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Autore: ryry    04/10/2009    3 recensioni
Due gemelle che hanno perso i genitori, sono costrette a trasferirsi in un altro Stato, dai loro zii... scopriranno che, dopo un immenso dolore, le gioie più grandi arrivano continuando a vivere...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hola!!!
Allora, prima di tutto vorrei scusarmi per l'incredibilissimo ritardo nell'aggiornare questa ff... SCUSATEMI!!!!
Però spero che riuscirò a farmi perdonare con questo aggiornamento ^_^
Bene, allora... ringrazio coloro che hanno aggiunto la ff tra le preferite o le seguite ^_^
Poi anche un ringraziamento a DarkViolet92, Ryry_ e sweet_cullen per le loro recensioni!!!!
Bene, non ho altro da aggiungere, quindi vi lascio alla lettura di questo capitolo ^_^
Bacioni




CAPITOLO 15


Eravamo in macchina da circa dieci minuti e Lizzy mi aveva già fatto un milione di domande e... guai se non le rispondevi!
Stavamo per raggiungere Barnes, una periferia di Londra e città dove era nato e viveva Robert con la sua famiglia...
<< Bene, siamo quasi arrivati... vi stanno aspettando tutti! >> esclamò Lizzy, sorridendo felice.
<< Tutti? >> domandammo, all’unisono, Robert ed io.
<< Beh, oltre ai nostri genitori ci sono anche Victoria, James e Simon... >> ci rispose, come se niente fosse.
<< James e Simon? >> chiesi, confusa.
<< Simon è il mio fidanzato, mentre James è quello di Victoria... >> chiarì Lizzy.
Continuammo a parlare per altri cinque minuti, poi, Lizzy si fermò e, guardandomi...
<< Eccoci arrivati! >> esclamò, sorridendo.
Ero intenta ad ammirare la villetta che mi si parava dinanzi... era semplice, solito stile inglese e dai muri beige... aveva due piani ed un bellissimo giardino...
<< Wow! Ma è bellissima! >> esclamai, continuando a guardare la casa.
<< Grazie >> mi risposero, in coro, Robert e Lizzy.
Il mio amato venne ad aprirmi la portiera e, porgendomi la mano, mi aiutò a scendere, conducendomi all’ingresso della casa...
<< Le valige le prendiamo dopo... >> mi disse Robert.
Io annuii semplicemente, avevo come perso la voce tanto ero emozionata...
<< Pronta per conoscere il resto della mia famiglia? >> mi chiese Robert, con un magnifico sorriso sulle labbra.
<< Si >> risposi, facendo un profondo respiro.
Robert mi passò un braccio intorno la vita ed aprì la porta...
Facemmo il nostro ingresso nella villetta e, appena oltrepassammo la porta, una ragazza di bell’aspetto, con i capelli ricci, castani e gli occhi marroni con delle sfumature azzurrine, ci venne incontro...
<< Oh, finalmente! >> esclamò, abbracciando Robert.
<< Victoria, quanto tempo! >> esclamò lui, ricambiando l’abbraccio della ragazza.
<< Si, è vero... non sono riuscita a venirti a salutare nella tua ultima visita... però, adesso avrò l’occasione di conoscere la famosa Erica >> disse, girandosi per guardarmi.
<< Non pensavo di essere così famosa! >> esclamai, ridendo insieme a Robert e le sue sorelle.
<< Robert ci ha parlato così tanto di te, che sei già parte della famiglia! >> esclamò Lizzy.
<< Allora ragazze, ma dove sono le buone maniere? >> chiese una donna, apparendo dalla stanza accanto all’ingresso.
Aveva capelli lunghi e ricci, delle stesso colore di quelli di Victoria, ma con gli occhi marroni come quelli di Lizzy... mi si avvicinò...
<< E’ un vero piacere conoscerti Erica, io sono Clare >> disse, abbracciandomi.
Io ricambiai il suo abbraccio e risposi << Il piacere è mio Clare, sono felice di conoscerla >>
<< Ti prego, dammi del “tu”... ormai sei come una figlia per me... >> disse Clare, sorridendomi.
Io ricambiai il suo sorriso, imbarazzata e lusingata nello stesso tempo...
<< Vieni cara, sarai stanca per il lungo viaggio... >> disse, ancora, la madre di Robert, facendomi strada in salotto, dove si trovavano altre tre persone.
<< Robert, quanto tempo! >> esclamarono, all’unisono, due ragazzi.
<< Figliolo, finalmente ci presenti la ragazza di cui ci hai molto parlato! >> esclamò la persona che, sicuramente, era il padre del mio amato, visto che era la copia esatta di Robert... stessi capelli castano-rossicci e stessi occhi azzurri.
<< Ery, lui è Richard, mio padre >> lo presentò Robert.
<< Piacere di conoscerla >> dissi, avvicinandomi per stringere la mano che il padre di Robert mi porgeva.
<< E noi non ci presenti? >> chiese il ragazzo dai capelli biondi, in piedi, vicino a Victoria.
<< Tesoro, loro sono James... >> disse Robert, indicando il ragazzo che aveva appena parlato << e Simon >> ed indicò il ragazzo dai capelli neri, vicino a Lizzy.
<< Piacere di conoscervi, io sono Erica >> dissi, presentandomi.
<< Finalmente sei arrivata, Victoria e Lizzy non facevano altro che parlare del tuo arrivo! >> esclamò Simon, osservando, con sguardo divertito, Lizzy.
<< Sono lusingata... >> ammisi, arrossendo un po’.
<< Accomodati cara... >> mi disse Clare, indicando il divano libero vicino a quello dove erano seduti lei e Richard.
Robert ed io ci sedemmo e lui mi passo un braccio sulle spalle...
<< Com’è andato il viaggio? >> chiese Victoria, osservando, compiaciuta ed allegra, Robert e me.
<< Sinceramente, non saprei... >> risposi, aprendomi in un sorriso e guardando Robert.
