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Autore: baby_birba    03/10/2009    2 recensioni
Come prima cosa metto un piccolo riassunto e a seguito alcune anticipazioni al testo.
Hogwarts,notte fonda. Due figure si incontrano in una torretta per passare la loro ultima notte di sesso, prima di dirsi addio definitivamente.
Ma il quadro a guardia della vecchia torretta è maledetto da una antichissima magia...
Chi sono i due ragazzi? Qual'è la maledizione che colpisce quel luogo? Perchè è la loro ultima sera?
.:: Lo scoprirete leggendo... ::
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Room Of Sin:

La Leggenda Del Quadro Maledetto



Salve!

Innanzitutto grazie per aver perlomeno tentato di leggere questa ff.

Vi lascio subito alla one-shot dopo la piccola disclaimer (tutti i diritti sono riservati a JK Rowling e la fanfiction non è per scopi di lucro) e un brevissimo riassunto.

Hogwarts,notte fonda. Due figure si incontrano in una torretta per passare la loro ultima notte di sesso, prima di dirsi addio definitivamente.

Ma il quadro a guardia della vecchia torretta è maledetto da una antichissima magia...


P.S.: attualmente sto anche scrivendo una seconda ff, una long-fing fic, dal nome Some crazy songfic - Schizzi di Hogwarts in 10 canzoni. Perchè non ci dai un occhiata? ^^




Hogwarts, lunedi notte, ore 01:00



Una persona correva silenziosamente per i corridoi bui della scuola, superando leggiadramente ogni possibile ostacolo.

Dopo un infinità di porte,arrivò ad un portone di legno che portava ai piani alti di una torretta. Prima di entrare,si fermò a guardare intorno -come per assicurarsi che non passasse nessuno-. Aperta la porta,si sentì un leggero cigolio,subito fermato dalla ragazza con un incantesimo non verbale.

Richiuse la porta dietro di sè chiudendola a chiave e incominciò a salire una alta scala a chiocciola.


Dopo circa 150 scalini,si trovò davanti ad un quadro,conosciuto come "Il quadro dei lussuriosi". Rappresentava un classico simposio greco,con uomini distesi su letti con lenzuola color rosso porpora che bevevano vino portato da succinte ancelle. Esse non solo intrattenevano gli ospiti,ma danzavano anche al centro della stanza,alcune completamente svestite mentre altre indossando solo un leggerissimo velo che copriva malamente le nudità delle ragazze.

Come tutti i quadri della scuola,anche questo era animato:i fortunati uomini ritratti potevano contare di riso,sollazzo e vino in quantità,senza considerare le provocanti donne che rendevano l' atmosfera più piccante.

Si diceva che ci fosse una particolare maledizione dietro a quel quadro, fatta dallo stesso pittore: infatti ogni uomo o donna che entrava nella stanza che il quadro creava si sarebbe perdutamente innamorato dell' altro.

Quello che però donò alla fanciulla si mantenne integro fino ai nostri giorni,portandosi dietro la maledizione.


Ma la ragazza che lo stava per superare stranamente non sapeva di questa maledizione ed avrebbe pagato la sua ignoranza con i suoi sentimenti.

Tolse il quadro dalla parete ed entrò in un lungo corridoio tetro e umido. Riposizionò il quadro e si incamminò verso la porta alla fine del corridoio.

La superò e si ritrovò in una spaziosa stanza dove le pareti erano di color rosso chiaro e il pavimento in prezioso marmo bianco con grandi rubini a forma di cuore.

Si notavano preziosi dipinti alle pareti e l'aria odorava di incenso e di sesso sfrenato. In alcuni punti della stanza c'erano della candele sospese in aria che rendevano l' atmosfera molto più calda.

Scavata in una parete c'era una grande vasca ad idromassaggio funzionante ricoperta di petali di rose e di bagnoschiuma.

Ma la cosa che spiccava di più in tutta la stanza era l' enorme letto a baldacchino in ferro battuto di tre piazze con lenzuola di seta nere ricamate a mano con un motivo a rose rosse e bordate da pizzo scarlatto.

Su una delle quattro pareti c'era una grande finestra a forma di arco che dava su una suggestiva Hogwarts poco illuminata sovrastata dal cielo stellato di quella notte.

