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Autore: Elly Malfoy    06/10/2009    3 recensioni
Sono poche le persone che rimangono quanto, finita la tempesta, la calma ritorna, e tutti stanno meglio altrove. L'ancora di salvezza viene abbandonata almeno fino alla prossima volta in cui qualcuno avrà bisogno. Ma l'ancora di salvezza è più forte di quanto possiate immagine...anche quando si tratta di diventare irrazionale... - dicono che in certi momenti la ragione non sia la cosa più importante, perché certe volte va messa a tacere, soprattutto se si vuole Vivere davvero… -
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sapete ci sono persone che dovrebbero solo dirci grazie e donarci tutto il tempo della loro vita

Salve! Dunque eccoci ad un’altra shot, i protagonisti credo ormai li conosciate… Beh ho preso spunto da me, qui più che altrove, ma da brava Serpeverde non mi estorcerete nessun dettaglio aggiuntivo! Non so dirvi se è triste o a lieto fine, direi piuttosto realista…Vi auguro una buona lettura e vorrei chiedervi una cosa. Credo di aver toccato soprattutto nella prima parte un tema interessante, mi farebbe piacere che ci rifletteste e/o che mi diceste cosa ne pensate! See you down…

 

 

- Capitolo unico –

I personaggi citati sono di esclusiva proprietà di J. K. Rowling.

 

 

Sapete ci sono persone che dovrebbero solo dirci grazie e donarci tutto il tempo della loro vita. Sono arrabbiata? Si, dite pure di si, di certo non ho paura ad ammetterlo.

Quando il mondo crolla, il mondo viene da noi. Ogni volta c’è una persona che viene da te e con gli occhi da cane bastonato chiede aiuto. E tu pronta sempre lì a fornirglielo. Poi la tempesta passa, torna il sereno e loro tornano nei loro beati nidi pieni di serenità, con un problema in meno che gli hai risolto tu.

Nei momenti di spiccata magnanimità si ricordano di avere un debito, abbastanza gravoso aggiungerei, verso di te e ti dicono gentilmente che puoi chiedere loro tutto quello che vuoi.

Come se tu non sapessi che nel momento in cui avrai bisogno saranno proprio loro ad andarsene per primi. La verità è che ci vogliono le palle per stare accanto ad una persona, per volerle bene in tutti i suoi aspetti, per farle notare i suoi errori senza farle male, per sopportare i suoi difetti, semplicemente per poterla prendere in giro.

Tu invece non ti sei reso conto di quanto vale la persona che pensi di tenere fra le braccia. Pensi che tutto sia scontato, ti sia dovuto per quella grande para mentale che è l’amore. Pensi che io debba stare qui ad aspettarti mentre tu vai a sbronzarti con i tuoi amici dopo il Quidditch, che mi debba accontentare dei ritagli di tempo fra una lezione e l’altra, delle serate in cui menti ai tuoi amici per stare con me. Cos’è ti vergogni? Hai paura che se uscissi con i tuoi amici loro sarebbero migliori di te e mi innamorerei di uno di loro? Tranquillo, come posso innamorarmi di uno di loro, se nemmeno sono innamorata di te? Beh sei stupido, ma credo che tu possa giungere a queste semplici risposte.

Ora che ho finalmente capito che valgo tanto, ti dico due parole, quattro sillabe, sette lettere; come preferisci tu. È finita.

È un punto, è la fine, è il the end di questa storia che purtroppo ho permesso che iniziasse. Con tutto quello che ho fatto per te dovresti essere orgoglioso di avermi al tuo fianco, dovresti guardarmi con ammirazione e portarmi come porti un trofeo. Ma no, è troppo per la tua testa bacata, è troppo per il tuo smisurato egoismo.

Non pensare di tornare da me, neanche lontanamente di chiedere scusa, che non ti passi per la testa neanche per un secondo che ci sia qualcosa di recuperabile. Vivi la tua vita e non osare mettermi più sul mio cammino. Non avrò pietà, sono stata fin troppo buona, la Hermione Jean Granger che conoscevi tu non esiste più.

 

 

 

Draco Malfoy scorse queste parole con un ghigno disegnato sul volto. Mai avrebbe pensato che la piccola Mezzosangue avesse il coraggio di scrivere cose simili, ma non aveva mai dubitato che tale forza emergesse in lei, era solo questione di tempo.

Raccolse la pergamena che si trovava sul tavolo, spense la candela e si alzò. In teoria non doveva essere lì, ma almeno lui poteva sfruttare il fatto di essere Prefetto.

