Eccomi qui con aggiornamento veloce.
Come sono
soddisfatta che sto capitolo non lo ha letto nemmeno mimi…ahah…
Questo e il prossimo non avranno spin off mentre l’ultimo si.
Ringrazio
Mimi alias shimi
e BloodberryJam, grazie per avermi fatto notare gli errori ,
scrivere di notte fa male… e seguirò il tuo consiglio andrò a leggere qualche
yullen^^
Buona lettura e commentate^^
Sarebbero precipitati
ancora?
E stavolta c’era un fondo?
Se quello fosse stato un
castello normale a quest’ora ormai sarebbero decine e
decine di metri sotto terra.
-
oh oh …-
La voce tranquilla del
noah li distrasse.
Da sotto i loro piedi si era creata una crepa che adesso camminava velocemente per
tutta la scala.
Timcampi si era
saggiamente messo a volare, non si sa mai, nel caso crollava
tutto lui se la sarebbe scampata.
Allen era un po’ meno
ottimista.
La scala sembrava davvero
troppo fragile e loro davvero troppo pesanti.
E poi quella crepa sembrava veramente fuori luogo.
Insomma erano appena
entrati in quella stanza e già crollava tutto?
Che stesse per arrivare l’epilogo di quel brutto
incubo?
D’ improvviso sentirono una forte scossa che fece tremare la scala e anche (o almeno
sembrava) tutto il buio intorno.
Dovettero faticare per
trovare l’equilibrio.
Che cavolo era?
Poteva il buio tremare?
Un’altra scossa fece
nuovamente tremare tutto.
Allen che era straordinariamente
vicino al bordo della scala si sbilanciò perdendo
l’equilibrio.
Kanda fece per muoversi ma il noah fu più veloce di lui e afferrò il più
piccolo per la vita evitando di farlo cadere.
Allen gli
sorrise a mo di ringraziamento mentre Kanda fumava di rabbia.
Tyki invece parve fissare
la sua mano ancora artigliata alla vita dell’albino.
Ormai il giovane esorcista
aveva completamente abbassato la guardia e sembrava trattarlo come un alleato
più che come un nemico…
Se
continuava così a sorridere e a fidarsi di lui non ci avrebbe messo molto ad
approfittarne.
Sembrava davvero troppo
ingenuo e fragile anche se nascondeva in se una forza
immensa, era davvero interessato allo strano duplice aspetto che aveva quel
ragazzo.
Era attirato
come una calamita da lui e
voleva assaggiarlo.
Si esatto, assaggiarlo era
proprio il termine giusto...come per vedere se quel miscuglio di aspetti avesse un sapore proprio … oppure spezzarlo,
perché no… spezzarlo e fargli perdere tutta quella forza e determinazione che
aveva dimostrato…
Magari uccidendolo… ma ad ucciderlo ci aveva già provato una volta, fallendo
miseramente … ucciderlo non avrebbe distrutto quella sua forza…
Possederlo… quello si, gli interessava… attirarlo nella sua trappola e poi una volta succhiata tutta quella linfa
vitale distruggerlo…
Infondo lui era il noah del piacere e quello che in questo momento gli
sarebbe piaciuto fare…
-
Moyashi appena hai finito di fare l’idiota gradiremmo andarcene da qui -
La voce rabbiosa del moro
fece riprendere Tyki dai suoi viaggi mentali e allentò la
sua presa sull’albino.
Non appena fu richiamato dal moro, Allen aveva cominciato a prendersela
con lui e a litigare ignorando completamente l’altro ragazzo.
La cosa gli fece
leggermente storcere il naso.
“ Quello là è un ostacolo
da eliminare ” pensò Tiky serio.
Catalizzava l’attenzione di Allen, anche se non per i motivi che voleva, e senza
accorgersene riusciva a far uscire quel lato del suo carattere scontroso e
impulsivo che di solito agli altri non mostrava…
Doveva mettere bene le
cose in chiaro…
Interruppe la litigata tra
i due con il suo solito tono calmo e indifferente…
-
penso che se vogliamo uscire da qui faremo meglio a
proseguire… io proporrei di salire visto che non abbiamo fatto altro che cadere..
-
Allen approvò la proposta
del portoghese mormorando su come lui fosse propositivo
mentre qualcun altro pensava solo a sfottere e a dare fastidio.