E proprio su quella finestra sedeva un dio di sembianza umane,vestito solo di pantaloni neri e elegante camicia bianca immacolata, ma lo sarebbe rimasta per poco.


La ragazza rimase ferma sull' uscio della porta,mentre fissava l' altra creatura presente nella stanza.

" Ti stavo aspettando" disse quest' ultimo senza girarsi,sicuro di chi avesse alle proprie spalle. Il tono era freddo e distante,diverso da come solitamente le parlava.

La ragazza fece due passi facendo risuonare i tacchi a spillo,poi si fermò,si tolse il cappuccio e con voce un po' maliziosa gli rispose.

" Mi dispiace. Non era mia intenzione. Ma non voglio perdere tempo. Questa è la nostra ultima sera. Non la voglio sprecare. "

Lentamente si girò per guardarla. La luce lunare lo rendeva ancora più bello di quello che era in realtà. La pelle del petto sembrava bianchissima sotto quei raggi e i capelli,mossi leggermente dal vento lo rendevano estremamente attraente.

Come se non lo fosse di già.

" Tu sai che è passato solo un mese da quel giorno. All' inizio credevo sarei riuscito ad accontentarmi solo di questo. Ma più il tempo passa e più ti voglio. "

Una pausa nel suo discorso. In quel misero secondo i due giovani si resero conto che il loro destino stava per cambiare. Inesorabilmente.

" Vorrei tanto che ciò smettesse. Ma non ci riesco. Cosa dovrei fare? "

Altra pausa. Quella sarebbe stata un dura nottata.

" Non so. Ma ti rendi conto di quanto ho dovuto mentire ai miei amici per mantenere questi incontri segreti? Di quanto abbia faticato per non venirti incontro e baciarti quando ci vedevamo nei corridoi? Di quanto sia stato difficile decidere che questa sarà la nostra ultima notte di passione? Io credo di no. "

Lontano solo un breve gre gre di ranelle. Questa è la calma prima della tempesta.

" Credi che anche per me sia stato meno difficile mantenere il segreto!? Io dovevo stare anche più attento di te. Tu non hai da mantenere alto un bel niente. E hai degli amici che ti sarebbero stati vicini. Io non ho nessuno se non te e le nostre notti. "

Si alzò e velocemente si avvicinò alla ragazza. I loro sguardi erano incatenati l' uno all' altro. Passione e Sesso si stavano fondendo per dare alla luce un qualcosa. Un qualcosa di nuovo e sconosciuto a tutti e due. Amore.

Avvicinò al sua mano al suo volto e le accarezzò la guancia.

Poi,come tutte le altre volte precedenti,rinacque dalle ceneri la passione. E li travolse.


Un bacio. Quel bacio rappresentava l' irraggiungibilità dei loro desideri e la passione che li univa. Indissolubilmente.

In quel bacio si fondevano odio,amore e un irrefrenabile voglia di sesso che sprizzava da tutti i pori e trasudava da quell' ambiente libidinoso.

Si sedettero su letto continuando a baciarsi. Quando ormai non avevano più ossigeno nei polmoni si separarono ansimando.

Lui cercò di toglierle il giacchetto la lei gli fermò le mani.

" Aspetta. " Un respiro,poi due,poi tre. " Avevo in serbo per te una sorpresina per questa sera. Rimani seduto. "

Si alzo dal letto e se ne allontano di pochi passi.

Lentamente si aprì il giacchetto e con pochi gesti butto in un angolo l' ormai scomodo indumento.

Il ragazzo la scrutava con fare malizioso quando si accorse che lei aveva appena fatto un incantesimo.

Dagli alti pali che sorreggevano il letto a baldacchino spuntarono arbusti di rose che intrappolarono le braccia del ragazzo.

Quando ormai le baccia erano ferme sbocciarono rose di tutti i colori anche sopra i due pali del letto.


" Cosa diavolo stai facendo ? " le chiese con un tono minaccioso.

La ragazza lo osservò e rimase colpita dal fatto che era riuscita a smuovere qualcosa in quell' animo, in quel corpo, in quel cuore.

