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Autore: kaze_to_rai    07/10/2009    0 recensioni
Il piccolo Daniel ne scoprì uno, mentre puliva la camera del suo amico; Isabeau ne trovò un altro, curiosando tra le cose del marito scomparso: due coltellini che avrebbero cambiato il loro modo di vedere Ian.
Perché Ian ha tanti segreti. Troppi, direbbe Ponthieu.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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un orgoglioso shinobi a chatel argent - capitolo nove Capitolo nove - Incontro col nemico

- Come ti trovi dai Freeland, Jan? Sono anni che vivi da loro.
- Oh, bene. - Jan sogghignò - Ma non è questo che ti interessa, vero? Vuoi sapere se ho già rivelato la strada per Konoha a Daniel, ai miei colleghi, e a qualche decina di ragazze sparse per l'America. Vuoi che te ne presenti qualcuna, Eijiro?
- Ah, ah. Conoscendoti, l'unica ragazza con cui hai mai parlato è tua cugina.
Jan fece per ribattere, ma s'interruppe alla vista di un Anbu alla porta.
- Eijiro-san! - esclamò il ninja, trafelato - Sorano Dayu ha lasciato il Villaggio! 

- CHIDORI!
Un frastuono terribile, e una luce improvvisa; delle grida seguirono, e Ian mosse le mani con una velocità incredibile; una serie di fiammelle gli comparvero intorno, e poi si fusero a spirale, e mirarono uno dei ninja per terra.
- Uchiha. - disse Ian, guardando il ninja disperdere le fiamme con un gesto - Siamo nei guai.
- Non potete battere un singolo ragazzino?- chiese Martewall, indignato.
- Non quel ragazzino. - sbuffò Ian.
- JAN!- urlò una voce, e un Anbu con la maschera da orso si materializzò accanto a noi - Il kaze no ho!
- Akira?- feci, perplesso. Da quando era arrivato?
- Salve!- urlò Akira, e s'inginocchiò, iniziando a muovere le mani in una serie di figure - State giù, per favore...
- Donna sta bene, Etienne!- aggiunse Ian, cominciando anche lui i movimenti delle mani - Non la colpiremo!
Etienne fece per parlare, ma in quel momento Ian e Akira urlarono in coro: - Kaze no ho no justu!
Una colonna di vento si levò spiralando dalle mani dei due Anbu, e si tuffò in basso, avvolgendo uno dei ninja. E fu allora che lo distinguemmo, il famoso Sasuke Uchiha, quando saettò fuori dalla nube e si posò per un attimo su un ramo basso. Il suo kimono era chiaro alla luce delle stelle, in contrasto con la chiazza scura dei capelli, ancora ondeggianti per il movimento improvviso; per un attimo, incrociammo due occhi rosso sangue, ma subito il ragazzo si mosse, inseguito dalla nube, e lo perdemmo di vista tra le foglie.
Una figura balzò sul ramo, e il clone luminescente di Donna scomparve nella tenda, uscendone con una manciata di shuriken. - Attaccherà qui per fermare la jutsu, state coperti!
- Katon!- urlò il ragazzo, e per un attimo la sua sagoma si stagliò sopra di noi.
Una vampata di fuoco ci piovve addosso. Non ebbi il tempo di pensare, e guardai Akira rialzarsi e balzare in avanti come se fosse un film; il vento, come nei migliori thriller, si levò alle nostre spalle, e la nebbia dell'attacco dei due Anbu si riversò contro la nube di fuoco, annullandosi a vicenda, e rivelando un cielo sgombro di ragazzini assassini.
- Un drago?!- esclamò Martewall, spaventato.
Nessuno gli rispose. Akira, in compenso, si voltò gridando qualcosa in giapponese, e il clone annuì; apparve sul ramo anche Donna. Discusse per un attimo con gli altri due, e ci urlò: - Ora ci spostiamo, non possiamo competere con lui! Ian e Akira vi porteranno, e tu Etienne dovrai correre da solo, ma ti aiuterò, va bene? State pronti! 
- ATTENTA!- urlai, mentre un ombra si staccava dal buio dietro di lei.
La lama scintillò, prima d'immergersi nel fianco di Donna. Etienne e Martewall scattarono verso di lei, ma Ian urlò di non muoversi.
Il ragazzo chiese qualcosa con voce incolore.
- Hai. - rispose Akira, e aggiunse qualcosa. La loro conversazione, che poi Ian ci tradusse alla fine di tutto, fu approssimativamente questa:
- Stranieri?
- Si. Anche tu, ormai.
Sasuke rise senza allegria. - Questo non è il vostro territorio. La Foglia dovrebbe togliere questi avamposti, lo Zenit non è più un paese alleato.
- Perché ora ha un Villaggio Nascosto anche lui, vero?- chiese Ian, con tono aggressivo.
- Si. - disse Sasuke, muovendo la lama nella ferita, e facendo tremare Donna - Anche.
Etienne, gli occhi fissi sulla parte della katana che spuntava  dalla leggera corazza di Donna, sussultò, e sia io che Martewall lo guardammo allarmati.
- Non farlo. - sibilò Martewall, agitato - Non è un ragazzino normale, è un mostro. Dobbiamo aver fede in Jean e Akira.
- Giusto. - feci io - State fermo, Etienne.
- Non posso stare fermo e guardare. - ringhiò Etienne, la voce ridotta a un rumore sordo - Sta giocando con lei.
