Il nome
Non riesco dargli un nome.
Sento emozioni, sentimenti, contrastanti ed intensi che non si legano fra di
loro. Non riesco a trovare un nesso tra di loro né un nome che li unica
sotto un unico concetto. So solo che io queste cose non le ho mai provate e da
una parte ti ringrazio. Perché anche se a volte soffro, il solo
guardarti mi riempie l’animo di pace. Ascoltare la tua risata, mi riempie
il cuore di affetto e me la fa sembrare la più bella del mondo. Mi
capita di sognarti e mi sveglio con l’animo sereno e con il tuo visto
stampato nella testa. Ma d’altronde quello c’è sempre
comunque. Quando mi sveglio e quando mi addormento. Appena lasci una stanza
vorrei seguirti e, nonostante viviamo insieme e ci vediamo ogni istante della
giornata, quando non ti vedo mi manchi. Quando mi sveglio, all’alba,
fisso l’aurora e mi ritrovo a desiderare che tu sia vicino a me. Desidero
poter guardare i tuoi occhi ed immergermi in essi, andare così in fondo
da non risalire più in superficie. Sogno di poter annegare in quelle
pozze scure e profonde. Desidero che tu stia vicino a me e che mi abbracci,
come nei miei sogni. Oppure che mi baci come nei miei desideri. E ancora mi
chiedo che nome dare a questo miscuglio di sentimenti, desideri e sogni.
A volte, mi rispondo. Ma la
risposta è così assurda che non può essere vera. Talvolta
mi ritrovo a pensare che il nome che cerco sia amore, ma non può essere!
Eppure…
Se questo non è amore io non lo so
cos’è
So che mi manca il cuore quando mi manchi tu…
Cercando una parola, per dire che cos’è
Soprappensiero guardo i tuoi occhi, il tuo sorriso
Quando mi guardi senza parlare…
Però non può
essere amore. Non posso essermi innamorata di te. Non posso. Tu hai 17 anni, io 28. Dire che sono troppo grande per te
è un eufemismo. E’ sbagliato, è sciocco, è immaturo.
E la più grande dovrei essere io. Ma intanto come fermare i miei battiti
quando ti vedo? Come non desiderare la tua compagnia istante per istante? Come
impedirmi di sognarti? Non ho risposte, non esistono, semplicemente non posso
impedire che questo avvenga. E allora devo rassegnarmi? Devo rassegnarmi al
fatto che ti amo? Ti amo…
Rabbrividisco al solo pensare queste due parole che, da sole, significano poco
ma insieme sono talmente intese e grandi da sconvolgerti. Da turbarti.
Perché io non posso provare amore, non l’ho mai provato per
nessuno, credevo di essere immune all’amore. Mi sbaglio? Anche io posso
provare amore?
Le mie elucubrazioni mentali
sono improvvisamente interrotte. Una mano sventola davanti ai miei occhi e il cuore
accelera leggermente, ho capito subito di chi è quella mano. Alzo lo
sguardo ed incontro i tuoi occhi sorridenti. Ricambio il sorriso: ecco un altro
tuo grande effetto su di me. Non riesco a fare a meno di sorriderti, io che non
lo faccio mai. Con te sorrido sempre, senza riuscire a spiegarmi perché.
Le mie labbra si increspano in un gesto così involontario che lo
definirei istintivo, come quando chiudiamo gli occhi quando un raggio ci
colpisce il viso. Io alla tua vista sorrido, non c’è scampo, non ci
sono eccezioni.
- Non vieni a mangiare? -
E’ ora di mangiare? Ma
che ore sono?
- E’ già ora di
pranzo? – chiedo.
Lui annuisce: - Sanji mi ha
mandato a chiamarti, se tu non ci sei lui non serve a tavola, di conseguenza io
non mangio! Quindi vieni ti prego! -
Mi dice con una faccia
disperata. Mi alzo e lui mi prende per mano, lo guardo non capendo il suo
gesto. Rufy comincia a tirarmi, ecco perché!
- Presto, presto, vieni! -
- Vai piano, la cucina
è a un metro! – gli dico irritata. Il calore della sua mano sulla
mia è qualcosa d’indescrivibile e lui lo sta facendo durare
pochissimo…
Arriviamo in cinque secondi
davanti alla porta e lui mi lascia la mano, e mi sorride.
- Grazie Robin! -
Forse ne trovo una
che non dirò così non si consuma.
E’ una parola dolce come il miele
perchè nessuna è dolce come te.
Lo vedo entrare
in cucina e continuo a chiedermi qual è la parola giusta. Amore… Ma sarà questa? Non
lo so, non riesco a capirlo però intanto non trovo sinonimi. Semplice
affetto? Anche per Zoro nutro affetto e non mi succede tutto questo. Amore, una
parola dal suono dolce e inquietante insieme. Mi chiedo come sia possibile che
crei tutte queste contrastanti sensazioni però non c’è una
spiegazione, lo fa e basta.
- Robin-chwan!
Ecco il pranzo! -
Sanji mette davanti
a me un piatto colmo di cibarie. Quando arriva da Rufy i suoi occhi luccicano
dalla felicità. In meno di un nano secondo poi sul piatto non resta
più nulla. Prendi velocemente un altro piatto e ricominci a mangiarlo
finendolo ancor prima che io abbia assaggiato un solo boccone. Anche
perché sono rimasta incantata a fissarti, cosa che ormai faccio
spessissimo.
C’è proprio solo un nome
per dire che cos’è,
un nome chiaro
con i tuoi occhi,
con la tua bocca,
con le tue mani
e il tuo sorriso.
Così ne trovo una.
Mentre ti guardo
non posso fare a meno di ammettere che la parola che cerco è
l’unica che temo. Un nome che mi appare chiaro e che io vorrei ignorare
perché sarebbe troppo complicato ammettere ciò che sento nel
cuore. Sono innamorata, ecco tutto. Ecco tutto il sentimento che sento verso di
te, amore. E non riesco più a negarlo.
Se non lo chiamo amore
lo so come farò,
io gli darò il tuo nome
e poi ti chiamerò,
e poi ti chiamerò,
e poi ti chiamerò.
Finito il pranzo
mi alzo dal tavolo, forse però ho trovato una soluzione. Mi passi
davanti e corri verso il bordo della nave, Usopp ha avvistato terra.
L’idea di una nuova avventura ti fa gridare di eccitazione. Non posso
chiamarti pubblicamente “amore”, credo che non potrò mai
farlo.
Allora un rimedio
c’è: ti chiamerò semplicemente con il tuo nome.
Solo che per gli
altri sarò una componente della ciurma che chiama il suo capitano, per
me sarà chiamare l’unico ragazzo che è riuscito a farmi
innamorare.
Fine!
Commenti! Come al
solito ho scritto questa per la solita utente: NicoRobin92, scrivo Rurobin
solamente a causa sua XD E sempre per causa che ha preteso una
continuazione scriverò anche il POV di Rufy. Sì, l’ha
pretesa XD.
La canzone che ho
usato è “Il nome”
di Gino Paoli.
Spero che vi sia
piaciuta, se non fosse così la colpa è solo di Robin xD
Perché se non fosse per lei non scriverei così tante Rurobin! =P
Baci.
Marty De Nobili.