" Non ti preoccupare. Appena vedrai la sorpresa ti dimenticherai delle rose. Comunque non voglio di certo farti rimanere in quella posizione a lungo! "

Il ragazzo riprese a fare la sua solita smorfia, il suo solito fare, ad avere il suo solito charme. " Vediamo quale è questa sorpresa. Spero per te che per lo meno sia interessante. "

Lei lo guardò sottotecchi con aria di sfida e poi si posizionò davanti ai suoi occhi. Lentamente sciolse il nastro azzurro che fermava la vestaglia sul suo formoso corpo.

Voglio proprio vedere la sua faccia appena gli faccio vedere cosa ho comprato...

L' indumento blu notte scivola lentamente fino a toccare terra,scoprendo l' intimo provocante della ragazza. Velocemente la vestaglia finì sulla sedia.

Un morbido corpetto stile Marie Antoinette color azzurro chiaro spiccava sul suo corpo ed esaltava le morbide forme.

Senza spalline,una sottile striscia di fiori faceva risaltare il seno;inoltre due strisce di seta color zaffiro si incrociavano pochi centimetri prima della fine del corpetto,esaltando i fianchi sottili.

Un perizoma dello stesso colore del corpetto nascondeva malamente l' intimità della ragazza,seguito dalle calze autoreggenti e dai lunghi stivali.

Nonostante il ragazzo ostentasse indifferenza,un mare nei suoi occhi si agitava incessante.

Un mare dove solo lei e pochi altri riuscivano a leggere le varie emozioni del proprietario. E che in quel momento urlavano: sesso.


" Allora? " Si girò su se stessa lentamente e scosse i capelli.

Poi, con due passi si avvicinò al ragazzo e posò le mani sulle ginocchia, in modo da essere alla sua stessa altezza anche se, involontariamente si poteva scorgere una buona parte del prosperoso seno.

" E' una sorpresa interessante? " la maliziosa ragazza chiese. Troppo maliziosa per esserlo davvero.

" Accettabile. Ma adesso potresti togliermi questi arbusti dalle braccia? Fanno male. "

" Non quanto te ne farò io stasera. " Sul suo volto spuntò un mezzo ghigno, accompagnato da un eloquente sguardo.

" Come mai tutta questa sicurezza? Non sei mai stata così intraprendente prima d' ora. "

" Oh... sbagli caro. Il coraggio è parte di me. " Le due bocche si sfiorano, si cercano, si mordono delicatamente.

Quando però il ragazzo cerca di approfondire il contatto, la ragazza chiude le labbra.

Un sorriso malizioso domina il viso della ragazza. " Sono diventata così irresistibile? "

Successivamente si sedette sul ragazzo, strusciando casualmente la propria intimità con quella dell' aitante giovane. Due sospiri vennero esalati da due bocche molto diverse.

Lentamente la ragazza gli baciò tutto il volto,sfiorando con tocchi leggeri le dita.

Piano piano arrivò con le mani a slacciare l' elegante camicia per poi a sostituire le sue mani con le morbide labbra che baciavano e mordevano lascive la sua pelle.

Il cappello ha sbagliato totalmente casa per lei...è più perfida di una serpe!

Egli stava in silenzio,respirando il più possibile lentamente; non voleva lasciargli vincere la sfida di riuscire ad eccitarlo con così poco.

Ogni tanto qualche gemito riempiva l' aria libidinosa della camera, ma non era mai prolungati ed insistenti.


All' improvviso due mani fermarono altre due mani che ri-scoprivano il corpo muscolo del ragazzo.

Uno,due,tre respiri. Un secondo per riprendersi dalla troppa eccitazione,come dimostrava il suo stesso corpo.

Il contatto che c'era fra quei due occhi era forte,indistruttibile.

Fuoco contro Fuoco.

Calore contro Gelo.

Forza contro Malizia.

Sesso contro Amore.


Perchè se tra i due c'era uno che -probabilmente- capiva meglio i suoi sentimenti verso l' altro era quello stesso ragazzo che la aveva portata sulla via della perdizione più oscura.

Nessuna ragazza mai era riuscita a fargli questo. Ancora non riusciva a dargli un nome ma aveva capito.

Quella sarebbe stata l' ultima notte per cambiare qualcosa nella sua vita. Per aprire una nuova,bianca pagina nel suo diario personale. Per rincomiciare a vivere.