<< Ovvio, hai dormito per tutto il viaggio! >> esclamò lui, iniziando a ridere con gli altri.
<< Eh dai, ero stanca! >> esclamai, dandogli una pacca sulla spalla.
Lui si avvicinò a me e mi baciò, non curandosi della presenza dei suoi familiari... io ricambiai il suo bacio e, quando ci separammo, arrossii, tanto ero imbarazzata...
<< Come sono felice per voi! >> esclamò Clare, guardandoci con occhi lucidi.
<< Sono contento che hai trovato la persona giusta, figliolo >> disse Richard, guardando, allegro, il figlio.
<< Anch’io papà, sono felice anch’io... >> gli rispose Robert, stringendomi a sé.
<< Avanti, ora dovete placare la nostra curiosità... >> disse Victoria, sorridendo.
<< E come possiamo fare? >> chiesi, divertita.
<< Attenta Ery, con questa domanda ti sei appena messa in un mare di guai! >> esclamò James, scatenando le risate di tutti.
<< Bene, iniziamo... la domanda più semplice di tutte... come vi siete conosciuti? >> domandò Lizzy.
Robert ed io ci scambiammo un’occhiata veloce...
<< Come saprete, io sono italiana... vivevo in un paesino nella provincia di Bergamo, con i miei genitori e mia sorella gemella... eravamo una famiglia felice, finchè... >> m’interruppi un momento.
Robert mi strinse, con più forza, a sé...
<< Tesoro, cos’è successo? >> mi domandò, con dolcezza, Victoria.
Feci un respiro profondo...
<< Era una sera di metà agosto, era quasi mezzanotte e fuori si era scatenato un forte temporale... mia sorella ed io eravamo in casa, perché non avevamo voglia di uscire, mentre i nostri genitori erano andati a trovare dei loro amici... ad un certo punto, il telefono prese a suonare... andai a rispondere, credendo che fossero i nostri genitori che ci avvisavano che stavano tornando a casa, ma non fu così... all’altro lato dell’apparecchio, c’era il capo dei carabinieri... ci aveva chiamato per informarci che una pattuglia stava venendo a casa nostra... gli chiesi il motivo, ma lui non mi rispose... arrivarono tre carabinieri e ci raccontarono che un ubriaco, tagliando la strada ad un camion, aveva provocato un gravissimo incidente, dove... dove i nostri genitori avevano perso la vita... >> quest’ultima frase mi uscì come un sussurro << dopo quella rivelazione, mi sono sentita morire... era come se il mondo mi fosse crollato addosso... >> mi fermai nuovamente.
Robert mi diede un bacio sulla guancia, mentre, notai, che Victoria, Lizzy e Clare avevano gli occhi lucidi...
<< Cara, mi dispiace così tanto... >> mi disse quest’ultima, sporgendosi dal divano ed abbracciandomi forte.
<< Non preoccuparti, grazie alla mia famiglia, ai miei amici e, soprattutto, grazie a Robert, sono riuscita a superare quel momento così doloroso... >> le dissi, aprendomi in un sorriso.
Anche Clare mi sorrise e mi strinse nuovamente in un abbraccio...
<< Perciò, è per questo motivo che vi siete dovute trasferire negli Stati Uniti... >> constatò Simon.
<< Già, nostro zio è l’unico parente ancora in vita... >> confermai.
<< Quindi, hai conosciuto mio fratello sul set del film, visto che, come ci ha detto Rob, tua zia è la sceneggiatrice... >> disse Lizzy.
<< Non proprio... mia zia si era accordata coi produttori di ospitare a casa nostra alcuni degli attori protagonisti, così non sarebbero dovuti andare in hotel... >> iniziai.
<< I ragazzi ed io abbiamo accettato con molto piacere l’offerta e, in questo modo, ho conosciuto Ery... >> m’interruppe Robert.
<< Quando si dice “Per volere del Destino”! >> esclamò James, iniziando a ridacchiare.
Tutti ridemmo con lui...
<< Poi che è successo? >> chiese, curiosa, Victoria.
<< Abbiamo iniziato a conoscerci meglio e siamo diventati grandi amici... >> le risposi.
<< E come avete capito di amarvi? >> domandò Lizzy.
<< Da parte mia, è stato un pomeriggio... ero uscita a correre, come mio solito e stavo ripensando ad una cosa che era successa qualche sera prima... >> iniziai, ma Lizzy m’interruppe...
<< E cos’era accaduto? >> chiese, ancora più curiosa. Io le sorrisi...
<< Vedi, il mio problema era che mi rifugiavo sempre nel passato e, in questo modo, non mi accorgevo di cosa mi stesse accadendo nel presente... era una serata serena, mi trovavo sul terrazzo, stavo osservando le stelle ed ero così assorta nei miei pensieri, che non mi ero accorta che Robert aveva bussato alla porta di camera mia, finchè non lo vidi entrare... mi chiese se stavo bene e non riuscii più a trattenermi... scoppiai a piangere e gli raccontai tutto quello che mi era successo... lui mi ascoltò in silenzio, lasciandomi sfogare e liberare di tutto il dolore che mi ero tenuta dentro fino a quel momento... gli chiesi anche di rimanere con me, quella notte, perché avevo paura a rimanere da sola... paura di rifugiarmi nuovamente nel passato... lui accettò di rimanere con me... la mattina seguente, mi sentii viva, rinata... era una sensazione magnifica... >> risposi.
Lizzy mi sorrise...
<< Ti prego, continua... >> m’intimò.
<< Riprendendo il discorso iniziale, quel pomeriggio stavo ripensando a ciò che era accaduto quella sera e, ascoltando una canzone e ricordandomi una citazione di Twilight, capii cos’era quel sentimento che provavo verso Robert... mi ero innamorata di lui... pensavo che fosse un amore impossibile, ma... mi sbagliavo... >> conclusi, voltando il viso verso il mio amato.
Lui mi stava fissando con occhi dolci ed un sorriso sulle labbra...
