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Autore: Piera    06/10/2009    3 recensioni
"Scusa…scusa Bill!" Mi poggiò la mano sulla mia spalla e mi avvicinò lentamente al suo petto. Non capivo perché stava prendendo così tanta confidenza con una sconosciuta. Io stavo impazzendo,stavo morendo dentro. “Ich verbrenne innerlich” Non poteva capire lui che mi stava facendo contenta in quel momento,non avrebbe mai immaginato che ogni suo sguardo,sua parola,suo gesto mi ridava il sorriso,lui mi stava facendo crescere,grazie alla mitica band che erano grazie a lui stavo capendo cose fantastiche cose mai scoperte prima. E quindi lui in quell istante mi stava abbracciando,mi stava come dire “coccolando”..e non poteva mai immaginare che il mio cuore dentro stava scoppiando di felicità. Rimasi a lungo stretta al suo petto e quell odore ormai..in quell odore mi ci ero del tutto persa.Mi ero persa nel suo stupendo calore,mi ero persa in lui,mi ero persa nel ragazzo che io avevo definito da sempre il mio angelo custode. "E di cosa?" Scossi di nuovo il capo. Di cosa…ecco non lo sapeva.Non sapeva nulla. "Di tutto.Grazie veramente di tutto."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

Finalmente la mia migliore amica fù subito lì in un battibaleno.
Meno male.Mi aveva salvata di nuovo.
Il medico vedendo quanto fosse bella non smetteva un attimo di guardarle il sedere...
Lo fulminai con lo sguardo e sorridendomi scuotendo il capo se ne andò.
Feci un urletto tutta eccitata e abbracciai Ila.
-Hey picculaaa!Come stai???
Con lei affianco mi sentivo bene.
-Ora che ci sei tu bene.
Mi sorrise e mi abbracciò di nuovo.
Era una ragazza d'oro.
Solo lei riusciva a capirmi come si deve.
Solo lei mi sopportava sentendo le mie stupide litanie.
Solo lei mi accettava per come sono.
Tutti gli altri mi odiavano per il mio stile,per il mio carattere freddo.Mi odiavano perchè non fumavo e non mi drogavo come tanti.Ecco perchè.
Mi odiavano perchè avevo il cuore buono e non riuscivo a diventare cattiva.
Ero sola.
A parte lei ero sola.
C erano giorni che mi rinchiudevo in camera per ore senza parlare con nessuno.A volte amavo la solitudine.
Amavo starmene lì a sentire la sua voce.A volte amavo piangere.
-Allora tesoro quando esci?
-Quell infame mi ha detto domani
Scoppiò a ridere.
-Infame!E perchè?Sembrava un tipo così carino...
E quando mai...
La squadrai col mio solito sguardo assassino.
-Ila se quello è carino io sono miss mondo
Scoppiò a ridere di nuovo.
-Ma daiii!Cosa aveva di male???
Alzai gli occhi al cielo.
-Ma perchè dobbiamo parlare di quello?Mi ha solo rovinato la giornata!Basta cazzo!!!
A volte non badavo a quello che dicevo.Le crisi arrivavano così da un momento all altro.
Tutti pensavano che ero pazza.
Ma in realtà no.Nessuno sapeva che a me mancava una parte.Una parte di me che non sapeva che esistivo.Eppure era la mia parte.
Nessuno conosceva perfettamente la mia vita.
Nemmeno Ila.
E tutti credevano di conoscerla.
Tutti mi avevano fatta soffrire.Tutti mi maltrattavano,mi prendevano in giro così.Solo per passatempo.
Perchè non avevano nulla da fare e offendevano me.
E lì in quei giorni di inferno scoppiavo.
Dopo anni di resistenza il giorno dove scoppiai definitivamente era arrivato.
Ed ero finita in ospedale.
Tutta la scuola di sicuro gia era informata sul pettegolezzo.
-Ok ok tesoro...adesso calmati...
-Ila..
Con quegli occhi magnifici che aveva mi guardò senza staccare un attimo lo sguardo.
-Si tesoro
Le sorrisi dandogli un bacio in guancia.
-Grazie di esistere.



Quel maledetto giorno ormai era lontano.
E io ero di nuovo a casa a sopportare il solito dolore.
Si la solita routine.
Erano le 14:00 ed ero appena tornata dall inferno.Ovvero la scuola.
Entrai in casa sbattendo la porta.
Posai il giubbotto e andai dritta in camera mia.
Notai che la casa era vuota.
Feci un sorrisino saltellando per tutta la casa fino ad arrivare nella mia camera.
Buttai lo zaino sul letto e accesi il computer.
Non avevo fame,avevo solo voglia di avere notizie su di loro.Su di lui.
Il mio computer ormai un rottame orrido si accese e la connessione partì veloce.
Strano.
Andai subito alle e-mail.
Ce n era una nuova senza oggetto che proveniva da un indirizzo strano.
Alzai il sopraccigliò e aggrottai la fronte.Mi chiedevo chi fosse.
Appena la aprì era tutto scritto in inglese.
Perfetto.
Io che in inglese avevo 3 ora mi trovavo nella merda.
Ma ci vollero due parole per capire,ci volle un istante che mi ritrovai per terra stesa.
Non ero svenuta.O forse sì.Diciamo che ero mezza svenuta.
Ma io un essere imbecille come me...come se ne era potuto dimenticare?Come mi ero potuta dimenticare una cosa del genere.
Rimasi stesa ancora per terra.Volevo piangere ma non riuscivo.
Dentro me avevo solo una felicità incredibile.Avevo solo voglia di urlare.
Decisi di chiamare Ilaria.
Cercai il cellulare dappertutto poi sbadatamente notai che era nella tasca destra dei miei jeans.
Composi in fretta il numero e al secondo squillo rispose.
-Amoreee!
Lei riusciva a parlare.
Io tremavo,singhiozzavo,facevo di tutto tranne che piangere.
Per troppo singhiozzo non riuscivo a parlare.
-Amore stai bene?Amore che hai?
-Sto p..p..per morrr..ire.Vieni sub...sub..sub..ito...
Attaccai e mi stesi sul letto.
Il pc era ancora acceso.
Non volevo andare lì e leggere che nulla era vero.
Volevo che non fosse stato il solito sogno.
E se era il solito sogno...be avrei solo desiderato di non essere svegliata.
La mia testa ormai andava di qua e di là,e il campanello suonava all impazzata.
Mi alzai faticosamente dal letto e andai ad aprire ad Ila.
-Oiiiiiii!!!!
Era spaventata a morte.
La presi subito per un braccio e la trascinai in camera.Sembravo un assatanata.
La guardavo con occhi sbarrati e mi girai verso il computer indicandoglielo con un dito.
Lei tutta impaurita dai miei sguardi e dai miei gesti andò a sedersi.
Poggiò il mento sulla mano e si perse a leggere.
Poi silenzio...solo silenzio.
Mi accorsi che stava avendo la mia stessa reazione.
Be...mi sbagliai.Inizò a piangere.
Non era un sogno.

  
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