Lei invece lo considerava un passatempo. Un passatempo divertente ma pericoloso,dolce ma spietato. Un passatempo nella quale gli unici partecipanti erano lei e il suo "dio".

In quelle lunghe notti aveva avuto il tempo di studiare e capire i suoi comportamenti,oscuri alla maggior parte delle persone.

Ma nonostante capisse questi suoi sentimenti,non sapeva che nome dargli.

A volte leggere un libro ti fa provare emozioni che poi non sai riconoscere.

Ed a lei l' unico nome che gli ripeteva la sua mente era uno troppo grande da affrontare, per lei, per lui, per tutte e due.

Se ne era accorta quasi subito,perchè ormai passava tempo immemore a riflettere su alcuni particolari e perchè più giorni passavano e più il suo amore immisurabile aumentava.

Ma sapeva di essere una no-choice, una senza nessuna speranza.

Ed alla fine aveva scelto la strada più difficile: dare tempo al tempo. Se la voleva si sarebbe fatto vivo. Altrimenti il suo cuore non avrebbe avuto possibilità di rinascere.

Ma adesso che scrutava quegli occhi,si stava domandando: < Ho fatto la scelta migliore? >


" LIberami. Subito. Basta giochetti. " Il suo tono perentorio non esprimeva solo un ordine,ma una necessità.

Necessità di mettere a tacere quella vocina che gli diceva < Vai,baciala e chiedile di fare una enorme cazzata per te: mollare i suoi amici per TE >.

Necessità di eliminare quella gelosia crescente che si manifestava appena la vedeva parlare con un ragazzo,anche solo per chiedergli l' ora.

Necessità di dirle di voler continuare -di nascosto- quel rapporto morboso e contorto che si era venuto a creare quasi per una scommessa.


Lei rimase un po' delusa ed amareggiata da quel suo comportamento. Aveva sperato che le avrebbe chiesto qualsiasi cosa.

Ma vederlo lì,ansimante ed eccitato,che con gli occhi la supplicava < Rimani con me,per sempre. > nel tentativo di liberarsi dalle sue rose per placare il suo animo nel suo corpo, no quello no.

Perchè lui era così: era impossibile capire cosa voleva. I suoi occhi dicevano una cosa mentre i suoi comportamenti un altra.

E a lei, anche se follemente innamorata, non gli andava molto a genio questo lato del suo carattere, anche se gli aveva mostrato come lei fosse e vivesse in modo completamente differente.

" Io ero intenzionata a farti un regalino,ma come vedo il signorino non la vuole. E' tardi e domani c'è scuola. "

Si alzò e con un incantesimo non verbale lo liberò. Si avvicinò alla sedia per rimettersi la vestaglia.

Lui si alzò subito e la prese per il polso.

Due paia di occhi arrabbiati e orgogliosi si fissano insistentemente.


" Mollami. " Un sibilo che alle sue orecchie faceva più male di una pugnalata al cuore. Cosa diavolo aveva combinato adesso?

Con una calma innaturale le rivolse la domanda.

" Solo se mi dici il motivo per cui ti sei scaldata tanto. "

" Speravo di farti una sorpresa e tu la rovini. " Bugia. Detta malissimo.

Non mi vuoi rivelare il motivo,eh? Rimandiamo la conversazione, ma non la eliminiamo.

Un ghigno malizioso compare sul ragazzo.

" Ah, se è solo questo, anche io avevo una sorpresa per te. "

Delicatamente avvicina il volto verso il suo e la scintilla diventò un fuoco ardente. Il fuoco della passione.

L' altra mano si muove lentamente fino ad arrivare al bel fianco: lentamente la mano saliva e scendeva, con una strana tranquillità.

Poi salì nuovamente, e la sua mano bruciò come una scia infuocata. Arrivò fino alla sua bocca e delinea le femminili labbra.

Non ti accorgi di come il tuo corpo ti sta implorando di averla? Di come il tuo cuore si stia decomponendo sotto i suoi caldi sguardi?

E poi, piano, lentamente ma inesorabilmente, la sua bocca si avvicinò a quella della ragazza. Due lingue si riuniscono, sotto quello stesso cielo che li aveva già visti complici di un sentimento.

Complici di una notte d' amore.


Le sue mani aprirono ansiose la bianca camicia e tastarono quegli addominali scolpiti.