Donna tremò ancora, ed Etienen urlò, mentre io e il barone lo acchiappavamo.
- Il vostro amico non è un ninja, vero?- chiese il ragazzo, indifferente.
- No. - rispose Ian, gelido - Non lo è. Loro non c'entrano, non coinvolgerli.
- Non gli ho chiesto io di venire.
- Torna indietro!- sbottò Akira - Non ci saranno ritorsioni, al Villaggio ti aspettano ancora!
Sasuke li guardò con un sorriso sarcastico, mentre Donna iniziava ad accasciarsi. - Non posso tornare, quello che mi serve non è a Konoha.
- Non otterrai nulla seguendo Orochimaru!- ruggì Ian - La vendetta non curerà le tue ferite!
Sasuke rimase per un attimo immobile, poi scosse la testa. - Me l'hanno detto in molti, ma per saperlo devo vendicarmi.
- La strada verso il tuo obiettivo, è disseminata di troppi cadaveri senza colpa. - ribatté Ian.
- DAI RAI NO JUTSU!
Ian, Akira, Sasuke e anche noi, sobbalzammo, mentre il fulmine risaliva la katana; il ragazzo fece appena in tempo a lasciarla, prima che dall'elsa si sprigionasse l'energia dell'attacco, e atterrò su un altro ramo.
Donna svenne, e Akira
la prese con un movimento fulmineo .
Etienne boccheggiava.
- Anche noi abbiamo perso un compagno - disse Ian, mentre l'altro Anbu passava una mano sopra la ferita di Donna - e sappiamo cosa stanno provando i tuoi. Ti aspetteranno sempre, qualsiasi cosa tu faccia.
- Non m'importa. - ringhiò il malefico ragazzino - Io voglio solo vendetta.
- Molti giovani ninja seguirono Orochimaru per potere. Uno di loro si chiamava Dayu, ed era il migliore amico del nostro compagno. Lui... come Naruto, non si è rassegnato alla sua partenza, e ha cercato di fermarlo. Gli sgherri di Orochimaru l'hanno ucciso, e hanno eliminato anche Dayu, quando l'ha saputo e ha cercato di tornare indietro. Orochimaru porta a questo.
Sasuke sbuffò. - Voglio solo il potere per vendicarmi. Non sono diventato un suo seguace, sono con lui solo perché al momento mi serve.
- E per questo saresti disposto a farti usare?
- Esattamente.
Akira lasciò andare Donna, che riapriva gli occhi, e Martewall gli chiese se potevamo aiutarla.
Akira sorrise. - Datele un attimo di tempo, e sarà in sesto. Il che vuol dire... preparatevi alla fuga. Useremo una tecnica di teletrasporto, niente corse, ma dovrete stare uniti. Quando lo dico, toccatemi il braccio.
- Fuggiamo?- chiese Etienne, indignato - Dopo quello che ha fatto a mia moglie.
Martewall, l'incredibile Martewall, lo guardò come se fosse impazzito. - Quello è un drago! Vuoi che ci bruci tutti?
Akira emise un curioso rumore simile a una risata di scherno.
- Non è un drago - sbuffò Donna, con gli occhi semi aperti - e non mi ha fatto niente, Etienne. Ti pregherei di non costringermi a preoccuparmi per voi più del normale.
- Donna!- esclamò Etienne, felicissimo, facendo sobbalzare sia Ian che Sasuke, persi in un'epica discussione sul bene e sul male che Akira si perse e non ci tradusse.
- Vi conviene fuggire, ora che la vostra compagna può usare il chakra. - disse Sasuke, con aria indifferente.
Ian trasalì. - Ci stai lasciando andare?
Sasuke sorrise amaramente. - Se vi teletrasportate a Konoha di certo non vi seguirò. E non ho nessun interesse nell'uccidervi o catturarvi, visto che siete due Anbu stremati, una kunoichi ferita e tre inutili stranieri.
- Che sta dicendo?- chiese Etienne, spaventato.
Lo guardai, lui mi guardò, e noi guardammo Martewall che ci guardò. E gridammo tuttti insieme.
- UNA FORMULA MAGICA!
Sasuke e Ian sobbalzarono per la seconda volta, e il ragazzo sollevò elegantemente il sopracciglio. Conoscevo soltanto un'altra persona che fosse in grado di farlo... No, non Ian: Ponthieu.
- Sono rumorosi. - commentò il ragazzo.
- No. - sospirò Akira - Nessuna formula magica. Ha detto che ci lascia andare.
- Cosa?- fece Etienne, oltraggiato - Se la cava così facilmente?
- Siamo salvi!- esalò il barone.
- Ian deve averlo stordito a ciance. - dissi io per sdrammatizzar
e, anche se mi sembrava strano che ci lasciasse fuggire.
Donna scosse la testa. - Uomini. Banderuole. Finitela.
- Andiamocene. - disse Ian - Sei pronta?
Donna annuì e tutti e tre ci stringemmo a lei.
 
Messaggio speciale di Orochimaru:
"Come to the dark side: we haven't cookies!"
(li ha mangiati kaze)

Angolo delle Autrici
E' ormai settembre. Pensavamo di finire la storia ad agosto, ma non ce l'abbiamo fatta. Questo è il penultimo capitolo, poi Akira inizierà a perseguitare nel sonno tutti coloro che non hanno letto (o recensito, nd rai) (io me lo voglio sognare, Akira, nd kaze) (ma non preferivi Minato?, nd rai) (intanto vorrei un biscotto, nd kaze) (toh, questo era l'ultimo, nd oscuro abisso) (aaah, rai!, nd kaze) (tu hai mal di pancia, nd rai).
Arrivederci a tutti!



  
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