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Autore: kirarachan    03/10/2009    2 recensioni
Era atterrata alla bene e meglio - ovvero con il sedere a terra e le gambe per aria - sbuffò proprio non riusciva ad apprendere le tecniche di atterraggio, e bè in parte era anche per quello se era lì, si vergognava di se stessa, una strega, ma non una strega qualunque...
Lei era la trentasettesima discendente della famiglia von Holstein, una delle casate di streghe più antiche!
Ed era anche una delle poche streghe -se non l'unica!- che non sapeva volare!
Si rialzò rossa per l'imbarazzo e per fortuna l'unico spettatore della sua rovinosa caduta era stato il suo gatto, che se la stava ridendo di gusto…
[3a classificata al concorso 2^EDIZIONE SENTIRE LE STAGIONI SULLA PELLE:è in arrivo l'estate indetto da Hikaru_Zani]
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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White Witch & Black Wolf

Prologo

 


Gli occhi neri di un ragazzo dalla pelle ambrata scorrevano veloci fra le righe di quell'immenso tabellone affisso sulla parete.
... Bathory, Draculia, Drake, Franken, Kappa, ed ecco il suo cognome, Licany!
«Uuuuuh! Nooo!» Un ululato si spanse nella scuola facendo rabbrividire e voltare molti altri studenti.
Non era concepibile, lui non poteva essere stato rimandato per una materia!! Con un gesto nervoso si spinse dietro le spalle i capelli lunghi e neri, controllò nuovamente la riga, Licany Bleda rimandato, la materia era la sua pecca di sempre, alchimia...
Rimando equivaleva a dire studio estivo e se c'era di mezzo l'alchimia dei corsi di recupero in compagnia di niente poco di meno che Flamel, Flamel Arakawa, il più temuto professore della scuola nonché suo zio da parte di mamma...

***

E ora eccolo lì in un campus estivo per uno dei suoi preziosi mesi di vacanza a studiare quella materia vecchia e inutile!
«Hey Bleda siamo arrivati, svegliati Boby!».
Il ragazzo che si era assopito con la testa appoggiata al finestrino dell'autobus, a sentire quel nomignolo si svegliò furibondo e prese l'amico per il colletto alzandolo da terra senza sforzo. «Azzardati a chiamarmi un'altra volta con quell'appellativo e ti ci strozzo nelle bende! Mucchio d'ossa putrefatte!»
«Come siamo suscettibili!» Pose a terra l'amico che si sistemò alcuni bendaggi. «Tu sai che sono suscettibile! Soprattutto ora davanti ai cancelli della scuola estiva per il recupero! Mi spieghi come mai anche tu sei qui? Uno studente modello come te, Meren?»
Mentre parlava, aveva preso il suo sacco e stava scendendo dall'autobus passando dal finestrino, con un agile balzo fu subito a terra mentre l'amico si stava sgrovigliando dopo essersi impigliato a un chiodo sporgente con una benda. Appena riuscì a scendere da quella trappola infernale - come aveva appena ribattezzato l’autobus - e aver ripreso fiato, rispose.
«Molto semplicemente io aiuto i professori con gli studenti tardi come te!» Sentì un ringhio poco promettente che gli fece ricordare che il suo amico era un licantropo piuttosto suscettibile... «Ok scusa, ma è più forte di me!».
Bleda si buttò la sacca in spalla e si diresse verso il dormitorio seguito a ruota da quella mummia del suo amico Meren. 

Appena dentro la loro stanza, il ragazzo si buttò stancamente sul letto. «Meren, che luna è questa?»
L'altro guardò velocemente fuori dalla finestra e disse che erano ancora in luna nuova, senza dirsi altro si coricarono, erano entrambi distrutti dal viaggio che li aveva condotti in quel campus.
Era stato deciso, infatti, che per non distrarre troppo gli studenti che avevano bisogno di recuperi estivi, questi si sarebbero svolti in un campus in montagna che però si trovava fuori mano per molti studenti.

***

Era atterrata alla bene e meglio - ovvero con il sedere a terra e le gambe per aria - sbuffò proprio non riusciva ad apprendere le tecniche di atterraggio, e bè in parte era anche per quello se era lì, si vergognava di se stessa, una strega, ma non una strega qualunque...
Lei era la trentasettesima discendente della famiglia von Holstein, una delle casate di streghe più antiche!
Ed era anche una delle poche streghe -se non l'unica!- che non sapeva volare!
Si rialzò rossa per l'imbarazzo e per fortuna l'unico spettatore della sua rovinosa caduta era stato il suo gatto, che se la stava ridendo di gusto…
«Sì sì ridi, giuro che appena sono fuori da qui un volo nell'oceano non te lo risparmia nessuno!».
Mentre si riassettava la veste bordò, il gatto non la smetteva di sghignazzare. «Troppo ridicola! Sono fortunato che noi gatti atterriamo in piedi altrimenti questa caduta mi sarebbe stata fatale!».
La ragazza lo guardò truce. «Allora è meglio se ti guardi le spalle gatto pulcioso! Una caduta non è l'unica cosa che potrebbe esserti fatale!».
Raccolse anche il cappello e dopo averlo sbattuto per togliere la terra che vi si era posata sopra, se lo pose sul capo e iniziò a camminare furente verso la scuola.
«Aspettami Ylp!» A sentire la voce del gatto, la ragazza si voltò furente e lo fulminò con lo sguardo dandogli contro la sua scopa di saggina. «Muoviti e non fare troppa confusione non so se te ne sei accorto ma per colpa della tua fissa per apparire perfetto siamo arrivati con tre ore di ritardo! TRE ORE!!»

Tutti gli studenti, infatti, dovevano presentarsi alla scuola entro e non oltre le ore 20.00, e loro ovviamente si stavano per presentare al dirigente alle ore 23.05.

Disse il tutto con forse un po’ troppo furore giacché notò che alcune luci si erano accese nel dormitorio. «Ops!» Imbarazzatissima, calcandosi più forte il cappello in testa e incitando il gatto a muoversi. «Forza cammina e non facciamoci riconoscere oltre che è meglio!».
   
 
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