Poi, lente, scesero verso i pantaloni, slacciandoli con malizia e foga, aumentata da quell' impellente desiderio di sentire ancora la sua pelle a contatto con quella del ragazzo.

In un attimo furono sul letto e l'intricato guscio che racchiudeva le formose membra della ragazza fu ormai lontano.

Le loro pelli bruciavano sotto quel contatto che lentamente li logorava ma li rinnovava, li feriva ma rigenerava quella carne fino a fonderla.

I baci, caldi e esigenti, trasmettevano tutta quella carica assopita durante la settimana e che si rivela, mostrandogli la loro forza.

Due aggraziate mani veloci liberarono dai boxer il corpo del ragazzo e assaporano la sua virilità eccitata mentre le altre due mani tastavano ogni centimetro - già ampiamente noto a quel ragazzo - di quella Venere, a sua libera disposizione per quella notte.


*


" Ah! "

Questo è l' unico suono che si sente, si percepisce, si ascolta in quella tana di lupi. Lupi affamati di sesso.

Un dito viola la tua intimità e un " Si! " è l' unica risposta che ricevo.

" Allora... ti piace il mio regalo? " Uno, due gemiti. Una spinta più forte. E alla fine la risposta.

" Siii... " " Quanto? " Un altro dito. Un altro gemito. " Molto...AH! "

Escono le mie dita e ti faccio aprire bene bene le gambe. Mi posiziono in modo che tu possa sentire la mia eccitazione e la mia voglia di liberarla.

Spingo molto forte con la precisa idea di non penetrarti... al gatto piace sempre giocare prima di cena col topo. Altri tuoi gemiti riempiono l' aria.

" E adesso? " Altre due contatti, forti ed appassionati. So che stai vedendo le stelle... ma io voglio farti arrivare alla luna!

" Tanto!! " Un altro contatto. Ti inarchi sotto di me e spingi forte. Ma il gioco è appena incominciato...

" Come, così poco? " Mi separo da te e percepisco la tua disapprovazione. Mi avvicino al tuo viso, rosso per il piacere.

" Peccato... mi stavo così divertendo...sarà per un altra volta! "

" Nooo! " Ansimi un attimo, poi riprendi il discorso. " Dimmi cosa vuoi, Lucifero! "

Lecco le tue labbra e nel frattempo avvicino casualmente una mano nell' interno coscia. " Semplice...te. "

Tamburello con la mano sull' interno coscia mentre ti mordicchi il labbro inferiore. Cara mia, ormai ti conosco meglio di quanto tu pensi.

So che non mi resisterai a lungo. Ed infatti la tua risposta non tarda ad arrivare.


" Fammi tua. "


Con una spinta secca entro dentro te. Fa male, lo so, e sanguini. Sanguini come il mio cuore.

Ma sai che il dolore si tramuterà in piacere. E sai che due voci parleranno in questo concerto, e non solo la mia.

Una spinta. Poi un' altra. E un' altra ancora.

Voci che si mescolano, come i nostri corpi, in questo dolce ma velenoso amplesso.


*


Sei rude, oggi. Ma in questa maledetta sera, sotto questa luna, sei -se possibile- ancora più bello.

Non è da te entrare così. All' inizio eri dolce, buono. Pensavi fossi una bambina da tranquillizzare.

Poi ti ho conosciuto. Molto meglio di tante altre persone che ti sono state vicine per anni.

Il dolore si sta trasformando in piacere, quello malsano, che ci ha accompagnato in tutto questo periodo.

Mi aggrappo alle tue spalle, mentre mi contorco dal dolore ma soprattutto dal piacere.

Mi avvicino per entrare ancora più in simbiosi con il tuo corpo mentre ti graffio nel tentativo di fondermi completamente.

Aumenti in ritmo e la potenza. Ormai conosci bene il mio corpo. Forse non conosci il mio cuore.

Ma non c'è tempo per pensare. I nostri gemiti diventano urla, che si propagano per tutta la stanza. L' orgasmo si avvicina.

Altre spinte, sempre più forti. I nostri orgasmi arrivano, forti, fortissimi, insieme. Insieme, cosa che invece non potremo mai essere.

Perche? Perchè siamo diversi, troppo. O troppo uguali? Oppure è questa società, questo mondo, a non volerci? O, semplicemente, sei te a non volermi?