<< Due giorni dopo quella sera, anch’io capii di provare qualcosa di molto forte e profondo verso Ery... non riuscivo a starle lontano, la maggior parte del tempo eravamo insieme e scherzavamo, giocavamo, ci divertivamo e lei era sempre nei miei pensieri... fu grazie ad una canzone che riuscii a dare un nome a ciò che provavo, che sentivo... io l’amavo... non sapevo se lei provasse la stessa cosa, così, finii per credere che fosse un amore impossibile... >> disse lui, rivolgendosi ai suoi familiari.
<< Come avete scoperto di provare lo stesso sentimento, l’uno per l’altra? >> ci chiese Richard, sinceramente curioso.
Arrossii in una maniera incredibile...
<< E’ stato terribilmente imbarazzante... >> ammisi, diventando, se possibile, ancora più rossa.
<< Perché? >> domandarono tutti in coro.
Fu Robert a rispondere...
<< Era notte fonda e fuori aveva iniziato a piovere molto forte... non riuscivo a dormire e, ad un tratto, ho sentito Ery aprire e richiudere, in modo molto silenzioso, la porta della sua stanza... mi sono chiesto come mai fosse ancora sveglia ed ero curioso di sapere dove stesse andando a quell’ora della notte... l’ho seguita e l’ho vista in giardino, completamente bagnata dalla pioggia e con la testa china... avevo capito che stava piangendo, che stava soffrendo di nuovo... sono uscito anch’io sotto la pioggia e le ho chiesto di rientrare in casa, con me... non so cosa sia successo con precisione, ma Ery stava per cadere a terra... mi sembrava stanca e debole, così la presi tra le braccia e la riportai in casa... andai in camera mia e la coprii con un asciugamano, così non avrebbe rischiato di prendersi un malanno e l’ho distesa sul mio letto... il giorno dopo, durante le riprese, Ery mi ha mandato un messaggio, dicendomi che voleva incontrarmi per dirmi una cosa molto importante... accettai e, quella sera, abbiamo confessato ciò che provavamo l’uno per l’altra... >> disse Robert, stringendomi contro il suo corpo.
Io poggiai la testa sul suo petto e mi rallegrai... quell’abbraccio e quel gesto possessivo mi facevano sentire protetta ed amata...
<< Da quel giorno, siamo diventati ancor più uniti... >> dissi, tenendo sempre la testa sul petto di Robert.
<< Siamo così felici per voi! >> esclamò Richard.
<< Sai Ery, Robert non ci ha mai parlato tanto di una ragazza... con te, invece, è stato diverso... non finiva mai di raccontarci qualcosa di te... >> disse Simon.
<< Si, è vero... >> concordarono Lizzy e Clare.
<< Non so che dire, mi sento imbarazzata e lusingata nello stesso tempo! >> esclamai, ridacchiando con gli altri.
In quel momento, Clare guardò l’orologio...
<< Perché non andate a sistemarvi, nel frattempo, io preparo il pranzo... >> disse, alzandosi dal divano e dirigendosi in cucina, seguita dalle figlie.
<< Vengo ad aiutarvi coi bagagli... >> disse Richard, seguendoci.
Robert ed io prendemmo le nostre valige e, stavamo per seguire Richard al piano superiore, quando sua moglie lo chiamò dalla cucina...
<< Beh, credo dovrete fare da soli... sai perfettamente dove si trova la tua stanza, figliolo! >> esclamò Richard, avviandosi in cucina.
Seguii il mio angelo al piano di sopra e, dopo che lui ebbe aperto una porta, entrai in una stanza spaziosa e luminosa.
Robert si chiuse la porta alle spalle...
<< Questa è la mia stanza... >> mi disse, andando a poggiare le nostre valige vicino all’armadio e, subito dopo, tornando da me.
Io lo abbraccia ed alzai lo sguardo, incontrando i suoi magnifici occhi azzurri fissi su di me... lui si avvicinò al mio viso e mi baciò, un bacio dolce e passionale...
<< Ti amo >> sussurrai, quando le nostre labbra si scostarono un po’.
<< Anch’io ti amo >> mi rispose, con voce dolce e sensuale.
Mi prese in braccio, mi distese sul letto matrimoniale, che si trovava vicino alla porta-finestra che dava sul terrazzo e si posizionò sopra di me... percepivo il suo corpo aderire alla perfezione col mio...
<< Te l’avevo detto... >> mi sussurrò, all’orecchio, Robert.
<< Cosa? >> chiesi, non capendo a cosa si riferisse.
<< Ti avevo avvisata che saresti rimasta sorpresa... riguardo la mia famiglia... >> chiarì lui, iniziando a baciarmi il collo.
<< Già, dovrei darti retta più spesso... >> ammisi, passandogli una mano tra i capelli.
Bussarono alla porta...
<< Ragazzi, il pranzo è pronto >> ci avvisò Lizzy.
<< Arriviamo >> rispondemmo, all’unisono, Robert ed io.
Il mio amore si alzò in piedi e, dopo avermi squadrato con uno sguardo molto malizioso, mi porse la mano e mi aiutò ad alzarmi...
<< Oh cavolo! >> esclamai, tirando fuori, dalla tasca dei jeans, il mio cellulare.
<< Che c’è? >> mi chiese Robert.
<< Mi sono dimenticata di avvisare i miei zii che siamo arrivati >> gli risposi, iniziando a scrivere il messaggio.
Robert si picchiò una mano sulla fronte, segno che anche lui se ne era completamente dimenticato.
Due minuti dopo, avevo inviato il messaggio ai miei zii, dicendogli che eravamo arrivati e che andava tutto bene... gli avevo anche scritto che ci saremmo sentiti più tardi, visto che, da loro, erano quasi le cinque di mattina.
Robert mi venne affianco, mi passò un braccio sulle spalle e, insieme, scendemmo in cucina.
Il pranzo fu molto piacevole... chiacchieravo con la famiglia di Robert, raccontavo ancora qualcosa su di me e mia sorella, scherzavamo e ridevamo insieme... verso le due, il telefonino di Robert iniziò a suonare...