Si mise alla ricerca della Granger, immaginava, e in fondo sperava, che non fosse andata tanto lontano. Mosse qualche passo, superò alcuni scaffali poi vide un ombra definirsi nella luce proiettata sul pavimento da un raggio di luna che impertinente illuminava la finestra. Superò un altro scaffale e si ritrovò davanti una figura femminile che gli dava le spalle.

“Granger” la chiamò.

La Grifona mosse una mano sulla propria guancia segno che intendeva nascondere le tracce di lacrime che probabilmente vi avevano sgorgato fino a poco prima. Il solito orgoglio. “Malfoy” rispose lei.

Draco avanzò di un paio di passi verso di lei “molto bella la lettera”. La stuzzicò.

“Non avresti dovuto leggerla” disse lei in tono stranamente calmo “ma d’altronde l’avevo lasciata sul tavolo…” era una amara constatazione più che una predica.

Sembrava che tutto l’orgoglio fosse stato riversato in quella lettera, tutta la sua forza era stata assorbita da quelle parole e ora lei ne era rimasta priva, quasi arresa.

 

Finalmente si voltò, gli aveva rivolto le spalle fino a quel momento.

“è giunto il momento di spedirla” le disse accennando alla pergamena che teneva fra le mani. Stese una mano all’esterno, dopo pochi minuti vi si posò un elegante gufo grigio.
Hermione lo osservò, come poteva Malfoy dirle tali cose? Arrivare addirittura a permetterle di usare il suo gufo?

La giovane lo guardò negli occhi. Annuì e silente prese la pergamena dalle mani di Draco, la avvolse e la legò alla zampa del gufo che subito spiccò il volo.

Rimasero in silenzio per alcuni minuti.

Poi lei parlò “Perché?” gli chiese senza guardarlo negli occhi.

Lui aspettò qualche secondo prima di risponderle. “Perché è giusto che Lenticchia conosca il tuo vero carattere, sappia che sei molto più forte di lui e che lo sarai sempre”.

In un attimo Hermione si avvicinò a lui poi con calma bruciò la distanza fra le loro labbra. Le braccia del Serpeverde le circondarono i fianchi e sempre lo stesso Slytherin non perse tempo ad approfondire il bacio.

Fu la Grifondoro ad interrompere quel contatto. Lui la guardò.

“Non potrò mai darti quello che ti prometteva lui” verbiò dopo alcuni istanti.

Hermione abbassò lo sguardo ma poi sorrise. In un mormorio sommesso pronunciò queste parole “Qualcuno ha detto che se una persona non ti ama come vorresti non è detto che non ti ami con tutto se stesso”.

Questa volta fu Malfoy ad annullare la distanza fra loro. Si ritrovarono contro il muro, Hermione teneva le mani sui fianchi di Draco sotto la camicia bianca, il Serpeverde aveva portato una mano sulla schiena della Grifona. I rispettivi maglioni erano già finiti sul pavimento di pietra, così anche il nero mantello di Malfoy.

Hermione si specchiò negli occhi chiari di Draco. Cominciò quindi a sbottonare i bottoni della camicia che il biondo indossava, dalle sue labbra passò al collo e poi alle scapole.

Solo quando le labbra della Granger furono di nuovo sulle sue, Draco cominciò anch’egli a sbottonare velocemente la di lei camicia. Quando anche quella entrò in contatto con la fredda pietra del pavimento, Malfoy mise fra di loro la distanza di alcuni centimetri. Troppo pochi perché i loro respiri non si fondessero, abbastanza perché almeno uno dei due riuscisse a controllarsi un minimo.

La Granger lo fissò per un paio di secondi, in cui forse non si rese neanche conto di dove fosse, ma solo di con chi fosse…  Il furetto tacque.

Dicono che alcuni silenzi valgano più di mille parole, dicono che ogni umano abbia un proprio concetto di amore, dicono che in certi momenti la ragione non sia la cosa più importante, perché certe volte va messa a tacere, soprattutto se si vuole Vivere davvero…

Quando Hermione si appropriò violentemente delle sottili labbra dello Slytherin nessuno dei due si sarebbe più reso conto di dove fossero, gli sguardi sarebbero velocemente cambiati e quei due ragazzi non si sarebbero più guardati nello stesso modo…

 

 

Probabilmente per la Granger l’amore non era mai stato una “para mentale”, ma

 

…Che si amassero o meno non avrebbe potuto cambiare quello che era accaduto, nessuno dei due l’avrebbe rimpianto; che quella storia fosse durata per sempre o solo una notte non è importante, il ricordo sarebbe rimasto nella mente di entrambi per tutta la vita…

 

 

 

Elli:

è nato tutto in un giorno, o meglio, in un pomeriggio. L’idea è partita dalla lettera per poi svilupparsi e questo ne è il risultato, cosa ne dite?

Kiss and Hug

  
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