Tributo al Ramen

Per quanto Naruto fosse così incredibilmente affezionato al suo Ramen Istantaneo, almeno quanto lo era per quello di Ichiraku, ogni tanto gli capitava di non poterne mangiare.

Gli accedeva soprattutto a fine mese, quando i soldi fornitagli dal terzo Hokage giungevano al termine – e capitava spesso. Soprattutto quando il frigo andava in panne e doveva comprarne uno nuovo. Così il ramen da Ichiraku era escluso.

Poi capitava anche di finire le scorte di Ramen Istantaneo. Naturalmente il biondo si dirigeva al negozio di alimentari più vicino -magari con ancora il cappellino da tricheco in testa – a rifornirsi immediatamente di quante più coppe riusciva a tenere in braccio. Ma, per forza di cose, alcune ciotole cadevano a terra e il nostro benamato Uzumaki si ritrovava davanti ai commessi annoiati di Konoha; con giusto una decina di scatolette. Trafelato dalla corsa, Naruto non si accorgeva mai di aver perso più della metà delle confezioni per strada, e puntualmente le sue scorte finivano in un paio di giorni.

Ma lui, il Dieci Ottobre non comprava mai Ramen. Lui non andava da Ichiraku. Naruto Uzumaki rimaneva a casa e faceva il Ramen.

Ed è proprio di questo infausto giorno di cui vi voglio raccontare i fatti.

Il futuro Hokage si alzava di buon ora, compieva quel numero di azioni che solitamente durante le sue giornate diminuivano considerevolmente a causa della fretta.

Entrava in quello che era il suo piccolo bagno, e si immergeva nella vasca riempita fino all’orlo e con così tante bolle da non riuscire più a scorgere il fondo della vasca. Spogliato, tendeva un piede verso tutta quella schiuma bianca e quasi si stupiva di quando toccava quell’acqua calda e piacevole. Entrava completamente in acqua e si divertiva a soffiar bolle o semplicemente a rilassarsi.

Infine, dopo essere uscito dal bagno e aver indossato i suoi pantaloni arancione brillante e una maglietta blu, si dirigeva in cucina pronto a preparare il suo pasto preferito.

Pulito e profumato apriva la credenza, estraeva spaghetti, miso, aglio, sale e della pancetta. Si sistemava sul piano di lavoro accanto al lavandino e apriva un altro mobile prendendo tutti gli ingredienti mancanti. Bolliva l’Okura*, lessava le pannocchie, e faceva il brodo di pollo mentre rosolava zenzero, aglio ed alcuni altri ingredienti.

Stando attendo a non bruciare il contenuto della padella, tagliava la pancetta e contemporaneamente la aggiungeva al contenuto.  Solo quando era quasi tutto pronto il futuro Hokage di Konoha preparava spaghetti e miso, mentre con un ulteriore padella saltava germogli di soia.

Quando finalmente tutti gli ingredienti erano pronti nella loro rispettiva pentola\padella, alla massima velocità possibile, Naruto inseriva in una ciotola di porcellana brodo, spaghetti e tutto ciò che era stato precedentemente preparato e decorazioni varie.

Veloce, si sedeva davanti al suo Ramen e lo guardava commosso per qualche secondo, prima di cominciare a divorarlo, come mai nessun altro Ramen era stato divorato.

“Potrei fare cuoco, e cucinare Ramen al posto del vecchio” pensava, rendendosi conto di  quanto il contenuto di quella scodella fosse di qualità superiore a quella di qualsiasi altra locanda.

“Ma sono troppo impegnato a diventare il futuro Hokage di Konoha, per pensarci.”

Salve!

Innanzi tutto: Buon compleanno Dobe!

Questa Fan Fiction è nata per celebrare (?) il ramen, uno degli scopi della vita del nostro Nacchan, subito dopo aver riportato indietro l’Uchiha e essere diventato Hokage.

Ma io non potevo nominare l’Uchiha in un giorno così festoso ^_^ (* si innalza un coro di “Bastarda” capitanato dalla mia Beta*).

La ricetta che ho messo è pressoché esatta, a parte per il fatto che non cito un mucchio di ingredienti.

In onore a Naruto mi riprometto di assaggiare il Ramen!

Grazie per aver letto, se volete farmi felice (ma davverodavvero) allora scrivetemi un commento critica!

KonataChan