<< Scusatemi un attimo >> disse, alzandosi da tavola ed andando in salotto.
<< Sai Ery >> iniziò a parlare Victoria, dopo pochi secondi di silenzio.
<< Dimmi >> dissi, guardandola ed incitandola a continuare.
<< Sono davvero felice, non puoi immaginare quanto, del fatto che mio fratello sia riuscito a trovare una persona speciale ed unica come te... all’inizio, le ragazze non gli badavano molto... poi, è diventato un grande attore e, ora, lo trovano sexy e tutto il resto, ma credo sia solo perché è famoso... non credo che capiscano quanto sia dolce, sensibile e gentile mio fratello... penso che si fermino solo all’aspetto esteriore e non provino nemmeno a guardare cosa ci possa essere nel suo cuore... ma tu... tu l’hai capito profondamente, sei riuscita ad oltrepassare tutte le barriere che si era creato ed hai imparato ad amarlo per quello che è... un ragazzo come tutti gli altri... tu lo consideri in quel modo, lo vedo dal tuo sguardo... tu non lo vedi come un attore che ti farebbe diventare famosa, tu lo vedi come l’uomo che è... >> disse Victoria, guardandomi negli occhi.
<< Victoria ha ragione, pensavo davvero che mio fratello non sarebbe mai riuscito a trovare la ragazza giusta, quella che lo avrebbe amato per ciò che è... ma ha trovato te, un gioiello che molti cercano, ma che pochissimi trovano... >> concluse Lizzy.
Io ero scioccata... non sapevo cosa dire...
<< Non so che dire... sono lusingata, non sapete quanto, del fatto che voi siate riusciti a capire che non lo vedo come un attore famoso che mi può portare alla fama, ma che lo vedo come l’uomo che amo con tutta me stessa ed avete compreso quanto io tenga lui... riesco solo a dirvi... grazie... questa piccola parola, racchiude tutta la mia riconoscenza del fatto che mi avete accettata per quella che sono... una semplice ragazza che ama, con tutta sé stessa, Robert... >> dissi, guardandoli uno ad uno.
Victoria, Lizzy e Clare si alzarono ed io feci lo stesso... ci abbracciammo, un abbraccio forte e speciale, che simboleggiava tutto...
<< Eccomi qui >> disse Robert, entrando in cucina.
Sciolsi l’abbraccio con le ragazze ed andai da lui, il mio amore, che mi osservava con sguardo interrogativo...
<< Dopo ti racconto... >> dissi, abbracciandolo e poggiando la testa sul suo petto.
<< La mia famiglia ti ha già fatta diventare pazza?!? >> chiese, ridendo insieme a tutti.
Ci sedemmo nuovamente a tavola e continuammo la nostra chiacchierata... aiutai a sistemare le cose e, dopo, tornai in camera con Robert...
<< Chi era al telefono? >> domandai, curiosa, sedendomi sul bordo del letto.
<< Un amico... mi chiedeva se eravamo già arrivati e se ci andava di uscire a cena... >> mi rispose, togliendosi la maglietta.
<< Che gli hai risposto? >> chiesi, iniziando a guardarlo con malizia.
<< Che ci saremmo stati... stasera, conoscerai un po’ di gente amore... >> rispose, ricambiando il mio sguardo.
Ci continuammo a fissare per un po’...
<< Allora, adesso mi dici come mai eravate abbracciate prima? >> mi domandò, facendo un passo verso di me.
Gli raccontai ciò che mi avevano confessato Victoria e Lizzy e lui mi sorrise...
<< Hanno ragione, anch’io credevo di non riuscire a trovare la ragazza giusta per me... poi, ho trovato te... la cosa più importante di tutta la mia vita... >> disse, fermandosi dinanzi a me.
Alzai lo sguardo e trovai i suoi occhi a fissarmi... gli sorrisi e lui si abbassò a baciarmi... passai una mano sulla sua guancia e lui, senza interrompere il bacio, mi fece stendere sul letto...
Robert si spostò al mio fianco ed io mi strinsi a lui...
<< Dove ci troveremo coi tuoi amici? >> domandai, poggiando la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.
<< Abitano tutti nelle vicinanze di Londra... ci troveremo al ristorante e, dopo la cena, pensavamo di andare a fare un giro nei dintorni... >> rispose, spostandomi una ciocca di capelli che mi ricadeva sul viso.
<< Chi sono questi tuoi amici? >> chiesi, curiosa.
<< Li conosci di sicuro, almeno, una buona parte... sono del cast di Harry Potter, mentre il resto, sono amici d’infanzia... >> rispose, carezzandomi la schiena con movimenti lenti.
<< Wow! Ho letto tutti i libri di Harry Potter ed ho visto tutti i film... poi, c’eri anche tu... il bel Cedric Diggory... sei davvero tutto, il mio mago... il mio vampiro... >> sussurrai, alzando la testa e guardandolo negli occhi.
<< Eh già, però, tra tutti... preferisco essere il tuo Robert... >> mi disse, avvicinando il suo viso al mio.
<< E lo sei, amore mio... lo sei... >> risposi, annullando la distanza tra noi e baciandolo dolcemente.
Lui ricambiò il bacio con egual ardore e, con un movimento fluido, si spostò sopra di me...
<< Ma c’è la tua famiglia... >> sussurrai, dopo che le nostre labbra si furono separate.
<< Sbaglio o quando eravamo a Forks c’era anche la tua famiglia? >> mi chiese, con un sorriso vittorioso sulle labbra.
<< E’ vero... >> ammisi, sorridendogli complice.
Le sue labbra trovarono nuovamente le mie e le sue mani iniziavano a tracciare il contorno del mio corpo, soffermandosi più a lungo sulle mie curve... il piacere ci stava avvolgendo... i suoi gesti erano dolci e leggeri, mentre le sue labbra erano come fuoco sulla mia pelle...
