiorarmi le labbra.

Si scansa poco pochi secondi.

-Scusa- dice riappoggiando le mani sul volante.
-Stavo cercando la moneta che mi è caduta- conclude.

Ecco lo sapevo troppo bello per essere vero.

-Non ti preoccupare- rispondo delusa.

Riappoggio la testa al finestrino.

-Che lavoro fai?- gli chiedo per rompere il silenzio che è durato circa 10 minuti.
-Il modello, fotomodello dipende -

-wow- riesco a dire.

Fa il modello.
Non ci posso credere lavora in quel mondo.
Lo dicevo che io che era troppo bello per essere un normale ragazzo.

-Eccoci ci siamo-
Dice inchodando.
Scendiamo tutti dall'auto.
Mi avvicino ad Eric notando che Marty e Mark sono ancora avvinghiati.

-Io la vedo male- dice sossurrandomi nell'orecchio e indicando i due davanti a noi.

In quell'istante Mark si gira e guardando il fratello dice:
-Dammi le chiavi della macchina-
Eric sorride e gliele lancia.

Marty prende per mano Mark e lo trascina nell'automobile.

Io rimango lì con Eric.
E osservo le portiere della macchina chiudersi.

-Non perdono tempo- affermo
-già- mi risponde - vieni entriamo - dice efferrandomi la mano e dirigendosi verso il Pub che si trova di fronte a noi.