**


Il tempo passava, inesorabilmente, ma scivolava sui loro corpi affannati e ancora caldi.

I ragazzi stremati e sudati, caddero in un leggero sonno, dove dominava il loro comune incubo: la loro definitiva separazione.

E' ormai passata un ora quando si risvegliarono. Cercarono con furia i vestiti, tra baci e toccatine, evitando di ricadere di nuovo in quel desiderio morboso, per rendere il tutto il meno doloroso.

Erano su quella porta che avrebbe rappresentato la loro fine. Il primo a parlare fu il ragazzo.

" Sta per finire il nostro patto. Sappi che non ho intenzione di rinnovarlo. "

" Sta tranquillo, sono della tua stessa idea. Tutto dovrò tornare come prima. "


Un bacio. E non il solito bacio, carico di passione, desiderio, sesso.

No.

Un bacio che ricordava odio ed inimicizia, sentimenti che erano stati il loro passato.

Un bacio con un retrogusto di amarezza e paura, sentimenti che animano il loro presente.

Un bacio ricco di dolore e sofferenza, sentimenti che avrebbero caratterizzato il loro futuro.

Perché nessuno dei due era a conoscenza della maledizione di quel quadro che aveva fatto da guardiano alle loro notti. E che li avrebbe inseguiti, per sempre.


Uscirono dal quadro, ripercorsero i 150 scalini e riuscirono dal vecchio portone.

Finito ormai quel fastidioso cigolare del loro portone, dissero le ultime parole di quella nottata.

" Addio, Granger. "

" Addio, Malfoy. "

Presero le due direzioni opposte e tornarono rispettivamente nei loro alloggi.

Non sapevano però che quello era un semplice arrivederci e che la maledizione avrebbe colpito, di nuovo, dopo quella sera.



_____________




Salve!


Questa non è la mia prima ff, ma la considero comunque un importante passo nel miglioramento del mio modo di scrivere.

E' nata come un esperimento: quasi da subito mi sono innamorata di questo pairing così speciale e sfaccettato ma difficilissimo da scrivere e da rendere vero, proprio.

Per ciò, anche se sapendo che era una lotta persa in partenza, ho aperto il compiuter e ci ho provato. Questo è il risultato di ben 7 mesi di dubbi, incertezze, cambiamenti di pensiero e tazzine di caffè (xD).


Per cui, o mio unico e intraprendente lettore, tale oltraggio alla Rowling è costato alla sottoscritta tante pene (pensa te come devo essere messa male! ;) ).Che ne dici di lasciare un commentino?


Lasciando perdere la comicità, mi interesserebbe sapere da chiunque (anche persone che non l' hanno letta completamente) commenti e dritte per migliorare. Credo che QUALSIASI commento dovrebbe essere ben accetto, non solo quelli positivi.


Informo subito che era nata come one-shot, anche se mi interesserebbe sapere se ci sono le basi per una breve long-fic. Ovviamente l'ultima parola la lascio a te, o mio unico lettore.


** Dedico questa ff a mollicadipane perchè, annalisa, stai sopportando una pazza isterica alle prese con dei genitori più isterici. **


Un bacione,

VS Baby_birba



____________Ringraziamenti:____________


Vorrei innazitutto ringraziare virgi_lycanthrope e babyFairy per averla messa trai preferiti e Franci123456789 e deaselene per averla messa tra le seguite.

Ma sopratutto vorrei ringraziare le 133 letture che ho avuto in meno di 24 ore! Un mio piccolo record ^^ anche se adesso siamo arrivati a 192 letture!!

Mi dispiace solo che abbia recensito solo mollicadipane (amo,speriamo che sia vero quello che dice la tua amica...io mi ci sono impegnata tanto in questa!!) e deaselene (Grazie!! Mi dispiace, ma niente seguito. Già ho tante difficoltà ad avere recensioni per la mia seconda ff e nella mia mente si sta formando l' idea di lasciare EFP. Per cui mi dispiace molto. un bacio!!) perchè mi aspettavo un po' più di recensioni.

Ma si sa,la pazienza è la virtù dei forti!

per cui,se sei arrivato fin quaggiù, o mio lettore, RECENSISCI!!

   
 
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