<< Prendimi, fammi tua... >> sussurrai, dopo un tempo che mi parve infinito.
Lui non mi rispose, semplicemente, entrò a far parte di me... ci amammo per il resto del pomeriggio, esaudendo il desiderio di sentirci l’uno parte dell’altra...
Erano, ormai, le sette, quando interruppi il silenzio creatosi nella stanza...
<< A che ora ci dobbiamo incontrare con gli altri? >> chiesi, accoccolandomi meglio sul petto di Robert.
<< Verso le otto e mezza... >> rispose, attirandomi a sé, con fare possessivo e protettivo.
<< Meglio che vada a farmi una doccia, allora... >> dissi, dandogli un bacio ed alzandomi. Il getto dell’acqua, fece rilassare i mie
i muscoli e mi restituì un minimo di lucidità... finito di farmi la doccia, mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e tornai in camera... Robert, appena mi vide, mi fissò con uno sguardo di pura malizia...
<< Abbiamo appena fatto l’amore, ma, ogni volta che ti vedo... mi viene subito voglia di stringerti a me e non lasciarti più andare... >> mi disse, aprendosi in un sorriso sghembo.
<< Lo stesso vale per me... vorrei rimanere tra le tue braccia per sempre... >> gli risposi, ricambiando il suo sorriso.
Si alzò dal letto e mi venne incontro... mi diede un bacio pieno di sottintesi e sparì in bagno.
M’infilai gli indumenti intimi ed osservai i vestiti che mi ero portata dietro... non sapevo proprio che mettermi.
All’improvviso, due braccia mi avvolsero la vita e sentii il respiro caldo di Robert sul collo...
<< Qual è il problema? >> mi chiese, con voce divertita.
<< Che non so cosa mettermi... >> ammisi, continuando a guardare i vestiti.
<< Perché non indossi i vestiti di sempre? >> propose, sempre con quella voce divertita e baciandomi i capelli.
<< Non credo sia appropriato, insomma, una maglietta e dei jeans... >> dissi, con tono lamentoso.
<< Amore mio, su di te, anche un misero abitino è perfetto! >> esclamò Robert, facendomi voltare e guardandomi con occhi dolci.
Io gli sorrisi ed attirai le sue labbra sulle mie...
<< Okay, seguirò il tuo consiglio... >> dissi, alla fine.
<< Brava e, tanto per la cronaca, stasera avrai una bella sorpresina... >> mi disse, andando a vestirsi.
<< Una sorpresina? E cosa? >> domandai, con quelle parole, aveva acceso la mia curiosità.
<< Vedrai... >> mi rispose, vagliando i suoi vestiti, per trovare quelli che avrebbe indossato quella sera.
Mi girai nuovamente verso la mia valigia e presi ciò che avrei indossato... una felpa grigia, scollata, con sotto una maglietta bianca, jeans chiari ed un paio di ballerine bianche... mi guardai allo specchio...
<< Accettabile... >> sentenziai, aprendomi in un sorriso.
Robert apparve alle mie spalle... mi osservava divertito ed allegro...
<< Io direi che sei bellissima, ma... >> disse, lasciando la frase in sospeso.
<< Ma? >> chiesi, con voce preoccupata ed ansiosa.
Non rispose, però mi allacciò al collo la collana che mi aveva regalato...
<< Ecco, mancava il tocco finale... ora sei stupenda e perfetta! >> esclamò, sorridendomi e baciandomi i capelli.
Mi girai e gli passai le braccia intorno al collo... notai che, anche lui, indossava la collana che gli avevo regalato... mi aprii in un sorriso felice e lo baciai...
Quando ci separammo, mi accorsi di com’era vestito... aveva indossato una maglietta a mezze maniche nera, con sopra una camicia dello stesso colore e che teneva sbottonata al collo, jeans scuri e scarpe nere...
<< Sei bellissimo, amore mio >> dissi, tornando a guardarlo in viso.
<< Grazie >> mi rispose, abbassandosi per baciarmi.
Il mio cellulare iniziò a suonare...
<< Pronto? >> chiesi.
<< Ciao sore! >> mi rispose Vero, all’altro capo del telefono.
<< Ciao! Come state? Avete ricevuto il mio messaggio? >> domandai, sorridendo.
<< Si, l’abbiamo ricevuto... noi tutto bene e voi? La famiglia di Robert? >> mi chiese.
<< Anche noi tutto bene ed anche la famiglia di Robert... >> le risposi.
<< Tua sorella? >> mi sussurrò Robert, per confermare un suo sospetto.
Annuii...
<< Bene sore, che state facendo? >> mi chiese Vero.
<< Abbiamo appena finito di prepararci che stiamo per uscire a cena... Robert mi vuole presentare dei suoi amici... >> le risposi.
Continuammo a parlare per un quarto d’ora, poi dovetti interrompere la nostra conversazione, perché era ora di andare...
<< Okay sore, buona serata e fatti sentire presto! >> esclamò Vero, riattaccando.
M’infilai il cellulare in tasca e guardai Robert...
<< Bene, ora possiamo andare! >> esclamai, allegra ed ansiosa di uscire.
Lui mi sorrise e, prendendomi per mano, uscimmo dalla nostra stanza...
<< Buona serata, ragazzi! >> esclamarono Lizzy e Victoria, dal salotto.
<< Grazie >> rispondemmo Robert ed io.
<< Farete tardi? >> ci chiese Clare, fermandosi sulla soglia della cucina.
<< Non penso, comunque, non aspettateci svegli... ho le chiavi >> le disse Robert, prendendone due paia dal portachiavi, appeso vicino la porta d’ingresso.
<< Buona serata cara, divertiti e... tieni d’occhio Rob! >> esclamò Richard, ridendo e facendomi l’occhiolino.
<< Non si preoccupi, non lo perderò di vista nemmeno un secondo! >> esclamai, ridendo con loro.
<< Al massimo, dovrei essere io a tener d’occhio te... stasera, sei così bella, che non passerai di certo inosservata! >> esclamò Robert, facendo ridere nuovamente il resto della famiglia.