Tyki non ne fu comunque soddisfatto, se c’era il giapponese non poteva
avere tutta l’attenzione di Allen e a questo occorreva porre rimedio…
E
su una scala sospesa e scricchiolante gli incidenti capitavano…
:*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*.*
Ma
mano che salivano le scosse si intensificavano.
E
di nuovo Allen ebbe la sensazione che non fosse solo
la scala a tremare ma tutto il buio intorno.
-
penso che non arriveremo mai da nessuna parte se sarai tu a guidarci moyashi -
-
prego, se vuoi puoi tranquillamente andare avanti ...peccato che tu debba battere in ritirata nel caso compaia un nemico …se no
che fai lo prendi a pugni? –
Per
tutto il tempo aveva continuato a litigare con kanda.
Non
era una cosa normale da fare, ma lo faceva sentire in qualche modo tranquillo … facevano sempre
così… era una delle poche cose che era rimasta normale.
Anche
l’improvviso silenzio di Tyki lo inquietava.
-
io almeno ho senso dell’orientamento e i miei pugni
sono efficaci mica come i tuoi che finiscono sempre per aria… –
Ok, anche se litigare con
kanda era un bene per la sua sanità mentale non
toglieva il fatto che fosse sempre estremamente irritante.
Un’altra scossa estremamente forte fece tremare tutto.
Così avrebbero perso
l’equilibrio.
Istintivamente si
avvicinarono per tenersi nel caso di un’altra scossa.
Negli occhi di Tyki si
accese una scintilla.
Era il
momento opportuno per liberarsene…bastava aspettare un’altra scossa…
Non ebbe nemmeno il tempo
di pensarlo che tutto riprese a tremare.
Tyki spostò leggermente il
peso del suo corpo verso Kanda in modo da spingerlo e fargli perdere l’equilibrio , ma quello che non si aspettava fu che alla prima scossa
ne seguirono altre due quasi contemporanee…
Perse realmente l’equilibrio
finendo addosso ad Allen invece che al moro.
Vide l’albino andare all’indietro
mente veniva afferrato al volo dall’altro esorcista.
Questa volta però non ci
fu nessuno a salvarlo e con decisione spinse Allen all’interno.
Mentre precipitava vide senti il più piccolo gridare il
suo nome ancora affacciato a quella dannata scala.
Allen gridava perché la
sua mano ormai non poteva più raggiungerlo e stava perdendo l’
ennesimo compagno ma non fece in tempo a realizzarlo che si sentì sbattere
di peso contro la scala già incrinata.
Lenalee si posò una mano
sulle ginocchia riprendendo fiato.
Miranda accanto a lei
sembrava di nuovo sull’orlo di scoppiare a piangere.
-
te l’avevo detto che non sarebbe servito a niente
Lavi, nemmeno attaccarlo tutti e tre insieme lo ha fatto rompere …-
-
secondo me invece non dobbiamo desistere…se noti quella
maledetta sfera protettiva si è incrinata…- disse il rosso stringendo la sua
arma tra le mani e fissando l’oggetto incriminato.
Era un vecchio libro
poggiato su di una roccia, che si trovava esattamente dove doveva essere il
famoso castello in cui erano entrati.
Miranda, la prima che era
arrivata li gli aveva spiegato che loro erano usciti
uno dopo l’altro da quel libro.
Non ci voleva molto a fare
due più due e capire che gli altri erano intrappolati lì
dentro.
Ma erano dieci minuti che
tentavano di colpire quel maledetto cosa ma niente.
Era protetto da una specie
di barriera. Avevano provato anche ad attaccarlo con l’innocence ma fin’ora la barriera aveva retto.
Non potevano lasciare i
loro amici intrappolati lì dentro, dovevano per forza farli
uscire.
Lavi strinse di nuovo il
martello pronto a colpire, quando la barriera si illuminò.
Dovette spostarsi di colpo
perché qualcosa si era materializzato dal nulla.
E quel qualcosa era Kanda.
- Yu…
- fece sorpreso mentre Lenalee gli correva incontro…
Miranda sembrò veramente
sollevata.
- è rimasto solo il
signorino Allen allora… -
Lavi sbiancò…
Tyki che fine aveva fatto?
Poteva chiederlo a kanda o
l’avrebbe ucciso?
- emh…
è rimasto allen da solo o c’e ancora con lui…em…Tyki
Mikk?-
Bastò l’espressione
furente di Kanda a dargli una risposta.
Alla
prossima!