Salutammo tutti, augurando loro una buona serata ed uscimmo in giardino...
<< Pronta a scoprire la mia macchina? >> mi chiese Robert, con un sorriso divertito e beffardo sul viso.
<< Certo, ma... mi devo preoccupare? >> domandai, facendo una finta espressione impaurita.
<< Mmmh... forse, potrei già immaginarmi la tua reazione... >> mi rispose, iniziando a sghignazzare.
Alzai lo sguardo al cielo e sospirai...
Mi condusse in garage, dove erano parcheggiate le macchine dei suoi genitori, una Lamborghini bianca ed una Jaguar grigia e...
<< Oh mio Dio! >> esclamai, rimanendo a bocca aperta, dinanzi ad una...
<< Sapevo che avresti reagito così! >> esclamò Robert, iniziando a ridere.
Davanti a me si presentava una magnifica Aston Martin nera...
<< Ora ho capito che intendeva Lizzy con “Sapessi che macchina ha mio fratello”! >> esclamai, riprendendomi dallo shock.
Robert venne ad abbracciarmi e mi baciò con trasporto...
<< Meglio andare, altrimenti faremo tardi >> mi sussurrò, all’orecchio.
Annuii e, dopo che Robert mi ebbe aperto la portiera, come un vero gentiluomo, mi sedetti al posto del passeggero.
Dopo venti minuti, arrivammo dinanzi al ristorante...
<< Bene, non siamo gli ultimi... >> disse Robert, osservando l’ingresso del locale, dove stavano allegramente conversando cinque ragazzi.
Li riconobbi immediatamente...
<< Adesso svengo... >> dissi, emozionata.
Robert rise di gusto alla mia espressione...
<< Dai amore, andrà tutto bene... ci sarò io con te... >> disse, guardandomi con occhi dolci.
Mi voltai verso di lui, la mia espressione era ancora scioccata...
<< Amore, ti sembra il caso di presentarmi tanti attori famosi tutti in una sera? >> domandai, con voce ansiosa.
<< Mica è la fine del mondo! >> esclamò lui, ricominciando a ridere << e poi, se questa è la tua reazione davanti ai miei amici... non voglio immaginare come reagirai dinanzi la sorpresina che ho in serbo per te! >> continuò, sghignazzando ancora.
Mi lasciai scivolare sul sedile...
<< Se dico che non mi sento molto bene, mi riporti a casa? >> domandai, conoscendo già la risposta.
<< No! >> rispose, sorridendo allegro.
<< E se dicessi che ho una gran voglia di fare l’amore con te? >> sussurrai, con voce maliziosa e sfoderando il mio asso nella manica.
In fondo, era anche vero... il fatto che fosse vestito in un modo così elegante, aumentava la mia voglia di lui...
Rimase pensieroso e, con tutta me stessa, sperai accettasse l’offerta...
<< La tentazione è tanta... >> disse, continuando a rimanere pensieroso.
I secondi passavano ed io chiusi gli occhi, cercando di calmarmi...
All’improvviso, sentii le labbra di Robert sulle mie... era un bacio passionale e pieno d’amore...
<< E’ un si? >> chiesi, cercando nuovamente le sue labbra.
<< E’ un... più tardi... >> rispose, baciandomi nuovamente e, dopo essersi scostato, mi sorrise.
Lo guardai di sottecchi, ma, poi, accettai la sua decisione...
<< Guarda che te lo ricorderò, stanotte... >> dissi, voltandomi ed aprendo la portiera.
<< Tranquilla amore, sarà il mio punto fisso per tutta la serata e la prima cosa che mi ricorderò quando entreremo in camera... >> disse, osservandomi con sguardo uno di pura malizia.
Ricambiai quello sguardo e scesi dalla macchina...
Quando Robert mi raggiunse, mi passò un braccio intorno la vita e ci avviammo verso quel gruppetto di persone...
<< Buonasera a tutti! >> esclamò Robert, quando ci fummo avvicinati.
<< Robert! >> esclamarono i ragazzi, salutandolo.
Poi, tutti gli sguardi si puntarono su di me...
<< Ragazzi, lasciate che vi presenti la ragazza che è riuscita a rubarmi il cuore... >> iniziò Robert, osservandomi con occhi gioiosi ed innamorati << Erica >> concluse.
<< Piacere di conoscerti Erica, io sono Tom >> disse un ragazzo dai capelli biondo chiaro e con gli occhi azzurro-grigi.
<< Io sono Rupert >> si presentò un ragazzo dai capelli rossi e con gli occhi azzurri.
<< Io sono James, mentre lui è mio fratello gemello Oliver >> disse un ragazzo dai capelli castani e gli occhi marroni, indicando, poi, il fratello che era la sua esatta copia.
<< Mentre io sono Daniel >> disse l’ultimo dei ragazzi, capelli neri ed occhi azzurri.
<< Il piacere è mio di fare la vostra conoscenza >> dissi loro, aprendomi in un sorriso.
Iniziavo a sentirmi a mio agio in mezzo a loro e, poi, la vicinanza di Robert era come un calmante per me...
<< Ehi ragazzi! >> esclamò una voce maschile.
In quel momento, arrivarono altri tre ragazzi... il primo aveva capelli neri ed occhi marroni, il secondo aveva capelli cortissimi, scuri e gli occhi verdi, mentre l’ultimo aveva capelli biondi e gli occhi azzurri...
<< Ehi, ciao a tutti! >> esclamò Robert, salutando i ragazzi.
I tre arrivati mi squadrarono da capo a piedi... abbassai lo sguardo, imbarazzata...
<< Se lei è la famosa Erica, complimenti amico! >> esclamò il ragazzo dai capelli neri.
<< Ebbene si, è lei... >> rispose Robert, stringendomi ancor più a sé.
<< Piacere di conoscerti, finalmente... io sono Matthew >> si presentò il ragazzo dai capelli neri.
<< Io sono David >> si presentò il ragazzo dai capelli biondi.
<< Mentre io sono George >> disse l’ultimo ragazzo, quello dai capelli cortissimi.
<< Piacere di conoscervi... >> dissi, sorridendo a tutti.
<< Bene, ci siamo tutti... no, quasi... >> disse Tom.
<< Ragazzi! >> ci chiamarono delle voci alle nostre spalle.
Ci voltammo e vidi arrivare tre ragazze... la prima aveva capelli ricci, castani ed occhi marroni, la seconda capelli castano chiaro e gli occhi azzurri e la terza aveva capelli lunghi, neri e gli occhi marrone scuro.
<< Buonasera a tutti! >> salutarono, quando furono dinanzi a noi.
<< Era ora! In ritardo come al solito! >> scherzò Daniel, iniziando a ridere.
Tutti noi ridemmo con lui...
<< Ma sentitelo, ha parlato Mister Puntualità! >> esclamò la ragazza dai capelli ricci.
Scoppiammo nuovamente a ridere per questo battibecco...
<< Ery, loro sono Emma... >> iniziò la presentazione Robert, indicando la ragazza dai capelli ricci << Bonnie >> indicò la ragazza dagli occhi azzurri << e Katie >> concluse, indicando la ragazza dai capelli neri.
<< Piacere di conoscervi, io sono Erica... >> mi presentai alle ragazze.
<< Piacere nostro Erica, siamo felicissime di conoscerti >> mi disse Emma.
<< E finalmente, aggiungerei! >> esclamò Bonnie, facendoci ridere nuovamente.
Notai che Katie stava osservando in modo strano Robert, ma lui era intento ad osservare me...
<< Vogliamo entrare? >> domandò Rupert.
<< Si dai, sto morendo di fame! >> esclamarono Oliver, James e David.
Entrammo nel ristorante e prendemmo posto al nostro tavolo... ero seduta tra Robert e Tom, mentre gli altri si mettevano intorno a noi.
La serata passò tranquilla, tra scherzi, chiacchiere e battute da parte dei gemelli... erano davvero una forza!
La cosa che non mi sfuggì, fu che, per tutta la serata, Katie non riusciva a staccare lo sguardo da Robert...
“Forse hanno avuto una storia...” pensai, osservando il modo in cui Katie guardava il mio amato.
<< Emma, posso chiederti una cosa? >> domandai, sedendomi al suo fianco, quando Robert, David, Matthew, George ed i gemelli uscirono un attimo e Katie era andata in bagno.
<< Certo Ery, dimmi pure... >> mi rispose, allegra.
<< Volevo sapere se tra Robert e Katie c’è stata una storia... >> le chiesi, guardandola.
Daniel, Rupert e Tom si lanciarono una veloce occhiata, mentre Bonnie ed Emma mi osservarono attentamente...
<< Non sono gelosa se è questo che volete sapere, ho solo notato il modo in cui Katie guarda Robert... il suo sguardo è sempre intenso, ma nello stesso tempo pieno di dolore e tristezza... >> dissi, giustificandomi.
<< L’hai notato... >> constatò Daniel.
Semplicemente annuii...
<< No Ery, Robert e Katie non sono mai stati insieme... >> mi disse Bonnie.
<< Anche se lei avrebbe voluto... >> dissi, cercando conferma.
<< Si, vedi... durante le riprese di Harry Potter, Katie, Robert e l’attore che interpretava Viktor Krum, Stanislav, hanno instaurato una forte amicizia tra loro... >> disse Tom.
<< Però, Katie non vedeva Robert solo come un amico, giusto? >> chiesi.
<< Giusto, per lei era qualcosa di più profondo della semplice amicizia... mi aveva confidato che, quando aveva confessato a Robert ciò che provava, lui, in modo molto gentile, le ha detto che non ricambiava il suo sentimento... >> mi rispose Emma.
<< Katie non ha mollato perché voleva conquistare Robert a tutti i costi e lui cercava in tutti i modi di farle passare questa cotta... ma senza successo... >> disse Rupert.
<< Devi sapere che, quando Robert è tornato, la settimana scorsa, lei è subito corsa da lui... diciamo che ha cercato di sedurlo... >> disse Daniel.
Mi si bloccò il respiro...
<< E lui? >> domandai, con una nota stonata nella voce.
<< Tranquilla, lui si è comportato come sempre... l’ha trattata come un’amica e nulla di più... quando ci ha detto che si era innamorato, Katie è andata fuori di testa... non accettava il fatto di non poter avere Robert per sé... >> rispose Tom.
<< Si, è vero... se n’era andata immediatamente... >> ricordò Bonnie.
<< Robert ha cercato di dirglielo in tutti i modi possibili che non provava nulla per lei e, adesso, deve accettare la cosa... >> disse Daniel, convinta.
<< Sai Ery, sono felicissima per voi... >> mi disse Bonnie, sorridendo.
<< Già, anch’io... non ho mai visto Robert così felice! >> esclamò Emma.
Io sorrisi e le abbracciai... loro ricambiarono il mio abbraccio...
<< Robert è proprio fortunato... >> disse Daniel, guardandomi.
<< Concordo... non è facile trovare una persona così speciale, dolce e gentile come te... >> disse Rupert.
<< Grazie, ma non è tutto merito mio... un grande aiuto viene da Robert... lui mi ha dato tutto ed il suo amore è la cosa più importante per me... non riuscirei a stare senza di lui... >> ammisi.
In quel momento, i ragazzi rientrarono e, dopo che Katie tornò dal bagno, continuammo la nostra serata.
Verso le undici, uscimmo dal ristorante...
<< Bene ed ora dove si va? >> domandò Emma.
<< Io proporrei una passeggiata al parco... che ne dite? >> chiese David.
<< Ottima idea! >> esclamarono Robert, Daniel e Tom.
<< Mi nascondi qualcosa? >> chiesi al mio angelo, guardandolo con occhi curiosi ed indagatori.
<< Ricordi la sorpresina? >> mi domandò, aprendosi in un sorriso.
Alzai gli occhi al cielo e sospirai...
Lui ridacchiò della mia reazione e mi diede un bacio sulla guancia...
<< Vedrai, ti lascerò senza parole... >> mi sussurrò all’orecchio.
<< La lascerai senza parole? >> domandò, ironico, Matthew.
<< Secondo me, ti sviene tra le braccia... >> sghignazzò Rupert.
<< Voi sapete cos’è la sorpresina? >> domandai ai ragazzi, osservandoli con sguardo minaccioso.
<< Ovvio! >> esclamarono all’unisono.
Sospirai ancora...
<< Okay, allora... quale dei tanti parchi...? >> iniziai a chiedere, ma non riuscii a finire la domanda.
<< St James’s Park! >> esclamarono, in coro, i ragazzi.
Il parco si trovava a trenta minuti da dove eravamo noi... prendemmo le macchine e ci avviammo verso la nostra meta...
<< Ti prego... nemmeno un piccolo aiutino per capire di che si tratta? >> continuavo a supplicare Robert, cercando di estorcergli qualche informazione riguardo la sorpresa che mi voleva fare.
<< Assolutamente no! >> esclamò lui, con un sorriso sulle labbra.
“Certo che non molla!” pensai.
<< Eh dai, ti prego... mi fai soffrire così? >> insistetti.
<< Andiamo, poi sono sicuro che mi ringrazierai di avertelo tenuto nascosto fino all’ultimo secondo... >> mi disse, continuando a sorridere.
Sbuffai irritata e lascia perdere, portando la mia attenzione al panorama fuori dal finestrino... sentii una mano carezzarmi la guancia e, voltando il viso, vidi Robert che mi stava osservando con occhi gioiosi e divertiti...
<< Dai, non fare così... >> mi disse, tornando a guardare la strada.
<< Okay, ma questa me la pagherai... >> lo avvisai, con tono malizioso.
<< Non vedo l’ora! >> esclamò lui, ridacchiando.
Arrivammo a St James’s Park e parcheggiammo le macchine all’ingresso... entrammo e rimasi a bocca aperta nel vedere quanto grande e bello fosse...
<< Accidenti! >> esclamai, continuando ad osservarmi attorno.
Tutti ridacchiarono della mia espressione stupita...
<< E’ il parco più curato ed elegante di Londra... >> m’informò Bonnie.
<< Eh ci credo! >> esclamai, non riuscendo a trattenermi.
<< Ed offre splendide vedute di Westminster, St James’s Palace e altri panorami interessanti... >> mi disse Emma.
<< Dovresti venire in estate, le aiuole in fiore sono meravigliose! >> esclamò Matthew.
<< Ma non è tutto... >> disse Robert, prendendomi per mano.
<< Che altro c’è? >> domandai, curiosa ed eccitata.
<< Vieni... >> mi rispose, semplicemente.
Non me lo feci ripetere due volte...
<< Ery >> mi chiamò Tom.
Mi voltai a guardare il gruppo, che non ci stava seguendo...
<< Ma voi non venite? >> domandai, confusa.
<< No, ma volevamo avvisarti... >> disse Daniel, lasciando la frase in sospeso.
<< Si...? >> chiesi, incoraggiandolo a continuare.
<< Di non urlare troppo quando scoprirai di cosa si tratta la sorpresina... >> disse George, iniziando a ridacchiare.
<< Ma, soprattutto, non svenire! >> esclamarono Oliver e James, ridendo con gli altri.
Li incenerii con lo sguardo...
Robert rise con gli altri e mi passò un braccio intorno la vita, incoraggiandomi a continuare la nostra passeggiata...
<< Dopo li uccido! >> esclamai, irritata.
<< Io non credo... >> sussurrò Robert.
Lo guardai e vidi che mi stava osservando...
<< Che c’è? >> chiesi, stizzita.
<< Nulla, è solo che sei meravigliosa, stasera... >> mi rispose, continuando a guardarmi.
Abbassai lo sguardo ed arrossii... ogni volta che mi faceva un complimento, la mia reazione era sempre la stessa...
<< Eccoci arrivati... >> m’informò Robert.
Alzai lo sguardo e rimasi piacevolmente sorpresa nel vedere che eravamo arrivati alle sponde di un immenso lago e che, come sfondo, avevamo una stupenda visuale su Buckingham Palace...
<< Ma è bellissimo! >> esclamai, in un sussurro.
<< Sapevo che ti sarebbe piaciuto... >> mi disse, all’orecchio, Robert.
La luna si rifletteva sulla superficie del lago e dava all’ambiente circostante, un’atmosfera magica e romantica...
<< Mi sembrava il luogo ideale per chiedertelo... >> continuò Robert, guardandomi intensamente.
<< Per chiedermi cosa? >> domandai, guardandolo a mia volta.
Lui non disse più nulla, semplicemente s’inginocchiò dinanzi a me e tirò fuori una scotolina dalla tasca dei jeans.
Il mio cuore perse un battito e fissai Robert con sguardo incredulo e stupito...
<< Erica Simoni... >> iniziò lui, guardandomi con occhi seri << mi vuoi sposare? >> domandò alla fine, aprendo la piccola scatolina e rivelandone il contenuto... un piccolo anello d’argento, semplice, ma nel contempo bellissimo, era posato al centro della scatolina...
Calò un brevissimo silenzio... sembrava un sogno, un bellissimo sogno... non sapevo cosa dire, se non un’unica parola...
<< Si >> risposi, aprendomi in un sorriso.
Anche Robert sorrise e, prendendo l’anello, me lo infilò al dito... si alzò e, abbracciandomi, mi baciò con amore e gioia... io gli passai le braccia intorno al collo e lo strinsi maggiormente a me...
<< Ti amo >> disse, continuando a baciarmi il viso.
<< Anch’io ti amo, immensamente >> gli risposi, attirando nuovamente le sue labbra sulle mie.
   
 
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